Divulgazione buona e cattiva

wedge
un tema che mi sta venendo a cuore è come spesso a mio avviso sia gestita male la divulgazione scientifica.

noto in particolare una certa sovraesposizione (dai libri di Penrose al Focus in edicola) di teorie ipotetiche o di frontiera come stringhe, twistors, dark energy, cosmologia quantistica (mi focalizzo sull'ambito fisico-astronomico che è quello che seguo più, ma credo il discorso possa essere generale), che sono:

1) assolutamente incomprensibili per il lettore, e anche per una percentuale di fisici non del campo
2) al lettore stesso spacciate per definitive, assodate, dimostrate, quando invece c'è una bagarre immensa nel mondo scientifico.

quindi, l'appassionato di scienza si trova a fantasticare sulla dark energy come energia del vuoto quando magari non ha idea di perchè alcune galassie sono rosse e altre blu, o di mille altri concetti più semplici.

cosa ne pensate? cosa si può fare secondo voi?

Risposte
Luca.Lussardi
Diciamo che deve essere di interesse divulgativo. Quanto alla possibilità è ovvio che a tutti è data, e ogni articolo che ci arriva in redazione è attentamente esaminato.

dzcosimo
andiamo al nocciolo della questione
domanda secca:
ognuno di noi,anche un semplice studente come me, può mandare un articolo su qualunque argomento scientifico con la certezza che verrà attentamente vagliato e magari pubblicato?

Luca.Lussardi
Insomma non vi va bene. Il tenativo nobile per divulgare la matematica e la scienza c'è (nessuno ha mai detto che la nostra rivista è SOLO per la divulgazione della matematica, scorri un po' delle cose pubblicate e ci troverai anche altro, poi ad ampliare lo spettro, come dicevo anche prima, si fa sempre a tempo) però come sempre tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Tutti parlano e dicono che la divulgazione è importante, ma nessuno fa niente di concreto per dar davvero una mano.

dzcosimo
scusate ovviamente volevo scrivere a base matematica, non riesco a capire come mai non mi fa editare

dzcosimo
ti correggo luca
comincia a divulgare quello che sai meglio
è vero questo è un forum che come argomento principale ha la matematica ma qua siamo economisti, fisici, ingegneri, informatici...molti di noi non si sognano di collaborare con una rivista di matematica,imho, perchè giustamente non pensano di, o meglio sanno di non, averne le competenze(in confronto ad altri utenti matematici decisamente più eruditi sull'argomento)

mi chiedo poi, che bisogno ci sia di eliminare a priori altri argomenti di trattazione nella rivista
la rivista come il forum dovrebbe essere a base matematica
ma il forum più essendo a base informatica raccoglie al suo interno le più svariate discussioni a livello scientifico e non
perchè la rivista non dovrebbe includere questi argomenti?

Luca.Lussardi
Cominciamo col divulgare quello che sappiamo meglio, cioè la matematica, che sarebbe già qualcosa. Poi si sa mai, col tempo potrebbe diventare una rivista a più ampio spettro. Certo che se nessuno collabora....

@melia
"Luca.Lussardi":
Una rivista divulgativa già ce l'abbiamo, registrata ufficialmente presso il Tribunale di Lecce, quindi è una rivista a tutti gli effetti: come mai nessuno di voi manda articoli se tanto ci tenete alla divulgazione?


Touchée! :oops:

Luca.Lussardi
Una rivista divulgativa già ce l'abbiamo, registrata ufficialmente presso il Tribunale di Lecce, quindi è una rivista a tutti gli effetti: come mai nessuno di voi manda articoli se tanto ci tenete alla divulgazione?

dzcosimo
quoto decisamente sergio

io spingerei per una struttura la più partecipativa possibile che coinvolga inizialmente tutti gli utenti del forum con competenze buone

ovviamente ci dovranno essere alcuni responsabili della gestione e soprattutto della censura(intesa come scelta fra gli articoli più interessanti e soprattutto non scorretti)

fu^2
... come divulgazione scientifica un piccolo, ma importantissimo passo iniziale sarebbe quello di spiegare bene i dati economici ai vari tg di turno. Mediamente (penso si salvi solo qualche trasmissione alla radio che ha l'umiltà di far parlare qualcuno che ne sa qualcosa) si sparano cifre a casaccio con voce drammatica senza spiegare al povero ascoltatore cosa vuol dire ("l'italia ha segnato una crescita dello 0.1% nell'ultimo trimestre", oppure "le borse oggi hanno chiuso in ribasso bruciando 500000000 di dollari" ??!!!)!

Il risultato è che il giorno dopo, alcuni ascoltatori ripetono le stesse notizie con voce drammatica sentendosi in grado di capire quello che hanno sentito, allungando proposte e commenti strampalati sull'economia...

Questo esempio (che è un esempio lampante, basta guardare un qualsiasi tg - tg1-2-3-4-5 la7 - per rendersene conto) è quello che accade mediamente nella divulgazione scientifica.

Come ribadito da tutti servirebbero programmi che spieghino in modo semplice le basi dei problemi e degli studi che ci sono ora, seguendo un percorso - che dura anche varie puntate della trasmissione (se si parla di televisione) - che porti lo spettatore ad avere un'idea di quello che gli verrà comunicato, altrimenti quello che si produce - e si sta producendo - è una bella serie di notizie a casaccio che lasciano l'idea nello spettatore di aver capito quello che sta guardando e di poterne parlare (se il programma è di fisica mediamente va ancora bene perchè tutto sommato la fantascienza non è orribile), sentendo poi (questo commento mi è rimasto impresso un sacco, se non erro era una trasmissimissione di microfono aperto alla radio) commenti come questo (riassunto in due righe):

"sono contrario a dare milioni di euro all'anno al CERN per le sue ricerche, perchè io le pago tutti i giorni, comprando tutto quello che da esse discendono (riferendosi alle varie innovazioni tecnologiche moderne sviluppate su dispositivi creati per la ricerca di base)"

Secondo me (e qui concludo) un programma di divulgazione serio oggi parlerebbe dell'energia nucleare, su cui tutti sbandierano conoscienze improbabili, dando giudizi sulla possibilità di usarla e sui rischi che oggi comporta.

giacor86
l'idea di scrivere artiocli divulgativi mi pare molto interessante. Io sento di potermi mettere a disposizione per questa iniziativa.

dzcosimo
secondo me invece è importante questo tipo di divulgazione
bisogna rassegnarsi al fatto che anche persone di buona cultura[penso ad esempio ai miei colleghi studenti universitari] non abbiano interessi specifici in tutte le discipline ma che si sentano attratti solo da alcuni argomenti più "fighi"
non penso sia necessariamente un male che tali argomenti vengano trattati maggiormente penso solo che sia giusto tentare sempre di:
- non dire inesattezze per semplicioneria
- far percepire l'estrema complessità dell'argomento

quella che io trovo una ottima rivista di divulgazione in senso lato, appetibili a palati di tutti i livelli incredibilmente è, imho, wired
http://www.wired.it/

wedge
sono d'accordo con Luca, una grossa fetta del problema viene dal dentro del mondo scientifico.

credo gugo abbia afferrato un altro problema, riassunto nella seguente frase


Ormai alcune scienze (in particolare la Matematica e la Fisica) sono diventate così tecniche che è oltremodo difficile far capire all'uomo della strada cosa si è fatto in questi ultimi 60/70 anni.
E non è solo la scienza ad essere diventata troppo tecnica, ma anche chi la pratica. Prendi un fisico particellare od un gruppista: studiano cose che riescono a vedere solo loro, con molta immaginazione e dopo un apprendistato durato 10 anni (e più)... Come si fa a pretendere che sia possibile spiegare queste cose ad una popolazione giovane che mediamente non sa nemmeno far di conto (cfr. i dati OCSE sulla scuola, che non diranno tutto, però un'idea la danno)?


io sono di un'idea drastica: bisogna parlare meno delle cose recenti, e più di quelle di 30 anni fa.
è folle parlare del bosone di Higgs a gente che non sa cos'è un elettrone o un campo scalare.
da un lato capisco che è necessario giustificare le enormi spese di satelliti e acceleratori, illustrando i risultati scientifici e i goals di questi. ma accidenti, in una puntata di diciamo mezz'ora, magari dedicata al prossimo esperimento spaziale AMS, come si fa a giustificarne gli scopi partendo da zero?
è veramente una questione delicata. non bisogna neanche dare l'idea che gli scienziati lavorino per sè stessi. una cosa su cui porrei mille volte l'accento è che dagli esperimenti di fisica, come spinoff, hanno avuto origine moltissime tecnologie utilizzate nella vita di tutti i giorni (internet, i Ccd, mille applicazioni mediche, eccetera).

gugo82
Vabbé wedge, era un pensiero scherzoso... Mica volevo davvero includere il povero Giacobbo nella lista dei divulgatori scientifici! :-D

Il problema è che nessuno dei grossi nomi della ricerca ha qualcosa da divulgare, né il pubblico potenziale ha le conoscenze necessarie per capire.
Cerco di spiegare.
Ormai alcune scienze (in particolare la Matematica e la Fisica) sono diventate così tecniche che è oltremodo difficile far capire all'uomo della strada cosa si è fatto in questi ultimi 60/70 anni.
E non è solo la scienza ad essere diventata troppo tecnica, ma anche chi la pratica. Prendi un fisico particellare od un gruppista: studiano cose che riescono a vedere solo loro, con molta immaginazione e dopo un apprendistato durato 10 anni (e più)... Come si fa a pretendere che sia possibile spiegare queste cose ad una popolazione giovane che mediamente non sa nemmeno far di conto (cfr. i dati OCSE sulla scuola, che non diranno tutto, però un'idea la danno)?

Le uniche scienze che ancora conservano una parvenza di divulgabilità sono la Biologia, la Chimica, l'Ecologia.
C'è chi si costruisce lo stipendio spulciando tutte le varie ricerche in campo genetico, come i giornalisti di TGLeonardo (che, tutte le volte che l'ho seguito, non ha mai parlato di Matematica!), perchè sono risultati facili da spiegare in quanto hanno una controparte concreta -se levo questo gene, il topo non vede; se levo quest'altro, il topo non sente...-.

Se non hai nemmeno le palle per affrontare argomenti del tipo appena citato, ti metti a divulgare giocoforza la Fantascienza: vedi Giacobbo & co (in questa schiera si piazza bene anche WIKI, come si può ben vedere), che ogni settimana ci propinano Graal, Templari, 2012, cerchi nel grano, Atlantide, etc...

Questa è la situazione.
Tu chiedevi cosa si può fare per rimediare.

Innanzitutto, credo, che il mondo accademico debba uscire dalle università ed andare a spiegare quello che fa (a livello di ricerca) a tutti; questo penso sia il minimo dell'istinto di conservazione.
Chi può divulgare un argomento scientifico meglio di chi lo pratica di mestiere? (Ovviamente, ci sono molti docenti/ricercatori che, seppur bravissimi, non riescono ad andare oltre al formalismo, non riescono a rendere accessibili le loro esperienze agli altri; ma credo non siano così tanti...)

Poi, ovviamente, bisognerebbe cominciare a selezionare bene i giornalisti scientifici; i media dovrebbero rinunciare all'odierno sci-entertainement (vedi programmi programmi tipo Voyager) per ricominciare a parlare di scienza; nelle scuole bisognerebbe tornare ad insegnare qualcosa, invece che lasciare (come molti professoroni dicono apertamente) l'insegnamento al mondo extrascolastico...

Vabbé, come al solito volevo dire tante cose, ma sono riuscito solo a fare confusione.
Stasera mi ci metto e cerco di scrivere qualcosa di meglio... :-D

orazioster
"wedge":

al lettore stesso spacciate per definitive, assodate, dimostrate, quando invece c'è una bagarre immensa nel mondo scientifico.


Questa è un'enorme disgrazia!
E così vengono prese! Se poi
c'è la televisione di mezzo...


Si perde (semmai lo si abbia mai avuto)il senso critico nei confronti della "scienza". Tante
cose son prese - dogmaticamente.

Ma questa è storia vecchia. Per tutta
la mia "educazione scolastica" così mi son state spacciate le varie -MODELLIZZAZIONI. -Come FATTI; assodati
per indubitabile metodo sperimentale, dalla "comunità scientifica mondiale" -e, se non
li affermavi come un "Credo", o eri cretino, o pazzo, o contrario al progresso, o... .

Ah! come salutari i miei studi universitari (al tempo che fu) in Filosofia! e come
mi fanno ora ridere tutte quelle...

-e ci sarebbe, epistemologicamente, da discutere sull'idea di "modellizzazione"... .

Voglio dir questo: lo sapete che per Newton stesso, NON C'ERA una qualche "forza di gravità"? Ma bensì: i corpi
si muovono allo stesso modo che -(una forza agisca su loro con intensità inversamente proporzionale...).

Ebbene! troverete qualcuno che non dia come 'moneta sonante' la "forza di gravità"? (e ci sarebbe da discutere sulla stesso concetto di "forza" -come saprete occupandovi seriamente in ricerca scientifica).
Il punto è delicato ed importante: è, in generale, non appiccicare immaginarie fisicità ad entità -matematiche;
E non dare per scontato e -saputo e risaputo -ciò che,
invece, non si sa.

Luca.Lussardi
Purtroppo il problema più grave è che gli accademici o gli scienziati in generale snobbano l'attività divulgativa, ed è un grave errore a mio modo di vedere. Coma fa uno a sentirsi davvero utile se viene capito solo dai suoi colleghi che fanno le stesse cose? Dovrebbero esserci molte più persone che fanno divulgazione seria, sia in giornali sia in TV, secondo me la gente guardarebbe trasmissioni in cui vengono invitati scienziati, anche se sull'altro canale c'è il GF. Io ricordo che in Cina davano spesso programmi di matematica anche avanzata, parlando di derivate e integrali, e mia cognata li guardava e li ascoltava. Quindi è anche volontà delle televisioni cambiare il programma culturale.

Luc@s
"gugo82":

Un primo passo potrebbe essere togliere Giacobbo dalla prima serata (e, perchè no, dalla TV pubblica) e far lavorare di più gente davvero esperta in campo scientifico.


quanto hai ragione ;-)

wedge
"gugo82":
[quote="wedge"]un tema che mi sta venendo a cuore è come spesso a mio avviso sia gestita male la divulgazione scientifica. [...]

cosa ne pensate? cosa si può fare secondo voi?

Un primo passo potrebbe essere togliere Giacobbo dalla prima serata (e, perchè no, dalla TV pubblica) e far lavorare di più gente davvero esperta in campo scientifico.[/quote]

ok, Voyager e Mystero non li includevo nemmeno nella survey. sono ovviamente un grosso problema, ma come dicevo nel primo post non il solo.

Alina81
"gugo82":
[quote="wedge"]un tema che mi sta venendo a cuore è come spesso a mio avviso sia gestita male la divulgazione scientifica. [...]

cosa ne pensate? cosa si può fare secondo voi?

Un primo passo potrebbe essere togliere Giacobbo dalla prima serata (e, perchè no, dalla TV pubblica) e far lavorare di più gente davvero esperta in campo scientifico.[/quote]

Quoto...e magari anche rimandare Ruggeri a cantare...

gugo82
"wedge":
un tema che mi sta venendo a cuore è come spesso a mio avviso sia gestita male la divulgazione scientifica. [...]

cosa ne pensate? cosa si può fare secondo voi?

Un primo passo potrebbe essere togliere Giacobbo dalla prima serata (e, perchè no, dalla TV pubblica) e far lavorare di più gente davvero esperta in campo scientifico.

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