Cosa fare nella vita?

12provaCiao
Ciao a tutti, alcuni di voi forse si ricorderanno di me. Ero un attivo frequentatore del forum qualche anno fa, quando scelsi di far cancellare il mio account dal sito a causa della profonda delusione che ho avuto dall'università: non volevo più saperne niente di matematica e fisica. Vi scrivo perché ho bisogno di esternare il mio stato d'animo a persone estranee alla mia cerchia di conoscenze.
Non volendo più saperne niente di matematica e fisica, mi sono iscritto ad un master post universitario in data science, e adesso faccio il data scientist in una grandissima azienda.
Il problema, però, è che mi sto pian piano rendendo conto che il settore privato non fa per me, perché mi sento più da lavoratore pubblico: non voglio avere a che fare con vendita di servizi e/o con soldi, voglio fare un lavoro che abbia un'utilità sociale anche minima (ovvero qualsiasi lavoro nel settore pubblico).
Avevo pensato di tentare l'ingresso in un dottorato nel campo in cui mi sono laureato (fisica medica) con un progetto che coinvolga anche la data science, ma temo di non avere alcuna possibilità: non ho quel "di più" necessario a fare ricerca, e comunque non ho referenze accademiche.
Avevo quindi pensato di intraprendere la strada dell'insegnamento secondario. Ci ho pensato spesso, anche durante la laurea, insegnare non solo non mi dispiacerebbe, ma sono anche sicuro che sarei un professore di scuola migliore di tanti che ho avuto io, perché non accetterei mai di non impegnarmi in un lavoro così fondamentale per il futuro.
Vedo due problemi nella carriera dell'insegnante: l'estrema difficoltà a entrare in ruolo (e il farmi schifo l'esame di antropologia del PF24 non aiuta) e il non voler insegnare alle medie, perché non credo di essere adatto a trattare con persone che non sono né bambini, né adolescenti.
Insomma, sono molto dubbioso sul mio futuro... Per il momento ho 26 anni, con laurea e master, e qualsiasi decisione prenderò per il mio futuro sarò comunque in ritardo rispetto a moltissimi.
Non è una decisione facile, per cui mi piacerebbe sapere pro e contro di ogni scelta da chi ne sa più di me.
Vi ringrazio tutti,
ciao e buona domenica.

Risposte
gabriella127
Ciao Giuliofis, scusami si mi intrometto, vorri fare solo un'osservazione derivante da cose che ho visto in giro, anche di persone come me più avanti negli anni.
Secondo me ha ragioneVict, fai un lavoro qualificato e che ti piace, e potresti avere lì tante prospettive e tante occcasioni, anche sul sociale, mentre la scuola, date le condizioni in cui versa, potrebbe deluderti e potresti pentirti della scelta. E non sarebbbe tanto facile tornare indietro. Delle persone che ho conosciuto che lavoravano nella scuola, molte poi hanno cercato di andare via.
Almeno aspetta un po'.
Più in là nulla ti precluderebbe di cercare di entrare nella scuola, il percorso inverso, se passano degli anni, è più difficile.
Ma poi vale sempre la regola: va' dove ti porta il cuore!

vict85
Bentornato :-)

Capisco che ognuno ha le sue priorità sul lavoro però, se il lavoro ti piace molto, perché cercarne uno nuovo quando potresti essere utile alla società più direttamente al di fuori della sfera lavorativa? Insomma potresti per esempio fare volontariato da qualche parte. Potresti persino trovare altre persone che la passione per il machine learning e il desiderio di aiutare il prossimo e fondare una associazione tu stesso che usa le tecniche di machine learning in modo etico (per fare un esempio).

12provaCiao
"Albesa81":
[quote="giuliofis"]è il sapere che il mio lavoro non ha utilità sociale a infastidirmi.

Che intendi per "utilità sociale"? Più o meno direttamente, tutti i lavori ne hanno.[/quote]
Diciamo che la catena che faccia arrivare il mio lavoro alla sua utilità sociale non sia troppo lunga.

Albesa81
"giuliofis":
è il sapere che il mio lavoro non ha utilità sociale a infastidirmi.

Che intendi per "utilità sociale"? Più o meno direttamente, tutti i lavori ne hanno.

12provaCiao
"matteopastore":
Servono molte esperienze "in negativo" per capire cosa non si vuole fare, e mi sembra che tu sia già a buon punto su quello.

Alla fine non è nemmeno negativa come esperienza: il lavoro tecnicamente parlando mi piace molto (faccio quello per cui ho studiato, ovvero machine learning su dati di misure fisiche), è il sapere che il mio lavoro non ha utilità sociale a infastidirmi.

Secondo me se pensi che possa essere davvero la tua strada dovresti provare con l'insegnamento al liceo.

Devo rifletterci bene, sì. Credo sarei sicuramente più felice che in qualsiasi azienda che non lavora per il pubblico.
Devo anche capire bene se escludere le medie: ad ora le escluderei solo perché non mi ritengo adatto a trattare con classi miste dal punto di vista dell'interesse per la scuola e bambini che non sono bambini ma nemmeno ragazzi.

C'è chi riesce a campare andando in giro per il mondo a fotografare il cibo, ma quello è per pochi eletti...

Mai vorrei fare questo nella vita, mi saprebbe di vita sprecata. :P

matteopastore
Sono un po' più giovane di te, ma secondo me a 26 anni (al giorno d'oggi) pochissimi hanno già capito cosa fare nella vita.
Servono molte esperienze "in negativo" per capire cosa non si vuole fare, e mi sembra che tu sia già a buon punto su quello.
Secondo me se pensi che possa essere davvero la tua strada dovresti provare con l'insegnamento al liceo.
L'esame di antropologia.. non può essere certo quello a fermarti :D Magari studiandola ti arricchisci comunque di nozioni che si rivelano più interessanti di quello che pensi! (io sono sempre stato incuriosito dall'antropologia)
Il cosa fare nella vita comunque è IL tema di tutti i 20-30enni... C'è chi riesce a campare andando in giro per il mondo a fotografare il cibo, ma quello è per pochi eletti...

12provaCiao
Ah, questo non lo sapevo, potrebbe essere un ottimo punto a favore!

@melia
"giuliofis":
Ciao a tutti, alcuni di voi forse si ricorderanno di me.

Certo che sì.

"giuliofis":
Vedo due problemi nella carriera dell'insegnante: l'estrema difficoltà a entrare in ruolo (e il farmi schifo l'esame di antropologia del PF24 non aiuta) e il non voler insegnare alle medie, perché non credo di essere adatto a trattare con persone che non sono né bambini, né adolescenti.

Con una laurea in Fisica lo sbocco naturale è Matematica e Fisica in un Liceo. Non conosco nessun laureato in Fisica che insegni alla scuola media, con la penuria di insegnanti alle superiori e, soprattutto, con la voragine che si creerà tra 3 o 4 anni. Nella mia scuola con quota 100 o con la Fornero nel giro di 3 anni andremo in pensione in 7 su 17. Il grosso del reclutamento di Matematica e Fisica risale al 1985 e al 1987. Ormai tutti da pensione o quasi.

12provaCiao
Sì, forse hai ragione, ma se non altro qualsiasi cosa deciderò di fare sarò comunque in ritardo, quindi questo aspetto non peserà sulla scelta! :D

gabriella127
"giuliofis":
Per il momento ho 26 anni, con laurea e master, e qualsiasi decisione prenderò per il mio futuro sarò comunque in ritardo rispetto a moltissimi.


Ciao Giulifis, io mi ricordo di te. Non sono la persona più adatta a risponderti, poiché ho troppi anni più di te, altri ne sapranno sicuramente di più.
Ma solo dirti che non sei affatto in ritardo, a 26 ani si è giovanissimi e si ha tutto il tempo davanti (oltretutto hai un ottimo curriculum). Non fare il mio errore, di sentirsi 'troppo vecchi' per qualcosa, quando si è ancora giovanissimi.
Io a trenta anni ho fatto questo errore, il più grave della mia vita. Ero laureata in economia e non ero soddisfatta. Avrei voluto iscrivermi a matematica e ricominciare daccapo, non l'ho fatto perché mi sentivo 'vecchia'. Dopo ho capito quanto invece avrei potutto fare tutto e avere una nuova vita.
Mille auguri.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.