Vita artificiale!
http://www.sciencemag.org/cgi/content/a ... ce.1190719
Published Online May 20, 2010
Science DOI: 10.1126/science.1190719
Research Articles
Creation of a Bacterial Cell Controlled by a Chemically Synthesized Genome
Daniel G. Gibson,1 John I. Glass,1 Carole Lartigue,1 Vladimir N. Noskov,1 Ray-Yuan Chuang,1 Mikkel A. Algire,1 Gwynedd A. Benders,2 Michael G. Montague,1 Li Ma,1 Monzia M. Moodie,1 Chuck Merryman,1 Sanjay Vashee,1 Radha Krishnakumar,1 Nacyra Assad-Garcia,1 Cynthia Andrews-Pfannkoch,1 Evgeniya A. Denisova,1 Lei Young,1 Zhi-Qing Qi,1 Thomas H. Segall-Shapiro,1 Christopher H. Calvey,1 Prashanth P. Parmar,1 Clyde A. Hutchison, III,2 Hamilton O. Smith,2 J. Craig Venter1,2,*
We report the design, synthesis, and assembly of the 1.08-Mbp Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0 genome starting from digitized genome sequence information and its transplantation into a Mycoplasma capricolum recipient cell to create new Mycoplasma mycoides cells that are controlled only by the synthetic chromosome. The only DNA in the cells is the designed synthetic DNA sequence, including "watermark" sequences and other designed gene deletions and polymorphisms, and mutations acquired during the building process. The new cells have expected phenotypic properties and are capable of continuous self-replication.
Qui l'articolo per esteso:
http://www.sciencemag.org/cgi/rapidpdf/ ... 0719v1.pdf
Published Online May 20, 2010
Science DOI: 10.1126/science.1190719
Research Articles
Creation of a Bacterial Cell Controlled by a Chemically Synthesized Genome
Daniel G. Gibson,1 John I. Glass,1 Carole Lartigue,1 Vladimir N. Noskov,1 Ray-Yuan Chuang,1 Mikkel A. Algire,1 Gwynedd A. Benders,2 Michael G. Montague,1 Li Ma,1 Monzia M. Moodie,1 Chuck Merryman,1 Sanjay Vashee,1 Radha Krishnakumar,1 Nacyra Assad-Garcia,1 Cynthia Andrews-Pfannkoch,1 Evgeniya A. Denisova,1 Lei Young,1 Zhi-Qing Qi,1 Thomas H. Segall-Shapiro,1 Christopher H. Calvey,1 Prashanth P. Parmar,1 Clyde A. Hutchison, III,2 Hamilton O. Smith,2 J. Craig Venter1,2,*
We report the design, synthesis, and assembly of the 1.08-Mbp Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0 genome starting from digitized genome sequence information and its transplantation into a Mycoplasma capricolum recipient cell to create new Mycoplasma mycoides cells that are controlled only by the synthetic chromosome. The only DNA in the cells is the designed synthetic DNA sequence, including "watermark" sequences and other designed gene deletions and polymorphisms, and mutations acquired during the building process. The new cells have expected phenotypic properties and are capable of continuous self-replication.
Qui l'articolo per esteso:
http://www.sciencemag.org/cgi/rapidpdf/ ... 0719v1.pdf
Risposte
"giacor86":
Ma no, intendo dire che se oggigiorno tu vuoi votare no all'abrogazione della legge sull'aborto lo puoi fare liberamente, senza che nessuno ti metta su alcun rogo. Non è un rifiuto della storia. E' una considerazione sullo stato attuale delle cose.
Hai detto bene: "attuale". Nulla garantisce, però, che la storia non possa ripetersi. È anzi proprio dei depositari della verità muoversi a seconda di quanto le circostanze storiche (mutevoli per definizione) permettono loro di realizzare.
C'è una differenza molto cattolica tra "tesi" e "ipotesi", che consente alla Chiesa i più spericolati adattamenti: la "tesi" è la dottrina cattolica nella sua purezza, l'"ipotesi" è quanto di quella dottrina le circostanze storiche permettono di realizzare.
Per esempio, quando la Chiesa parla di "dialogo" (inter-religioso; o con i "non credenti") c'è da chiedersi se lo faccia in "tesi" (perché ne è davvero convinta, riconoscendo ai diversamente credenti pari dignità e moralità) o in "ipotesi", perché ora non si può fare diversamente, nell'attesa che le circostanze mutino (come lo stratega che procrastina lo scontro, e intanto rafforza le sue posizioni).
Ciao,
L.
"Lorenzo Pantieri":
Mah, questi rifiuti della storia mi lasciano sempre perplesso.
Ma no, intendo dire che se oggigiorno tu vuoi votare no all'abrogazione della legge sull'aborto lo puoi fare liberamente, senza che nessuno ti metta su alcun rogo. Non è un rifiuto della storia. E' una considerazione sullo stato attuale delle cose. Sarebbe come se, nello stringere un accordo con il governo tedesco per quetioni territoriali, io ti ricordassi "occhio, 70 anni fa quell li hanno invaso la Francia".
Comunque fine OT
Sulle prime 2 domande la penso esttamente come Lorenzo (ma è solo una questione de di intuito, non so quasi nulla di biologia). Sulla terza... urca.. è molto difficile rispondere. Dovrei rifletterci un po' su.
Le domande di Fioravante. Scommetterei che la risposta alle prime due è "sì". Se pensiamo che la scienza ha solo poche centinaia di anni, è difficile anche solo immaginare quanto possa andare lontano.
Sulla terza rispondo: non saprei. Sicuramente, dovrei studiare, sentire quello che dicono gli scienziati, formarmi un'opinione.
Per me cambia eccome!
La tua posizione non è per nulla a priori, ma è a posteriori: hai riflettuto sulla cosa, ti sei fatto un'idea, hai maturato un'opinione, la sostieni. Nessun problema, qui: le opinioni si possono confrontare, mediare. E anche cambiare (mai successo di aver cambiato opinione? spero di sì!). Diverse opinioni possono convivere tranquillamente: chi ha un'altra opinione è, molto semplicemente, una persona che la pensa diversamente (da te).
Con la verità (a priori, per giunta) il discorso è diverso, rigido: la verità è una sola, non si può mediare, e chi non la condivide è un "errante". E gli erranti vanno "corretti". Magari, se le circostanza storiche lo permettono, con la forza.
Insomma, opinioni diverse possono coesistere tranquillamente, mentre la convivenza verità/errore è ardua...
Dipende che cosa vuol dire "buona"...
Mah, questi rifiuti della storia mi lasciano sempre perplesso. Se le cose sono andate in un certo modo, è bene tenerlo sempre a mente, se non altro per cercare di evitare di fare gli stessi errori, ti pare?
Il Vaticano non ha armi? Oggi no (nel senso di armi da offesa), ma un tempo sì, e si è visto con quali risultati cruenti. Un domani, chissà. Di sicuro, oggi, la Chiesa ha un enorme potere economico (molte centinaia di miliardi di euro; un quarto del patrimonio immobiliare in Italia). E dispone di molti strumenti per far pressione sui politici di tutto il mondo.
Basta vedere i politici in Italia candidati a cariche "cattolicamente sensibili": tutti a far gara di professione di fede (cattolica), oppure, al massimo, a dire di essere alla ricerca della fede (cattolica, naturalmente).
Ciao,
L.
Sulla terza rispondo: non saprei. Sicuramente, dovrei studiare, sentire quello che dicono gli scienziati, formarmi un'opinione.
"giacor86":
Su alcune questioni c'è poca dialettica da fare. Se mi chiedi perchè penso che sia sbagliato fare zombie, la mia risposta non andrebbe molto oltre "Perchè è sbagliato, punto". Ti cambia qualcosa se poi ti dico "lo penso perchè me l'ha detto Dio" o "lo penso perchè me lo sento dentro di mio"? Credo di no, perchè il succo comunque è che io "a priori" ritengo di possedere una verità assoluta (Fare zombie è sbagliato) e cercherei di imporlo alla totalità dell'umanità.
Per me cambia eccome!

La tua posizione non è per nulla a priori, ma è a posteriori: hai riflettuto sulla cosa, ti sei fatto un'idea, hai maturato un'opinione, la sostieni. Nessun problema, qui: le opinioni si possono confrontare, mediare. E anche cambiare (mai successo di aver cambiato opinione? spero di sì!). Diverse opinioni possono convivere tranquillamente: chi ha un'altra opinione è, molto semplicemente, una persona che la pensa diversamente (da te).
Con la verità (a priori, per giunta) il discorso è diverso, rigido: la verità è una sola, non si può mediare, e chi non la condivide è un "errante". E gli erranti vanno "corretti". Magari, se le circostanza storiche lo permettono, con la forza.
Insomma, opinioni diverse possono coesistere tranquillamente, mentre la convivenza verità/errore è ardua...
"giacor86":
Sul fatto che poi una ragione sia buona o meno, lo decide il numero delle persone che riesco a convincere, non credi?
Dipende che cosa vuol dire "buona"...

"giacor86":
Ricordo che il Vaticano non ha armi (se mi tirate fuori crociate, Galilei ed inquisizione, mi ritiro dalla conversazione di netto) se non la scomunica (uuuh che paura) per racimolare consensi.
Mah, questi rifiuti della storia mi lasciano sempre perplesso. Se le cose sono andate in un certo modo, è bene tenerlo sempre a mente, se non altro per cercare di evitare di fare gli stessi errori, ti pare?
Il Vaticano non ha armi? Oggi no (nel senso di armi da offesa), ma un tempo sì, e si è visto con quali risultati cruenti. Un domani, chissà. Di sicuro, oggi, la Chiesa ha un enorme potere economico (molte centinaia di miliardi di euro; un quarto del patrimonio immobiliare in Italia). E dispone di molti strumenti per far pressione sui politici di tutto il mondo.
Basta vedere i politici in Italia candidati a cariche "cattolicamente sensibili": tutti a far gara di professione di fede (cattolica), oppure, al massimo, a dire di essere alla ricerca della fede (cattolica, naturalmente).
Ciao,
L.
"Fioravante Patrone":Sulla Terra... Mi ha appena chiamato, indignato, mio genero/nuora/? Xfassr4423.^4 di bhFGRta (per noi, Alnitak 7).[/quote]
[quote="FrederichN."]Considerando che l'età dell'universo è stimata circa a 12 miliardi di anni fa, 9000000000 di anni ti sembra un bacino di tempo troppo piccolo perchè una cellula che si autoriproduca abbia fatto la sua comparsa sulla scena?
Oh, quasi dimenticavo! Porgile/gli le mie scuse

Su alcune questioni c'è poca dialettica da fare. Se mi chiedi perchè penso che sia sbagliato fare zombie, la mia risposta non andrebbe molto oltre "Perchè è sbagliato, punto". Ti cambia qualcosa se poi ti dico "lo penso perchè me l'ha detto Dio" o "lo penso perchè me lo sento dentro di mio"? Credo di no, perchè il succo comunque è che io "a priori" ritengo di possedere una verità assoluta (Fare zombie è sbagliato) e cercherei di imporlo alla totalità dell'umanità.
Sul fatto che poi una ragione sia buona o meno, lo decide il numero delle persone che riesco a convincere, non credi? Ricordo che il Vaticano non ha armi (se mi tirate fuori crociate, Galilei ed inquisizione, mi ritiro dalla conversazione di netto) se non la scomunica (uuuh che paura) per racimolare consensi.
EDIT= aggiunta dopo aver letto il nuovo post di fioravante
E' vero, la questione chiesa è un OT ed è, in altre vesti, la ripetizione del topic di 34532 pagine di poco tempo fa. Presa visione delle rispettive posizioni, tornerei sul tracciato originale, se Lorenzo è daccordo
.
Sul fatto che poi una ragione sia buona o meno, lo decide il numero delle persone che riesco a convincere, non credi? Ricordo che il Vaticano non ha armi (se mi tirate fuori crociate, Galilei ed inquisizione, mi ritiro dalla conversazione di netto) se non la scomunica (uuuh che paura) per racimolare consensi.
EDIT= aggiunta dopo aver letto il nuovo post di fioravante
E' vero, la questione chiesa è un OT ed è, in altre vesti, la ripetizione del topic di 34532 pagine di poco tempo fa. Presa visione delle rispettive posizioni, tornerei sul tracciato originale, se Lorenzo è daccordo

"Fioravante Patrone":
Sono lontani i tempi di Copernico
http://www.repubblica.it/scienze/2010/0 ... o-4261931/
POLONIA
Copernico sepolto con onore
Tregua tra Chiesa e Scienza
L'astronomo che sfidò l'autorità ecclesiastica sepolto nella cattedrale di Frombork. I resti individuati con il Dna di ossa scoperte nella cattedrale confrontati con frammenti di capelli trovati nei libri dello scienziato
Veramente, gli scherzi del destino!
Ok, magari sono stato io a far spostare l'attenzione sulla Chiesa. Ma, comunque, ho 3 domande. Due "scientifico-tecniche" ed una "etica".
Ovvio che non siamo di fronte alla creazione della vita. Quello fatto però non è certo trascurabile: è stato riprodotto per via sintetica un DNA che ha dimostrato di essere in grado di espletare le funzioni canoniche del DNA di una cellula.
- domanda 1: sarà così difficile fare a meno del citoplasma di una cellula ospite? Insomma, riuscire a partire "from scratch"? La mia impressione è che non sarà banale (anche se dal punto di vista delle applicazioni di questa tecnica, non mi pare proprio un pb significativo). Noto una rivincita mostruosa del genotipo rispetto al fenotipo, alla faccia di tante puntigliose precisazioni:
http://shapiro.bsd.uchicago.edu/Shapiro ... 0Dogma.pdf
- domanda 2: si potrà "inventare" un DNA nuovo che funzioni? Penso che, da questo punto di vista, la risposta sia positiva. Senza bisogno di aspettare un granché: dopotutto tecniche di modificazione (OGM) sono già in uso
- domanda 3: dove mettereste i paletti? Puntate sul livello di complessità della "creatura creata"? Vi preoccupate degli effetti che possono aversi sull'uomo? Ci sono dei diritti degli organismi monocellulari o comunque piccoletti da difendere? La roba nuova la si può lasciare circolare liberamente per il nostro mondo (Venter è assicurato per i potenziali danni che potrebbe arrecare?)?
Non penso ci voglia molta fantasia per aggiungere ulteriori punti alla "domanda 3"
Ovvio che non siamo di fronte alla creazione della vita. Quello fatto però non è certo trascurabile: è stato riprodotto per via sintetica un DNA che ha dimostrato di essere in grado di espletare le funzioni canoniche del DNA di una cellula.
- domanda 1: sarà così difficile fare a meno del citoplasma di una cellula ospite? Insomma, riuscire a partire "from scratch"? La mia impressione è che non sarà banale (anche se dal punto di vista delle applicazioni di questa tecnica, non mi pare proprio un pb significativo). Noto una rivincita mostruosa del genotipo rispetto al fenotipo, alla faccia di tante puntigliose precisazioni:
http://shapiro.bsd.uchicago.edu/Shapiro ... 0Dogma.pdf
- domanda 2: si potrà "inventare" un DNA nuovo che funzioni? Penso che, da questo punto di vista, la risposta sia positiva. Senza bisogno di aspettare un granché: dopotutto tecniche di modificazione (OGM) sono già in uso
- domanda 3: dove mettereste i paletti? Puntate sul livello di complessità della "creatura creata"? Vi preoccupate degli effetti che possono aversi sull'uomo? Ci sono dei diritti degli organismi monocellulari o comunque piccoletti da difendere? La roba nuova la si può lasciare circolare liberamente per il nostro mondo (Venter è assicurato per i potenziali danni che potrebbe arrecare?)?
Non penso ci voglia molta fantasia per aggiungere ulteriori punti alla "domanda 3"
"giacor86":
No, non lo è. Perchè circa le mie personali convinzioni, se fossi io a fare leggi, vieterei a chiunque di poter creare zombie in laboratorio. Ripeto, a chiunque. Anche a chi pensa che sarebbe giusto. E se qualcuno provasse a farlo, a gran voce sosterrò le mie ragioni, e cercherò di convincere quanta più gente possibile per fare in modo che questo divieto venga imposto per legge. Questo perchè nel mio piccolo, circa quella questione, credo di aver ragione.
Di divieti imposti per legge ce ne sono tanti. Battersi per far prevalere la propria posizione è tipico della democrazia. C'è una materia, ti sei fatto un'opinione, voteresti in un certo modo (battendoti dialetticamente per farla prevalere), accetteresti il voto contrario.
Diverso sarebbe se tu dicessi che, poiché tu hai a priori la verità vera, valida per tutti, allora tutti devono fare quello che dici tu, perché "Dio lo vuole". Questa no, non sarebbe una "buona ragione" democratica.
Ciao,
L.
"Lorenzo Pantieri":
Vedi, questo è relativismo.
No, non lo è. Perchè circa le mie personali convinzioni, se fossi io a fare leggi, vieterei a chiunque di poter creare zombie in laboratorio. Ripeto, a chiunque. Anche a chi pensa che sarebbe giusto. E se qualcuno provasse a farlo, a gran voce sosterrò le mie ragioni, e cercherò di convincere quanta più gente possibile per fare in modo che questo divieto venga imposto per legge. Questo perchè nel mio piccolo, circa quella questione, credo di aver ragione.
"giacor86":
E' proprio questo che mi spaventa del relativismo.. La risposta di Lorenzo Pantieri infatti è stata: Ovunque ognuno deciderà di andare, tanto l'etica è un valore relativo e soggettivo per ognuno. Ripeto, a me argomentazioni di questo tipo spaventano.
Non ne hai motivo.
Se decido che io voglio vivere secondo i precetti dell'etica tal dei tali, e lascio libero te di vivere secondo l'etica che vuoi tu, a te che fastidio do? Dov'è il problema? Che cos'è che, razionalmente, devi temere?
A me spaventa invece chi dice: "tutti devono vivere secondo l'etica talaltra, che è l'unica ammessa in quanto giusta". Lì il pericolo è evidente: chi è diversamente credente può essere nel migliore dei casi "tollerato" (nel senso cattolico di "sopportato finché le circostanze non permettono di fare diversamente"), nel peggiore eliminato. Di esempi di Stati fondati su verità assolute ne abbiamo avuti molti, nel corso della storia.
In ogni caso, di etiche diverse e incompatibili sono pieni il mondo e la storia. Prova a parlare con un musulmano (o un ortodosso; o un buddista; probabilmente non devi neppure viaggiare, perché li trovi anche nella tua città). Anche loro ti fanno paura?
Il relativismo non deve far paura a te. Fa paura, invece, e molta, a chi si ritiene portatore della verità assoluta: in una società relativistica (e laica, essendo la laicità faglia del relativismo), il suo potere si riduce. Benedetto XVI teme il relativismo (l'ha definito "male del secolo") proprio per questo.
"giacor86":
Ma occhio, a me di quello che dice Ratzingher non me ne frega proprio niente. Nè tantomeno penso che sia la CC ad essere depositaria della verità. Quindi sono daccordo quando dici che non spetterà (solo) alla CC aiutarci a trovare delle risposte.
Vedi, questo è relativismo.
"giacor86":
Invece Lorenzo, quella del "Povero Darwin" proprio me la devi spiegare. Cosa dice il darwinismo circa la nascita della vita?!?!?!? Me l'ero perso, io pensavo che si limitasse all'evoluzionismo, e quindi a quello che succede DOPO la comparsa della vita, nelle sue forme primordiali, sulla terra.
Hai ragione. Solo, il sapore del tuo argomento mi ricordava quello, analogo, di molti creazionisti ("è impossibile che la vita si sia evoluta fin qui secondo il caso, ergo deve esserci stata una Mente creatrice/ordinatrice"). È un argomento che non regge.
Ciao,
L.
"Lorenzo Pantieri":
forse a Giacor andrebbe bene che i limiti li stabilisse il papa
Hahahahah, capita, quando si fanno post contemporanei.
"Faussone":
Il tema interessante è fino a dove dovremo ritenere giusto realizzare tutto quello che la scienza ci consentirà di fare....
E' proprio questo che mi spaventa del relativismo.. La risposta di Lorenzo Pantieri infatti è stata: Ovunque ognuno deciderà di andare, tanto l'etica è un valore relativo e soggettivo per ognuno. Ripeto, a me argomentazioni di questo tipo spaventano. Ma occhio, a me di quello che dice Ratzingher non me ne frega proprio niente. Nè tantomeno penso che sia la CC ad essere depositaria della verità. Quindi sono daccordo quando dici che non spetterà (solo) alla CC aiutarci a trovare delle risposte.
Invece Lorenzo, quella del "Povero Darwin" proprio me la devi spiegare. Cosa dice il darwinismo circa la nascita della vita?!?!?!? Me l'ero perso, io pensavo che si limitasse all'evoluzionismo, e quindi a quello che succede DOPO la comparsa della vita, nelle sue forme primordiali, sulla terra.
"Faussone":
Non capisco cosa ci sia di tanto spaventoso nel relativismo [...].
Io, invece, i timori del nostro amico li capisco.
Se l'uomo è misura di tutte le cose, non c'è forse il rischio di precipitare nel nichilismo, nell'edonismo, nell'utilitarismo? Non sarà il caso di porre dei limiti alla ragione umana (che, come l'esperienza dimostra, è largamente fallibile)?
Porre freni al relativismo. In linea di principio, potremmo anche essere d'accordo. Il problema, però, sorge subito dopo, nell'individuare chi avrebbe il compito di porre questi limiti. Io? Giacor? Odifreddi? Il papa? Ecco che subito saremmo in disaccordo: forse a Giacor andrebbe bene che i limiti li stabilisse il papa, ma a me non di certo. E allora saremmo punto a capo.
Al relativismo si può forse estendere l'osservazione di (quel comunistaccio di) Churchill a proposito della democrazia: "il peggior regime di tutti, eccettuati tutti gli altri".
Ciao,
L.
OT
@giacor
Non capisco cosa ci sia di tanto spaventoso nel relativismo, guarda che mica significa libertà di fare quello che si vuole!
Non capisco perché non si possa "credere" che l'Uomo possa non sbagliare da solo (che è diverso purtroppo dalla frase "l'Uomo non può sbagliare") senza dover ricorrere ad un qualche Essere metafisico che guidi la sua morale, (spesso banalmente con premi e/o punizioni).
Il relativismo non può fare alcuno dei danni che ha fatto la religione questo è sicuro.
Sono d'accordo con John Lennon: un mondo ideale per me è un mondo anche senza religione....
Per tornare in topic questa notizia non porta alcuna prova verso il materialismo certo, non credo che sia questo il tema interessante della discussione.
Il tema interessante è fino a dove dovremo ritenere giusto realizzare tutto quello che la scienza ci consentirà di fare.... Io sono d'accordo con Fioravante: sinceramente la chiesa cattolica non mi pare possa aiutarci più di tanto a trovare delle risposte.....
@giacor
Non capisco cosa ci sia di tanto spaventoso nel relativismo, guarda che mica significa libertà di fare quello che si vuole!
Non capisco perché non si possa "credere" che l'Uomo possa non sbagliare da solo (che è diverso purtroppo dalla frase "l'Uomo non può sbagliare") senza dover ricorrere ad un qualche Essere metafisico che guidi la sua morale, (spesso banalmente con premi e/o punizioni).
Il relativismo non può fare alcuno dei danni che ha fatto la religione questo è sicuro.
Sono d'accordo con John Lennon: un mondo ideale per me è un mondo anche senza religione....
Per tornare in topic questa notizia non porta alcuna prova verso il materialismo certo, non credo che sia questo il tema interessante della discussione.
Il tema interessante è fino a dove dovremo ritenere giusto realizzare tutto quello che la scienza ci consentirà di fare.... Io sono d'accordo con Fioravante: sinceramente la chiesa cattolica non mi pare possa aiutarci più di tanto a trovare delle risposte.....
"giacor86":
[...]devo ammettere che il relativismo sfrenato e senza frontiere di Lorenzo Pantieri un po' mi spaventa (ma vabbè, rispetto le opinioni degli altri).
Ma guarda un po'!

Benedetto XVI parla proprio di "dittatura del relativismo", un'espressione che ha avuto successo, ma che già a prima vista è balzana e paradossale.
Il relativismo, semplicemente, riconosce a tutti il diritto di professare i propri valori (morali e politici che siano), negando con ciò il diritto di imporli agli altri. La condanna del relativismo significa, semplicemente, la condanna del pluralismo delle concezioni della vita e l'affermazione di un'unica concezione legittima, in quanto "vera".
Benedetto XVI parla di "dittatura" nel senso, paradossale, di "imposizione del divieto di imposizione".

La tua espressione ("relativismo sfrenato e senza limiti") è in linea con il mantra che questo papa va ripetendo ossessivamente: la ragione umana, da sola, non sarebbe autosufficiente, occorrono "limiti" e "freni". Il problema, vedi, è proprio nello stabilire chi dovrebbe tracciare questi limiti e porre questi freni. La risposta di Benedetto XVI è scontata: i limiti li pone la Chiesa cattolica (e cioè lui).
Chissà poi perché proprio alla Chiesa cattolica (unica fra tutte le altre) spetterebbe in esclusiva questo privilegio...
Insomma, a te il relativismo spaventa, ma a ma spaventa molto di più la pretesa di una parte a disporre della verità (assoluta), valida per tutti (anche per quelli che la pensano diversamente): la negazione del relativismo è l'assolutismo, teniamolo a mente.
"giacor86":
Pensare che invece 2 miliardi di anni fa sia successo per puro caso mi fa proprio sorridere. Credo che sia più probabile il fatto che io possa passare attraverso una parete per effetto tunnel, o che il mio forno si riscaldi spontaneamente prendendo il calore dall'interno del frigorifero.
Povero Darwin.

Ciao,
L.
Io non ho detto di sapere cosa è successo. Ho detto che però non è certo questo esperimento a chiarirmi le idee, nè costituisce una prova a favore del materialismo.
"FrederichN.":Sulla Terra... Mi ha appena chiamato, indignato, mio genero/nuora/? Xfassr4423.^4 di bhFGRta (per noi, Alnitak 7).
Considerando che l'età dell'universo è stimata circa a 12 miliardi di anni fa, 9000000000 di anni ti sembra un bacino di tempo troppo piccolo perchè una cellula che si autoriproduca abbia fatto la sua comparsa sulla scena?
Giacor perdonami, ma non capisco. La nascita e l'evoluzione sulla terra, risale ad un miliardo e spacca anni dalla nascita del pianeta stesso, nato 4 miliardi di anni fa.
Considerando che l'età dell'universo è stimata circa a 12 miliardi di anni fa, 9000000000 di anni ti sembra un bacino di tempo troppo piccolo perchè una cellula che si autoriproduca abbia fatto la sua comparsa sulla scena?
Trovo l'idea di un Signore in camicia hawaiana ed infradito che ci abbia "cagato" fuori, un pò grossolana ed indelicata.
Al contrario l'idea di una coscienza osservatrice nata dal caso e giunta fin qui, certamente attraverso errori ed orrori, a comprendere ed ordinare autonomamente i misteri più profondi dell'essere terribilmente bella.
Perchè dovremmo aver paura della conoscenza? Timore di dio o di spaventose conseguenze (supposte)?
E seppure queste conseguenze un giorno diventino realtà, e nel peggiore dei casi l'esperimento umano si rivelasse una catastrofica parabola autodistruttiva, non ne sarebbe forse valsa la pena?
Sempre nel più totale rispetto per chi la pensa diversamente eh
Considerando che l'età dell'universo è stimata circa a 12 miliardi di anni fa, 9000000000 di anni ti sembra un bacino di tempo troppo piccolo perchè una cellula che si autoriproduca abbia fatto la sua comparsa sulla scena?
Trovo l'idea di un Signore in camicia hawaiana ed infradito che ci abbia "cagato" fuori, un pò grossolana ed indelicata.
Al contrario l'idea di una coscienza osservatrice nata dal caso e giunta fin qui, certamente attraverso errori ed orrori, a comprendere ed ordinare autonomamente i misteri più profondi dell'essere terribilmente bella.
Perchè dovremmo aver paura della conoscenza? Timore di dio o di spaventose conseguenze (supposte)?
E seppure queste conseguenze un giorno diventino realtà, e nel peggiore dei casi l'esperimento umano si rivelasse una catastrofica parabola autodistruttiva, non ne sarebbe forse valsa la pena?
Sempre nel più totale rispetto per chi la pensa diversamente eh

"giacor86":Quale mistero?
Volevo semplicemente sottolineare come questa discutibile scoperta, di certo NON rappresenta per me, come spero per tutti, una risposta al mistero della vita.
"giacor86":Uh, allora è stato un vecchio barbone, come dicono libri vecchi di millenni, a far cominciare tutto?
Premesso che non ho letto l'articolo, ma da quello che ho capito, sono riusciti a creare da 0 una cellula artificiale, inserendogli del DNA anch'esso artificiale, in grado di riprodursi. Per fare ciò sono stati necessari 2.000.000.000 di anni di evoluzione della vita sulla terra, 30.000 anni di storia di homo sapiens, 400 anni di ricerca scientifica e tanta tanta gente impegnata sia mentalmente che economicamente nel raggiungere l'obbiettivo. Pensare che invece 2 miliardi di anni fa sia successo per puro caso mi fa proprio sorridere. Credo che sia più probabile il fatto che io possa passare attraverso una parete per effetto tunnel, o che il mio forno si riscaldi spontaneamente prendendo il calore dall'interno del frigorifero.
Piccola nota: non hanno creato da zero una cellula. Hanno riciclato il citoplasma di una che già c'era. E' il codice genetico che è tutto "creato". Osservano comunque che dopo un tot di riproduzioni quello che resta del materiale originale è praticamente nulla. Come nell'omeopatia

Sulle solite questioni sollevate non mi va di rispondere, dato che se ne è abbondantemente discusso in altri topic, anche di recente. Non mi va nemmeno di discutere circa riflessioni etiche legate all'argomento, anche se devo ammettere che il relativismo sfrenato e senza frontiere di Lorenzo Pantieri un po' mi spaventa (ma vabbè, rispetto le opinioni degli altri). Volevo semplicemente sottolineare come questa discutibile scoperta, di certo NON rappresenta per me, come spero per tutti, una risposta al mistero della vita. Premesso che non ho letto l'articolo, ma da quello che ho capito, sono riusciti a creare da 0 una cellula artificiale, inserendogli del DNA anch'esso artificiale, in grado di riprodursi. Per fare ciò sono stati necessari 2.000.000.000 di anni di evoluzione della vita sulla terra, 30.000 anni di storia di homo sapiens, 400 anni di ricerca scientifica e tanta tanta gente impegnata sia mentalmente che economicamente nel raggiungere l'obbiettivo. Pensare che invece 2 miliardi di anni fa sia successo per puro caso mi fa proprio sorridere. Credo che sia più probabile il fatto che io possa passare attraverso una parete per effetto tunnel, o che il mio forno si riscaldi spontaneamente prendendo il calore dall'interno del frigorifero.