Che schifo, questi politici! Pseudo-economisti del ...

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
volevo condividere con tutti voi un video:

http://www.video.mediaset.it/video/iene ... ntari.html

ha veramente dell'incredibile, io da umile ingnorante sò il significato di questi termine e loro no, che VERGOGNA :evil: :evil: :evil: :evil: . Ma dico io, come cavolo fanno a parlare di questi argomenti, sti papponi.. :evil: :evil: :evil:

Cordiali saluti

P.S.=Bravo On. La Malfa, ma mi domando "On. Di Caterina, ma dove **** le pare di stare?". :evil: :evil: :evil: :evil:

Risposte
nato_pigro1
mah...

theras
"nato_pigro":
[quote="theras"]Se davvero non hai capito,capirai..
Saluti dal web.

Ho avuto l'impressione che quello che hai scritto non meriti la fatica di essere interpretato. Se vuoi scrivere per te stesso tieni un diaro.[/quote]
Ascolta:
se in un momento storico come questo tu non hai percezione di quanto stia accadendo,
e della necessità che tutti abbiamo di doverci impegnare a provare a capirlo nei suoi troppi aspetti ed a trovare soluzioni che permattano di superarlo,
non è un problema mio..
Mi correggo:
lo è,ed anche grosso.
Non andrò avanti,
perchè una provocazione può essere indice di voglia di comunicare ma due no:
saluti dal web.

nato_pigro1
"theras":
Se davvero non hai capito,capirai..
Saluti dal web.

Ho avuto l'impressione che quello che hai scritto non meriti la fatica di essere interpretato. Se vuoi scrivere per te stesso tieni un diaro.

garnak.olegovitc1
Salve a tutti,
rimane sempre il fatto che alcuni onorevoli non sanno di cosa si parla in aula, e questo mi irrita, che almeno vadano "preparati".... :-D :-D :-D
Cordiali saluti

theras
Se davvero non hai capito,capirai..
Saluti dal web.

nato_pigro1
@theras: non ho capito niente di quello che hai scritto. Non sembra affatto che tu scriva per farti capire.

theras
"nato_pigro":
Condivido.
Voglio solo aggiungere una cosa rivolgendomi ai profeti della rivoluzione: chi ha più possibilità di salvarci in questo momento non sono quelli che sono scesi in piazza dicendo "questa volta sarà diverso" e urlavano slogan e non sono né i partiti politici né le idee politiche. E' un signore di quasi settant'anni armato di serietà e competenza. Non cerchiamo di illuderci che il paese è in mano ai giovani perché così non è.

Se questa povera Patria si salverà sarà solo grazie all'unica forma di rivoluzione che,
dal Nazareno al Mahatma,
ha dimostrato di poter attraversare i secoli e le misere vicende di noi esseri umani,
mammiferi "intelligenti" ma poco lungimiranti e tanto presuntuosi da ritener alterabile per i nostri capricci 5 miliarducci d'anni d'evoluzione d'un ecositema che ci annovera tra gli ultimi arrivati:
ovvero quella morale,
col dovere fondamentale che essa comporta di sposar come prioritario il principio del buon padre di famiglia ed il vecchio adagio che ogni ingiustizia ad un singolo è una sconfitta per tutti
(figurati poi se quell'assenza di giustizia riguarda quasi una famiglia su due,
mascherata nella dicitura,impersonale quanto il denaro,"perdita o azzeramento del potere d'acquisto"..)!
Il buon padre di famiglia,dicevo:
ovvero quello che in ogni sua scelta segue la direzione maestra del benessere delle generazioni future..
E mi perdonerai se,dato che l'eurozona ha confermato tutte le nefaste aspettative degli studiosi che la osteggiavano,
ho qualche dubbio possa valere quel principio per uno dei più "rigorosi" sostenitori del mostro socio-economico in questione,
dalla sua gestazione all'odierna tragedia di questo prevedibile effetto-domino che stà iniziando ad abbattere pure i mattoncini grossi:
ritengo anzi un'aggravante pesante,secondo me davvero antitetica al concetto di Statista
(questo serve,non un politico!),
il fatto che sia un finissimo economista..
Poi vorrei tanto sbagliarmi:
lo desidero in primis per me ed i miei cari,ovvio,
ma pure per te ed ogni italiano a me sconosciuto cui da tre lustri rubano dignità e futuro,
oltre limiti di decenza ed umanità che non ritenevo potessero esser superati,
che a questo punto obbligano ad una risposta organica quell'inaccettabilmente enorme fetta di popolazione che non può continuare a precipitare silenziosa verso un dramma che ne stà cancellando l'identità..
Saluti dal web.
P.S.Solidarietà sociale
(e mi riferisco a qualcosa di ben più intimo dei meccanismi,comunque inadatti,del Welfare..),
imprenditori cui venga stimolata una rinnovata fiducia nella bontà d'investire sulle proprie idee nel nostro territorio,
forza lavoro condotta a sottrarre tempo alla famiglia per passarlo a capo chino nelle fabbriche con la serietà del work hard sul volto
(ed il sorriso nel cuore legatio alla sensazione di farlo davvero per il futuro bene della propria Famiglia e della propria Patria..),
scuole ed università popolate da insegnanti che pongano davvero lo studente,e la massima attuazione del suo potenziale,
al centro del proprio lavoro,
anche per omaggiarne la coraggiosa scelta d'investire sulla propria formazione in un momento storico tanto difficile;
sono alcuni punti della ricetta tramite la quale s'è arrivati al boom economico degli anni '60,
partendo dalle macerie dell'immediato dopoguerra e passando da un decennio decisivo del quale si parla poco:
gli anni '50,ovvero quelli del lavoro duro e della Democrazia che prendeva davvero piede nel cuore dell'italiano medio, ancora cronologicamente troppo vicino al ventennio ed a quel sottocaso più intellettualmente onesto di oligarchia
(almeno lo dicono esplicitamente..)
chiamato monarchia.

socio1985
"gugo82":
Dico il seguente e mi taccio.

Il post precedente non era, e non voleva essere, una critica a scatola chiusa; né serviva per erigere una barriera invalicabile tra la "mia generazione" e quella di lisdap (che, se tutto va bene, è separata dalla mia da almeno due lustri).

Piuttosto, era una sfida: che i ragazzi facciano vedere di cosa sono veramente capaci!
Che comincino ad usare altri mezzi per leggere la realtà (ché a vent'anni è già tardi...).
Che ricomincino a leggere, e smettano di guardare.
Che tornino ad essere poetici attori, piuttosto che patetici spettatori.
Che leggano Epitteto, più che Twilight.
Che guardino Passapartout, piuttosto de Le Iene.
Che vadano ad assistere ad un dramma di Sarah Kane, invece di giocare alla WII.
E soprattutto, che pensino con la propria testa.

La rivoluzione non si fa solo con le mani, o con la bocca; ma soprattutto con la testa. Perché fintanto che è la testa, e non lo stomaco o le pudenda ovvero il portafogli, a comandare l'agire, allora si può almeno sperare di non ripetere più gli errori del (recente e remoto) passato.




Questo post meriterebbe una discussione a parte.

nato_pigro1
Sì, mi riferivo a lui. Come mai sei diffidente?
Io devo dire che da due mesi a questa parte non ne avevo mai sentito parlare e mi sono informato solo pochi giorni fa sul suo conto. La competenza non mi sembra in discussione, la serietà è un'impressione mia, sono pronto a ritrattarla ma resto comunque convinto che sia l'unica soluzione possibile al momento. Cosa proporresti?

nato_pigro1
Condivido.
Voglio solo aggiungere una cosa rivolgendomi ai profeti della rivoluzione: chi ha più possibilità di salvarci in questo momento non sono quelli che sono scesi in piazza dicendo "questa volta sarà diverso" e urlavano slogan e non sono né i partiti politici né le idee politiche. E' un signore di quasi settant'anni armato di serietà e competenza. Non cerchiamo di illuderci che il paese è in mano ai giovani perché così non è.

gugo82
Dico il seguente e mi taccio.

Il post precedente non era, e non voleva essere, una critica a scatola chiusa; né serviva per erigere una barriera invalicabile tra la "mia generazione" e quella di lisdap (che, se tutto va bene, è separata dalla mia da almeno due lustri).

Piuttosto, era una sfida: che i ragazzi facciano vedere di cosa sono veramente capaci!
Che comincino ad usare altri mezzi per leggere la realtà (ché a vent'anni è già tardi...).
Che ricomincino a leggere, e smettano di guardare.
Che tornino ad essere poetici attori, piuttosto che patetici spettatori.
Che leggano Epitteto, più che Twilight.
Che guardino Passapartout, piuttosto de Le Iene.
Che vadano ad assistere ad un dramma di Sarah Kane, invece di giocare alla WII.
E soprattutto, che pensino con la propria testa.

La rivoluzione non si fa solo con le mani, o con la bocca; ma soprattutto con la testa. Perché fintanto che è la testa, e non lo stomaco o le pudenda ovvero il portafogli, a comandare l'agire, allora si può almeno sperare di non ripetere più gli errori del (recente e remoto) passato.

theras
Ragazzi,tranquilli,e non vi risentite!
Anche i miei insegnanti,sia di scuola media superiore che universitari,
si sentivano distanti dalle scelte culturali della mia generazione,
che in media leggeva al massimo i grandi classici della letteratura giovanile,
era cresciuta con Hazard,Bimbumbam condotto dagli ancor giovani Licia Colò e Paolo Bonolis,
i cartoni giapponesi poi diventati cult e,più avanti,
il Twin Peaks di quel semisconosciuto pervertito di David Lynch
(che aveva avuto pure l'ardore,lasciando in un eccesso di pudore solo un cameo alla Rossellini,
di confermare l'intero cast di quel filmaccio scandaloso che era stato Blue velvet un quadriennio prima!):
probabilmente tanto quanto si sentivano distanti i loro,
dai modelli culturali degli anni '60 e '70..
O forse nella stessa misura in cui,coi miei coetanei,
intorno al quarto di secolo ci sentivamo lontani dalla generazione dei nati nella prima metà degli anni '80,
con quella loro insana passione per cellulari e Rete:
ritenevamo che quei mezzi non permettessero loro di concentrarsi e capire in profondità la realtà,
da noi conosciuta invece in ogni sua sfaccettatura grazie al lustro o poco più che ci separava..
O magari è solo che il cosidetto gap generazionale è una successione definita per ricorrenza,
il cui primo step era il senso di vuoto che Caino ed Abele trasmettevano,
con le loro scelte culturali,ad Adamo ed Eva:
chissà..
Diciamo invece che il problema non sono gli orizzonti dei ragazzi,
che per definizione son destinati ad arricchirsi
(anche grazie ai suggerimenti di coloro che riconoscono come autorità intellettuale..),
ma un sistema massmediatico che,con la povertà della sua offerta,
costringe volenti o nolenti a dire che "Le Iene" è una buona trasmissione fuori dal coro;
è uno show creato con qualunquismo e furbizia,certo,
il quale si vende per far audience dato che quell'indice è la base del loro mestiere:
credo che questa svendita accada,in troppi punti importanti della nostra società,
perchè questo Belpaese ha l'Anima allo stremo ed è,così,
facile ostaggio in ogni aspetto della sua vita pubblica,dalla Tv al Parlamento,
financo di lacchè,puttane,saltimbanchi e cortigiani assortiti..
Saluti dal web.

gugo82
"lisdap":
[quote="dissonance"]Si, addio, adesso anche una rivoluzione capitanata da "Le Iene". Cercate di evitare questo facile qualunquismo a cui tali programmi spingono. Il loro obiettivo non è sollevare le coscienze ma solo fare ascolti e questo lo sanno fare molto bene.

dissonance, io credo che il programma "Le Iene" sia uno dei più seri ed utili che si trasmettono in televisione.[/quote]
Beh, questo la dice lunga sugli orizzonti culturali di parecchi studenti universitari...

Sk_Anonymous
"dissonance":
Si, addio, adesso anche una rivoluzione capitanata da "Le Iene". Cercate di evitare questo facile qualunquismo a cui tali programmi spingono. Il loro obiettivo non è sollevare le coscienze ma solo fare ascolti e questo lo sanno fare molto bene.

dissonance, io credo che il programma "Le Iene" sia uno dei più seri ed utili che si trasmettono in televisione.

Sk_Anonymous
"dissonance":
Si, addio, adesso anche una rivoluzione capitanata da "Le Iene". Cercate di evitare questo facile qualunquismo a cui tali programmi spingono. Il loro obiettivo non è sollevare le coscienze ma solo fare ascolti e questo lo sanno fare molto bene.


Ciò non toglie che al di là del perchè lo dicano, quello che dicono o che lasciano intendere è sacrosanto. Credo che nessuno possa pretendere che nessun altro sappia a memoria tutto lo scibile umano. Quello che si pretende e che va preteso è che ognuno sia in possesso delle competenze necessarie per svolgere egregiamente il proprio mestiere, soprattutto se da tale lavoro dipende la qualità della vita di altre persone e non/non solo della propria. E conoscenze discrete di economia e un'ottima conoscenza della costituzione italiana (riferendomi a un altro servizio delle iene) mi sembra il minimo che debba possedere il legislatore per farsi un'opinione indipendente (leggasi senza vincolo di mandato, dettaglio fondamentale nelle democrazie (almeno in quelle moderne) che oggi la maggior parte dei politici trascurano parlando di "maggioranza uscita dalle elezioni") sulle proposte legislative che riguardano tali argomenti fondamentali per un paese basato sull'economia di mercato e votare di conseguenza.

Se poi le iene hanno altre motivazioni per dirlo, amen. Personalmente ritengo che l'importante sia l'atto di dirlo.

dissonance
Si, addio, adesso anche una rivoluzione capitanata da "Le Iene". Cercate di evitare questo facile qualunquismo a cui tali programmi spingono. Il loro obiettivo non è sollevare le coscienze ma solo fare ascolti e questo lo sanno fare molto bene.

Sk_Anonymous
Bisogna ribellarsi tutti insieme e fare una rivoluzione. Io sono sempre stato contro la violenza, però penso che delle volte essa debba essere utilizzata.
Tra le tante cose che fanno schifo in questo paese, volevo ricordarvi che noi paghiamo sui carburanti un sacco di accise introdotte dallo Stato anni e anni fa.
Non è possibile che quando vado a fare il pieno devo pagare ancora per la guerra di Etiopia!!!
Altra cosa che è davvero una cazzata (scusate il termine).
Se il limite massimo di velocità sulle strade italiane è di 130 orari, perchè mai i politici dovrebbero muoversi a bordo di lussuose e potenti auto blu full optional equipaggiate con motori diesel e benzina di potenza e cilindrata esagerata?
Perchè il politico deve essere scarrozzato da un'Audi A8 4.2 V8 da 350 cv quando un motore più piccolo sarebbe lo stesso esagerato rispetto ai limiti imposti sulle nostre strade?

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