Attimi di sbandamento

fabio887
Ciao,studio ingegneria a milano(poli).
Mi capita agli esami,specie orali, di avere veri e propri attimi di sbandamento. Non capisco piu' nulla, dimentico tutto, dico stronzate. Capita anche di aver studiato un sacco e poi vado all'orale e non rendo... rendo come se avessi studiato solo il giorno prima.
E' normale cio'? O sono io che faccio schifo?

Risposte
GIOVANNI IL CHIMICO
Daccordo....Ora ti presento un "caso clinico":
Prendiamo un impianto per la produzione di epossidi, si utilizza una reazione detta Ossidazione parziale selettiva. Come dice il nome è una reazione di ossidazione degli idrocarburi (alcheni) che deve essere "fermata" al punto giusto per avere il prodotto desiderato e non solo CO2 ed H20. Bisogna controllare la temperatura di esercizio e le portate in ingresso ed uscita al reattore.
Se il catalizzatore perde efficienza hai due possibili scenari, che possono anche verificarsi simultaneamente a) La reazione di ossidazione totale ha il sopravvento sulle altre, e poichè è quella che libera più energia la temperatura nel tuo reattore cresce anche di un paio di centinaia di gradi in un paio di secondi....b) poichè cambiano i prodotti di reazione cambiano le composizioni delle correnti di alimentazione e ricircolo e nel giro di poco ti ritrovi ad avere composizioni infiammabili che circolano nelle linee...
Gli effetti sono drammatici...per te e probabilemente per molte altre vite umane.
Devi prendere decisioni con rapidità e sicurezza. Sei ancora sicuro che si possa avere sempre calma e tranquillità per rispondere alle "domande" ?

fabio887
L'emotività in sede d'esame può essere solo un pò controllata, magari CERCANDO di essere piu' calmi, ma se uno è fatto così, è fatto così e basta. è un'utopia pensare di cambiare e/o voler diventare come il piu' disinvolto degli studenti che se n'esce con 30L ad ogni esame: lui è fatto in altro modo. A me piacciono le persone che sono come sono, ovvio non è che in sede d'esame devi essere come quando sei a casa... ma comunque la maschera che qualcuno magari si mette per apparire cio' che non è alla fine viene a galla... non so se mi avete capito... si può cercare di minimizzare l'impatto emotivo ma di escluderlo mi sa che è mera utopia. Sono fatto così.

fabio887
no ragazzi, il fatto di mettere sotto pressione per vedere la reazione dello studente è, secondo me, patetico. Lo studente non si aspetta in quel momento di essere valutato per il suo atteggiamento. Poi io che voglio essere ingegnere voglio lavorare, stare a ritmi alti, ma non voglio fare a ****tti con nessuno. Voglio calma e tranquillità. Voglio lavorare. Basta con questo tipico pensiero italiano che va avanti solo chi sa quasi sopraffare il vicino. In altri paesi europei non c'è questa lotta in ambito lavorativo: ovvero non è che ci siano degli allocchi dormienti, ma non c'è proprio questa ''finezza'' di voler sempre e comunque inc*lare il vicino, classico della nostra bella Italia. Forse anche per questo in italia non ci sarà mai progresso. Vedo i cinesi, gli inglesi, gli americani, gente sempre col sorriso sulle labbra, lungi dall'avere quel tocco malizioso di voler valutare psicologicamente una persona. Ognuno è fatto in un modo, c'è il ragazzo piu' calmo, quello piu' emotivo.. si può CERCARE di cambiare, ma voler cambiare al 100% è solo un'assurda ed erronea convinzione.

Marco831
"giuseppe87x":
Secondo me la necessità di voti/valutazioni di una scuola è direttamente proporzionale alla diminuzione della sua efficienza.


Criptico....

Intendi dire che secondo te un'università non dovrebbe dare valutazioni?

giuseppe87x
Secondo me la necessità di voti/valutazioni di una scuola è direttamente proporzionale alla diminuzione della sua efficienza.

Marco831
Scusa, puoi dirmi dov'è che ho detto che il voto è così importante?
L'unica cosa che ho ripetuto almeno 20 volte è che secondo me nel voto non deve entrare solo quello che lo studente ha nella sua testa ma anche la sua capacità di tirarlo fuori.
Ho avuto compagni di corso con la media del 27 che erano decisamente bravi e sapevano fare, ma messi sotto pressione andavano in confusione.
A mio avviso questo va tenuto in considerazione.

Sk_Anonymous
bravo keji! ma scusa marco83 come puoi pensare che il voto sia cosi importante? sicuramente i prof per spronare a studiare i loro allievi con capacità non gli danno tutti trenta, sennò poi si rilassano e sottovalutano l'ambiente, almeno nella mia esperianza di università di medie dimensioni dove i prof ti seguono sin quasi dall'esame di analisi1 (esagero sicuramente me per rendere l'idea...)

Marco831
Non sto parlando delle superiori, parlo dell'università. Alle superiori quello che conta è il voto che ti danno a fine anno, quindi il tempo per correggere il tiro c'è sempre; all'università hai solo una possibilità.

Cosa potrebbero dirti:
"non me la sento di darti 30 e lode la prima volta che fai questo esame"?

keji1
"Marco83":
Non ho mai visto abbassare il voto a qualcuno che sapeva più di altri solo per spronarlo a dare ancora di più.

Eccomi! Parlo come se fosse un prof solo ma sono stati di più!
"guarda, hai fatto bene, hai risposto a tutte le domande, sei preparato.... per ora ti do un 8 altrimenti poi ti rilassi, non studi più e mi perdi in rendimento"
"non me la sento di darti 10 in pagella il primo quadrimestre perchè se no non t'impegni più, non fai più niente..."
"ti do un nove se no ti monti la testa.."
Sono frasi del genere che mi demoralizzano, non i voti alti!

Marco831
"gaussz":
secondo me bisogna distinguere tra università e mondo del lavoro, non sono la stessa cosa. chi ti dice che uno anche se ha la media del 30 solo perchè mantiene la lucidità nei momenti difficili poi abbia una preparazione scadente il che implica non sapersi adattare nel mondo del lavoro. secondo la mia esperienza ciò è frequente, anzi le persone più preparate sono quelle il cui voto viene abbassato, forse anche volutamente dai professori per spingerla a dare il meglio di se stessi, o no? :D


Secondo me è meglio sapere 80 su 100 ma essere in grado di usare quell'80% al momento buono piuttosto che sapere 100 su 100 e andare in palla nei momenti "difficili".
Continuo a sostenere che l'università non deve essere un posto dove si valutano le mere conoscenze di una persona.
L'università è un periodo di formazione, sotto tutti i punti di vista. Specialmente in campo ingegneristico spesso ci si troverà ad operare in condizioni "stressanti". Tempi stretti, richieste pressanti, responsabilità di un certo livello (spesso che sforano nel campo del penale...). Se uno non è in grado di mantenere la calma e dare il meglio di se quando la situazione si fa difficile non è giusto valutarlo con il massimo dei voti.

La tua visione dell'università mi sembra che sia:

Io (professore) ti metto a tuo agio e nelle condizioni in cui riesci a rendere meglio per capire quello che realmente sai.

La mia versione dell'università è:

Io (professore) cerco di metterti in una situazione difficile e vedo come ne sai uscire.


Tornando al tuo post, non credo che chi prende 30 lo prenda solo perchè è sicuro di se, percio non credo proprio che i 30 vadano a gente impreparata.

...O no.. era riferito alla tua ultima affermazione. Non ho mai visto abbassare il voto a qualcuno che sapeva più di altri solo per spronarlo a dare ancora di più.

Sk_Anonymous
cioè? :-D

Marco831
Gaussz, io ti risponderei:
... o no...

Marco831
Come migliorare:

secondo me cominciare a discutere gli argomenti con i tuoi compagni di corso alla fine delle lezioni ti aiuterebbe molto a prendere confidenza.
Succede sempre che alla fine della lezione ci sia qualcuno che non ha capito qualcosa e che cerca di farselo spiegare da qualcun'altro. Prendi l'occasione al volo!
Non ti dico questo per spingerti a fare il fenomeno, ma perchè spesso si impara più spiegando a qualcun'altro che studiando per conto proprio. La persona a cui spieghi ti farà delle domande, spesso "scomode". Se tu ti sforzi di cercare una risposta (spesso bsata anche solo sul buon senso) acquisterai una confidenza che risulterà determinante all'esame.

L'anno scorso ho passato una settimana a rispiegare l'analisi vettoriale ad un mio compagno di corso che a suo tempo non aveva fatto analisi granche bene. Beh, non so chi ci ha guadagnato di più!

Sk_Anonymous
secondo me bisogna distinguere tra università e mondo del lavoro, non sono la stessa cosa. chi ti dice che uno anche se ha la media del 30 solo perchè mantiene la lucidità nei momenti difficili poi abbia una preparazione scadente il che implica non sapersi adattare nel mondo del lavoro. secondo la mia esperienza ciò è frequente, anzi le persone più preparate sono quelle il cui voto viene abbassato, forse anche volutamente dai professori per spingerla a dare il meglio di se stessi, o no? :D

fabio887
Sì, sono d'accordo Marco che deve essere così: ci mancherebbe che appoggiasse molto anche le persone emotive. Ma appunto chi è come me che diciamo non è un freddo calcolatore, come può affrontarla? A volte mi chiedo se avessi fatto meglio a non farla ma mi piace quel che studio, e vado avanti. Certo non mi aspettavo a dover far fronte a problemi di questo tipo.. mi aspettavo di dover studiare e di esser valutato per quel che so.
Comunque io dico che quelli che prendono tutti 30 sono anche bravi, ma sono anche e soprattutto gente che sanno ambientarsi, che ci sanno stare, che sanno farsi rispettare. Il voto solo al 50/60% è conoscenza, altrimenti come si spiega il fatto che all'esame di Chimica io che ho fatto tutto ho preso 26 e un altro che ha fatto meno (molto meno di me) all'esame orale pur sapendo circa le mie stesse cose è arrivato a 30? Lui, a differenza mia, è uno che appare meglio, piu' rilassato e calmo...
comunque devo trovare un modo per rassegnarmi a questa situazione ... non voglio esserne vittima, c'è gente che ha lasciato per queste cosette... io voglio andare avanti....ma come migliorare? non è che ci riesca..perchè ad ogni esame è la stessa storia: vuoti, emozioni, leggerezze e il voto scende scende scende.

Marco831
Quando il tuo capo un cliente o semplicemente qualcuno con cui avrai a che fare ti farà una domanda scomoda o cercherà di metterti sotto pressione tu che farai? Gli risponderai:
"non è che potrebbe scrivermi la domanda che appena mi calmo e riesco a rilassarmi vedo di risponderle..."?

Dove sto io c'è un meeting ogni settimana con il prof per cui faccio ricerca e con tutti gli altri ricercatori del suo gruppo. Bisogna presentare i risultati della settimana e se si dicono cazzate le domande e gli appunti arrivano belli diretti sia dal prof che dagli altri studenti e se uno comincia ad emozionarsi o a essere incerto sulle proprie decisioni va a finire che nel giro di 6 mesi lo mandano a casa e questo è quello che succede nel mondo reale.
L'università deve essere un periodo di formazione, sotto tutti i punti di vista!

Sk_Anonymous
ok, però perchè se uno ha le capacità per affrontare il mondo del lavoro come gli altri deve vedersi valutare in modo diverso da quello che merita, per esempio la cosa può essere risolta ponendo allo studente delle domande scritte in cui lo stress è minore, un bravo professore deve occuparsi anche delle modalità come insegnare , anzi soprattutto

Giusepperoma2
"gaussz":
cioè voglio dire che per me i professori dovrebbero essere solo dei freddi calcolatori che svolgono la funzione di quantificare le conoscenze indipendentemente da come uno le dice, se emozionato o impaurito, anzi aiutare di più questi casi e non abbatterli mettendogli brutti voti... come dice Marco83, le persone vanno rispettate tutte...


concordo sulla parte del rispetto, non su quella dei freddi calcolatori...

E' giusto cercare di mettere lo studente a proprio agio, ma poi... uno deve valutare quello che lo studente dice, non quello che lo studente direbbe se fosse tranquillo o meno emotivo (peraltro impossibile da fare, o no?)

In piu' e' sicuramente vero che se una persona riesce ad attingere alle proprie conoscienze anche sotto stress o se si fa condizionare meno da fattori esterni e' piu' preparata ad affrontare il mondo del lavoro...

stellacometa
Però è anche pur vero che avere un po di "confidenza" con i prof non dispiace..siamo pur sempre tutti delle persone!!!

Sk_Anonymous
cioè voglio dire che per me i professori dovrebbero essere solo dei freddi calcolatori che svolgono la funzione di quantificare le conoscenze indipendentemente da come uno le dice, se emozionato o impaurito, anzi aiutare di più questi casi e non abbatterli mettendogli brutti voti... come dice Marco83, le persone vanno rispettate tutte...

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