Consigli dagli esperti [esperienze d'esame (e di vita)]

paola90-votailprof
Buonasera a tutti. Non so bene per quali ragioni ora stia raccontando il mio stato d'animo a voi, forse perchè ho bisogno di conoscere le esperienze di chi certe cose le ha vissute prima di me.
Il 18 ho fatto la prova scritta di geometria 1, e oggi sono andata nello studio del mio professore per vedere il compito e sapere il voto. Senza farla lunga....ho preso 19... inutile dire che non sono affatto soddisfatta di questo risultato, ma c'è da aggiungere che siamo stati in 8 ad essere stati ammessi all'orale, mentre a sostenere l'esame siamo stati in 25 (del primo anno siamo una cinquantina, e tra noi 25 c'era anche gente del secondo e terzo anno). Il professore ha detto che per il voto finale terrà conto solo relativamente dello scritto (mi ha praticamente detto che, in caso di orale eccellente, non avrebbe alcun problema a darmi 30).
Il punto però è questo. Non voglio sembrare quella che si vanta o giù di lì (credo che sia intuibile che se mi sono iscritta in matematica è perchè la materia mi piace non avevo mai trovato difficoltà nello studiarla), ma non sono abituata a questi voticini così sufficienti e per me è stata una piccola sconfitta (che sarà di sicuro una delle tante, i più grandi potrebbero dirmi questo...e che quindi mi ci devo abituare).
Sono sempre stata dll'idea che non era ammissibile essere "Sufficienti", cosa vuol dire la sufficienza in certe cose? l'argomento si sa oppure no.
Certo, se lo avessi saputo avrei preso senza dubbio un voto più alto... Ma comunque, credo di non accetare il tipo di errori che ho fatto nel compito, perchè concettualmente le cose le so..e so fare gli esercizi (grazie anche a questo forum e alle tante ore di studio).
Non credo di aver mai pensato di inserire una domanda in questo topic, ma se voglio aprire una discussione è il caso di farlo.
Vi è mai capitato di non essere all'altezza delle aspettative degli altri, ma soprattutto di voi stessi? E dopo lo sconforto momentaneo come avete reagito? Lo so, sono una fissata, ma l'idea di essere "eccellente" in ciò che faccio mi perseguita da sempre forse.

Risposte
simfanc
"Paola90":
Grazie mille per questo racconto, mi togli una curiosità? Chi era allora il tuo professore di geometria? Il mio studio procede, dovrei dare l'orale la settimana prossima, sperando di non entrare nel panico il giorno e di riuscire a lavorare seriamente in quest'ultimo periodo.

Edit: ho appena aperto il link ed è presente anche il nome del docente.


prof. Piras


edit:
non avevo letto il tuo edit.

:D

paola90-votailprof
Grazie mille per questo racconto, mi togli una curiosità? Chi era allora il tuo professore di geometria? Il mio studio procede, dovrei dare l'orale la settimana prossima, sperando di non entrare nel panico il giorno e di riuscire a lavorare seriamente in quest'ultimo periodo.

Edit: ho appena aperto il link ed è presente anche il nome del docente.

simfanc
"Paola90":
Buonasera a tutti. Non so bene per quali ragioni ora stia raccontando il mio stato d'animo a voi, forse perchè ho bisogno di conoscere le esperienze di chi certe cose le ha vissute prima di me.
Il 18 ho fatto la prova scritta di geometria 1, e oggi sono andata nello studio del mio professore per vedere il compito e sapere il voto. Senza farla lunga....ho preso 19... inutile dire che non sono affatto soddisfatta di questo risultato, ma c'è da aggiungere che siamo stati in 8 ad essere stati ammessi all'orale, mentre a sostenere l'esame siamo stati in 25 (del primo anno siamo una cinquantina, e tra noi 25 c'era anche gente del secondo e terzo anno). Il professore ha detto che per il voto finale terrà conto solo relativamente dello scritto (mi ha praticamente detto che, in caso di orale eccellente, non avrebbe alcun problema a darmi 30).
Il punto però è questo. Non voglio sembrare quella che si vanta o giù di lì (credo che sia intuibile che se mi sono iscritta in matematica è perchè la materia mi piace non avevo mai trovato difficoltà nello studiarla), ma non sono abituata a questi voticini così sufficienti e per me è stata una piccola sconfitta (che sarà di sicuro una delle tante, i più grandi potrebbero dirmi questo...e che quindi mi ci devo abituare).
Sono sempre stata dll'idea che non era ammissibile essere "Sufficienti", cosa vuol dire la sufficienza in certe cose? l'argomento si sa oppure no.
Certo, se lo avessi saputo avrei preso senza dubbio un voto più alto... Ma comunque, credo di non accetare il tipo di errori che ho fatto nel compito, perchè concettualmente le cose le so..e so fare gli esercizi (grazie anche a questo forum e alle tante ore di studio).
Non credo di aver mai pensato di inserire una domanda in questo topic, ma se voglio aprire una discussione è il caso di farlo.
Vi è mai capitato di non essere all'altezza delle aspettative degli altri, ma soprattutto di voi stessi? E dopo lo sconforto momentaneo come avete reagito? Lo so, sono una fissata, ma l'idea di essere "eccellente" in ciò che faccio mi perseguita da sempre forse.


Stai tranquilla, la tua non è una mania ma semplicemente il giusto approccio allo studio. Un esame nel corso di laurea in matematica non si "tenta" ma lo si prepara con cura. Ho visto studenti di altri corsi di laurea presentarsi all'esame sperando nella buona sorte. A me non è mai passato in mente di farlo, ma non per una questione morale ma semplicemente perchè non lo ritengo fattibile. E questo implica che talvolta ci si possa sentire al di sotto delle proprie aspettative, perchè magari, nonostante l'impegno profuso, il risultato non è quello atteso.
Anche io ho un ricordo particolare dell'esame di geometria 1. Mi sono laureato in matematica a Cagliari, corso del vecchio ordinamento. Gli esami del biennio erano annuali, vale a dire che quello che veniva chiamato Geometria 1 corrisponde agli attuali geometria 1 e geometria 2. Il corso iniziava ai primi di novembre e terminava a fine maggio. Veniva fuori un bel mattone, con una miriade di dimostrazioni (praticamente l'intero Sernesi) e sopratutto con tanti concetti mai visti prima con i quali dovevo familiarizzare.
Il docente era molto esigente e la prova scritta, necessaria per essere ammessi all'orale, era piuttosto impegnativa (molti colleghi avevano ripetuto l'esame sette o otto volte, altri si erano decisi a cambiare corso di studi proprio a causa di quello scoglio).

Sono ancora online i testi delle prove scritte che venivano assegnate in quegli anni:

http://riemann.unica.it/studenti/compit ... index.html

Ho avuto bisogno dei miei tempi. Al liceo ero bravo in matematica, tuttavia faticai non poco ad entrare in sintonia col nuovo modo di trattare la materia.
Ebbi bisogno di parecchio tempo prima di ritenermi in grado di superare lo scritto. Decisi di presentarmi all'esame solo alla sessione straordinaria del primo anno (quella di febbraio). Superai lo scritto al primo colpo, sostenni l'orale e passai l'esame col 30. C'ero però parecchi mesi dietro quell'esame. Mi servì per sbloccarmi e per acquisire una certa forma mentis e un certo modo di pormi davanti alla matematica. Era un esame del primo anno, ma fu quello sul quale penai di più in tutto il corso di studi. Una volta superato geometria 1 il proseguo degli studi fu un discesa.

Faussone
"Paola90":
Ciao eccomi, sono mancata da casa tutto il giorno perchè di pomeriggio ero da un'amica per studiare geometria :D.
Allora...in analisi ho preso.....30! :-D Ma devo pensare all'orale, perchè quello va preparato in maniera eccellente, ovviamente dopo essermi preoccupata per bene della prova di geometria.


Intanto complimenti!

(Hai visto? La classe non è acqua ;-) )

paola90-votailprof
Si certo, ma per "fregarsesene del voto"io intendo anche accontentarsi di una preparazione mediocre. Diciamo che il voto dovrebbe essere una rappresentazione della preparazione di chi ha sostenuto l'esame, purtroppo questo non sempre avviene, quindi bisogna distinguere i due casi. Io do l'iportanza maggiore alle conoscenze che uno acquisisce (ovviamente), ma anche il voto che figura poi nel libretto è importante, se so di avere una preparazione discreta e, nel libretto, io (ma soprattutto "gli altri") vedo un voto appena sufficiente....beh, anche in quel caso accontentarsi è stata una cosa sbagliata (secondo me).
Non so se ho capito bene quello che hai detto tu, ma penso di si, comunque riassumo: iscriversi all'università per poi non puntare all'imparare tutto il possibile (e anche di più) lo considero uno spreco di tempo, di soldi e anche una fatica inutile.

"Paola90":
Anche io credo che sia una follia laurearsi in fretta, accontentandosi di superare tutti gli esami senza considerare il voto
Se questo è rivolto al mio commento, temo che tu mi abbia frainteso. Il voto per me non ha la minima importanza. Il voto è un numero. Purtroppo importa ad altri livelli (come il riconoscimento), ma secondo me uno dovrebbe essere capace di giudicare il proprio rendimento a prescindere dal voto. Il voto è solo un numero deciso da una persona che nella maggior parte dei casi non ti conosce, e per questo motivo non potrà mai fornire una valutazione oggettiva della tua preparazione. Solo tu puoi.

paola90-votailprof
Ciao eccomi, sono mancata da casa tutto il giorno perchè di pomeriggio ero da un'amica per studiare geometria :D.
Allora...in analisi ho preso.....30! :-D Ma devo pensare all'orale, perchè quello va preparato in maniera eccellente, ovviamente dopo essermi preoccupata per bene della prova di geometria.

pizzi
ehi non volevo offendere nessuno!! :-) era ironico ovviamente!! solo che...certa gente pensa che io sia mezzo pazzo a volerlo rifare...solo perché loro si sarebbero accontentati della sufficienza..

@ Sergio:
infatti devo prendere appuntamento...so che avrei dovuto già andarci...ma è nella pila delle cose da fare!! :-)

Gatto891
"pieerr":
la mia situazione è simile alla tua! io faccio ingegneria e all'esame di analisi uno ho preso un 19..qualsiasi mio amico sano di mente l'avrebbe accettato...

Bòn allora io sono felice di non essere sano di mente (così come, penso, molta altra gente che frequenta il forum)

pizzi
la mia situazione è simile alla tua! io faccio ingegneria e all'esame di analisi uno ho preso un 19..qualsiasi mio amico sano di mente l'avrebbe accettato...ma io volevo di più...e così rifarò lo scritto a febbraio...non so ancora se è la scelta giusta...vedremo...ma accettare un voto mediocre sarebbe stato peggio di sicuro! tra l'altro sono abbastanza convinto che, come si dice, chi inizia bene è già a metà dell'opera... quindi vediamo di iniziare per bene! spero bene per febbraio!! facci sapere com'è il tuo scritto di analisi!! :-)

paola90-votailprof
Il mio non voleva essere un confronto tra scuole superiori e università (credo di averci già sbattuto il muso e conoscerne, almeno in parte, le differenze), piuttosto un' "informazione orientativa" sulla persona che posso essere io (o diciamolo meglio, su come sono sempre stata valutata) e quindi su ciò che pretendo da me. Anche io credo che sia una follia laurearsi in fretta, accontentandosi di superare tutti gli esami senza considerare il voto, ma credo anche che restare fermi in un corso triennale troppo a lungo non sia una cosa molto producente. Vi terrò informati sugli sviluppi comunque, intanto stamattina vado a scoprire come è andato il compito di analisi 1, ma sono fiduciosa...speriamo bene! :D

Ahi1
"Martino":
Io non capisco chi come GIBI dice di finire il prima possibile. Studiare solo per passare gli esami è una follia. Paola, se sei insoddisfatta dell'esame che hai fatto (e non sto parlando del voto) semplicemente rifai l'esame. Se poi prendi trenta e rimani non soddisfatta, rifallo ancora.


La causa è di come è stato concepito il nuovo ordinamento. Fare tanti esami significa stare in regola e non avere problemi con le propedeuticità. Per una triennale gli esami da fare sono (almeno nella mia facoltà) ben 31.

(prendere 30 e rifiutare :shock: noooooo non esageriamooooo!!! Io mi sono posto come obiettivo di accettare tutti i voti $>= 25$)

Io non capisco chi come GIBI dice di finire il prima possibile. Studiare solo per passare gli esami è una follia. Paola, se sei insoddisfatta dell'esame che hai fatto (e non sto parlando del voto) semplicemente rifai l'esame. Se poi prendi trenta e rimani non soddisfatta, rifallo ancora.

Ahi1
"Paola90":
Al liceo (in matematica almeno) avevo sempre 9...Per questo un 19 è inacettabile. Ma aspetto l'orale (impegnandomi al meglio) prima di decidere .


Non per cattiveria, ma per favore evitiamo di paragonare il liceo con l'università. Non ero brillante in matematica al liceo, ma all'università (ingegneria) con tanta pazienza ho ottenuto risultati brillanti e superiori (negli esami di matematica e non solo) rispetto a chi aveva 8-9). Oppure c'è chi a liceo ha perso un anno e all'università non solo ha recuperato ma si è laureato con il massimo dei voti prima di chi non è stato mai bocciato.
Comunque con un ottimo orale puoi arrivare tranquillamente a 25/26. Io ad un esame partendo da 21 sono arrivato a 27.

paola90-votailprof
Grazie mille, dovrò ricominciare a esercitarmi anche su questo (e a rifare tutti i passaggi...)

Faussone
Da parte mia posso dirti che rendersi ben conto degli errori e ritenerli evitabili è positivo! Certo ti fa inc....are molto con te stessa lo so.
Sai a me spesso durante i miei esami capitava di rendermi conto degli errori tornando a casa e rifacendo con calma qualche passaggio. Prima ancora della correzione del professore.
Questo testimoniava, che avevo capito bene la materia è che l'errore era solo dovuto a una svista o alla tensione dell'esame.
Vale la pena perdere tempo e rifare un esame per quello? Be' dipende dal tempo e dal voto, io se giudicavo che il voto era davvero troppo penalizzante per la preparazione che ritenevo di avere allora lo rifacevo, certo compatibilmente anche con il tempo a disposizione...

Comunque sei all'inizio, non essere troppo severa con te stessa!

paola90-votailprof
Ho sbagliato la discussione di un sistema parametrico sfruttando il teorema di Rouche-Capelli, ma non era un errore teorico, non ho proprio considerato un minore importante (l'unico "diverso dalla massa, quella dei coefficenti era una matrice $2X5$), ma per quella distrazione è partito un esercizio. Scrivendo la matrice associata ad un applicazione DA $RR_(2[x])$ in $RR_(3[x])$, facendo tutti i passaggi in maniera corretta, ho scritto bene la prima colonna, ma la prima entrata delle altre 2 l'ho sbagliata perchè (convinta che non mi sarei potuta perdere proprio in quel tipo di calcolo) ho fatto i passaggi a mente..."dimenticandomi" che il primo elemento della base di $RR_(3[x])$ era un $2$ e non un $1$. Va da sé che pure questo esercizio era sbagliato. In un altro, invece, dovevo dire se una matrice associata ad una applicazione lineare era diagonalizzabile, ho scritto la matrice, trovato gli autovalori e calcolato gli autospazi relativi, ma scrivendo il sistema omogeneo ho sbagliato riportando le incognite corrette (insomma, ho fatto un pasticcio con $x,y,z,t$) e risolvendo quel sistema ho ottenuto un vettore nullo (qui mi sarei dovuta accorgere che il risultato era impossibile, che quindi c'era qualcosa che non tornava, ma ero distratta e non mi sono accorta neppure di quello). Infine, tra l'elenco degli errori stupidi, utilizzando il metodo di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt ho fatto confusione (credo da quello che ha detto il professore, perchè aveva fretta quando sono andata e non ho capito bene a cosa si stesse riferendo) con i nomi dei vettori... Insomma, un pasticcio. C'era qualche errore teorico sulle forme bilineari, e un "errore" formale nella definizione del nucleo di una delle applicazioni (ho scritto il vettore nullo in componenti rispetto alla base del codominio, mentre avrei dovuto scrivere un semplice $0$). Beh, come inizio non sembra dei migliori....

GIBI1
"Al liceo (in matematica almeno) avevo sempre 9...Per questo un 19 è inacettabile. Ma aspetto l'orale (impegnandomi al meglio) prima di decidere."

... allora non preoccuparti, generalmente (non sempre, ci sono professori e gregari 'soca') chi esamina dopo 30 secondi sa già a chi ha a che fare, se sei valida almeno un 27 lo prendi.

Gatto891
"Paola90":
Ho deciso di fare l'orale, ovviamente se il voto finale non mi soddisfa ripeto tutto. Ho solo paura di fissarmi troppo su un esame e perdere troppo tempo. Però so che la mia preparazione non è da 19!

"Paola90":
Ma aspetto l'orale (impegnandomi al meglio) prima di decidere .


A me questa sembra la cosa migliore (anzi, appena letto il tuo primo post volevo scrivertelo io come consiglio ma poi ho letto l'avevi già pensato te ;))

Luca.Lussardi
Io non ho detto di guardare il voto: ho detto che il voto deve coincidere con le proprie capacità. Se uno ha le capacità per il 30, deve arrivare al 30, a costo di ripetere l'esame più volte.

E poi chi lo dice che fuori dal settore statale non guardano il voto? Io mi sono laureato il 12 luglio 2001, e il 14 luglio hanno cominciato a chiamarmi a casa ditte informatiche, aziende di vario tipo, tutte private, offrendomi lavoro, dicendomi che hanno avuto il curriculum dei miei studi dall'università. Questa cosa non è successa a tanti miei colleghi che viaggiavano sul 18-24 come media. A voi le conclusioni.

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