Domande su accesso al dottorato
Buongiorno a tutti,
Ho preso da poco la laurea magistrale in matematica pura e sto pensando a cosa fare del mio futuro. Voglio chiedere a voi informazioni in linea generale, non importa la branca della mia tesi, né la mia università.
Personalmente escludevo il dottorato dalle mie possibilità, ma sul finire della tesi ho iniziato a pensarci e a vederlo come una cosa che mi piacerebbe molto fare, complice anche la tantissima fiducia che mi ha dato il mio relatore. Lui però esplicitamente non mi ha mai proposto di fare un dottorato, né con lui né con altri.
Quello che voglio capire è questo: avrebbe dovuto già chiedermelo lui esplicitamente? Il fatto del pensare alla pubblicazione c'entra con il fatto che io faccia un dottorato con lui? Come posso chiedergli se lui supporterebbe la mia candidatura per il prossimo concorso? E' meglio aspettare il concorso o parlarne subito?
Grazie!
Ho preso da poco la laurea magistrale in matematica pura e sto pensando a cosa fare del mio futuro. Voglio chiedere a voi informazioni in linea generale, non importa la branca della mia tesi, né la mia università.
Personalmente escludevo il dottorato dalle mie possibilità, ma sul finire della tesi ho iniziato a pensarci e a vederlo come una cosa che mi piacerebbe molto fare, complice anche la tantissima fiducia che mi ha dato il mio relatore. Lui però esplicitamente non mi ha mai proposto di fare un dottorato, né con lui né con altri.
Quello che voglio capire è questo: avrebbe dovuto già chiedermelo lui esplicitamente? Il fatto del pensare alla pubblicazione c'entra con il fatto che io faccia un dottorato con lui? Come posso chiedergli se lui supporterebbe la mia candidatura per il prossimo concorso? E' meglio aspettare il concorso o parlarne subito?
Grazie!
Risposte
"Raptorista":
Sono d'accordo con Luca: io mi sono candidato a posizioni in Europa e America senza il minimo aggancio o raccomandazione e ne ho vinte ben due. Quest'idea che per fare un dottorato sia necessario che il tuo relatore s'impietosisca e ti tiri un tozzo di pane ormai sopravvive solo nelle università di paese.
Questo è vero, altrettanto vero è che tipicamente da studente non si sa neppure dove guardare per cercare le posizioni aperte. Per dire, io oggi sono in una mailing list e vedo almeno 10 posizioni di dottorato a settimana tutto l'anno in giro per l'europa o il mondo. E questo solo nel mio ambito. Da studente usavo findmyphd che trovava si e no 1 posizione diversa ogni mese. Insomma, se nessuno ti inserisce un po' nel sistema l'accesso all'informazione non è sempre banale. Ovviamente non è impossibile trovare qualcosa ma non è così semplice come lo sarebbe parlando col relatore. La mia relatrice mi fece partecipare ad un bando, che persi arrivando 2°, al quale non avrei mai potuto partecipare perché sostanzialmente era pubblicizzato su una pagina quasi inaccessibile dell'università. Invece la stessa posizione era stata pubblicizzata più volte sulla mailing list di cui ora faccio parte.
In conclusione, niente elemosine dal relatore ma magari una sana collaborazione per trovare la miglior soluzione per tutti.
PS: vincere una borsa in un altro ateneo non vieta assolutamente di continuare a lavorare a distanza col precedente relatore (a patto di non avere bisogno di fare esperimenti in laboratorio e di non disporlo/poterlo usare nel nuovo ateneo).
I dettagli di selezione dovrebbero essere nel bando stesso, o in qualche documento ministeriale online.
Sono d'accordo con voi, mi chiedevo, non sapendone nulla, se avessi qualche possibilità. A me piacerebbe farlo con la supervisione del mio relatore il dottorato, perché con lui mi trovo bene, quindi volevo chiederlo proprio a lui. Tutto qui. Mi piacerebbe capire quali fattori potrebbero influenzare la graduatoria del concorso, come appunto gli anni di ritardo.
Grazie per le risposte!
Grazie per le risposte!
Sono d'accordo con Luca: io mi sono candidato a posizioni in Europa e America senza il minimo aggancio o raccomandazione e ne ho vinte ben due. Quest'idea che per fare un dottorato sia necessario che il tuo relatore s'impietosisca e ti tiri un tozzo di pane ormai sopravvive solo nelle università di paese.
Voce fuori dal coro: se vuoi fare il dottorato chi se ne importa dei supporti, fai i concorsi, sono pubblici, mica per forza devi restare col tuo relatore di tesi nel tuo ateneo...
"LyraHilbert":
Come posso chiedergli se lui supporterebbe la mia candidatura per il prossimo concorso?
Prova con "Lei supporterebbe la mia candidatura per il prossimo concorso?".
I laureati non sono plebaglia e i professori non sono divinità.