Votazioni esame in centesimi
Salve, c'è un professore della mia facoltà che assegna i voti in centesimi, che poi trasforma in trentesimi, senza però dirci secondo quale regola! Tra l'altro 17 = 18!
Questi sono alcuni voti di qualche appello, riuscite a capire come li trasforma in trentesimi?
33 -> 17
34 -> 17
35 -> 18
36 -> 18
38 -> 18
40 -> 19
41 -> 19
42 -> 20
47 -> 21
48 -> 21
63 -> 26
Purtroppo non ho altri voti oltre a questi sopra elencati...
Questi sono alcuni voti di qualche appello, riuscite a capire come li trasforma in trentesimi?
33 -> 17
34 -> 17
35 -> 18
36 -> 18
38 -> 18
40 -> 19
41 -> 19
42 -> 20
47 -> 21
48 -> 21
63 -> 26
Purtroppo non ho altri voti oltre a questi sopra elencati...
Risposte
Esatto, il compito è lungo ed estremamente difficile!
Ok, prendo per buona la "regola" postata da @melia
Grazie a tutti!
Ok, prendo per buona la "regola" postata da @melia

Grazie a tutti!
Dipende. Magari il professore dà un compito eccessivamente difficile o molto lungo, consapevole del fatto che sia praticamente impossibile risolverlo completamente nel tempo a disposizione.
"Ryukushi":
Non sono un po' troppo bonarie come valutazioni? xD
Infatti. Va bene aiutare gli studenti, ma la sufficienza con un terzo del compito svolto mi sembra eccessivo...
Non sono un po' troppo bonarie come valutazioni? xD
La lode?
"vict85":
Come ho detto prima potrebbe essere collegato alla totalità di voti.
Supponi per esempio che in una sessione molti l'hanno fatta molto bene allora voti come il 35 potrebbero essere bassi rispetto alla media di chi ha fatto quel compito. Nella sessione successiva invece è stato un completo disastro e quindi 35 in questa sessione varrebbe di più.
Il fatto è che userà un metodo per misurare la difficoltà del compito usando i risultati degli studenti e ne terrà conto per determinare il voto. È possibile comunque che non sia un semplice scalamento e che tenga conto anche di altre cose.
No, sicuramente non è così, la sufficienza è sempre stata 33.
"@melia":
Credo che sia un po' il metodo che uso nell'assegnare i voti: punteggio fino a 100 punti che poi vengono convertiti in decimi seguendo il criterio che se il compito è facile e ci sono studenti che hanno preso oltre 90 punti, la conversione è diretta dividendo per 10.
Se il compito è risultato difficile dò un bonus, ad esempio, nel caso del tuo docente, con un po' di approssimazione, mi pare che il voto risuti prendendo il voto in centesimi, aggiungendo 25 punti di bonus e poi moltiplicando per $3/10$.
Wow... questa regola funziona sempre per i voti che ho postato... però poi cosa succede per chi prende valutazioni in centesimi superiori a 75?
Credo che sia un po' il metodo che uso nell'assegnare i voti: punteggio fino a 100 punti che poi vengono convertiti in decimi seguendo il criterio che se il compito è facile e ci sono studenti che hanno preso oltre 90 punti, la conversione è diretta dividendo per 10.
Se il compito è risultato difficile dò un bonus, ad esempio, nel caso del tuo docente, con un po' di approssimazione, mi pare che il voto risuti prendendo il voto in centesimi, aggiungendo 25 punti di bonus e poi moltiplicando per $3/10$.
Se il compito è risultato difficile dò un bonus, ad esempio, nel caso del tuo docente, con un po' di approssimazione, mi pare che il voto risuti prendendo il voto in centesimi, aggiungendo 25 punti di bonus e poi moltiplicando per $3/10$.
Come ho detto prima potrebbe essere collegato alla totalità di voti.
Supponi per esempio che in una sessione molti l'hanno fatta molto bene allora voti come il 35 potrebbero essere bassi rispetto alla media di chi ha fatto quel compito. Nella sessione successiva invece è stato un completo disastro e quindi 35 in questa sessione varrebbe di più.
Il fatto è che userà un metodo per misurare la difficoltà del compito usando i risultati degli studenti e ne terrà conto per determinare il voto. È possibile comunque che non sia un semplice scalamento e che tenga conto anche di altre cose.
Supponi per esempio che in una sessione molti l'hanno fatta molto bene allora voti come il 35 potrebbero essere bassi rispetto alla media di chi ha fatto quel compito. Nella sessione successiva invece è stato un completo disastro e quindi 35 in questa sessione varrebbe di più.
Il fatto è che userà un metodo per misurare la difficoltà del compito usando i risultati degli studenti e ne terrà conto per determinare il voto. È possibile comunque che non sia un semplice scalamento e che tenga conto anche di altre cose.
"Uqbar":
In che senso non è sempre uguale?
Nel senso che facendo delle proporzioni, il rapporto tra diversi voti non è uguale.
Problema: sapendo che 35/100 = 18/100 a quanto è uguale ad esempio 42/100? Come lo risolveresti?
Più in generale, si riesce a ricavare un modo rapido per sapere quanti centesimi bisogna totalizzare per prendere ad esempio 28?
"Uqbar":
In che senso non è sempre uguale?
Comunque io fossi in te non avanzerei nessuna protesta al professore perché il metro di proporzione che usa, qualunque esso sia, vi avvantaggia tantissimo rispetto a quello suggerito da maxsiviero e che sarebbe l'unico veramente corretto.

"vict85":
Potrebbe scalare i voti in base al voto più alto raggiunto da uno studente in quel particolare appello.

In che senso non è sempre uguale?
Comunque io fossi in te non avanzerei nessuna protesta al professore perché il metro di proporzione che usa, qualunque esso sia, vi avvantaggia tantissimo rispetto a quello suggerito da maxsiviero e che sarebbe l'unico veramente corretto.
Comunque io fossi in te non avanzerei nessuna protesta al professore perché il metro di proporzione che usa, qualunque esso sia, vi avvantaggia tantissimo rispetto a quello suggerito da maxsiviero e che sarebbe l'unico veramente corretto.
Ho provato a fare la proporzione, ma il rapporto che ottengo non è sempre uguale! Hai provato?
La regola matematica ci sarebbe anche. Sarebbe una semplice proporzione:
\( \text{Voto in trentesimi} : 30 = \text{Voto in centesimi} : 100 \).
\( \text{Voto in trentesimi} : 30 = \text{Voto in centesimi} : 100 \).
Potrebbe scalare i voti in base al voto più alto raggiunto da uno studente in quel particolare appello.
di niente

Ok, speravo in una risposta più "matematica", magari c'era qualche regola usata dal prof che mi sfuggiva.
Grazie lo stesso
Grazie lo stesso

é un pò come alla superiori quando uno prendeva $6,5$ ed un'altro prendeva $5,5$ e/o $6-$
e poi alla fine entrambi venivano promossi con la sufficienza : quello che manca allo studente $a$ per arrivare a $7$
lo converte per colmare quello che manca allo studente $b$ per arrivare a $6$
e poi alla fine entrambi venivano promossi con la sufficienza : quello che manca allo studente $a$ per arrivare a $7$
lo converte per colmare quello che manca allo studente $b$ per arrivare a $6$


Non mi sembra che ci sia una ferrea logica dietro la trasformazione dei voti. Di sicuro però questo schema favorisce abbastanza lo studente, la sufficienza si raggiunge con meno di 40/100 invece che con 60/100!