Definizione operativa del voto
Il voto (che i professori danno agli studenti) è una grandezza fisica? Se si, qual è la sua definizione operativa
?
Ai professori: non ditemi che valutate gli studenti senza conoscere la definizione operativa del "voto"!!!

Ai professori: non ditemi che valutate gli studenti senza conoscere la definizione operativa del "voto"!!!

Risposte
"JoJo_90":Gli episodi divertenti si possono scrivere in questo thread!
... anche io ne avrei tante da raccontare, come penso tutti gli altri).
Invece, per gli episodi non divertenti ci sarebbero altri thread, ma non li ho cercati.
"gugo82":
Anche io ho avuto insegnanti che non erano all'altezza, sia al liceo sia all'università; ma non me ne sono mai lamentato [...] Il più delle volte, quando la materia mi interessava, mi rimboccavo le maniche e facevo da solo. Ed i risultati si sono sempre visti
Anche secondo me è male. Se permetti pago le tasse (anzi le pagano i miei genitori) e anche abbastanza salate; tasse che aumentano di anno in anno, ma che non corrispondono alla qualità dei servizi offerti. E fra i servizi che l'Università offre c'è quello della Didattica; pertanto un docente dovrebbe quantomeno mostrare un minimo di serietà, comptetenza ed interesse ad insegnare la materia per la quale è stato messo dov'è, tra l'altro ben stipendiato.
Ritengo quindi che dal momento che pago per un servizio scadente, ho tutto il diritto di lamentarmi. Se devo vedermela da me, allora che vado a fare all'università? Che ci stanno a fare i prof? Va bene rimboccarsi le maniche a far da soli, però è anche vero che l'Università ha il dovere di offrire un servizio che sia quantomeno congruo alle tasse che vengono pagate dagli studenti.
Sul fatto poi che non si può dare tutta la colpa alla scuola o all'università (ma in generale alle istituzioni) credo siamo tutti d'accordo, anche il "nostro comune amico". Come siamo d'accordo che non si può giudicare l'incompetenza di un professore da un singolo episodio.
@giuliofis. Bel tipo il prof di Storia dell'Arte (purtroppo non è il topic giusto, ma anche io ne avrei tante da raccontare, come penso tutti gli altri).
@gugo:
D'accordo su quasi tutto (sulla "colpa" del fallimento che è principalmente di chi studia, sulle famiglie che giudicano i figli geni a priori e fanno ricorso se vengono bocciati ecc..., ho parenti insegnanti anche io
), ma una precisazione e una cosa in cui invece discordo pesantemente.
La precisazione è che per quanto detto mi sembrava abbanstanza ovvio che non giudico le persone per il singolo episodio
Quel professore è venuto una sola volta nella mia classe e in un ora non ha risolto l'esercizio, questo serve solo a confermare le lamentele dei sue stessi studenti, con relativa richiesta al preside di sostenere un corso di potenziamento pomeridiano con la nostra prof, e il giudizio della nostra stessa prof, anche se questo espresso in modo non proprio "esplicito". E, se permetti, anche il metodo con cui ha affrontato l'esercizio, quello di iniziare a scrivere i valori di tutte le funzioni trigonometriche dell'angolo dato per cercare una "strategia" per risolvere l'esercizio, qualche giudizio di per sè, almeno sul metodo con cui affronta la matematica, me lo sono fatto
Avevo eliminato ciò perchè pensavo non aggiungessero nulla al discorso.
Il disaccordo è sulla seguente frase:
Male, perchè il prof fa quello di mestiere (e non perchè è pagato, il che implica che se lo facesse gratis il discorso non varrebbe). L'impreparazione su quello che dovrebbe insegnare (o il non saper oggettivamente spiegare, nel senso che l'80% non capisce), misurata con il fatto che appena entra legge il libro, o che non sa fare la maggior parte degli esercizi presenti sul libro (così escludiamo il caso) per più giorni (così si toglie di mezzo anche le giornate "no") è del tutto inaccettabile, perchè lui fa quello e i suoi studenti vengono (almeno teoricamente) per seguire la sua lezione (e chiedere spiegazioni) anzichè starsene a casa a studiare dal libro. E siccome non penso che il liceo/l'università ti punti una pistola alla tempia, se non sei preparato puoi anche lasciare il posto ad un altro. Almenochè, come si diceva in qualche altro topic, la scuola non diventi un ammortizzatore sociale per gente che altrimenti sarebbe disoccupata.
Poi mi sembra abbastanza ovvio che nell'incertezza (ovvero nella mancanza di dati) si assume la preparazione (perchè c'è la laurea, la presuzione d'innocenza, la presunzione della serietà delle persone), e per cambiare il giudizio non basta il primo studente di turno/un esercizio non fatto ecc.. Comunque nella mia scuola la percentuale di incompetenti è un po' più alta di quella da te indicata in un precedente post
D'accordo su quasi tutto (sulla "colpa" del fallimento che è principalmente di chi studia, sulle famiglie che giudicano i figli geni a priori e fanno ricorso se vengono bocciati ecc..., ho parenti insegnanti anche io

La precisazione è che per quanto detto mi sembrava abbanstanza ovvio che non giudico le persone per il singolo episodio


Il disaccordo è sulla seguente frase:
Anche io ho avuto insegnanti che non erano all'altezza, sia al liceo, sia all'università; ma non me ne sono mai lamentato.
Male, perchè il prof fa quello di mestiere (e non perchè è pagato, il che implica che se lo facesse gratis il discorso non varrebbe). L'impreparazione su quello che dovrebbe insegnare (o il non saper oggettivamente spiegare, nel senso che l'80% non capisce), misurata con il fatto che appena entra legge il libro, o che non sa fare la maggior parte degli esercizi presenti sul libro (così escludiamo il caso) per più giorni (così si toglie di mezzo anche le giornate "no") è del tutto inaccettabile, perchè lui fa quello e i suoi studenti vengono (almeno teoricamente) per seguire la sua lezione (e chiedere spiegazioni) anzichè starsene a casa a studiare dal libro. E siccome non penso che il liceo/l'università ti punti una pistola alla tempia, se non sei preparato puoi anche lasciare il posto ad un altro. Almenochè, come si diceva in qualche altro topic, la scuola non diventi un ammortizzatore sociale per gente che altrimenti sarebbe disoccupata.
Poi mi sembra abbastanza ovvio che nell'incertezza (ovvero nella mancanza di dati) si assume la preparazione (perchè c'è la laurea, la presuzione d'innocenza, la presunzione della serietà delle persone), e per cambiare il giudizio non basta il primo studente di turno/un esercizio non fatto ecc.. Comunque nella mia scuola la percentuale di incompetenti è un po' più alta di quella da te indicata in un precedente post

Invece ci sono insegnanti incompetenti. Io, per esempio, ho avuto un professore di Storia dell'Arte il cui massimo sforzo didattico si concentra in queste frasi: "I greci erano tutti finocchi.", "I romani erano grandi perché hanno inventato i cessi.", "Winckelmann era un cretino perché nelle statue guardava il culetto bello e la tettina bella.". Alle interrogazioni, invece, ti faceva stare fuori dalla porta e poi, dopo averti fatto entrare, ti dava o uno o due minuti di tempo (cronometrati col cronometro) per rispondere, interrompendoti se terminavano i secondi; una volta, addirittura, interrogò due persone facendole parlare contemporaneamente dicendo che il voto più lo alto lo avrebbe preso chi parlava più forte.
A dei ragazzi del liceo, a cui della storia dell'arte importa poco o nulla, un professore del genere quanto può averli stimolati?
Se dovevo scegliere tra studiare completamente da solo una materia che non mi piaceva per non vedere per nulla ripagato tale sforzo e studiare invece Fisica (avevo già deciso che mi sarei iscritto a Fisica in terza liceo) di cui, magari, il giorno dopo avevo il compito, secondo te cosa sceglievo?
Al contrario, ho avuto un'insegnante di Geografia Astronomica (laureata in Biologia, tra l'altro) che ha fatto talmente bene il suo lavoro da far arrivare all'esame tutta la classe ben preparata: è vero, è stato un inferno il clima di terrore in cui ci faceva vivere, ma è servito a far studiare a tutti quella materia, con rendimenti superiori rispetto alla media delle altre materie.
Per cui, non imputo completamente a me stesso il fatto che non ho la più pallida idea di cosa sia la Storia dell'Arte.
A dei ragazzi del liceo, a cui della storia dell'arte importa poco o nulla, un professore del genere quanto può averli stimolati?
Se dovevo scegliere tra studiare completamente da solo una materia che non mi piaceva per non vedere per nulla ripagato tale sforzo e studiare invece Fisica (avevo già deciso che mi sarei iscritto a Fisica in terza liceo) di cui, magari, il giorno dopo avevo il compito, secondo te cosa sceglievo?
Al contrario, ho avuto un'insegnante di Geografia Astronomica (laureata in Biologia, tra l'altro) che ha fatto talmente bene il suo lavoro da far arrivare all'esame tutta la classe ben preparata: è vero, è stato un inferno il clima di terrore in cui ci faceva vivere, ma è servito a far studiare a tutti quella materia, con rendimenti superiori rispetto alla media delle altre materie.
Per cui, non imputo completamente a me stesso il fatto che non ho la più pallida idea di cosa sia la Storia dell'Arte.
"raffamaiden":
Comunque al mio liceo 2/3 dei professori di matematica con laurea nella rispettiva materia erano incompetenti (prima che dici che giudico le altre persone, uno di questi è venuto a fare supplenza da noi e in un'ora non ha risolto un esercizio di trigonometria in quarta liceo, dopo averci fatto scrivere alla lavagna tutte le funzioni trigonometriche dell'angolo dato).
E questo sarebbe indice di "incompetenza"?
Capita molte volte anche a me di non saper risolvere esercizi (certo, non di quelli che propongo a lezione; a volte è capitato mentre facevo lezioni private, altre girando qui sul forum, etc...); e quando capita, l'unica cosa è ammattere di non saper cosa fare e prendersi un po' di tempo per pensarci.
I professori sono esseri umani, dopotutto; non sono degli esseri semidivini che hanno tutte le risposte pronte (soprattutto quando sono giovani ed inesperti o, pur essendo navigati, non affrontano certi argomenti da un po').
Ma poi, credi che non mi sia capitato nulla del genere?
Anche io ho avuto insegnanti che non erano all'altezza, sia al liceo sia all'università; ma non me ne sono mai lamentato (ok, quasi mai; ma soprattutto non lo facevo coi miei genitori). Al massimo me ne sono dispiaciuto.
Il più delle volte, quando la materia mi interessava, mi rimboccavo le maniche e facevo da solo. Ed i risultati si sono sempre visti, anche se mi sono laureato pesantemente fuori corso (quattro anni... L'avreste mai detto?

Proprio per questo mi in**** ogni volta che sento lamentazioni del genere sulla qualità degli insegnanti.
Se il lamentoso mettesse nello studio (quello vero, non nelle pippe mentali) la metà dell'impegno che mette nei suoi lai, vedrebbe i risultati sbocciare come fiori in primavera.
"raffamaiden":
Io penso che, come dice e fa Lewin, il compito del professore (quello che quindi insegna e non fa solo ricerca) sia anche quello di appassionare gli studenti, e in effetti di solito ci riesce essendo lui il primo appassionato, ma capisco anche che di certo non si può trovare il metodo per fare appassioanre tutti, e spesso mancano anche le attrezzature, non so Lewin qui al poli quante di quelle strumentazioni avrebbe avuto per fare lezione. Ma stai sicuro che una lezione di fisica di Lewin non te la scordi per sempre. Mi ha colpito anche l'organizzazione di Lewin, che si prepara le lezioni giorni prima e poi le fa la mattina presto davanti all'aula vuota, cosa che non penso proprio facciano da me.
Lezioni come quelle soddisfano unicamente una necessità esibizionista di chi le fa... Ed una lezione di Fisica fatta così è buona per chi non deve conoscere la materia per mestiere (penso a studenti di Biologia, Chimica, Architettura, etc...), perchè si riduce a pura e semplice divulgazione.
Ti assicuro che dopo aver seguito un corso del genere, ti incazzeresti non poco perchè ti avrebbe lasciato poco e niente a livello teorico (come moltissimi libri americani).
"raffamaiden":
Per le colpe, corcordo parzialmente, nel senso che è chiaro che se tu non capisci il prof la colpa è solo del prof, che per mestiere deve essere preparato. E saper spiegare (è difficile, che ci vuoi fà?), ma sta a te chiedere ulteriori spiegazioni/studiare dal libro/studiare da altri libri/andare al ricevimento/ecc... (come ho fatto io per geometria dove non capivo il prof), quindi la maggior parte della colpa del fallimento in sé di certo non può essere mai data del tutto al prof, anzi sotto quest'aspetto l'università scuse ne lascia veramente poche. Da questo punto di vista al liceo si è più "sensibili", perchè lo studente medio (giustamente) non gliene frega niente di andarsi a studiare da altri libri quella materia, e quindi tutto il lavoro lo deve fare il prof (e comunque i primi due anni sono obbligatori, e di certo non lasci il terzo anno), il che ovviamente è impossibile se il prof è il primo ad essere impreparato.
Comunque nella scuola superiore gran parte delal colpa è anche dovuta al complesso famiglia/grane ecc.., essendo per un professore molto meno rognoso promuovere che bocciare, perchè se bocci viene la famiglia, che ha diritto di fare ricorso al TAR, ecc...
Ho avuto una compagna che stava facendo ricorso per aver avuto 7 invece che 8, e ho "conosciuto" uno che lo ha fatto per non essere stato ammesso all'esame di stato. Questo potrebbe spiegare il perchè molti vanno all'università per fare il cruciverba, quando sarebbe molto più comodo farselo a casa.
L'università non lascia molto spazio per le scuse, questo è vero (e questo mi premeva far capire al nostro comune amico): se non sa certe cose, la colpa non è certo dei docenti, né dei testi, né dell'assetto didattico; la colpa è soprattutto della scarsa maturità con cui ha studiato certi argomenti e di non saper giudicare in maniera sufficiente le proprie conoscenze prima di andare a sostenere un esame.
Detto ciò, la situazione nella scuola la conosco bene: ho diversi parenti ed ex-colleghi che insegnano.
Il più delle volte, sono le famiglie a mettere il carico da novanta sui docenti; e sono sempre le famiglie a fomentare la superbia e la presunzione dei figli, che giudicano "a capocchia" i propri insegnanti (tacciandoli di incompetenza perché, casomai, non sono stati in grado di risolvere un esercizio di quarta liceo...).
Questo porta ad un circolo vizioso da cui non si esce e che trascina la scuola sempre più verso la mediocrità.
P.S.: Il video fa davvero cagare... Ma di brutto!
@lisdap:tu però fai domande alle quali non esiste risposta, e comunque le poche risposte che hai ricevuto non rendono il topic interessante. Sarebbe stato invece molto interessante discutere sui criteri di valutazione adottati e sulla trasparenza di essi, e su come vengono preparati gli esami. Lì ci sarebbe un po' da discutere e argomentare, e qualche critica "costruttiva" (nel senso che ovviamente i miei prof non leggeranno quello che scrivo ^.^) l'avrei anche io (e sarebbe interessante vedere l'opinione di gugo)
@garnak: lui in un'intervista rilasciata con il suo libro sosteneva che se qualcuno odia la fisica è perchè ha avuto un prof mediocre. E in parte ha ragione, nel senso, se la fisica non ti piace (e magari vieni bocciato) è naturale, ognuno ha i propri gusti, le proprie tendenze ecc... (e lo dimostra il fatto che oltre alla facoltà di fisica ce ne siano altre). Ma se la odi, non puoi vedere un libro di fisica, pensi che sia una materia inutile, ecc... è perchè il prof magari sa la formule e pure le dimostrazioni, ma non riesce a prendere concreti esempi dalla realtà, non riesce a spiegare come un unico principio riesci a spiegare cose anche apparentemente molto diverse tra loro, non riesce a spiegare qual'è lo scopo della fisica e magari non l'ha capito nemmeno lui. Infaitti è quasi impossibile che con le dovute spiegazioni lo studente possa pensare che la materia sia inutile, dato che porsi certe domande fa parte della stessa natura umana
@gugo: Che ne pensi di questo video?
@garnak: lui in un'intervista rilasciata con il suo libro sosteneva che se qualcuno odia la fisica è perchè ha avuto un prof mediocre. E in parte ha ragione, nel senso, se la fisica non ti piace (e magari vieni bocciato) è naturale, ognuno ha i propri gusti, le proprie tendenze ecc... (e lo dimostra il fatto che oltre alla facoltà di fisica ce ne siano altre). Ma se la odi, non puoi vedere un libro di fisica, pensi che sia una materia inutile, ecc... è perchè il prof magari sa la formule e pure le dimostrazioni, ma non riesce a prendere concreti esempi dalla realtà, non riesce a spiegare come un unico principio riesci a spiegare cose anche apparentemente molto diverse tra loro, non riesce a spiegare qual'è lo scopo della fisica e magari non l'ha capito nemmeno lui. Infaitti è quasi impossibile che con le dovute spiegazioni lo studente possa pensare che la materia sia inutile, dato che porsi certe domande fa parte della stessa natura umana
@gugo: Che ne pensi di questo video?

Ai moderatori: per piacere, chiudete questo topic tanto come al solito è degenerato (e sono 4)....
"raffamaiden":
[quote="gugo82"]Ma renditi conto che non crescerai mai, se ti preoccupi solo di giudicare gli altri molto superficialmente, anche quando ti vengono dietro per insegnarti qualcosa (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è puramente casuale ).
Ed arrivato a 30 anni, ti pentirai di non aver vissuto il tuo periodo universitario al meglio.
E io che ti immaginavo il classico "prof" immerso nei libri mattina e sera


Comunque al mio liceo 2/3 dei professori di matematica con laurea nella rispettiva materia erano incompetenti (prima che dici che giudico le altre persone, uno di questi è venuto a fare supplenza da noi e in un'ora non ha risolto un esercizio di trigonometria in quarta liceo, dopo averci fatto scrivere alla lavagna tutte le funzioni trigonometriche dell'angolo dato).
Io penso che, come dice e fa Lewin, il compito del professore (quello che quindi insegna e non fa solo ricerca) sia anche quello di appassionare gli studenti, e in effetti di solito ci riesce essendo lui il primo appassionato, ma capisco anche che di certo non si può trovare il metodo per fare appassioanre tutti, e spesso mancano anche le attrezzature, non so Lewin qui al poli quante di quelle strumentazioni avrebbe avuto per fare lezione. Ma stai sicuro che una lezione di fisica di Lewin non te la scordi per sempre. Mi ha colpito anche l'organizzazione di Lewin, che si prepara le lezioni giorni prima e poi le fa la mattina presto davanti all'aula vuota, cosa che non penso proprio facciano da me.
Per le colpe, corcordo parzialmente, nel senso che è chiaro che se tu non capisci il prof la colpa è solo del prof, che per mestiere deve essere preparato E saper spiegare (è difficile, che ci vuoi fà?), ma sta a te chiedere ulteriori spiegazioni/studiare dal libro/studiare da altri libri/andare al ricevimento/ecc... (come ho fatto io per geometria dove non capivo il prof), quindi la maggior parte della colpa del fallimento in sé di certo non può essere mai data del tutto al prof, anzi sotto quest'aspetto l'università scuse ne lascia veramente poche. Da questo punto di vista al liceo si è più "sensibili", perchè lo studente medio (giustamente) non gliene frega niente di andarsi a studiare da altri libri quella materia, e quindi tutto il lavoro lo deve fare il prof (e comunque i primi due anni sono obbligatori, e di certo non lasci il terzo anno), il che ovviamente è impossibile se il prof è il primo ad essere impreparato.
Comunque nella scuola superiore gran parte delal colpa è anche dovuta al complesso famiglia/grane ecc.., essendo per un professore molto meno rognoso promuovere che bocciare, perchè se bocci viene la famiglia, che ha diritto di fare ricorso al TAR, ecc...
Ho avuto una compagna che stava facendo ricorso per aver avuto 7 invece che 8, e ho "conosciuto" uno che lo ha fatto per non essere stato ammesso all'esame di stato. Questo potrebbe spiegare il perchè molti vanno all'università per fare il cruciverba, quando sarebbe molto più comodo farselo a casa.[/quote]
E' vero, Lewin è eccezionale! Riesce ad essere interessante persino attraverso uno schermo. Grazie alle sue videolezioni disponibili sul sito del Mit sono riuscito a capire il momento d'inerzia ed il teorema di huygens-steiner. Grandioso!
"gugo82":
Ma renditi conto che non crescerai mai, se ti preoccupi solo di giudicare gli altri molto superficialmente, anche quando ti vengono dietro per insegnarti qualcosa (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è puramente casuale ).
Ed arrivato a 30 anni, ti pentirai di non aver vissuto il tuo periodo universitario al meglio.
E io che ti immaginavo il classico "prof" immerso nei libri mattina e sera


Comunque al mio liceo 2/3 dei professori di matematica con laurea nella rispettiva materia erano incompetenti (prima che dici che giudico le altre persone, uno di questi è venuto a fare supplenza da noi e in un'ora non ha risolto un esercizio di trigonometria in quarta liceo, dopo averci fatto scrivere alla lavagna tutte le funzioni trigonometriche dell'angolo dato).
Io penso che, come dice e fa Lewin, il compito del professore (quello che quindi insegna e non fa solo ricerca) sia anche quello di appassionare gli studenti, e in effetti di solito ci riesce essendo lui il primo appassionato, ma capisco anche che di certo non si può trovare il metodo per fare appassioanre tutti, e spesso mancano anche le attrezzature, non so Lewin qui al poli quante di quelle strumentazioni avrebbe avuto per fare lezione. Ma stai sicuro che una lezione di fisica di Lewin non te la scordi per sempre. Mi ha colpito anche l'organizzazione di Lewin, che si prepara le lezioni giorni prima e poi le fa la mattina presto davanti all'aula vuota, cosa che non penso proprio facciano da me.
Per le colpe, corcordo parzialmente, nel senso che è chiaro che se tu non capisci il prof la colpa è solo del prof, che per mestiere deve essere preparato E saper spiegare (è difficile, che ci vuoi fà?), ma sta a te chiedere ulteriori spiegazioni/studiare dal libro/studiare da altri libri/andare al ricevimento/ecc... (come ho fatto io per geometria dove non capivo il prof), quindi la maggior parte della colpa del fallimento in sé di certo non può essere mai data del tutto al prof, anzi sotto quest'aspetto l'università scuse ne lascia veramente poche. Da questo punto di vista al liceo si è più "sensibili", perchè lo studente medio (giustamente) non gliene frega niente di andarsi a studiare da altri libri quella materia, e quindi tutto il lavoro lo deve fare il prof (e comunque i primi due anni sono obbligatori, e di certo non lasci il terzo anno), il che ovviamente è impossibile se il prof è il primo ad essere impreparato.
Comunque nella scuola superiore gran parte delal colpa è anche dovuta al complesso famiglia/grane ecc.., essendo per un professore molto meno rognoso promuovere che bocciare, perchè se bocci viene la famiglia, che ha diritto di fare ricorso al TAR, ecc...
Ho avuto una compagna che stava facendo ricorso per aver avuto 7 invece che 8, e ho "conosciuto" uno che lo ha fatto per non essere stato ammesso all'esame di stato. Questo potrebbe spiegare il perchè molti vanno all'università per fare il cruciverba, quando sarebbe molto più comodo farselo a casa.
"gugo82":
[OT, ultimo, poi mi taccio]
[quote="lisdap"][quote="gugo82"][Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
A 13, 14, 15 anni uno si fida dei professori, e io mi fidavo, pensavo che la "befana" (per davvero, una befana

L'unica cosa vera è che, probabilmente, a 13-15 anni eri meno presuntuoso di adesso.
"lisdap":
Essere professori (anche universitari) non significa essere preparati e saper insegnare.
Mediamente, la preparazione dei docenti di Matematica nella scuola superiore è buona; purtroppo sono fattori contingenti a limitare molto l'insegnamento nelle superiori (vedi: studenti non scolarizzati, soprattutto nei tecnici/professionali; carenze gravi dalle scuole medie inferiori; numero di ore da dedicare allo studio a casa molto ridotto rispetto al passato; inesistenza di direttive nazionali precise circa le cose da insegnare; etc...).
"lisdap":
E se io vedo che un professore non dovrebbe essere chiamato così non ho nessun problema a dirlo.
Un comportamento simile, spesso, mi è costato caro (all'esame di Geometria per esempio), ma non me ne importa nulla e ne sono felice.
Ne sei felice... Contento tu, contenti tutti!
Ma renditi conto che non crescerai mai, se ti preoccupi solo di giudicare gli altri molto superficialmente, anche quando ti vengono dietro per insegnarti qualcosa (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è puramente casuale

Ed arrivato a 30 anni, ti pentirai di non aver vissuto il tuo periodo universitario al meglio.
[/OT][/quote]
Io non sono molto d'accordo, gugo. Credo che, invece, un valido insegnante di matematica delle superiori, se è bravo davvero, dovrebbe invogliare gli studenti ad imparare la matematica e/o la fisica, cercando di superare la tradizionale "paura" che gli studenti hanno per questi argomenti. Io per esempio ho avuto un'insegnante che, per carità, era un'ottima persona a livello umano, ma avrà fatto lezione per neanche metà delle ore nei cinque anni. Ho fatto il liceo classico, ma dico solo che abbiamo fatto le disequazioni a novembre-dicembre dell'ultimo anno.
Ed in generale nella scuola italiana, secondo me, anche il livello dei docenti si è abbassato di pari passo con quello degli studenti. Non a caso i miei migliori professori al liceo erano i più vecchi (quella di italiano era veramente divina nelle sue spiegazioni), mentre la peggiore era la più giovane. Certo, non bisogna generalizzare mai, perché, per esempio, al ginnasio ebbi un giovane e validissimo docente di italiano, storia e geografia, maestro anche di vita.
In ogni caso sono convinto che per i tempi odierni sia necessario un rinnovamento dei programmi e delle modalità didattiche concernenti la matematica e la fisica perché troppi studenti (io ero l'unico della classe un po' interessato) non ne trovano la minima bellezza, dunque si dovrebbero provare nuove vie sperimentali. Questo discorso secondo me è valido anche in discipline umanistiche tipo latino-greco, in cui la traduzione delle versioni è in realtà un processo scientifico e rigoroso molto complicato e difficile secondo me, e, nelle modalità proposte, risulta spesso noioso.
Per la questione del topic, non saprei una defizione operativa del voto, secondo me non ha nemmeno tanto senso, è più una standarizzazione capitalistica dell'intelletto che viene valutato attraverso dei numeri la cui media genera il voto di laurea, anche se, ormai, a causa della prassi, ogni numero costituente un voto ha una sua storia.
"gugo82":
[Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
Scusate se mi intrometto, ma ci sono davvero dei professori che di fare questo lavoro se ne fregano. Io non dirò mai che un certo mio insegnante del liceo (non di matematica o fisica) era bravo, a meno che dire cose come "i Greci erano tutti finocchi" non faccia parte di questo mestiere...
Eh si, come gli architetti che insegnano Costruzioni...
Salve JoJo_90,
poi ci sono quelli che insegnano le mateire che non dovrebbero insegnare, cioè si arrangiano; esempio:
alle scuole superiori ho avuto come insegnante di geografia astronomica una laureata in chimica.
all'università dei ragazzi del 4 e 5 anno hanno avuto come docente di fisica teorica uno che era laureato in astrofisica (pensa che divertimento)
Cordiali saluti
P.S.=Ovviamente, non bisogna fare di ogni erba un fascio, vi sono docenti e docenti... poi sta allo studente... pensa, nonostante quella di geografia astronomia era non in grado di insegnare io seguivo sempre il libro e non le sue spiegazioni e mi sono trovato benissimo.. certo, non potevamo andare oltre data la preparazione della professoressa..
"JoJo_90":
Di "Docenti" con la "D" maiuscola ne ho incontrati veramente pochi fra superiori e università.
poi ci sono quelli che insegnano le mateire che non dovrebbero insegnare, cioè si arrangiano; esempio:
alle scuole superiori ho avuto come insegnante di geografia astronomica una laureata in chimica.
all'università dei ragazzi del 4 e 5 anno hanno avuto come docente di fisica teorica uno che era laureato in astrofisica (pensa che divertimento)
Cordiali saluti
P.S.=Ovviamente, non bisogna fare di ogni erba un fascio, vi sono docenti e docenti... poi sta allo studente... pensa, nonostante quella di geografia astronomia era non in grado di insegnare io seguivo sempre il libro e non le sue spiegazioni e mi sono trovato benissimo.. certo, non potevamo andare oltre data la preparazione della professoressa..
"gugo82":
Mediamente, la preparazione dei docenti di Matematica nella scuola superiore è buona; purtroppo sono fattori contingenti a limitare molto l'insegnamento nelle superiori (vedi: studenti non scolarizzati, soprattutto nei tecnici/professionali; carenze gravi dalle scuole medie inferiori; numero di ore da dedicare allo studio a casa molto ridotto rispetto al passato;
Come non concordare, hai perfettamente ragione su tutta la linea. Provengo da in istituto tecnico e la prof di mamtematica (molto brava e preparata), non ha potuto dare "il meglio" a causa dello scarso livello generale della classe.
"lisdap":
Essere professori (anche universitari) non significa essere preparati e saper insegnare.
Purtroppo (e non credo di peccare di presunzione se dico questo) anche con questa affermazione non si può non essere d'accordo. Di "Docenti" con la "D" maiuscola ne ho incontrati veramente pochi fra superiori e università.
Ahahah garnak, a proposito, perdonami se non ti ho risposto a quell'mp che mi hai mandato qualche settimana fa. Non appena avrò tempo ti farò sapere

Salve lisdap,
il tuo intento mi sà è quello di "matematizzare", o formalizzare in linguaggio matematico, tutta la realtà... impresa impossibile, ascoltami ... evita!
Cordiali saluti
il tuo intento mi sà è quello di "matematizzare", o formalizzare in linguaggio matematico, tutta la realtà... impresa impossibile, ascoltami ... evita!
Cordiali saluti
[OT, ultimo, poi mi taccio]
A 13, 14, 15 anni uno si fida dei professori, e io mi fidavo, pensavo che la "befana" (per davvero, una befana
) della mia prof di matematica e fisica fosse molto brava. Ora non lo credo più. Ma ora ho quasi 21 anni, a 13 anni capire queste cose è impossibile.[/quote]
L'unica cosa vera è che, probabilmente, a 13-15 anni eri meno presuntuoso di adesso.
Mediamente, la preparazione dei docenti di Matematica nella scuola superiore è buona; purtroppo sono fattori contingenti a limitare molto l'insegnamento nelle superiori (vedi: studenti non scolarizzati, soprattutto nei tecnici/professionali; carenze gravi dalle scuole medie inferiori; numero di ore da dedicare allo studio a casa molto ridotto rispetto al passato; inesistenza di direttive nazionali precise circa le cose da insegnare; etc...).
Ne sei felice... Contento tu, contenti tutti!
Ma renditi conto che non crescerai mai, se ti preoccupi solo di giudicare gli altri molto superficialmente, anche quando ti vengono dietro per insegnarti qualcosa (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è puramente casuale
).
Ed arrivato a 30 anni, ti pentirai di non aver vissuto il tuo periodo universitario al meglio.
[/OT]
"lisdap":
[quote="gugo82"][Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
A 13, 14, 15 anni uno si fida dei professori, e io mi fidavo, pensavo che la "befana" (per davvero, una befana

L'unica cosa vera è che, probabilmente, a 13-15 anni eri meno presuntuoso di adesso.
"lisdap":
Essere professori (anche universitari) non significa essere preparati e saper insegnare.
Mediamente, la preparazione dei docenti di Matematica nella scuola superiore è buona; purtroppo sono fattori contingenti a limitare molto l'insegnamento nelle superiori (vedi: studenti non scolarizzati, soprattutto nei tecnici/professionali; carenze gravi dalle scuole medie inferiori; numero di ore da dedicare allo studio a casa molto ridotto rispetto al passato; inesistenza di direttive nazionali precise circa le cose da insegnare; etc...).
"lisdap":
E se io vedo che un professore non dovrebbe essere chiamato così non ho nessun problema a dirlo.
Un comportamento simile, spesso, mi è costato caro (all'esame di Geometria per esempio), ma non me ne importa nulla e ne sono felice.
Ne sei felice... Contento tu, contenti tutti!
Ma renditi conto che non crescerai mai, se ti preoccupi solo di giudicare gli altri molto superficialmente, anche quando ti vengono dietro per insegnarti qualcosa (ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti non è puramente casuale

Ed arrivato a 30 anni, ti pentirai di non aver vissuto il tuo periodo universitario al meglio.
[/OT]
Salve lisdap,
bhò "scalare"...??? Non saprei...!!??
allora è il freddo che dà alla testa, magari impedisce il giusto afflusso di sangue al cervello..
Cordiali saluti
"lisdap":
Il voto (che i professori danno agli studenti) è una grandezza fisica? Se si, qual è la sua definizione operativa?
Ai professori: non ditemi che valutate gli studenti senza conoscere la definizione operativa del "voto"!!!
bhò "scalare"...??? Non saprei...!!??
"gugo82":
Il caldo dà alla testa... Ti consiglio caldamente di prenderti una vacanza, lisdap.
"lisdap":
Sto nell'aula studio con l'aria condizionata, quindi caldo non ne fa.
Anzi a dire il vero fa freddo.
allora è il freddo che dà alla testa, magari impedisce il giusto afflusso di sangue al cervello..


Cordiali saluti
"gugo82":
OT[Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
A 13, 14, 15 anni uno si fida dei professori, e io mi fidavo, pensavo che la "befana" (per davvero, una befana

E se io vedo che un professore non dovrebbe essere chiamato così non ho nessun problema a dirlo.
Un comportamento simile, spesso, mi è costato caro (all'esame di Geometria per esempio), ma non me ne importa nulla e ne sono felice.
[OT]
Se non ti andava bene, avresti potuto cambiare sezione/scuola/provincia, no?
[Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
Beh, mi verrebbe la voglia di ascoltare una tua lezione, tenuta con la chiarezza espositiva che ti contraddistingue.
Fai bene, soprattutto a sottolineare che fosse la tua consapevolezza, che avevi costruito tu medesimo di persona.
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"lisdap":
Questo perchè qualcuno ha lavorato male (i miei insegnanti del liceo)
Se non ti andava bene, avresti potuto cambiare sezione/scuola/provincia, no?
[Non so se si è capito, ma a me queste insinuazioni contro il corpo docente mi stanno veramente sulle palle... Se è tutto responsabilità di chi insegna e chi insegna è generalmente così una chiavica, ma perchè non ve ne rimanete a casa? O andate a lavorare, che sarebbe meglio? In molti casi si alleggerirebbe la scuola di inutili fardelli.
In generale, dare sempre tutta la colpa agli altri è segno di immaturità.]
"lisdap":
Sei io fossi un professore di liceo, chiarirei subito certi aspetti della matematica.
Beh, mi verrebbe la voglia di ascoltare una tua lezione, tenuta con la chiarezza espositiva che ti contraddistingue.

"lisdap":
Mi vergogno se ripenso alla mia consapevolezza matematica di qualche mese fa.
Fai bene, soprattutto a sottolineare che fosse la tua consapevolezza, che avevi costruito tu medesimo di persona.
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