Diventare ricchi con la matematica

merdino
Mi chiedono perché non metto lo stesso impegno di quando studio per trovare un modo per fare soldi, in parte hanno ragione. I matematici modellizzano il mondo. Non dovrebbero essere i più indicati per sfruttarne le potenzialità anche in termini economici? E' un topic cinico.

Risposte
Intermat

gio73
@intermat


Sk_Anonymous
"Intermat":
raffamaiden, non voglio riprendere il mio esempio del medico e dell'ospedale ma ci tenevo a sottolineare che anche un pediatra pubblico fa un lavoro socialmente utile maggiore di uno che lavora solo in privato. Pensavo si capisse ma forse non sono stato chiaro. Io intendevo dire che chi fa il medico nel pubblico è socialmente più utile di chi lo fa nel privato. Questo non vuol dire che il privato sia il male o sia inutile (lungi da me pensare questo, soprattutto in ambito sanitario).


Beeh si allora non ho capito io. Non ho capito neanche l'esempio a questo punto. Nella tua prima frase dici che il medico pubblico è più utile di uno che fa SOLO privato. Nella seconda frase "solo" scompare. Sono già due esempi per me molto diversi.

Quindi se puoi farmi un esempio dicendomi cosa fanno esattamente i due medici, e se mi puoi dare la tua (o comunque quella che srai adottabdo e che io non conosco) definizione di utilità sociale: il numero di bambini curati? La gravità della malattia (che era quello che avevo capito io?) Così posso capire :)

Per Hitler, ho già detto che era un mezzo artificio retorico. Ho portato alle estreme conseguenze un ragionamento. Non ho mai detto che tali conseguenze fossero nel ragionamento originale. Gliele ho messe io. Se vuoi posso ritirare quella frase così andiamo avanti

Per i tuoi amici che sono laureati in astrofisica e lavorano nelle aziende di saponette anziché fare ricerca, ti chiedo: la soluzione quale è? Cosa dovrebbe fare lo Stato o l'università in più per risolvere tale problema?

dasalv12
[ot]
Perchè dici che la Microsoft è un fallimento del mercato? Il monopolio naturale non è una fallimento del mercato.
La Microsoft è stata multata per abuso di posizione dominante in almeno due casi (l'interfaccia server-client, e i browser).
Sono due cose diverse. Idem le case farmaceutiche che hanno il monopolio tramite brevetti

Non tanto l'azienda quanto il mercato in cui opera. Ogni caso di concentrazione di mercato è un fallimento del principio secondo cui il mercato sarebbe l'istituzione ideale per allocare al meglio le risorse. Nel caso di monopolio (naturale o legale ha poca importanza), il monopolista può imporre il prezzo controllando la quantità prodotta, riduce la produzione per far salire il prezzo. Nel caso di un software naturalmente non si tratta, come nell'industria, di ridurre le quantità materiali, ma di tagliare fuori quella porzione di clienti che potrebbero comprare il prodotto ad un prezzo inferiore. Inoltre c'è la questione delle barriere all'ingresso: il monopolista taglia fuori molti potenziali entranti nel mercato del software a causa dell'ingente quantità di investimento e dell'alto rischio dell'operazione di sfidare un colosso come Microsoft. Questo disincentiva sia i potenziali entranti che Microsoft stessa allo sviluppo di nuovi e migliori prodotti.
Nel caso dei brevetti, da una parte incentivano la ricerca di base perché garantiscono un profitto esclusivo dell'azienda che si accolla l'investimento ed i rischi della spesa in ricerca e sviluppo, dall'altra crea sempre posizioni di rendita, prezzi più alti e disincentivi allo sviluppo del prodotto, per questo si dibatte su quanto tempo dovrebbe durare un brevetto.[/ot]

Intermat
raffamaiden, non voglio riprendere il mio esempio del medico e dell'ospedale ma ci tenevo a sottolineare che anche un pediatra pubblico fa un lavoro socialmente utile maggiore di uno che lavora solo in privato. Pensavo si capisse ma forse non sono stato chiaro. Io intendevo dire che chi fa il medico nel pubblico è socialmente più utile di chi lo fa nel privato. Questo non vuol dire che il privato sia il male o sia inutile (lungi da me pensare questo, soprattutto in ambito sanitario).

Detto ciò non capisco perché non si accetti che ci siano dei lavori "socialmente più utili" ed altri meno. La stessa cosa vel per alcuni lavori che sono più pesanti di altri (questo è riferito ad un topic diverso!). Insomma non è vero che tutto è relativo, in minima parte si (si può opinare "l'ordinamento" di due lavori simili) ma in termini generali mi pare assurdo.



PS: Nuovamente "a difesa di Overflow94" (che sicuramente non ne ha bisogno!), il suo esempio della ragazzina che va a fare marketing in un'azienda che fa sapone è assolutamente sensato. Vuoi o non vuoi sono quelli i lavori che fa il neolaureato medio. Ho amici ingegneri che si occupano di etichette in aziende che fanno saponi (guarda caso!) e altri che fanno lavori assolutamente "marginali" dove per marginali si intende che siano i più disparati e bizzarri. Di certo niente a che vedere col fare astrofisica. Non voglio dire che quei lavori non valgano nulla, tutti i lavori sono dignitosi e (molti sono) importanti, però oggettivamente (a mio parere) chi fa ricerca (non per forza all'università) ricopre un ruolo più elevato di chi fa questo genere di professioni. Questo non vuol dire che vadano uccisi, tanto per tornare al tuo esempio di Hitler!

Sk_Anonymous
"Overflow94":

Ora immaginate una ragazzina molto intelligente che ha la passione per l'astronomia. [omissis]
In quale dei due futuri ipotetici ha avuto un maggior impatto sulla società?


Per quale ragione la ragazzina appassionata di astronomia dovrebbe andare a fare marketing per l'impresa di sapone?


In questo senso dico che il sogno di fare soldi è sopravvalutato.


Pensi che un ottimo astronomo debba necessariamente essere pagato meno di un mediocre responsabile marketing? Hanno fatto una legge a tal proposito?

Tutta questa manfrina si basa sul fatto che attraverso lo scambio, ognuno si può specializzare in quello che sa fare meglio, e comprare dagli altri quello che gli manca

I modelli di ispirazione sono estramamente importanti, e in alcuni paesi gli viene data particolare importanza (e.g. USA). Se la ragazzina è appossionata di astronomia è perchè avrà sentito qualcuno o qualcosa alla televisione. Difficilmente oggigiorno trovi qualcuno appassionato di duelli cavallereschi con il giavellotto. E' giusto che si iscriva in quella che riesce a fare meglio


Sono convinto però che in futuro il lavoro non esisterà quasi più, e in buona parte di quello che resterà sarà richiesta un'importante formazione matematica.


Come ti hanno già risposto altri molto più preparati di me, questi discorsi si fanno da sempre (ci aggiungo Schumpeter ai vari autori già citati). Oggi nessun economista crede che le macchine tolgano il lavoro agli altri, ma anzi che nel lungo periodo aumenti le condizioni di vita di tutti

Per Einstein, di nuovo, questo è quello che riguarda i fallimenti del mercato (anche qui persone più preparate di me ti hanno già risposto). Nessun economista vuole l'anarchia. Tutti vogliono una qualche forma di Stato, e si dividono su quello che lo Stato debba fare e cosa non debba fare.

@Injuria:

Overflow94
Certamente non è una rivelazione, l'ha detto chiunque da Bill Gates a Mattarella. E sicuramente produrre più ricchezza con meno lavoro umano è da sempre l'obbiettivo dell'umanità quindi tendenzialmente vedo il futuro in modo molto positivo. In tanti, da Aristotele a Marx, l'avevano auspicato o predetto. E in parte è già successo, per esempio le macchine a vapore hanno sostituito in toto i cavalli e il lavoratore odierno lavora meno di 8 ore al giorno, contro le 14 ore giornaliere che si facevano fino a cento anni fa. Quindi non è una novità, è un processo conclamato e il machine learning è il prossimo breakthrough, insieme ad altre tecnologie, lungo questa strada.

Sostituire un muratore che fa riparazioni ad hoc nelle case la vedo difficile, non perché non sia possibile ma perché costerebbe uno sproposito di più di un muratore umano. E' più facile automatizzare in toto la costruzione e manutenzione di nuovi edifici adeguatamente progettati, sostituire qualsiasi lavoro nelle fabbriche e nei campi, i trasporti, il 90% dei medici, degli avvocati, dei manager e degli impiegati.

dasalv12
[ot]
Sono convinto però che in futuro il lavoro non esisterà quasi più, e in buona parte di quello che resterà sarà richiesta un'importante formazione matematica.

In realtà questi sono processi storici ormai arcinoti, oggi è il machine learning, ieri era l'elettronica, prima ancora le macchine a vapore etc. Sono dinamiche davvero su cui si scrive da secoli: lo stesso Smith, Marx e più recentemente Galbraith e Rifkin, ad esempio. Mi stupisco che qualcuno le spacci come grandi rivelazioni, ci sono stati periodi ben più drammatici legati alla disoccupazione tecnologica (luddismo, labour-saving fra gli anni '70-'80). Personalmente credo che l'umanità del futuro dovrà essere più colta in ogni ambito ed avere il cosiddetto pensiero trasversale, quindi avere molte conoscenze in vari settori e la capacità di collegarli proficuamente. In quanto alla matematica, concetti che per le generazioni passate potevano essere astrusi diventeranno patrimonio della cultura generale di qualsiasi individuo. Nozioni come derivate, integrali, ottimizzazione o probabilità saranno conoscenze di base, lo stessa dicasi per l'uso avanzato di strumenti elettronici, programmazione compresa.
Pensiamo che solo che all'unità di Italia a saper leggere e scrivere erano una piccola percentuale della popolazione (fra il 18 ed il 22%). Per la generazione dei miei genitori era raro conoscere due lingue, oggi è dato per scontato avere la padronanza di almeno una lingua straniera.
In quanto alla fine del lavoro da una parte la auspico, in fin dei conti la scienza economica è nata per cercare di liberare l'umanità dalla sua condizione secolare di indigenza e dalle fatiche brutali del lavoro in favore delle attività umane più nobili, quali l'educazione, l'arte, la politica, l'ampliamento delle conoscenze umanistiche e scientifiche, quello che i latini chiamavano ozio (in opposizione al negozio). Dall'altra sono scettico rispetto a queste previsioni, ma sarò pronto a ricredermi quando vedrò un robot imbiancare o piastrellare una parete allo stesso modo di un umano, sempre che in futuro ci sarà l'energia disponibile per renderli operativi.[/ot]

Overflow94
La mano invisibile di Smith è una teoria campata per aria. Conoscendo il concetto di equilibrio di Nash si può capire che se tutti i singoli sono lasciati liberi di fare il meglio per se, i risultati complessivamente sono pessimi. Proprio per questo gli enti di ricerca spesso sono pubblici, nessun privato avrebbe vantaggio a finanziare progetti a così lungo termine, però sono di estrema utilità per la società quindi se ne fa carico la comunità. Per il mercato, come dici te, uno come Albert Einstein che sta lì a domandarsi come è fatto lo spazio-tempo non ha senso di esistere.

Ora immaginate una ragazzina molto intelligente che ha la passione per l'astronomia. Poniamo che la società non le fornisca alcun modello valido. La ragazzina magari si iscriverà a economia e commercio e entrerà nel settore del marketing, magari riuscendo ad azzeccare qualche buona campagna pubblicitaria farà fare qualche milione in più all'azienda di sapone per piatti per la quale lavora. Che utilità ha apportato a tutti noi? Praticamente nessuna, se non fosse mai esistita avremmo comprato un altro detersivo che pulisce allo stesso modo...

Ora invece mettiamo che la ragazzina veda in televisione Samantha Cristoforetti e questo le dia una motivazione in più per diventare un'astrofisica. In futuro lavora a un progetto per costruire un particolare tipo di specchio per i telescopi, che successivamente si scopre avere applicazioni in ambito medico.

In quale dei due futuri ipotetici ha avuto un maggior impatto sulla società?

In questo senso dico che il sogno di fare soldi è sopravvalutato. La società, per il suo stesso bene, deve cercare di fornire modelli alternativi. Un'evoluzione economica viene sempre dopo un'evoluzione scientifica, mai prima. Non ci sarebbe mai stato un Bill Gates senza Turing.

Per quanto riguarda il video di Montemagno, l'ho postato perché spiega approssimativamente come vedo il futuro. Neanche io dispongo di informazioni privilegiate. Sono convinto però che in futuro il lavoro non esisterà quasi più, e in buona parte di quello che resterà sarà richiesta un'importante formazione matematica. Lo dico principalmente per due motivi, primo perché pare essere ormai l'opinione condivisa da tutti quelli che contano, secondo perché studio machine learning e la potenza e le capacità dei nuovi algoritmi mi lasciano esterrefatto. Praticamente ogni giorno si sforna qualcosa di nuovo che può avere, e sicuramente presto avrà, grandi applicazioni.

dasalv12
[ot]Oddio...Microsoft (rendita da oligopolio, rendita da rendimenti marginali costanti) e il comportamento strategico di W Buffet (asimmetria informativa, potere di mercato) sono proprio due esempi eclatanti di fallimento di mercato, ovvero di un' allocazione delle risorse non ottimale.
E' l'argomento (abbastanza vecchiotto) della "mano del mercato" di Adam Smith: tanti attori economici, perseguendo unicamente i loro interessi personali, finiscono per fare l'interesse comune.

Dopo la "mano invisibile" ci sarebbero le altre 1200 pagine del vecchiotto trattato "La ricchezza delle nazioni" in cui le cose si complicano un po'.
Solo un'osservazione en passant, anche perché un discorso completo su mercato, rendimenti crescenti dei brevetti ed innovazione tecnologica sarebbe piuttosto lungo (..e poi rischia di andare a finire come l'altro topic estivo dell'anno scorso sul debito in cui sono stato accusato di fare il bullo).[/ot]

Sk_Anonymous
"Intermat":

Non per difendere Overflow94 ma dire che alcuni lavori siano più utili di altri (dal punto di vista sociale) non vuol dire che gli altri siano inutili e debbano essere soppressi. Un medico che fa servizio in un ospedale è più utile di uno che lavora unicamente nel suo studio privato. Questo non vuol dire che il secondo debba essere ucciso.


Certo, stavo portando alle estreme conseguenze il ragionamento di Overflow94

Domanda: perchè "Un medico che fa servizio in un ospedale è più utile di uno che lavora unicamente nel suo studio privato"?
Perchè il primo cura malattie più gravi?

Un pediatra di famiglia è il punto di riferimento giorno per giorno di una famiglia del ceto medio. E' lui che è reperibile 24h in caso di bisogno, è lui che la mamma chiama quando il bimobo ha la febbre o il raffreddore. Il primario di pediatria è lontano lontano, e nonostante curi malattie più gravi, può farlo unicamente perchè esiste il pediatra di famiglia che cura i piccoli problemi. Se ciò non fosse, il reparto di pediatria sarebbe pieno di raffreddori e influenze, e quando viene un bambino con la polmonite, non ci sarebbe alcuno spazio per lui. Quindi sicuramente il primario di pediatra cura malattie più gravi, ma può farlo unicamente perchè esiste il pediatra di famiglia

Stessa cosa con l'argomento originale, che, questa volta senza estremizzare, riassumo in "se scegli di fare ricerca anzichè fare il finanziere, allora fai un favore all'umanità".
Tu puoi iniziare una ricerca per l'AIDS, poi ci vogliono i soldi per affrontare tutti i trial clinici che la legge prevede e per comprare i macchinari e il lavoro per la produzione. Senza i soldi la tua scoperta non serve a niente. Quindi ci vuole gente che raccoglie i fondi dagli investitori e li mette nelle imprese (e paga anche il ricercatore, se non va a mangiare dalla Caritas)

Steessa cosa per qualunque tipo di impresa. Tu puoi fare tutte le ricerche che vuoi, puoi metterti davanti al computer e scoprire un algoritmo che dato il virus genera l'anticorpo. Se vuoi fare un favore all'umanità tali anticorpi vanno prodotti per davvero. Se vuoi soltanto che ti battiamo le mani allora ok. Stessa cosa nell'IT, nelle telecomunicazione e qualunque altro settore industriale.

Adesso passimo alle motivazioni personali. Overflow94 mi viene a dire che Bill Gates voleva fare un favore all'umanità che era senza sistema operativo, e quindi si è messo a fare ricerca per inventare un nuovo sistema operativo. Poi arrivati alla 50ina di anni si è accorto che i bambini in Africa muoiono di fame e malattie che nel mondo occidentale si curano facilmente e quindi si è messo a creare ospedali li

Io invece penso che abbia sempre saputo che i bambini in Africa muoiono di fame. Ma a 18 anni, anzichè partire per l'Africa ad aiutare, ha pensato a trovarsi un lavoro / alla fortuna. E in questo modo ha avvantaggiato l'umanità in 2 modi:

1. Ha fatto un favore a quelli che erano senza sistema operativo e che se lo sono comprati. E' l'argomento (abbastanza vecchiotto) della "mano del mercato" di Adam Smith: tanti attori economici, perseguendo unicamente i loro interessi personali, finiscono per fare l'interesse comune. Se tu vuoi vendere, ci deve essere uno che vuole comprare, altrimenti prima o poi chiudi. In questo modo, una transazione economica soddisfa sempre l'interesse di più di una parte, più di una persona

2. Pensando a massimizzare il profitto, tale profitto è poi diventato massimo per davvero ed ha potuto essere re-investito. Sia nell'imrpesa stessa (che continua a soddisfare bisogni del mercato), sia in altre imprese (e.g. start-up per la costruzione di batterie più capienti, in modo da poter sfruttare le energie rinnovabili che non sono sempre disponibili), sia costruendo ospedali in Africa. Stessa cosa Warren Buffet (che sarebbe il contro-esempio perfetto per l'argomento iniziale)

Nel mercato esiste solo quello che ha ragione di esistere, tutti gli altri scompaiono in qualche modo

Saluti,

Intermat
"raffamaiden":
Ogni volta che una mente brillante decide di cimentarsi in uno scopo di ricerca piuttosto che non nel fare soldi in un gioco a somma zero come la finanza, è un vantaggio per tutta l'umanità.


Interessante la distinzione tra chi è utile all'umanità e chi no. Con la scusa Hitler ci ammazzava i diversamente abili

Non per difendere Overflow94 ma dire che alcuni lavori siano più utili di altri (dal punto di vista sociale) non vuol dire che gli altri siano inutili e debbano essere soppressi. Un medico che fa servizio in un ospedale è più utile di uno che lavora unicamente nel suo studio privato. Questo non vuol dire che il secondo debba essere ucciso.
"raffamaiden":

Per il video, non l'ho visto tutto, ma l'autore (che non si presenta all'inizio) sembra un serial entrepreneur come tanti. E' certamente libero di esprimere la sua opnione, ma non vedo particolare motivo di ritenere che questo abbia informazioni privilegiate

L'autore non si presenta in quanto quel video è stato pubblicato sulla sua pagina FB e sul suo canale Youtube. Bastava aprire il link. Tra l'altro Montemagno è abbastanza noto in quanto ha lavorato per diverse testate fra cui Sky. Sinceramente a me non entusiasma però, a volte, dice cose condivisibili. Sicuramente ha capito come poter fare un bel po' di soldi parlando di cose fatte e dette da altri!

Sk_Anonymous
Ogni volta che una mente brillante decide di cimentarsi in uno scopo di ricerca piuttosto che non nel fare soldi in un gioco a somma zero come la finanza, è un vantaggio per tutta l'umanità.


Interessante la distinzione tra chi è utile all'umanità e chi no. Con la scusa Hitler ci ammazzava i diversamente abili

Durante la crisi molti istituti finanziari hanno comprato titoli del debito italiano che in quel momento non volevo nessuno: hanno in pratica aiutato il governo a non dichiarare default. Chiaramente non lo fanno per beneficenza, come un medico "medio" può fare qualche prestazione pro bono, non tutte

Molti ricercatori invece sembrano più interessati alle citazioni (e alla fama che ne consegue, e alle possibilità di assunzione in università più prestigiose che consegue a questa). Le riviste scientifiche vendono gli articoli, rendono difficile separare a priori quanto quel ricercatore è interessato all'umanità e quanto al profitto

Io vedo il modo più come diviso in tanti grigi dove quanto un certo grigio si avvicina al bianco o al nero è opinabile, piuttosto che con una destinzione così netta

Per il video, non l'ho visto tutto, ma l'autore (che non si presenta all'inizio) sembra un serial entrepreneur come tanti. E' certamente libero di esprimere la sua opnione, ma non vedo particolare motivo di ritenere che questo abbia informazioni privilegiate

Overflow94
Nel futuro credo che la matematica sarà quasi l'unica cosa che conta per fare soldi. Lascio un video che spiega approssimativamente come la penso.



Nel presente credo che una forma mentis matematica possa essere un ottimo punto di partenza per avere successo. Chi sa ragionare in modo logico ha il potenziale per comprendere qualsiasi cosa, anche le relazioni umane, di fondamentale importanza per costruire un busisness, sono una questione di teoria dei giochi. Tuttavia non è in alcun modo un elemento ne necessario ne sufficiente.

Ci tengo ad aggiungere che essere ricchi è un desiderio sopravvalutato, fortunatamente i grandi scienziati che hanno contribuito al progresso della nostra conoscenza avevano ben altri obbiettivi. Ogni volta che una mente brillante decide di cimentarsi in uno scopo di ricerca piuttosto che non nel fare soldi in un gioco a somma zero come la finanza, è un vantaggio per tutta l'umanità.

Sk_Anonymous
Be', come hai già detto, un background matematico in finanza è sicuramente vantaggioso. Se poi sia addirittura determinante, non saprei. Riguardo al confronto con i colleghi, dipende da cosa intendi per "mediamente istruito matematicamente". Parliamo di conoscenze matematiche al livello di un economista, o di un fisico/ingegnere? (Tranquillo, non mi offendo se mi definisci mediamente istruito :-D )

PS: Forse era meglio aprire un nuovo thread, magari con un link a questo, la tua discussione è alquanto diversa dal topic originale

anto_zoolander
Vorrei rilanciare il post sotto un'altra veste.
Che 'matematica => soldi' sia in generale falsa, è una cosa abbastanza provata.

La discussione chenvorrei aprire è la seguente:
Può la forma-mentis di un matematico, applicato in un determinato settore(come la finanza), risultare determinante ai fini del raggiungimento di determinati obiettivi rispetto a un collega(in finanza) mediamente istruito matematicamente? Siano essi monetari, legati alla carriera o alle soddisfazioni nel settore.

Riassumendo: può, a parità di 'mestiere', un matematico ottenere maggiori vantaggi dalle proprie conoscenze?

È noto come caarercast prediliga i matematici vengano richiesti molto spesso nelle migliori banche e società di investimento e che generalmente in quei settori la ricchezza non è portata ovviamente dalla matematica ma dall'ambito lavorativo.

PS: vuole essere un post del tutto amichevole, basato sul volersi confrontare. Pertanto sarebbe gradito seguire questo trend :-D

merdino
"Quinzio":
[quote="merdino"]Mi chiedono perché non metto lo stesso impegno di quando studio per trovare un modo per fare soldi,

E' un discorso interessante, che andrebbe esaminato.
Quelli che "hanno fatti i soldi" in genere sono persone che hanno sanno sviluppare delle relazioni interpersonali. La maggior parte sono industriali e commercianti e quello che sono bravi a fare è di relazionarsi con la gente.
Un caso per tutti il nostro caro ex-premier Silvio. Dubito che sappia come funziona un'antenna, però possiede 3 televisioni, perchè sa gestire centinaia di persone.[/quote]

Vero in effetti. Idee semplici ed agganci, e anche tanta fortuna. Fra i tanti che provano qualcuno deve riuscire.

merdino
"gio73":
L'argomento si fa "spesso" ...
Che cosa è veramente importante per un uomo?
Fare soldi?

Avere fama successo e ammirazione?


Fare soldi è divertente, essere ricco è bello, anche se sicuramente non è la cosa più importante. Conta anche una buona base costituita da amici, famiglia ed in più altre cose che si vorrebbe fare. Ci sono super ricchi che danno via tutto, basta cercare su google.

socio1985
Penso che un matematico, se vuole fare soldi, deve uscire dall'ambiente accademico, applicare la sua forma mentis a ciò di cui si vuole occupare, ed essere ambizioso.

Vikhr
I veri Matematici sono sempre stati, anche in parte, dei filosofi (uno su tutti Cartesio, ma anche Russell). Le persone con attitudine spiccata nei confronti della Matematica che ho avuto modo di conoscere avevano anche una profonda sensibilità nei confronti delle questioni esistenziali, per cui non vedo perché un Matematico debba sperimentare desideri di ricchezza e vanagloria come alcuni personaggi dello spettacolo fra i quali alcune cantanti che oggi sembrano essere nel loro periodo d'oro.

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