Ancora sulle leggi: i diritti d'autore
Purtroppo mi accorgo che il thread ripetizioni, su cui si era finiti ad affrontare una discussione generale sul rispetto delle leggi, è stato chiuso. Ammetto che in parte è stato anche per colpa mia: ho ironizzato su un forumista e lui è andato in tilt, prometto al moderatore che cercherò di evitarlo, però al tempo stesso gli chiedo un intervento più deciso nel limitare certe intemperanze sconnesse.
Mi dispiace della prematura chiusura perchè ho trovato i punti esposti interessanti (anche se OT) ed l'argomento è stato appena sfiorato. Molti altri aspetti potevano essere discussi, ma a questo punto non credo valga la pena menzionarli tutti.
Su uno però mi è rimasta una curiosità: oltre alla mancata dichiarazione di introiti marginali, ci sono alcuni comportamenti molto diffusi che riguardano i beni soggetti a diritto d'autore, ed in particolare mi erano venuti in mente:
- copie fotostatiche o digitali di libri (in particolare testi accademici) oltre il 10%
- copia di software non open source per un uso che superi l'ambito strettamente personale (per esempio la scrittura di una tesina)
- download o acquisto (in qualsiasi quantità e modalità) di film, musica, suonerie di cellulari, od anche acquisto di cd e dvd non originali (senza marchio SIAE, per intendersi)
A quanto ricordo (ma vi consiglio di fare una ricerca bibliografica per conto vostro a riguardo), da un punto di vista tecnico sono considerati più vicini al furto di quanto non lo sia una mancata dichiarazione di redditi.
Da un punto di vista quantitativo, la probabilità che vengano sanzionati ad un privato è pressappoco analoga a quelle delle ripetizioni non dichiarate: quasi nulla.
Dicevo, appunto, mi è rimasta la curiosità di conoscere l'opinione corrente a riguardo, e ringrazio quanti vorranno esprimerla in forma coerente e rispondere al breve sondaggio proposto.
Mi dispiace della prematura chiusura perchè ho trovato i punti esposti interessanti (anche se OT) ed l'argomento è stato appena sfiorato. Molti altri aspetti potevano essere discussi, ma a questo punto non credo valga la pena menzionarli tutti.
Su uno però mi è rimasta una curiosità: oltre alla mancata dichiarazione di introiti marginali, ci sono alcuni comportamenti molto diffusi che riguardano i beni soggetti a diritto d'autore, ed in particolare mi erano venuti in mente:
- copie fotostatiche o digitali di libri (in particolare testi accademici) oltre il 10%
- copia di software non open source per un uso che superi l'ambito strettamente personale (per esempio la scrittura di una tesina)
- download o acquisto (in qualsiasi quantità e modalità) di film, musica, suonerie di cellulari, od anche acquisto di cd e dvd non originali (senza marchio SIAE, per intendersi)
A quanto ricordo (ma vi consiglio di fare una ricerca bibliografica per conto vostro a riguardo), da un punto di vista tecnico sono considerati più vicini al furto di quanto non lo sia una mancata dichiarazione di redditi.
Da un punto di vista quantitativo, la probabilità che vengano sanzionati ad un privato è pressappoco analoga a quelle delle ripetizioni non dichiarate: quasi nulla.
Dicevo, appunto, mi è rimasta la curiosità di conoscere l'opinione corrente a riguardo, e ringrazio quanti vorranno esprimerla in forma coerente e rispondere al breve sondaggio proposto.
Risposte
poi la microsoft e covivono lo stesso anke se mi scarico qualche programmaQuesto è un puro ragionamento da free rider.
Sotto questo aspetto, le due cose sono configurate allo stesso modo.
Tuttavia, dal punto di vista economico (scientifico) le due cose sono configurate in maniera sostanzialmente diversa.
Ma è un discorso lungo e potrebbe risultare noioso.
Quella era una mia opinione, non ho nessuna difficoltà ad ammeterlo, so che è un ragionamento sbagliato ma se mi scarico un mp3 x ascoltarmelo non è un grave reato.....poi la microsoft e covivono lo stesso anke se mi scarico qualche programma..... Invece sui libri la vedo diversamente, ho sempre comprato e comprerò sempre i libri...
"Cmax":
Tra l'altro, l'acquisizione non regolare di materiale copyright non danneggia solo il singolo detentore, ma una comunità che vi lavora, ed evita una catena di valore aggiunto su cui verrebbero pagate delle imposte, che vengono quindi evase.
Quoto in pieno.
"Cheguevilla":
È più grave la mancata dichiarazione dei redditi, poiché la parte danneggiata è la collettività nel suo complesso.
"The borg":
è più grave violarlo di un singolo privato piccolo cittadino ke di una major discografica
Si tratta di opinioni strettamente personali o ritenete ci siano elementi più oggettivi su cui basarle (non so, magari qualche indicazione bibliografica)?
In genere si ritiene che la collettività sia danneggiata da qualsiasi violazione delle sue regole, e non saprei come privilegiarne qualcuna rispetto alle altre. Tra l'altro, l'acquisizione non regolare di materiale copyright non danneggia solo il singolo detentore, ma una comunità che vi lavora, ed evita una catena di valore aggiunto su cui verrebbero pagate delle imposte, che vengono quindi evase.
Di molto materiale poi una major non è il detentore, ma semplicemente il distributore, od anche un rappresentante: un libro, per esempio, è un guadagno essenzialmente dell'editore, ma la titolarità rimane dell'autore.
Personalmente non riesco a vedere sostanziali differenze, anche se, come tutti coloro cha hanno compiuto studi scientifici, gran parte del materiale di studio e del software usato era in copia non ufficiale (altrimenti non me li sarei mai potuto permettere).
Io scarico da Emule quindi x violo il diritto d'autore....xroè più grave violarlo di un singolo privato piccolo cittadino ke di una major discografica
È più grave la mancata dichiarazione dei redditi, poiché la parte danneggiata è la collettività nel suo complesso.
Non lo so.
Io nutro un astio irrazionale e nostalgico verso i diritti d'autore, non sono attendibile.
Io nutro un astio irrazionale e nostalgico verso i diritti d'autore, non sono attendibile.