Chavez aumenta il salario minimo del 30%
http://www.youtube.com/watch?v=3ULoiGGpzvQ
ora la domanda (dubbio da ignorante): amuntando così i salari di punto in bianco, come si può arginare un'inflazione che (almeno secondo me) ne può derivare, essendo il problema dell'inflazione uno dei più grossi che hanno in venezuela?... Perchè se aumenta di pari passo, aumentare i salari non serve a nulla...
Non capisco se è una mossa fatta per propaganda o effettivamente è sostenibile con il voler risistemare l'economia...
(mi incuriosisce anche l'ultimo commento che si legge sul video:
condividete quanto detto? sapete link dove smentisce/sottoscrive quanto detto?)
grazie a chiunque farà delucidazioni
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ora la domanda (dubbio da ignorante): amuntando così i salari di punto in bianco, come si può arginare un'inflazione che (almeno secondo me) ne può derivare, essendo il problema dell'inflazione uno dei più grossi che hanno in venezuela?... Perchè se aumenta di pari passo, aumentare i salari non serve a nulla...
Non capisco se è una mossa fatta per propaganda o effettivamente è sostenibile con il voler risistemare l'economia...
(mi incuriosisce anche l'ultimo commento che si legge sul video:
"Il Venezuela è un paese la cui economia è fortemente legata all'esportazione, per cui l'eventuale inflazione si riversa su costi di merci che vanno all'estero. In Europa con le tesi monetariste dei banchieri in 20 anni si sono ridotti ad 1/3 il valore dei salari: in Svezia dove la scala mobile esiste il salrio d'ingresso di un manovale ignorante viaggia intorno ai 2800€ nett"i.
condividete quanto detto? sapete link dove smentisce/sottoscrive quanto detto?)
grazie a chiunque farà delucidazioni

Risposte
Quando un paese ,(uno qualsiasi), con un'inflazione interna galoppante, a fronte di fatture emesse per beni e/o servizi esportati, accetta il pagamento a saldo delle stesse in moneta propria e al contrario paga fatture per beni,merce e/o servizi importati in moneta pregiata fa un'operazione commerciale che da' naturalmente un saldo negativo.
Va bene, questo è chiaro, ed è quello che insegnano (o perlomeno ai miei tempi insegnavano) nei corsi di geografia della scuola media primaria.
Temo che si stia facendo confusione tra la non convertibilità della valuta interna, tipica di paesi fuori dal mercato (per esempio Cuba, dove addirittura esistono due valute), mentre il Venezuela ha ancora una discreta capacità di offerta internazionale, nonostante la crisi finanziaria e petrolifera. La legge citata da Cheguevilla afferma una cosa diversa, e non so se implichi vincoli analoghi a quelli cubani; e, scartando ipotesi di masochismo istituzionale, avrà un motivo, sbagliato o corretto che sia. Uno, ed anche questo deriva dai corsi di geografia delle scuole medie, è che consentire alle imprese di scegliere la valuta di pagamento dei propri servizi comporta il rischio di privare di valore effettivo la valuta nazionale (ed è uno dei motivi per cui leggi simili erano in vigore in Italia fino a non molti anni fa), altri magari li avrai appresi dalla documentazione che hai consultato ...
credo di aver capito bene io...credo che se ci sono ancora scambi tra venezuela e altri stati è perchè,evidentemente,il venezuela offre condizioni tuttosommato favorevoli.
già che ci siamo una domanda...oltre ad un puro fatto di "ostruzionismo" nei confronti degli USA,perchè viene applicata questa politica monetaria?quali sono i pro?visto che altri Stati la applicano ci saranno delle buone motivazioni...
forse per evitare che la propria moneta nazionale si svaluti?
già che ci siamo una domanda...oltre ad un puro fatto di "ostruzionismo" nei confronti degli USA,perchè viene applicata questa politica monetaria?quali sono i pro?visto che altri Stati la applicano ci saranno delle buone motivazioni...
forse per evitare che la propria moneta nazionale si svaluti?
Molto bello il discorso di Exxxes, che è anche parzialmente vero.
Tuttavia non c'entra nulla con il discorso monetario che si stava affrontando.
Ad esempio Cipro, Hong Kong, Taiwan, Israele, il Giappone, la Corea del sud...
Vediamo chi sbaglia dei due...
Tuttavia non c'entra nulla con il discorso monetario che si stava affrontando.
Non e' certamente il Venezuela che puo' fissare il valore delle monete di Paesi terzi.Al Venezuela non interessa fissarne il valore reale (su cui nessuno può fare nulla direttamente), ma solo quello di scambio. Lo fa chiunque nel mondo, pubblici e privati, da quando esiste la moneta: non capisco cosa ci sia di strano (e soprattutto di nuovo).
Per farla breve,e' sempre buona regola se a fronte di esportazioni ,(in special modo da parte di paesi in cui l'inflazione galoppa),di beni e/o servizi, si richieda il pagamento in una valuta che sia in qualche modo piu' stabile della propria.Ma allora non hai capito il senso di tutto questo discorso...
si evince che se uno straniero deve pagare o ricevere credito in venezuela...deve stare al tasso di cambio deciso dallo Stato...Esattamente.
cosa non poi così remota per uno stato autarchico e dittatoriale...Una legislazione simile esiste in molti paesi, anche non autarchici e dittatoriali.
Ad esempio Cipro, Hong Kong, Taiwan, Israele, il Giappone, la Corea del sud...
leggendo quello che ha scritto cheguevilla...o tu o lui sbagliate qualcosa..Io mi son limitato a riportare la legislazione locale.
Vediamo chi sbaglia dei due...
beh non ci giurerei...almeno leggendo quello che ha scritto cheguevilla...o tu o lui sbagliate qualcosa..
cheguevilla ha scritto che il tasso di cambio da applicare è fissato dal ministero delle finanze e dalla banca del venezuela,e ciò vale sia per pagamenti ricevuti sia per pagamenti di fatture estere emesse in moneta stranira...
si evince che se uno straniero deve pagare o ricevere credito in venezuela...deve stare al tasso di cambio deciso dallo Stato...!cosa non poi così remota per uno stato autarchico e dittatoriale...
cheguevilla ha scritto che il tasso di cambio da applicare è fissato dal ministero delle finanze e dalla banca del venezuela,e ciò vale sia per pagamenti ricevuti sia per pagamenti di fatture estere emesse in moneta stranira...
si evince che se uno straniero deve pagare o ricevere credito in venezuela...deve stare al tasso di cambio deciso dallo Stato...!cosa non poi così remota per uno stato autarchico e dittatoriale...
"remo":
anch'io non sono assolutamente esperto di economia...ma non dipende dal tasso di cambio che si applica?e dato che tale tasso è fissato da organi interni allo Stato venezuelano,non credo lo fissino a loro sfavore...
per poter pagare in valuta pregiata,(es.euro),devono prima comprarla, e la pagheranno non il prezzo che piacerebbe a loro ,ma quello che il mercato impone al momento.Non e' certamente il Venezuela che puo' fissare il valore delle monete di Paesi terzi.
Per farla breve,e' sempre buona regola se a fronte di esportazioni ,(in special modo da parte di paesi in cui l'inflazione galoppa),di beni e/o servizi, si richieda il pagamento in una valuta che sia in qualche modo piu' stabile della propria.
anch'io non sono assolutamente esperto di economia...ma non dipende dal tasso di cambio che si applica?e dato che tale tasso è fissato da organi interni allo Stato venezuelano,non credo lo fissino a loro sfavore...
"Cmax":scambio commerciale a perdere.chiuso.
Non sono un esperto dell'economia venezuelana, ma il fatto che gli scambi continuino mi fa pensare che esistono parti che non operano in perdita, o che non hanno alternative migliori. Se proprio si vuole fare i revisori dei conti del Venezuela, sarebbe il caso di fornire elementi ulteriori.
In molte imprese che veleggiano in cattive acque gli scambi commerciali, cosi come altre operazioni finalizzate allo scopo sociale della stessa impresa,continuano fino al punto in cui il responsabile/amministratore sara' costretto gioco forza a dichiarare fallimento; quindi non essere sorpreso.
Quando un paese ,(uno qualsiasi), con un'inflazione interna galoppante, a fronte di fatture emesse per beni e/o servizi esportati, accetta il pagamento a saldo delle stesse in moneta propria e al contrario paga fatture per beni,merce e/o servizi importati in moneta pregiata fa un'operazione commerciale che da' naturalmente un saldo negativo.
Tutta qui la mia osservazione.
scambio commerciale a perdere.chiuso.
Non sono un esperto dell'economia venezuelana, ma il fatto che gli scambi continuino mi fa pensare che esistono parti che non operano in perdita, o che non hanno alternative migliori. Se proprio si vuole fare i revisori dei conti del Venezuela, sarebbe il caso di fornire elementi ulteriori.
sono troppo ignorante, perchè dovrebbe essere un metodo in cui lo scambio è a perdere?
La fai un po' troppo semplice, come al tuo solito.
"Cheguevilla":
Non so se sei serio o sarcastico, ma ho paura a sapere cosa tu abbia capito da tutto ciò...
...Tutto sommato scrivi in un italiano comprensibile ai piu', non vedo cosa ci sia di tanto difficile da decifrare: scambio commerciale a perdere.chiuso.
Non so se sei serio o sarcastico, ma ho paura a sapere cosa tu abbia capito da tutto ciò...
Cheguevilla:
"Le compagnie locali (con sede legale in Venezuela) possono ricevere i pagamenti (e applicarli alla fattura corrispondente) solo in valuta locale.
Le compagnie straniere che emettono fattura a clienti venezuelani per beni venduti ad essi direttamente o per servizi collegati (ad esempio il trasporto da e per il Venezuela) possono emettere fattura e ricevere il pagamento in valuta estera. "
esattamente la forma di scambio commerciale da evitare come la peste...
"Le compagnie locali (con sede legale in Venezuela) possono ricevere i pagamenti (e applicarli alla fattura corrispondente) solo in valuta locale.
Le compagnie straniere che emettono fattura a clienti venezuelani per beni venduti ad essi direttamente o per servizi collegati (ad esempio il trasporto da e per il Venezuela) possono emettere fattura e ricevere il pagamento in valuta estera. "
esattamente la forma di scambio commerciale da evitare come la peste...
Se può interessare, in Venezuela esiste una legislazione particolare riguardo la moneta e le transazioni commerciali.
Le compagnie locali (con sede legale in Venezuela) possono ricevere i pagamenti (e applicarli alla fattura corrispondente) solo in valuta locale.
Le compagnie straniere che emettono fattura a clienti venezuelani per beni venduti ad essi direttamente o per servizi collegati (ad esempio il trasporto da e per il Venezuela) possono emettere fattura e ricevere il pagamento in valuta estera.
Il tasso di cambio da applicare per i pagamenti ricevuti in moneta estera o per i pagamenti in valuta locale contro fattura emessa in valuta estera è fissato da comune accordo dal Ministero delle Finanze e dal Banco Central de Venezuela, che lo modificheranno quando ritenuto conveniente (traduzione letterale).
Al momento il tasso di cambio è fissato in 2.15 Bolivares Fuertes per USD.
Le sole compagnie che possono mantenere valuta estera sono quelle che operano nel settore gas e petrolio e svolgono attività "qualificanti", ovvero esplorazione e non solo estrazione.
Gli esportatori possono ritenere il 10% in moneta estera per beni esportati e fatturati all'estero, al fine di coprire i costi di esportazione.
Tutto questo cambia leggermente le carte in tavola.
Le compagnie locali (con sede legale in Venezuela) possono ricevere i pagamenti (e applicarli alla fattura corrispondente) solo in valuta locale.
Le compagnie straniere che emettono fattura a clienti venezuelani per beni venduti ad essi direttamente o per servizi collegati (ad esempio il trasporto da e per il Venezuela) possono emettere fattura e ricevere il pagamento in valuta estera.
Il tasso di cambio da applicare per i pagamenti ricevuti in moneta estera o per i pagamenti in valuta locale contro fattura emessa in valuta estera è fissato da comune accordo dal Ministero delle Finanze e dal Banco Central de Venezuela, che lo modificheranno quando ritenuto conveniente (traduzione letterale).
Al momento il tasso di cambio è fissato in 2.15 Bolivares Fuertes per USD.
Le sole compagnie che possono mantenere valuta estera sono quelle che operano nel settore gas e petrolio e svolgono attività "qualificanti", ovvero esplorazione e non solo estrazione.
Gli esportatori possono ritenere il 10% in moneta estera per beni esportati e fatturati all'estero, al fine di coprire i costi di esportazione.
Tutto questo cambia leggermente le carte in tavola.
La bilancia commerciale è data dal saldo fra le passività e le attività, cioè i soldi che entrano ed escono dal paese. Una bilancia commerciale fortemente in attivo significa che lo stato esporta molto più di quello che importa, non ha niente a che vedere con gli stipendi pagati ai lavoratori. Quello che vuole dire Sergio credo sia che, visto il forte avanzo commerciale, lo stato può permettersi di aumentare i salari, sperando così di rilanciare anche i consumi interni.
mmmh non ti seguo fino in fondo...
Se lo stato guadagna meno essendo che deve dare più soldi alle persone essendo il pirmo imprenditore in venezuela, da dove rientrerebbero così tanti + soldi da, usando le tue parole, giovarsi di un ampio surplus nella bilancia commerciale.
Quindi riassumendo con una struttura così statalista come in venezuela aumentare i salari potrebbe essere un modo per rilanciare l'economia. Ma non pensi che così facendo l'inflazione può tornare a ritmi del 50% e quindi rendere meno incidente questo aumento dei salari?
Una domanda paralella a questo riguarda il punto [5]. Fino a che punto può essere condivisibile?
Se lo stato guadagna meno essendo che deve dare più soldi alle persone essendo il pirmo imprenditore in venezuela, da dove rientrerebbero così tanti + soldi da, usando le tue parole, giovarsi di un ampio surplus nella bilancia commerciale.
Quindi riassumendo con una struttura così statalista come in venezuela aumentare i salari potrebbe essere un modo per rilanciare l'economia. Ma non pensi che così facendo l'inflazione può tornare a ritmi del 50% e quindi rendere meno incidente questo aumento dei salari?
Una domanda paralella a questo riguarda il punto [5]. Fino a che punto può essere condivisibile?
Indicativamente sì, aumentare la disponibilità fa aumentare l'inflazione ma forse vuole spingere l'economia al costo di un po' (tanta) inflazione. Forse spera che gli imprenditori siano disposti a perdere guadagni per arginare l'inflazione.