Come si brevettano le formule matematiche?
Una curiosità che ho da tanto tempo...
come da titolo
che si deve fare, per esempio se trovassi una formula per trovare qualche cosa o dimostrassi qualche teorema a cui nessuno ha pensato prima, in modo che quella formula o quel teorema abbia il tuo nome?
come da titolo
che si deve fare, per esempio se trovassi una formula per trovare qualche cosa o dimostrassi qualche teorema a cui nessuno ha pensato prima, in modo che quella formula o quel teorema abbia il tuo nome?
Risposte
ci manca solo che i matematici inizino a "brevettare" i loro risultati

Le molecole e i processi tecnologici si possono brevettare, per le formule penso che debba inviarle a qualche rivista accademica di matematica in modo che possa essere verificata dai loro esperti e pubblicata in maniera che tutti possano vederla, discuterla e in casi sfortunati stroncartela. Tieni conto che queste riviste hanno anche archivi pcon tutte le formule sviluppate in precedenza e possono dirti se qualcuno ci era arrivato prima di te e evitarti un accusa di plagio.
Mi è capitato all'Università di analizzare un teorema di un matematico portoghese o brasiliano pubblicato su una rivista e poi scoprire (il docente vigliacco lo sapeva bene) che era uguale al teorema di Froebenius ma con piccole variazioni.
Se hai paura che qualcuno ti rubi la patermnità della scoperta puoi fare come i cantanti o gli scrittori che non sono ancora iscritti alla SIAE, depositare una copia scritta e firmata della tua formula presso un notaio, perchè provveda a registrarne l'esistenza presso non so quale sezione del tribunale in modo che tu abbia una documentazione dei tuoi ragionamenti con tanto di firma e data. La validità legale non è la stessa di un riconoscimento accademico però.
Comunque tieni conto che la matematica è piena di teoremi con il doppio nome binomio di Newton-Tartaglia tanto per citarne uno (e sembra anche che tartaglia avesse scippato le formule risolutive delle equazioni a Cardano oppure era il contrario non ricordo bene), oppure la $e$ di Nepero, in realtà la $e$ sembra l'avesse trovata Eulero, e sapessi quanti teoremi di Cauchy non sono di Cauchy.
Mi è capitato all'Università di analizzare un teorema di un matematico portoghese o brasiliano pubblicato su una rivista e poi scoprire (il docente vigliacco lo sapeva bene) che era uguale al teorema di Froebenius ma con piccole variazioni.
Se hai paura che qualcuno ti rubi la patermnità della scoperta puoi fare come i cantanti o gli scrittori che non sono ancora iscritti alla SIAE, depositare una copia scritta e firmata della tua formula presso un notaio, perchè provveda a registrarne l'esistenza presso non so quale sezione del tribunale in modo che tu abbia una documentazione dei tuoi ragionamenti con tanto di firma e data. La validità legale non è la stessa di un riconoscimento accademico però.
Comunque tieni conto che la matematica è piena di teoremi con il doppio nome binomio di Newton-Tartaglia tanto per citarne uno (e sembra anche che tartaglia avesse scippato le formule risolutive delle equazioni a Cardano oppure era il contrario non ricordo bene), oppure la $e$ di Nepero, in realtà la $e$ sembra l'avesse trovata Eulero, e sapessi quanti teoremi di Cauchy non sono di Cauchy.
Il concetto di brevetto in matematica non ha senso, dal momento che la formula non è altro che una formalizzazione del ragionamento, viceversa è possibile brevettare un processo tecnologico o una molecola.
Di solito il nome a formule e dimostrazioni viene dato a titolo di onore della persona che le ha scoperte...