Contro i giovani

SnakePlinsky
Penso che questo aiuti a fornire uno spunto di riflessione su di un fenomeno che seppur silente si farà sentire con violenza nei prossimi anni.

"L’Italia è certo il paese occidentale più protettivo nei confronti dei propri figli. Ma se è vero che pensiamo molto ai nostri figli e lottiamo per assicurare loro un buon futuro, tuttavia non pensiamo per nulla ai figli degli altri, vale a dire ai giovani in quanto tali. Come dimostrano Tito Boeri e Vincenzo Galasso, questa combinazione di altruismo privato e di egoismo pubblico è diventata un freno molto forte alla crescita del paese e rappresenta una pesante ipoteca sul nostro futuro. E infatti l’Italia, messa a confronto con i suoi concorrenti europei, mostra di aver già iniziato a perdere slancio."

Tratto da:

http://www.frdb.org/documentazione/sche ... 10952&id=2

Risposte
dasalv12
Alla fine non si sa se nasce prima l'uovo o la gallina.
Sono i vitelloni che hanno creato il "sistema vitellonistico italiano" (SVI) o è il sismema che ha vitellonizzato i "giovani"???
Penso che vi sia stato un adattamento reciproco.
Inutile ripetere che l' SVI è anche impresa: quante imprese in Italia non vogliono crescere? Quanti imprenditorivogliono stare al sicuro fra le braccia del "papà" politico?

Accaparrarsi il potere di acquisto dei bay boomers è il dictat di oggi e L'SVI è una delle strutture che permette di farlo allaluce di quanto ho scritto al post precedente.

Cheguevilla
Tipicamente, l'Italia è un paese strano sotto questo aspetto.
Io ho una collega russa che vive da sola da quando aveva 15 anni. Nel paese in cui viveva (una ridente località con -35° in inverno e +40° in estate) non c'era la scuola che voleva frequentare, così si è trasferita. Da sola (aiutata economicamente da genitori e stato).
In Danimarca, lo stato dà soldi ai ragazzi (non pochi) per l'affitto dell'appartamento.
Quando ho raccontato ai miei colleghi danesi che qui in Italia lo stage non è retribuito, hanno fatto una faccia allucinata.
Per avere un termine di paragone, uno stagista in Danimarca guadagna più o meno quello che guadagno io (che non sono proprio l'ultima ruota del carro).
Facile capire come, con uno stipendio a 4 cifre e un valido contributo statale, i giovani escano da casa molto prima che qui...

SnakePlinsky
In pratica le famiglie è come se finanziassero indirettamente le imprese che sfruttano la possibilità di pagare poco i giovani.


Molto acuta e interessante questa osservazione.

Per "giovani" si intende nell'accezzione generale odierna tutti quelli con meno di 30 anni (!).

I vitelloni e i bamboccioni sono una conseguenza del sistema di "welfare privato" come da te delineato.

Nella prefazione si dice giustamente che l'investimento nei giovani costituisce una sorta investimento strutturale: nulla di più vero. E come per gli altri investimenti strutturali siamo in ritardo. Ma sembra che a nessuno importi. Salto i passaggi, ma ritengo che la causa prima di tutto ciò sia demografica.

dasalv12
è il welfare privato :)
Il vitellonismo è un fenomeno di sistema e non di "giovani". Anche perchè i "giovani" sono un'invenzione letteraria , così come i "vitelloni" ed i "bamboccioni".
Chi sono i giovani? Il neolaureato?...L'operaio che ha la terza media?...Il volontario della Croce Rossa?....bha!
Per come la penso io quello che chiamo welfare privato (il sussidio dei genitori) non solo è una causa di iniquità, ma genera fenomeni perversi anche sul mercato del lavoro e in politica.
Esempio: un brutto fenomeno che noto è lo sfruttamento dei datori di lavoro di questo sistema: ho constatato che c'è l'idea che i giovani lavorino per passatempo, per pagarsi le vacanze, per avere quattro soldi. Quindi sono disposti ad accettare salari più bassi e meno diritti. Chiaro che se i giovani andassero di via di casa prima richiederebbero salari più alti, più diritti e lavori con prospettive migliori.
In pratica le famiglie è come se finanziassero indirettamente le imprese che sfruttano la possibilità di pagare poco i giovani.
Insomma: pagate mio figlio, ma visto che questo non gli basta per avere un tenore di vita dignitoso, il resto ce lo metto io.
Quindi è un vitellonismo di sistema.
A livello politico è ovvio che più i giovani restano a casa e più saranno emarginati a livello di decisioni collettive.
Se stanno a casa avranno una percezione diversa della res pubblica perchè difficilmente si renderanno conto dei loro bisogni di cittadini.

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