Come si studia quando si sta male?
Domanda diretta: come si riesce a studiare quando, per motivi psicologici o per come va la vita in generale, non si sta bene?
La matematica ha questa caratteristica di dover essere compresa criticamente, quindi come la si studia quando non si riesce bene a pensare perché non si sta bene?
Normalmente le nostre passioni dovrebbero essere un rifugio per queste situazioni, tuttavia in questo caso il rifugio richiede una certa lucidità mentale che non si possiede (o è compromessa) in un periodo negativo; quali sono i vostri punti di vista?
La matematica ha questa caratteristica di dover essere compresa criticamente, quindi come la si studia quando non si riesce bene a pensare perché non si sta bene?
Normalmente le nostre passioni dovrebbero essere un rifugio per queste situazioni, tuttavia in questo caso il rifugio richiede una certa lucidità mentale che non si possiede (o è compromessa) in un periodo negativo; quali sono i vostri punti di vista?
Risposte
Bella domanda, se hai trovato una risposta fammela sapere...!
Ci tengo a precisare che il mio consiglio nasce dalle mie triste esperienze personali... augurando all'OP di superare al meglio possibile questo periodo negativo.

Io non ci riesco, non molto tempo fa sono stato molto male e ne risento ancora ora nonostante sia migliorato molto. Per far fronte a questo mi sono detto studio matematica, imparo a suonare la chitarra, imparo a disegnare; tutte cose che mi ispirano; ma non ci riuscivo, ho scelto 3 "discipline" che richiedono alta concentrazione e tecnica. L'unica cosa che riuscivo a fare era leggere cose non impegnative come libri di divulgazione, riviste come focus ecc...
Ammiro la forza di volontà di chi stando male riesce a concentrarsi e fare bene, io non ci riesco.
Ammiro la forza di volontà di chi stando male riesce a concentrarsi e fare bene, io non ci riesco.
Dipende da persona a persona. C'è chi pensando si distrae e in quei momenti riesce a dimenticarsi, anche se per poco. C'è chi non ci riesce proprio, nonostante tutto, come se il suo sentire avesse compromesso la sua attività. Varia, e non è questione di debolezza o forza, penso.
Normalmente le nostre passioni dovrebbero essere un rifugio per queste situazioni [...]
Se la matematica per te è una passione: studia ciò che ti piace di essa, così da trarne anche giovamento e beneficio.
Se devi studiarla per obbligo: lascia perdere ch'è peggio!
Se devi studiarla per obbligo: lascia perdere ch'è peggio!
Solitamente, la risposta è che non lo si fa. Dai mali dell'animo a volte nasce della buona arte, ma sempre della cattiva matematica.
In generale, d'altro canto, quando ci si vuole rifugiare in una passione, deve appunto essere una passione, non un obbligo. Fai quel che ti piace, finché ti piace e finché non stai meglio.
In generale, d'altro canto, quando ci si vuole rifugiare in una passione, deve appunto essere una passione, non un obbligo. Fai quel che ti piace, finché ti piace e finché non stai meglio.