21 (film)
L'ho visto ieri sera e volevo sentire l'opinione di altri frequentatori del forum.
A me non è dispiaciuto.
Diciamo che forse la visione della matematica è un po' riduttiva, nel senso che si riduce a operazioni banali ma velocissime.
A me non è dispiaciuto.
Diciamo che forse la visione della matematica è un po' riduttiva, nel senso che si riduce a operazioni banali ma velocissime.
Risposte
Io l'ho visto è posso dire che è un bel film però non andiamo oltre.
dench'iù
"malato":
ciao, mi ha molto colpito una delle scene iniziali quando kevin spacey fa il giochetto capra o macchina, e non riesco a capacitarmi di come cambiando scelta si abbia il 67% delle possibilità di vincere una macchina; non si avrebbe lo stesso numero di possibilità non cambiando risposta? le possibilità non sarebbero sempre del 50% avendo 2 sole porte?
c'è qualcuno che mi può illuminare?
grassie
ormai è diventata una persecuzione su questo forum.

Usando la funzione 'cerca' si può trovare ad esempio questo link:
http://www.matematicamente.it/forum/21-t29269.html?highlight=monty%20hall
Buona lettura.
ciao, mi ha molto colpito una delle scene iniziali quando kevin spacey fa il giochetto capra o macchina, e non riesco a capacitarmi di come cambiando scelta si abbia il 67% delle possibilità di vincere una macchina; non si avrebbe lo stesso numero di possibilità non cambiando risposta? le possibilità non sarebbero sempre del 50% avendo 2 sole porte?
c'è qualcuno che mi può illuminare?
grassie
c'è qualcuno che mi può illuminare?
grassie
Ho visto il film venerdí sera e devo dire che è veramente pessimo.
A parte il fatto che la vicenda raccontata contiene sí e no un 10% di verità, il restante 90% di invenzione è veramente pietoso.
La sceneggiatura è piena di buchi (da dove vengono i soldi che i ragazzi scommettevano? Com'è possibile che i sorveglianti si accorgano dopo piú di un anno che l'unica persona che sbancava i tavoli del blackjack era un ragazzetto che aveva nomi diversi e sempre la stessa faccia? Cosa vuoi che gliene freghi al gorilla di Las Vegas della laurea di uno studente del MIT?) , la matematica viene citata in modo piú o meno folkloristico e puerile (mi sta bene l'aneddoto su Newton e Raphson mentre è ridicolo il riferimento il giochino delle 3 porte visto che proviene da un vero quiz televisivo americano e che negli anni scorsi è nato anche un piccolo caso su quell'indovinello [@Nikilist: il ragionamento del protagonista è corretto, la probabilità della seconda porta è di 2/3, fatti l'elenco di tutti i casi per convincertene] come ridicolo è il fatto che il prof. trovi straordinario che il protagonista dia una risposta basata sulla probabilità...che diamine era in un'aula del MIT durante un corso di matematica, che si aspettava? Per non parlare del fatto che il cognome Cauchy pronunciato "Còsci" fa cadere i capelli anche ad un lemure), ma soprattutto la storia che ci hanno montato sopra è di un politicamente corretto da far venire il voltastomaco.
Ma questi benedetti sceneggiatori si trovano tra le mani un discreto libro imperniato su una vicenda deliziosamente amorale (far soldi legalmente usando un metodo statistico) e non riescono a tirar fuori niente di meglio della solita parabola genio-sfigato-ma-leale-con-gli-amici-sfigati -> ricco-cagone-con-morosa-strafiga -> genio-sfigato-e-beffato-senza-amici -> genio-che-ha-imparato-la-lezione-ed-è-riuscito-a-tenersi-la-morosa-strafiga-e-a-restare-amico-degli-sfigati ?!?!?!
Alla fine volevo vomitare.
Kevin Spacey per carità è sempre un grande ma dopo avergli visto interpretare due fra i piú cattivi personaggi che mente umana abbia mai concepito (Kaiser Soze dei "Soliti sospetti" e il serial killer di "Seven") vederlo fare il prof. bastardo-mafioso è per lo meno stucchevole.
I produttori devono veramente avere una bassissima opinione del pubblico cinematografico per trovare il coraggio di buttare a mare una vicenda reale cosí intrigante con una sceneggiatura e un prodotto di rara insulsaggine.
Chi non l'ha visto se ne tenga alla larga e se vuole saperne qualcosa si legga piuttosto il libro ("Bleckjack club") che non è un capolavoro ma almeno si attiene ai fatti.
Ecco, mi è piacuta la colonna sonora. Quella sí l'ho trovata decisamente ben assortita.
Non credo, visto che dopo questa vicenda i casinò hanno modificato alcune regole di accesso ai tavoli da Blackjack per cui il metodo risulta non piú praticabile.
Il sistema era ovviamente ben piú complicato di quanto traspare dal film poiché vi erano piú Grandi Puntatori e una terza figura di giocatore (i Gorilla) che serviva per confondere ulteriormente le idee a quelli che controllavano le giocate.
A parte il fatto che la vicenda raccontata contiene sí e no un 10% di verità, il restante 90% di invenzione è veramente pietoso.
La sceneggiatura è piena di buchi (da dove vengono i soldi che i ragazzi scommettevano? Com'è possibile che i sorveglianti si accorgano dopo piú di un anno che l'unica persona che sbancava i tavoli del blackjack era un ragazzetto che aveva nomi diversi e sempre la stessa faccia? Cosa vuoi che gliene freghi al gorilla di Las Vegas della laurea di uno studente del MIT?) , la matematica viene citata in modo piú o meno folkloristico e puerile (mi sta bene l'aneddoto su Newton e Raphson mentre è ridicolo il riferimento il giochino delle 3 porte visto che proviene da un vero quiz televisivo americano e che negli anni scorsi è nato anche un piccolo caso su quell'indovinello [@Nikilist: il ragionamento del protagonista è corretto, la probabilità della seconda porta è di 2/3, fatti l'elenco di tutti i casi per convincertene] come ridicolo è il fatto che il prof. trovi straordinario che il protagonista dia una risposta basata sulla probabilità...che diamine era in un'aula del MIT durante un corso di matematica, che si aspettava? Per non parlare del fatto che il cognome Cauchy pronunciato "Còsci" fa cadere i capelli anche ad un lemure), ma soprattutto la storia che ci hanno montato sopra è di un politicamente corretto da far venire il voltastomaco.
Ma questi benedetti sceneggiatori si trovano tra le mani un discreto libro imperniato su una vicenda deliziosamente amorale (far soldi legalmente usando un metodo statistico) e non riescono a tirar fuori niente di meglio della solita parabola genio-sfigato-ma-leale-con-gli-amici-sfigati -> ricco-cagone-con-morosa-strafiga -> genio-sfigato-e-beffato-senza-amici -> genio-che-ha-imparato-la-lezione-ed-è-riuscito-a-tenersi-la-morosa-strafiga-e-a-restare-amico-degli-sfigati ?!?!?!
Alla fine volevo vomitare.
Kevin Spacey per carità è sempre un grande ma dopo avergli visto interpretare due fra i piú cattivi personaggi che mente umana abbia mai concepito (Kaiser Soze dei "Soliti sospetti" e il serial killer di "Seven") vederlo fare il prof. bastardo-mafioso è per lo meno stucchevole.
I produttori devono veramente avere una bassissima opinione del pubblico cinematografico per trovare il coraggio di buttare a mare una vicenda reale cosí intrigante con una sceneggiatura e un prodotto di rara insulsaggine.
Chi non l'ha visto se ne tenga alla larga e se vuole saperne qualcosa si legga piuttosto il libro ("Bleckjack club") che non è un capolavoro ma almeno si attiene ai fatti.
Ecco, mi è piacuta la colonna sonora. Quella sí l'ho trovata decisamente ben assortita.
"Nikilist":
Se Kevin Spacey si fosse messo a spiegare l'idea del sistema allora (oltre ad avere tutti che nei casinò giocano a Blackjack)
Non credo, visto che dopo questa vicenda i casinò hanno modificato alcune regole di accesso ai tavoli da Blackjack per cui il metodo risulta non piú praticabile.
Il sistema era ovviamente ben piú complicato di quanto traspare dal film poiché vi erano piú Grandi Puntatori e una terza figura di giocatore (i Gorilla) che serviva per confondere ulteriormente le idee a quelli che controllavano le giocate.
A vederlo così sembra che la teoria matematica stia non nel praticare il metodo bensì nell'inventarlo e/o spiegarlo. In fin dei conti se si dessero istruzioni strette (a 15 punta tot, a 16 tot, sdoppia sempre, etc) il tutto si riduce a (neanche poi tanto) veloci calcoli aritmetici di +1 e -1 che quasi tutti sanno fare a mente senza problemi.
Oltre al dialoghino iniziale sulla probabilità, che non mi convince (a mio parere aprendo la terza porta si entra in un evento ben determinato e le probabilità collassano a 50-50), e a qualche battuta "nerdiana" (bellissima l'idea di fibonacci sulla torta
) c'era ben poco di matematico in questo film. Se Kevin Spacey si fosse messo a spiegare l'idea del sistema allora (oltre ad avere tutti che nei casinò giocano a Blackjack
) sarebbe stato davvero solo un film per sfegatati matematici. A me però sarebbe piaciuto, forse perché sono tra questi
.
Mi chiedo più che altro che ruolo giocasse l'asso e quale fosse il sup dei valori delle carte +1. Il resto è abbastanza chiaro: si tratta di massimizzare la probabilità che si abbia un punteggio alto (a occhio 17 in su) con le prime due carte e mai chiederne altre. Non mi sembra comunque molto efficace, ma non so quale è il massimo a cui il banco si fermi. è chiaro che se il mazzo è alto e il banco si ferma a valori minori del sup di cui sopra la probabilità di vittoria è parecchio alta...
Oltre al dialoghino iniziale sulla probabilità, che non mi convince (a mio parere aprendo la terza porta si entra in un evento ben determinato e le probabilità collassano a 50-50), e a qualche battuta "nerdiana" (bellissima l'idea di fibonacci sulla torta



Mi chiedo più che altro che ruolo giocasse l'asso e quale fosse il sup dei valori delle carte +1. Il resto è abbastanza chiaro: si tratta di massimizzare la probabilità che si abbia un punteggio alto (a occhio 17 in su) con le prime due carte e mai chiederne altre. Non mi sembra comunque molto efficace, ma non so quale è il massimo a cui il banco si fermi. è chiaro che se il mazzo è alto e il banco si ferma a valori minori del sup di cui sopra la probabilità di vittoria è parecchio alta...
L'ho visto
anche io ieri sera
... E' assurdo pensare sia tratto xD da una storia vera... fa venire voglia di provarci xD...
Certo l'aspetto matematico non è molto curato xD ma penso per due motivi principali ... Ovviamente non potevano mostrare con estrema curanza come contare le carte al cinema, sarebbero potuti essere soggetti a critiche o censure... Ed anche poi perché avrebbero potuto ricevere pochi consensi, a causa di pregiudizi basati su un film matematico...
Cmq bello


Certo l'aspetto matematico non è molto curato xD ma penso per due motivi principali ... Ovviamente non potevano mostrare con estrema curanza come contare le carte al cinema, sarebbero potuti essere soggetti a critiche o censure... Ed anche poi perché avrebbero potuto ricevere pochi consensi, a causa di pregiudizi basati su un film matematico...
Cmq bello

Io non ho visto il film ma ho letto (qualche anno fa) il libro del giornalista che ha divulgato la storia di questi studenti.
È una di quelle storie che se non sapessi che sono vere non ci crederesti mai.
Non credo voglia dare una visione organica del mondo matematico ma solo un'idea del fatto che spesso con strumenti semplici si possono ottenere grandi risultati...purché si abbia la testa per farlo...
È una di quelle storie che se non sapessi che sono vere non ci crederesti mai.
Non credo voglia dare una visione organica del mondo matematico ma solo un'idea del fatto che spesso con strumenti semplici si possono ottenere grandi risultati...purché si abbia la testa per farlo...
