Brucia Città della Scienza
Scrivo qui per riportare un paio di notizie che mi colmano il cuore di tristezza.
La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici.
Alle 11 circa di stamattina è venuta giù una "striscia" della facciata di Palazzo Guevara di Bovino, uno dei palazzi storici della Riviera di Chiaia.
Fortunatamente, nessuno si è fatto male, qualche ferito lievissimo e molto spavento tra le persone che abitano lì intorno (articolo qui).
Tuttavia, già questo accadimento mattutino mi ha buttato un po' giù di morale: infatti, a quel palazzone grigio, al suo bugnato, al suo stile rinascimentaleggiante, alle sue balaustrine, al contrasto che faceva con l'edificio moderno del consolato generale americano, c'ero affezionato.
Ne ricordo il nome e la fisionomia da quando, in seconda media, le professoresse portarono la mia classe a fare un giro sulla Riviera, per fotografare la Villa Comunale ed i palazzi storici che la costeggiano.
"Da oggi dovrò abituarmi a vederlo sfregiato", mi sono detto stamattina.
Poi, stanotte, la seconda tegola.
Città della Scienza, il museo scientifico interattivo (con tanto di planetario) costruito nell'area ex-Italsider, è letteralmente andato in fumo (articolo qui e galleria di immagini).
Non so se qualcuno l'ha mai visitata, forse in occasione delle mostre FuturoRemoto o di qualche convegno scientifico, ma posso assicurare che era un punto di riferimento per le scuole, i docenti e, in generale, per tutti coloro che hanno a cuore la divulgazione scientifica e la didattica delle scienze.
Personalmente, ho preso parte ad attività laboratoriali che si svolgevano nei locali della Fondazione IDiS quando CdS era ancora "in embrione" ed io ero in seconda liceo: con la mia classe andavamo lì a fare esperimenti guidati di termometria, calorimetria, etc..., divertendoci come pazzi.
Ci ero tornato recentemente, in occasione di un convegno sulla didattica della Matematica, in un padiglione (a quanto ho capito risparmiato dalle fiamme) nuovo e bellissimo, che non avevo mai visto prima, poiché ai tempi del liceo era ancora in fase di progetto... E mi ero promesso di portarci i miei figli, appena ne avessi avuti, ed i miei alunni, nel caso fossi andato ad insegnare a scuola.
Adesso, mi sono state scippate anche queste speranze e ciò mi intristisce immensamente.
E non oso immaginare la reazione del prof. Silvestrini (sì, proprio quello del Mencuccini-Silvestrini!), che tante energie ha speso nella creazione di CdS, e di tutti coloro i quali lavoravano lì dentro.
Mi auguro solamente che la matrice dell'incendio non sia dolosa.
Scusate lo sfogo, ma veder devastati due luoghi cui sono molto legato nell'arco di 24 ore è stato orribile.
La giornata non era cominciata sotto i migliori auspici.
Alle 11 circa di stamattina è venuta giù una "striscia" della facciata di Palazzo Guevara di Bovino, uno dei palazzi storici della Riviera di Chiaia.
Fortunatamente, nessuno si è fatto male, qualche ferito lievissimo e molto spavento tra le persone che abitano lì intorno (articolo qui).
Tuttavia, già questo accadimento mattutino mi ha buttato un po' giù di morale: infatti, a quel palazzone grigio, al suo bugnato, al suo stile rinascimentaleggiante, alle sue balaustrine, al contrasto che faceva con l'edificio moderno del consolato generale americano, c'ero affezionato.
Ne ricordo il nome e la fisionomia da quando, in seconda media, le professoresse portarono la mia classe a fare un giro sulla Riviera, per fotografare la Villa Comunale ed i palazzi storici che la costeggiano.
"Da oggi dovrò abituarmi a vederlo sfregiato", mi sono detto stamattina.
Poi, stanotte, la seconda tegola.
Città della Scienza, il museo scientifico interattivo (con tanto di planetario) costruito nell'area ex-Italsider, è letteralmente andato in fumo (articolo qui e galleria di immagini).
Non so se qualcuno l'ha mai visitata, forse in occasione delle mostre FuturoRemoto o di qualche convegno scientifico, ma posso assicurare che era un punto di riferimento per le scuole, i docenti e, in generale, per tutti coloro che hanno a cuore la divulgazione scientifica e la didattica delle scienze.
Personalmente, ho preso parte ad attività laboratoriali che si svolgevano nei locali della Fondazione IDiS quando CdS era ancora "in embrione" ed io ero in seconda liceo: con la mia classe andavamo lì a fare esperimenti guidati di termometria, calorimetria, etc..., divertendoci come pazzi.
Ci ero tornato recentemente, in occasione di un convegno sulla didattica della Matematica, in un padiglione (a quanto ho capito risparmiato dalle fiamme) nuovo e bellissimo, che non avevo mai visto prima, poiché ai tempi del liceo era ancora in fase di progetto... E mi ero promesso di portarci i miei figli, appena ne avessi avuti, ed i miei alunni, nel caso fossi andato ad insegnare a scuola.
Adesso, mi sono state scippate anche queste speranze e ciò mi intristisce immensamente.
E non oso immaginare la reazione del prof. Silvestrini (sì, proprio quello del Mencuccini-Silvestrini!), che tante energie ha speso nella creazione di CdS, e di tutti coloro i quali lavoravano lì dentro.
Mi auguro solamente che la matrice dell'incendio non sia dolosa.
Scusate lo sfogo, ma veder devastati due luoghi cui sono molto legato nell'arco di 24 ore è stato orribile.
Risposte
Vignette sulla Città della Scienza di Mario Natangelo, vignettista (napoletano) del fatto quotidiano:
Mi associo alla tristezza e allo sdegno e alla rabbia che, se è un gesto doloso, chiunque sia degno di essere chiamato umano non può che provare.
"gugo82":
Cosa può spingere qualcuno a distruggere un istituto culturale che forniva a tanti ragazzi l'occasione di partecipare attivamente alla loro formazione scientifica?
Non credo che i piromani abbiano pensato a cosa stavano bruciando. Anzi, forse tali persone sono state felici (se così si può dire...) di dover bruciare un istituto di scienza e non, che so, un centro commerciale.
"gugo82":
i soldi fanno tornare la vista ai ciechi
Beh, i soldi la tolgono anche a chi ce l'ha. O così qualcuno vorrebbe far credere.

"Zilpha":Confermo!
...chi c'è stato può confermare...
A questo punto parafraso una frase di un nostro docente (mio, di Zilpha e di gugo e chissà quanti altri):
il migliore dei camorristi è uno stronzo: capisce solo questi (e con la mano si gesticola una marchetta di soldi)
"hamming_burst":
Spero proprio, ma proprio tanto, che non ci sia mano umana dietro l'incendio.
A quanto pare questa speranza, che era anche mia, è confutata dalle prime verifiche.
Sembra che l'incendio sia stato appiccato in maniera dolosa, in quanto i VdF avrebbero trovato le tracce più focolari iniziali... Ovviamente, ancora non ci sono risultati ufficiali dei rilievi; quindi bisognerà aspettare per avere un chiarimento definitivo della faccenda.
Quello che davvero mi spaventa, nel caso di dolo, sono le motivazioni del gesto.
Cosa può spingere qualcuno a distruggere il frutto di venti e più anni di lavoro di tante persone?
Cosa può spingere qualcuno a distruggere un istituto culturale che forniva a tanti ragazzi l'occasione di partecipare attivamente alla loro formazione scientifica?
Cosa può spingere qualcuno a distruggere le vite degli operatori che lavoravano a CdS e delle loro famiglie (che già non se la passavano proprio bene, data la situazione economica dell'istituto)?
Quelli più disillusi di me diranno che i soldi fanno tornare la vista ai ciechi; e questo è pur vero.
Ma... Basta questo?
Bastano i soldi per distruggere il divertimento, i sogni, le ambizioni e le potenzialità delle generazioni future?
davvero demoralizzante, per entrambi gli eventi.
Spero proprio, ma proprio tanto, che non ci sia mano umana dietro l'incendio.
Spero proprio, ma proprio tanto, che non ci sia mano umana dietro l'incendio.
Mi spiace, ho un ricordo molto positivo (ci ero stato alle superiori) della CdS.
Anch'io provo tristezza per quanto accaduto
Ho appena letto su twitter il commento di Roberto Saviano:

Ho appena letto su twitter il commento di Roberto Saviano:
Dolo o incidente? Da sempre i clan vorrebbero edificare a Bagnoli: le fiamme a Città della scienza sono il fallimento di una Napoli diversa
Ho letto della notizia dell'incendio ieri sera... ci sono stata diverse volte durante gli anni del liceo...so che sembra una frase fatta, ma passando una giornata alla città della scienza si riusciva davveroad imparare molte cose divertendosi tantissimo...chi c'è stato può confermare...
In ogni caso se dovessero accertare che si tratta di incendio doloso (come mi sembra stiano ipotizzando) sarebbe veramente una cosa molto triste e sconfortante... Non ho parole...
In ogni caso se dovessero accertare che si tratta di incendio doloso (come mi sembra stiano ipotizzando) sarebbe veramente una cosa molto triste e sconfortante... Non ho parole...
"Luca.Lussardi":
Ho letto anche sull'ansa stamattina della notizia, mi dispiace molto, soprattutto in questo momento di crisi generale della diffusione della scienza.
mi associo


@Gugo.
Mettiamola così:
per quanto gravoso sia sostenerne il peso,sopratutto nel Meridione di questa Italia al tempo della crisi,
abbiamo il dovere morale,nei confronti dei figli nostri e della nostra scuola,di non disperare.
Mi spiace enormemente e,sopratutto per la CdS, m'auguro che,per una volta,
non vada in cavalleria la ricerca d'eventuali responsabilità e la ricostruzione in tempi ragionevoli:
saluti dal web.
Mettiamola così:
per quanto gravoso sia sostenerne il peso,sopratutto nel Meridione di questa Italia al tempo della crisi,
abbiamo il dovere morale,nei confronti dei figli nostri e della nostra scuola,di non disperare.
Mi spiace enormemente e,sopratutto per la CdS, m'auguro che,per una volta,
non vada in cavalleria la ricerca d'eventuali responsabilità e la ricostruzione in tempi ragionevoli:
saluti dal web.
Ho letto anche sull'ansa stamattina della notizia, mi dispiace molto, soprattutto in questo momento di crisi generale della diffusione della scienza.
Una delle notizie più tristi di questi giorni, un peccato in una città che avrebbe bisogno di queste strutture come il pane (tutte le città ne avrebbero bisogno).