Affrontare un esame

Light_1
Salve a tutti ,

vorrei un consiglio da voi .


Giovedì scorso ho avuto l' esame di Fisica 2 ,

il giorno prima dell ' orale sono andato nell 'ufficio del Prof. e ho scoperto di non aver passato l' esame ,

cosa che non mi aspettavo visto che ero sicuro della logica dei miei ragionamenti .

Fatto sta che il motivo per cui sono stato bocciato , sono stati due semplici errori di calcolo , peccato che questi errori riguardavano le prime domande dei due problemi che ci hanno assegnato , dunque anche se giusti i ragionamenti , non m'è venuto un risultato giusto . Per dirvene uno, ho sbagliato nella conversione tra gradi e radianti , ma non nel procedimento della conversione , bensì nel banale calcolo

$(20pi)/(360°)$ :cry: , mè venuto un risultato di 3 ordini di grandezza più piccolo di quello giusto.

Ora è evidente , che l' ansia m ' ha fatto un brutto scherzo , il Prof. mi ha chiesto se avessi altro per la testa all' esame e mi ha detto che un Fisico non può permettersi errori del genere.

Arrivo al punto , mercoledì ho l' esame di Calcolo 2 , e ho veramente paura di giocarmelo per qualche cavolata del genere.

So che più che una domanda "sembra " una sfogo , ma ho veramente buttato sangue dagli occhi per questi esami ,

avete un consiglio per me , un "trucco" che avete usato voi nell ' affrontare esami del genere in cui l' errore è sempre
dietro l' angolo ?

Grazie.

Risposte
Vikhr
Ed è per questo motivo che a volte succede che chi primeggiava alle superiori venga deluso all'Università. Non basta studiare, ci vuole anche fortuna, autocontrollo e capacità di sapersi adattare e di sapersi anche farsene una ragione di fronte a insuccessi e capire che quello che conta è farsi una cultura e non passare tutti gli esami con 30 e Lode.

Light_1
È un'ottima ricetta per finire fuoricorso, di questo ne sono certo, ma è pur vero che spesso la scuola ignora che i tempi di apprendimento inteso come raggiungimento di una padronanza anche di tipo emotiva non sempre sono uguali per tutti. Aggiungi il fatto che io pretendo di studiare (studio sia l'Amaldi che il SilvestriniMencuccini) in modo approfondito (considerando la situazione attuale e le recenti riforme) e capirai che sono una persona poco sveglia che si rifiuta ostinatamente di copiare come fanno ormai quasi tutti.



Mi sono rispecchiato molto in te . Riguardo alla padronanza emotiva ,
per me questo è un grande problema . Senza scendere nel profondo della cosa , dico semplicemente che il fatto di non poter controllare al 100% la materia in esame , per ovvi e giustificabili motivi tra l' altro, rappresenta per me un grande ostacolo nel raggiungimento di quella sicurezza che mi eviterebbe di fare stupidi errori.

Di recente, per fortuna, sto limando questa sorta di perfezionismo . :-D

Intermat
"Vikhr":
Io ho trovato una soluzione a questi problemini: cerco di fare pochi esami a sessione e di rimandare gli esami in cui bisogna fare calcoli numerici a quando sono veramente sicuro di me stesso e dei miei strumenti matematici e soprattutto sereno e riposato (ho fatto lo stesso con Fisica 2 e la professoressa mi sta paradossalmente pressando affinché io faccia il suo esame e le dica perché non ho voluto esonerarmi come hanno fatto gli altri).


Tattica opposa alla mia. Ho fatto un esame in cui l'unica difficoltà (che poi non era nemmeno tale) erano i conti. Dopo una settimana passata a svegliarmi alle 6.30 per studiare/seguire i corsi dalle 8 alle 22 sono riuscito a sbagliare i conti sottraendo due volte lo stesso valore. Ancora non mi sono stati dati i risultati...ma il bello è che l'errore l'ho fatto ricontrollando il compito... ](*,)

Vikhr
Purtroppo capita e non c'è una causa univoca, ma di certo se hai studiato e hai capito non è il mancato studio e l'unica cosa che dovresti fare è sentirti a posto con la coscienza.

Io ho trovato una soluzione a questi problemini: cerco di fare pochi esami a sessione e di rimandare gli esami in cui bisogna fare calcoli numerici a quando sono veramente sicuro di me stesso e dei miei strumenti matematici e soprattutto sereno e riposato (ho fatto lo stesso con Fisica 2 e la professoressa mi sta paradossalmente pressando affinché io faccia il suo esame e le dica perché non ho voluto esonerarmi come hanno fatto gli altri).

È un'ottima ricetta per finire fuoricorso, di questo ne sono certo, ma è pur vero che spesso la scuola ignora che i tempi di apprendimento inteso come raggiungimento di una padronanza anche di tipo emotiva non sempre sono uguali per tutti. Aggiungi il fatto che io pretendo di studiare (studio sia l'Amaldi che il SilvestriniMencuccini) in modo approfondito (considerando la situazione attuale e le recenti riforme) e capirai che sono una persona poco sveglia che si rifiuta ostinatamente di copiare come fanno ormai quasi tutti.

Accelerando troppo con Fisica 1 mi sono dovuto accontentare di esonerarmi con 25 e di superare l'esame con 27, ma devo ammettere che il prof era di manica larga (esami non a crocette, per fortuna, ma pur sempre con esercizi di tipo liceale) ed io sono stato fortunato a capitare nel suo primo anno di insegnamento; diversamente, sarei indietro di un esame tosto in più.

Light_1
Grazie a tutti per i consigli.

vict85
Con l'esperienza ti accorgi automaticamente di alcune discrepanza, con il tempo ci arriverai. Ma per ora devi prendere carta e penna e controllare.

Zero87
"Light_":
il Prof. mi ha chiesto se avessi altro per la testa all' esame e mi ha detto che un Fisico non può permettersi errori del genere.

Sì, vabbè, nessuno può permettersi un errore del genere, però mi sembra una frase un po' cattiva detta a qualcuno che ha commesso una svista. :?

Black Magic
Ciao,

non preoccuparti, l'errore che hai commesso ti ha consentito di imparare una cosa nuova: stare attento che ciò che ottieni sia coerente con quanto ti aspetti.
È capitato di sbagliare, ciò non implica che hai fallito ma solo che hai imparato cose nuove.
Non devi scoraggiarti, dunque. Ricomincia da dove sei e riprova l'esame con entusiasmo.

Light_1
Un modo è spesso di controllare materialmente che il risultato abbia le caratteristiche cercate. Per esempio un massimo deve essere un massimo, un elemento che soddisfa una equazione deve soddisfare l'equazione e così via.


Infatti , il Prof. mi ha bocciato per un motivo del genere . Per essere precisi il problema nel quale ho commesso l' errore , riguardava un fascio di protoni di cui davano velocità e massa, che passava nel traferro di un magnete bipolare.
Nel testo davano l' angolo con cui questo fascio usciva dal traferro , e bisognava calcolare ,

il campo B necessario a quella deflessione,

la corrente che passava all' interno di una spira posta....( servirebbe il disegno)

poi trattare il tutto includendo la RR.

Ora io ho sbagliato , dal punto di vista numerico, all' inizio , mi veniva un campo magnetico enorme , al che il Prof, m' ha detto che avrei proprio dovuto accorgermene.

vict85
Il nervosismo capita a tutti, a me una volta è capitato di non mettere il nome in un esame che avevo fatto tutto corretto. Gli errori insegnano a ricontrollare due volte prima di consegnare ;) o appena finisci una parte dell'esercizio.

Un modo è spesso di controllare materialmente che il risultato abbia le caratteristiche cercate. Per esempio un massimo deve essere un massimo, un elemento che soddisfa una equazione deve soddisfare l'equazione e così via.

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