C'è da ridere?
Questo è un tweet di Marco Cantamessa, un professore del PoliTO.
"Cronaca da un concorso per dirigenti comunali a Torino contestato per via di “domande sbagliate”.
Sbagliate in che senso? Nel senso che né i candidati, né la commissione, né il giornalista sanno cosa sia un sistema di equazioni di primo grado?
Stiamo scherzando?"
Questo è un estratto dell'articolo a cui si riferisce (credo de "La Stampa")

Cordialmente, Alex
"Cronaca da un concorso per dirigenti comunali a Torino contestato per via di “domande sbagliate”.
Sbagliate in che senso? Nel senso che né i candidati, né la commissione, né il giornalista sanno cosa sia un sistema di equazioni di primo grado?
Stiamo scherzando?"
Questo è un estratto dell'articolo a cui si riferisce (credo de "La Stampa")

Cordialmente, Alex
Risposte
Il discorso è molto complesso.
Gramsci ne aveva parlato approfonditamente.
Quello che si è fatto con la riforma universitaria e stato un altro duro colpo a quella che si chiamava cultura scientifica..e Gramsci lo aveva predetto.
C'è un bel video su YouTube di dell'Isola che ne parla
https://youtu.be/o9RBzIwC8I8
Gramsci ne aveva parlato approfonditamente.
Quello che si è fatto con la riforma universitaria e stato un altro duro colpo a quella che si chiamava cultura scientifica..e Gramsci lo aveva predetto.
C'è un bel video su YouTube di dell'Isola che ne parla
https://youtu.be/o9RBzIwC8I8
Caro solaàl, si tratta di un professore ordinario di analisi alla Sapienza, pure piuttosto noto.
Che pensi, che vivo tra i deficienti?
E certo che i matematici conoscono anche altre cose, ma qualcuno nel mondo scientifico ha pregiudizi.
E ti potrei citare tra le mie frequentazioni studiosi di primo livello (filosofi e letterati), professori ordinari noti anche a livello internazionale, che non sanno fare una derivata.
Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne comprenda la matematica.
E ti parla una che ama la matematica.
Che pensi, che vivo tra i deficienti?
E certo che i matematici conoscono anche altre cose, ma qualcuno nel mondo scientifico ha pregiudizi.
E ti potrei citare tra le mie frequentazioni studiosi di primo livello (filosofi e letterati), professori ordinari noti anche a livello internazionale, che non sanno fare una derivata.
Ci sono più cose in cielo e in terra di quante ne comprenda la matematica.
E ti parla una che ama la matematica.
Non vorrei che si facesse l'errore opposto al considerare la cultura scientifica come di serie B, come è avvenuto in Italia sulla scia di Croce, e ritenere la cultura letteraria 'vuoto suono', come ho sentito dire da qualche matematico.
Bisognerebbe invece smettere di ritenere i "due lati del ponte" come abitanti su un piano di parità. Nel 2020 -stanti anche i fatti degli ultimi mesi- chi non sa fare una derivata o stimare un esponenziale è un* pur* e semplice imbecille.
Fatti anche due domande sulla qualità delle tue frequentazioni: i matematici che conosco io parlano almeno tre lingue, sanno leggere un pentagramma, si fanno domande di storia ed economia, o semplicemente leggono un saggio su Jaspers al mare per rilassarsi. Quelli che conosci tu non sanno quando è nato Dante.
"axpgn":
@melia
Non ti ricordi o non hai mai letto del "conigliopollo" e del "coniglio spollato"?
L'avevo letta su un'antologia delle Medie ...
Ce l'ho, leggo anche la poesia.
Conigliopolli...
(da "La merce esclusa" di Elio Pagliarani - pubblicato sul “Menabò di letteratura” dell’anno 1965 - Einaudi)
e può essere immesso nella circolazione linguistica
come portatore di tale valore In termini di lavoro
Problema: un ragazzo vede conigli e polli in un cortile Conta
18 teste e 56 zampe
quanti polli e conigli ci sono nel cortile?
Si consideri una specie di animale
a sei zampe e due teste: il conigliopollo; ci sono nel cortile 56 zampe: 6 zampe = 9 coniglipolli
Nove coniglipolli che necessitano di 9 × 2, 18 teste
restano dunque 18 – 18, 0 teste nel cortile
laurea in filosofia poi lo cacciarono via
non che violasse le leggi è che dissero basta
la famiglia gli amici gli esempi dei libri di testo La sua testa
avrebbe potuto lucidissimamente, in realtà fu lui che non volle demandò alla vita
la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio
Ma questi animali hanno 9 × 6, 54 zampe allora 56 – 54 = 2 Restano due zampe nel cortile
Si consideri quindi un’altra specie di animale che potrebbe essere il coniglio spollato che ha
1 testa – 1 testa = 0 testa, 4 zampe – 2 zampe = 2 zampe: le due zampe che stanno nel cortile
la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio
con il naso giusto, un’altezza che supera la media
non che vita non
fosse anche
nell’aule
dei suoi
vent’anni trenta
non era ancora stato richiamato sotto le armi forse perché non sapevano bene dove metterlo
c’è dunque nel cortile 9 coniglipolli + 1 coniglio spollato Detto in altri termini
9 conigli + 9 polli + 1 coniglio – 1 pollo Ed ora i conigli coi conigli e i polli coi polli, si avrà
9 + 1, 10 conigli, 9 – 1, 8 polli
Risultano otto polli e dieci conigli nel cortile
e può essere immesso nella circolazione linguistica
come portatore di tale valore In termini di lavoro
la grandezza di lavoro umano linguistico generico medio
con cui si misura Dio
con cui si misura Dio
in termini di lavoro
ridono le ragazze, ondeggiano sopra tacchi di sughero
"Settevoltesette":
Ma tanto noi abbiamo sconfitto i dinosauri

Albano docet, a proposito di cultura generale...
https://www.multimediaplayer.it/gioco-a ... dinosauri/
Il famoso polliglio.
Ma tanto noi abbiamo sconfitto i dinosauri
Ma tanto noi abbiamo sconfitto i dinosauri

@melia
Non ti ricordi o non hai mai letto del "conigliopollo" e del "coniglio spollato"?
L'avevo letta su un'antologia delle Medie ...
Non ti ricordi o non hai mai letto del "conigliopollo" e del "coniglio spollato"?

L'avevo letta su un'antologia delle Medie ...
"Gi8":
Però, insomma, la domanda era a risposta multipla (come segnalato da @Brancaleone):
[quote="Domanda 18 - Test 2A"]Un contadino alleva mucche e galline. Se possiede 60 capi che hanno complessivamente 172 zampe,
quante sono rispettivamente le mucche e le galline?
A) 32 - 28
B) 26 - 34
C) 30 - 30
Anche se uno non sa/non ricorda il procedimento da seguire, deve avere perlomeno quella minima capacità di pensare che si può arrivare alla soluzione semplicemente verificando una per una le tre soluzioni.
[/quote]
A scelta multipla effettivamente è diverso.
Quello proposto è uno dei miei classici problemi "da battaglia", cioè quelli che faccio risolvere in più modi a seconda del programma che sto facendo.
Prima delle equazioni
Supponiamo che gli animali abbiano tutti 2 zampe, le zampe dovrebbero essere 120. Ne avanzano 52, che divise per 2 danno il numero delle mucche ...
Con le equazioni di primo grado
Detto $x$ il numero delle mucche, $60-x$ quello delle galline, in tutto ci sono $4x+2*(60-x)$ zampe, quindi ...
Infine con i sistemi
Detto $x$ il numero delle mucche e $y$ quello delle galline, ...
Prima delle equazioni
Supponiamo che gli animali abbiano tutti 2 zampe, le zampe dovrebbero essere 120. Ne avanzano 52, che divise per 2 danno il numero delle mucche ...
Con le equazioni di primo grado
Detto $x$ il numero delle mucche, $60-x$ quello delle galline, in tutto ci sono $4x+2*(60-x)$ zampe, quindi ...
Infine con i sistemi
Detto $x$ il numero delle mucche e $y$ quello delle galline, ...
"gabriella127":
Era solo un esempio per dire che una galoppante ignoranza storica o letteraria può essere altrettanto diffusa e gli umanisti avrebbero da ridire, a ragione, quanto hanno da ridire i matematici se non si sa fare un sistema.
Sicuramente la cultura di una persona rappresenta la somma di più nozioni ed esperienze che un soggetto ha acquisito nei diversi campi dello scibile, dalla letteratura alla storia, dalle scienze alla filosofia. Ovviamente, chi approfondisce uno di questi aspetti, mantenendo comunque un'infarinatura generale degli altri, non può essere considerato l'ultimo dei fessi.
Tuttavia a mio avviso questa non è una gara nel dimostrare chi è il migliore tra un guru della matematica e un guru di storia o altro: semplicemente nel mio piccolo trovo assurdo che, almeno da come viene riportato in quello stralcio di articolo, chi si candida per ricoprire un posto da dirigente amministrativo (cioè una figura che dovrebbe appunto possedere delle nozioni un filino più sofisticate della semplice aritmetica) non sappia nemmeno fare un conto da scuola elementare.
Poi uno mi verrà a dire: "Ma guarda che il livello è quello, eh... tant'è vero che manco la commissione sapeva risolverlo..."

EDIT: Vedo che il buon Gi8 mi ha preceduto riguardo i requisiti minimi necessari perché uno possa definirsi dirigente non solo di nome ma anche di fatto

"gabriella127":
Sarei un po' più tollerante verso chi non ricorda la matematica (commissione esclusa),...
Però, insomma, la domanda era a risposta multipla (come segnalato da @Brancaleone):
"Domanda 18 - Test 2A":
Un contadino alleva mucche e galline. Se possiede 60 capi che hanno complessivamente 172 zampe,
quante sono rispettivamente le mucche e le galline?
A) 32 - 28
B) 26 - 34
C) 30 - 30
Anche se uno non sa/non ricorda il procedimento da seguire, deve avere perlomeno quella minima capacità di pensare che si può arrivare alla soluzione semplicemente verificando una per una le tre soluzioni.
Parliamo di "Comune di Torino Preselezione Concorso Dirigenti - Test n. 2 Versione A".
Ritengo che un dirigente, di qualunque ambito si occupi, qualunque formazione pregressa abbia, debba possedere almeno la capacità di ragionare sulle cose. Quindi ritengo giusto e doveroso porre domande come questa ad un concorso pubblico per dirigenti comunali (di un comune importante come Torino).
Comunque la cosa che più mi rende perplesso è proprio la frase dell'articolo: "La domanda non dava tutti gli strumenti necessari per formulare una risposta giusta." Vuol dire che c'è qualcuno (uno dei candidati, o forse il/la giornalista stesso/a) che si è messo lì, ha provato a ragionarci sopra e non l'ha risolto. E cosa ha concluso? Perché non l'ha risolto? Non perché non ha capito bene il problema, ma perché il problema è posto male.
Era solo un esempio per dire che una galoppante ignoranza storica o letteraria può essere altrettanto diffusa e gli umanisti avrebbero da ridire, a ragione, quanto hanno da ridire i matematici se non si sa fare un sistema.
Non sapere in che secolo è vissuto Dante o quando c'è stata l'unità d'Italia non si può ridurre a cronologia, indica la mancanza dei riferimenti mentali legati alla cultura storica e letteraria, non sapere dove sta di casa.
Quale sia il patrimonio di conoscenze di una persona che voglia dirsi istruita è da vedere. Non vorrei che si facesse l'errore opposto al considerare la cultura scientifica come di serie B, come è avvenuto in Italia sulla scia di Croce, e ritenere la cultura letteraria 'vuoto suono', come ho sentito dire da qualche matematico.
Non sapere in che secolo è vissuto Dante o quando c'è stata l'unità d'Italia non si può ridurre a cronologia, indica la mancanza dei riferimenti mentali legati alla cultura storica e letteraria, non sapere dove sta di casa.
Quale sia il patrimonio di conoscenze di una persona che voglia dirsi istruita è da vedere. Non vorrei che si facesse l'errore opposto al considerare la cultura scientifica come di serie B, come è avvenuto in Italia sulla scia di Croce, e ritenere la cultura letteraria 'vuoto suono', come ho sentito dire da qualche matematico.
"gabriella127":
Sarei un po' più tollerante verso chi non ricorda la matematica (commissione esclusa), quanti studenti di matematica a domande base come 'Quando Dante ha scritto la Commedia?' o 'In che secolo è vissuto Cicerone?' darebbero risposte da fare accapponare la pelle a qualsiasi letterato?
Per non parlare di domande di storia un po' più complesse di 'Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?'.
C'è una differenza abissale tra ricordare un fattoide o una cronologia, e avere familiarità ancorché superficiale con una parte del patrimonio di conoscenze di qualsiasi persona che voglia dirsi "istruita".
Sarei un po' più tollerante verso chi non ricorda la matematica (commissione esclusa), quanti studenti di matematica a domande base come 'Quando Dante ha scritto la Commedia?' o 'In che secolo è vissuto Cicerone?' darebbero risposte da fare accapponare la pelle a qualsiasi letterato?
Per non parlare di domande di storia un po' più complesse di 'Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?'.
Per non parlare di domande di storia un po' più complesse di 'Di che colore era il cavallo bianco di Napoleone?'.
Mi sovviene a fagiolo la seguente frase di un mio collega:"Questi non sono buoni manco per zappare l'orto di casa mia!"






Inoltre, dato che il test era a risposta multipla (scorrete al quesito 18), se uno proprio non ricorda i rudimenti dell'algebra, può sempre ricorrere all'aritmetica (e.g. "32 x 4 + 28 x 2 = 172? No, allora provo quella dopo..." Con un po' di fortuna, magari una sola risposta dà come risultato 172 e si è certi che è quella giusta).
Però mi permetto una domanda, presupponendo la buona fede di tutti gli attori: se i candidati sono ignoranti e il giornalista ancor più di loro, l'amministrazione e la società che hanno dovuto fare mea culpa cosa sono?
Però mi permetto una domanda, presupponendo la buona fede di tutti gli attori: se i candidati sono ignoranti e il giornalista ancor più di loro, l'amministrazione e la società che hanno dovuto fare mea culpa cosa sono?

La domanda non dava tutti gli strumenti necessari per formulare una risposta giusta?
Non so, bisogna specificare quante zampe ha una mucca e quante zampe ha una gallina?

Non so, bisogna specificare quante zampe ha una mucca e quante zampe ha una gallina?
Sono sbagliate le premesse secondo me. Se devi fare un concorso per dirigente/operatore/altra mansione comunale, non servono domande sui sistemi. Allo stesso modo, se devi fare un concorso per insegnare la matematica, non serve un'analisi di un testo o di un articolo di giornale.
Da 0:00 a 1:18 (tralasciando qualche imbarazzante uscita di Fazio)
(Purtroppo non sono riuscito a trovare il video su YT o simili, ma solo su facebook)
(Purtroppo non sono riuscito a trovare il video su YT o simili, ma solo su facebook)
Forse nessuno di loro si ricordava del conigliopollo ...