Code con prezzo variabile
Supponiamo che un biglietto per una fiera/concerto/altro costi 5.50€ (ipotesi che non so se è necessaria, ma che metto comunque). Questo è il prezzo che la gente ritiene "giusto", o meglio, alla quale è abituata.
Viene deciso di cambiare il prezzo, o meglio: di vendere i biglietti a 10 prezzi differenti. Ognuno può scegliere se comprare il prezzo a 1€,2€,3€,...,9€ o 10€.
L'unica cosa che si sa è che il giorno del concerto (i biglietti vanno comprati qualche giorno prima) verrà aperta una fila (una coda, un ingresso) per ogni prezzo differente; quindi in totale 10 ingressi. Chiaramente se quasi tutti comprano il biglietto ad 1€, quell'entrata sarà strapiena (mentre le altre quasi vuote) e la gente dovrà fare ore ed ore di coda per entrare.
Supponete chiaramente che sia un evento al quale partecipi un numero molto elevato di persone, di modo che si formi molta coda all'ingresso.
Secondo voi, come saranno distribuite le persone?
Viene deciso di cambiare il prezzo, o meglio: di vendere i biglietti a 10 prezzi differenti. Ognuno può scegliere se comprare il prezzo a 1€,2€,3€,...,9€ o 10€.
L'unica cosa che si sa è che il giorno del concerto (i biglietti vanno comprati qualche giorno prima) verrà aperta una fila (una coda, un ingresso) per ogni prezzo differente; quindi in totale 10 ingressi. Chiaramente se quasi tutti comprano il biglietto ad 1€, quell'entrata sarà strapiena (mentre le altre quasi vuote) e la gente dovrà fare ore ed ore di coda per entrare.
Supponete chiaramente che sia un evento al quale partecipi un numero molto elevato di persone, di modo che si formi molta coda all'ingresso.
Secondo voi, come saranno distribuite le persone?
Risposte
Dal punto di vista della teoria dei giochi se lo imposti come un gioco con un numero di giocatori finito e con una funzione di utilità identica per ogni giocatore del tipo $ c osta nte_1+(c ost ante_2)/(tempo*c ost o) $ la soluzione ottimale è sempre scegliere l'ingresso più economico.
Un'approssimazione inutile perché ogni giocatore in realtà ha una propria funzione di utilità e darà un valore diverso a quanto è disposto a pagare per risparmiarsi tempo di fila e poi ognuno avrà le proprie stime su quanta fila deve fare e sceglierà di conseguenza.
E' un problema economico/statistico, io cercherei un fenomeno analogo precedentemente studiato fra tutti i processi nei quali le persone devono scegliere se pagare di più lo stesso servizio per evitare tempi d'attesa oppure quelli dove devono stimare un tempo d'attesa come le scelte che le persone fanno nel traffico e cercherei di capire se c'è uno schema comune come una correlazione con il reddito o con l'età che condizioni la valutazione del rapporto tempo/denaro oppure un bias collettivo che condizioni le stime sui tempi d'attesa delle persone.
Un'approssimazione inutile perché ogni giocatore in realtà ha una propria funzione di utilità e darà un valore diverso a quanto è disposto a pagare per risparmiarsi tempo di fila e poi ognuno avrà le proprie stime su quanta fila deve fare e sceglierà di conseguenza.
E' un problema economico/statistico, io cercherei un fenomeno analogo precedentemente studiato fra tutti i processi nei quali le persone devono scegliere se pagare di più lo stesso servizio per evitare tempi d'attesa oppure quelli dove devono stimare un tempo d'attesa come le scelte che le persone fanno nel traffico e cercherei di capire se c'è uno schema comune come una correlazione con il reddito o con l'età che condizioni la valutazione del rapporto tempo/denaro oppure un bias collettivo che condizioni le stime sui tempi d'attesa delle persone.
Mi sembra un problema di teoria dei giochi (tipo il problema di El Farol). Così ad occhio ti direi che per rispondere bisogna prima interrogarsi su cosa i giocatori (quelli che vanno al concerto) considerino importante. Una persona è disposta a pagare 10€ e poi doversi sorbire metà della coda rispetto a quelli che hanno pagato, ad esempio, 2€? Quali sono le aspettative iniziali di coda, dato il costo del biglietto?
E, ancora, il problema si reitera? Perché in questo caso, la questione è un più complessa, visto che entrano in gioco anche le congetture a posteriori dei giocatori.
E, ancora, il problema si reitera? Perché in questo caso, la questione è un più complessa, visto che entrano in gioco anche le congetture a posteriori dei giocatori.
Carino come quesito!
Credo che una risposta la si possa solo ottenere facendo una indagine e poi analizzando i dati. Così, a occhio, direi che l'andamento sarebbe simile a quello dei voti universitari (ovviamente riscalati!) con un picco attorno al 24/25/26 e una coda che presenta un nuovo massimo locale sia in 18 sia in 30. Ovvero sul tuo problema direi che il picco lo avresti a 6 € con dei nuovi picchi (meno accentuati) in 1 o 2€ e in 10€.
Credo che una risposta la si possa solo ottenere facendo una indagine e poi analizzando i dati. Così, a occhio, direi che l'andamento sarebbe simile a quello dei voti universitari (ovviamente riscalati!) con un picco attorno al 24/25/26 e una coda che presenta un nuovo massimo locale sia in 18 sia in 30. Ovvero sul tuo problema direi che il picco lo avresti a 6 € con dei nuovi picchi (meno accentuati) in 1 o 2€ e in 10€.