Vegan, è meglio?

Meringolo1
Colgo l'occasione per scambiare opinioni e pareri su questo argomento, date le tante persone che scopro essere vegetariani o vegani su questo forum, e introducendolo con un titolo che potrebbe sembrare una provocazione, ma non è.
Mi piacerebbe capire le motivazioni delle persone che seguono questo modo di vivere, se c'è alla base una motivazione etico-morale, se è solo una repulsione fisica a mangiare "animali" (detto così, in effetti è "crudo") o se alla base c'è una questione di principio, di "giustizia tra esseri viventi".
Io sono aperto a tutte le visioni della vita (purchè si mantengano entro limiti accettabili), e sono curioso, in generale, di scambiare opinioni su chi la pensa diversamente da me. Trovo che ciò porti ad una migliore crescita intellettuale.
é per questo che la mia non vuol essere affatto una critica o un pregiudizio su chi ritiene di poter vivere da vegetariano.

Risposte
gundamrx91-votailprof
"dzcosimo":

@gundam:
Ho scelto quell'esempio (le stelle marine) poichè si rigenerano, esattamente come le piante. Quindi l'ipotesi di rigenerarsi come motivazione del cibarsi cade.
Inoltre non ho capito come mai consideri diverso mangiare il feto di un animale rispetto al "feto di una pianta".


Vero, però sapere e vedere la sofferenza dell'animale mi dà maggiormente fastidio che non un eventuale sofferenza di una pianta, sempre che soffra...

"dzcosimo":

vediamo poi punto per punto quello che dici
1- sono d'accordo, ma questo mi pare un dato di fatto che non implica niente


Questo per me implica che comunque son fatte per essere mangiate in generale e gli animali erbivori ne sono una testimonianza.

"dzcosimo":

2- Il motivo è che gli erbivori hanno in generale maggiori disponibilità di risorse dei carnivori, e quindi sono più resistenti alle famose "barriere naturali". (spiegazione molto superficiale, ma il concetto è che non puoi affermare una questione eetica utilizzando criteri evoluzionistici)


Sarò contorto, ma gli erbivori sono di più dei carnivori perchè, al contrario degli erbivori, le piante non possono scappare dai loro predatori (gli erbivori) :-D Se avessimo un rapporto tra animali erbivori e carnivori intorno al 50%, penso che dopo poco tempo non avremmo più animali erbivori che verrebbero mangiati dai troppi carnivori che, probabilmente, morirebbero di fame per mancanza di cibo, a meno che non dirigano le loro attenzioni verso altre specie carnivore, ma a quel punto sarebbe una bella guerra :P Morale della favola, gli animali erbivori sono più "compatibili" per una vita a lungo termine (non intesa come vita di un singolo animale :wink: )

"dzcosimo":

3- l'uomo è carnivoro


Solo per comodità.

"dzcosimo":

4- questo è specismo bello e buono :D. Comunque l'impatto negativo l'uomo l'ha iniziato ad avere quando ha smesso di comportarsi in maniera "naturale", fra questi comportamenti c'è pure il non mangiar carne.


Io direi che ha smesso di comportarsi in maniera "naturale" nel momento che ha iniziato ad allevare gli animali per mangiarli, piuttosto che andare a caccia.

"dzcosimo":

5- in generale pure io

Almeno siamo d'accordo su qualcosa :-D :wink:

"dzcosimo":

6- quello che dicevo sopra
7- come punto 5 (visto che anche la tua di fatto è la solita considerazione del punto 5 :D)
8- qua mi stai dando ragione, ti basi su questioni di empatia non etiche


L'etica è troppo soggetta alle credenze popolari, religiose, politiche, ecc. ecc..... preferisco l'empatia in questo momento.

"dzcosimo":

9- esistono già: le flebo e i cibi per astronauti. Esistono liberamente in vendita entrambi. Se non lo compri è unicamente perchè ragioni più con le tue papille gustative che con il cervello oppure no? (perchè questa è la critica che avete prima rivolto ai "carnivori")


Non sapevo di questa cosa, anche se ho idea che il prezzo non sia migliore di un qualsiasi ortaggio. Le papille gustative poi come sai si adattano: io sono anni che non uso più sale per condire gli alimenti, anzi da quando lo faccio ho iniziato ad apprezzare i veri sapori degli alimenti; faccio quasi la stessa cosa anche con lo zucchero, che ne uso pochissimo (nel the invece non ne uso proprio).

Dzcosimo, guarda io non ne voglio fare una questione morale perchè sarei un ipocrita visto che ho mangiato carne sino a poco tempo fa e, come avevo detto, sto finendo le poche scorte di casa (anche se spesso le "dirotto" a mia moglie :-D ) perchè non mi piacciono gli sprechi. In ogni caso ultimamente mi fa male vedere/sapere quanto dolore provochiamo agli animali per riempire la nostra panza, e questo è una condizione e sufficiente per smettere.

Meringolo1
"dzcosimo":

E' eticamente giusto mangiare il gatto del vicino...che poi emotivamente io preferisca non farlo e', appunto, una questione del tutto emotiva.


"dzcosimo":
Calco ancora la mano su una cosa. Non dico che sia sbagliata la tua alimentazione. Dico solo che non ne vedo altra motivazione che quella puramente emotiva, risolvendosi tutti in questioni di empatia-antipatia verso varie classi degli esseri viventi.


Mi spieghi la differenza tra la tua empatia verso fuffi che ti impedisce emotivamente di mangiarlo, e l'empatia che ha un vegano verso gli animali?

Martino
"dzcosimo":
continui a confermarmi il tuo specismo
perchè io scrivo essere vivente e te leggi animale? Perchè le piante non hanno diritto di essere considerati esseri viventi, e come tali essere mangiati/non mangiati come altri esseri viventi?
:D allora, innanzitutto guarda qui. Come vedi lo specismo non coinvolge le piante ma solo gli animali. Inoltre come vedi qui il "regno" viene molto prima della "specie" (cf. disegno a destra). Quindi casomai sono "regnista": considero il regno vegetale inferiore a quello animale. Non potresti leggerti la definizione di una parola prima di usarla? :)

Ti confermo che considero il regno vegetale inferiore al regno animale. Pensavo che questo fosse chiaro. Ma non capisco perché parli di simpatia e antipatia. Ti faccio osservare che:
"Vocabolario Treccani":
antipatìa s. f. [dal lat. antipathīa, gr. ἀντιπάϑεια, comp. di ἀντί «contro» e πάϑος «passione»]. – Sentimento di repulsione o avversione istintiva verso persone o cose (contr. di simpatia): avere, nutrire, provare, sentire a. verso (o per) qualcuno; vincere, superare l’a.; ispirare a.; avere a. per i gatti, per un cibo, per un lavoro, per un genere di musica, di sport, ecc.; ho a. a viaggiare in treno; avere o prendere qualcuno in antipatia.
Io non ho "repulsione" né "avversione istintiva" verso le piante, anzi. Però ritengo la loro esistenza puramente funzionale al mio benessere.
Discorso a parte lo si fa per l'emotività che lega un essere vivente ad un particolare altro. Altro esempio personale. Io e il mio sopracitato nonno piantammo, quando ero bambino, una quercia, che ormai inizia a diventare grossotta. Per motivi evidenti sono emotivamente legato a quella pianta (pur non essendo l'animale fuffi del vicino), e preferirei farmi sparare in una gamba piuttosto che tagliarla. Mentre ovviamente in generale non trovo opportuno farsi sparare in una gamba piuttosto che tagliare una generica quercia XD.
Io non mi farei mai sparare a una gamba per non tagliare una quercia, e, a dirti la verità, non so se lo farei nemmeno per salvare un animale (dovrei trovarmi nella situazione per saperlo). La mia sopravvivenza e la mia salute sono priorità assolute al di sopra di tutte queste questioni. Naturalmente per "salute" non intendo la buona idratazione della mia pelle o il diritto al mio cioccolatino al caffè, intendo la non-malattia, dove per malattia intendo malattia grave.
Calco ancora la mano su una cosa. Non dico che sia sbagliata la tua alimentazione. Dico solo che non ne vedo altra motivazione che quella puramente emotiva, risolvendosi tutti in questioni di empatia-antipatia verso varie classi degli esseri viventi.
Che gli animali mi stiano simpatici è vero, ed è vero che ritengo il regno animale superiore a quello delle piante, ma come ho detto sopra le piante non mi stanno antipatiche. Sono in attesa di una tua definizione di "antipatia" che sia coerente con la tua posizione.

dzcosimo
allora... Quante cose al fuoco
per prima cosa ti ringrazio per la considerazione di intelligenza.
Continuo però a trovare seria la mia domanda (anche se vuoi un po' provocatoria... Ma non siete ancora riusciti a trovarmi altra motivazione che quella emotiva)

rispondiamo ad uno alla volta
@martino
continui a confermarmi il tuo specismo
perchè io scrivo essere vivente e te leggi animale? Perchè le piante non hanno diritto di essere considerati esseri viventi, e come tali essere mangiati/non mangiati come altri esseri viventi?
Per quanto riguarda l'uccidere a sangue freddo... No non sono in grado di farlo. Ma a causa dell'anomalia di cui parlavo sopra, per cui l'uomo si è in maniera perversa tirato fuori dalla natura. Sono, in quanto uomo, portato a considerare emotivamente cosa orribile l'uccisione di un essere vivente, anche se per cibarsi. Come essere pensante al contrario non trovo problematica l'uccisione in se di un animale, al fine di mangiarlo (non per farlo soffrire ma per necessitò).
Analogamente, come essere pensante, reputo del tutto innoqui i ragni ma non per questo non ne sono terrorizzato in quanto essere umano perversamente abituato agli agi della distanza dalla natura.
Quindi non ho scrupolo ad uccidere in teoria, ma lo ho, per debolezza personale, in pratica.
Discorso a parte lo si fa per l'emotività che lega un essere vivente ad un particolare altro. Altro esempio personale. Io e il mio sopracitato nonno piantammo, quando ero bambino, una quercia, che ormai inizia a diventare grossotta. Per motivi evidenti sono emotivamente legato a quella pianta (pur non essendo l'animale fuffi del vicino), e preferirei farmi sparare in una gamba piuttosto che tagliarla. Mentre ovviamente in generale non trovo opportuno farsi sparare in una gamba piuttosto che tagliare una generica quercia XD.

Calco ancora la mano su una cosa. Non dico che sia sbagliata la tua alimentazione. Dico solo che non ne vedo altra motivazione che quella puramente emotiva, risolvendosi tutti in questioni di empatia-antipatia verso varie classi degli esseri viventi.

@gundam:
Ho scelto quell'esempio (le stelle marine) poichè si rigenerano, esattamente come le piante. Quindi l'ipotesi di rigenerarsi come motivazione del cibarsi cade.
Inoltre non ho capito come mai consideri diverso mangiare il feto di un animale rispetto al "feto di una pianta".

vediamo poi punto per punto quello che dici
1- sono d'accordo, ma questo mi pare un dato di fatto che non implica niente
2- Il motivo è che gli erbivori hanno in generale maggiori disponibilità di risorse dei carnivori, e quindi sono più resistenti alle famose "barriere naturali". (spiegazione molto superficiale, ma il concetto è che non puoi affermare una questione eetica utilizzando criteri evoluzionistici)
3- l'uomo è carnivoro
4- questo è specismo bello e buono :D. Comunque l'impatto negativo l'uomo l'ha iniziato ad avere quando ha smesso di comportarsi in maniera "naturale", fra questi comportamenti c'è pure il non mangiar carne.
5- in generale pure io
6- quello che dicevo sopra
7- come punto 5 (visto che anche la tua di fatto è la solita considerazione del punto 5 :D)
8- qua mi stai dando ragione, ti basi su questioni di empatia non etiche
9- esistono già: le flebo e i cibi per astronauti. Esistono liberamente in vendita entrambi. Se non lo compri è unicamente perchè ragioni più con le tue papille gustative che con il cervello oppure no? (perchè questa è la critica che avete prima rivolto ai "carnivori")

gundamrx91-votailprof
"dzcosimo":
ah quindi mangi solo i frutti delle piante?
beh no, sarebbe coma mangiare il feto di un animale


Dai, non è la stessa cosa.

"dzcosimo":

allora ne mangi solo le foglie?
In tal caso perchè non mutilare giornalmente un centinaio di stella marine di modo da ottenterne una bella insalata di pesce? Tanto loro si rigenerano, come le piante.


Come prima, non è la stessa cosa.
E poi, come ho già detto, un essere di origine vegetale ha la facoltà di ricrescere e se tu lo rispetti questo succede per molto, molto tempo; prova a farlo con un animale...
Poi io considero questo:
1) le piante sono alla base della catena alimentare
2) se gli animali erbivori sono in numero maggiore di quelli carnivori un motivo ci sarà :-D
3) gli animali carnivori sono "autorizzati" a mangiare quelli erbivori per sopravvivere
4) l'uomo è un animale di nome ma non di fatto, ergo potrebbe vivere tranquillamente di alimenti di origine vegetale avendo un impatto inferiore sulla Natura che non cibandosi di animali
5) odio il divertimento dell'uomo nell'uccidere un animale
6) l'uomo non ha più rispetto per la Natura e non è più in equilibrio con essa
7) nonostante l'uomo si ponga al di sopra degli animali si comporta ne più ne meno come essi, solo che gli animali agiscono d'istinto, l'uomo no, quindi non evita le sofferenze delle proprie prede
8) al momento non riesco a stabilire un "contatto" con le piante come faccio con gli animali (si è vero, lo faccio con cani e gatti, ma questo mi basta :wink: )
9) quando si riuscirà a sintetizzare alimenti da materiale organico che non siano animali o piante vivi, allora mi nutrirò di quelli :D


"dzcosimo":

La mia domanda è seria (imho) , e semplice
perchè non applicate le stesse riserve che avete rispetto ad una classe degli esseri viventi (gli animali), a tutte le classi degli esseri viventi(fra cui le piante)?
L'unica risposta che sono riuscito a darmi è una sorta di antipatia personale verso il mondo vegetale, non ne vedo altre.


Ti ritengo troppo intelligente per credere che tu possa pensare una cosa del genere.

Martino
dzcosimo, l'empatia che provi verso un animale a cui sei affezionato è esattamente il motivo principale che spinge me a non mangiare gli animali.
"dzcosimo":
La vita di un essere implica la morte di un altro. Come dicevo la cosa non mi piace affatto, ma purtroppo è così
Non parlarmi di inevitabilità :) come vedi esisto e ti sto scrivendo, eppure non è la mia vita che ha implicato la morte del coniglio di mio cugino (è morto di vecchiaia). Il fatto che sono qui e ti scrivo non implica, da quasi un anno, la morte o l'uso di animali. Per quanto riguarda noi esseri umani questo "altro" essere di cui parli non dev'essere per forza animale. L'esistenza stessa dei vegani lo dimostra. Si può benissimo fare a meno di servirsi degli animali. Mi piacerebbe che tu ammettessi con franchezza che non hai riserve verso gli animali, che li uccideresti di mano tua per mangiarli senza farti scrupoli. Una posizione così la rispetterei molto di più di quella tua attuale, che se non ho capito male è del tipo "mangio solo gli animali a cui non mi sono affezionato quando erano vivi". Un tuo eventuale scrupolo nell'uccidere anche un solo animale giustificherebbe in astratto, nel tuo modo di vedere, il mio stile di vita, perché, se vuoi, quello che faccio è semplicemente farmi più scrupoli di te nell'ambito della mia alimentazione.

dzcosimo
forse non ho calcato abbastanza la mano su di una cosa
il fatto che io abbia delle riserve a mangiare "fuffi il gatto del vicino" non è affatto una questione etica.
E' eticamente giusto mangiare il gatto del vicino, come lo è mangiare una mucca delle alpi (con le dovute restrizioni di cui sopra)
che poi emotivamente io preferisca non farlo e', appunto, una questione del tutto emotiva e non etica
fuffi ha lo stesso diritto di vivere, e di essere mangiato, della mucca

Io questa cosa la imputo a debolezza intellettuale in gran parte (non tanto per fuffi quanto per il generico animale ce ho visto vivo e a cui non sono legato sentimentalmente) dovuta alla società dissociata dalla natura in cui viviamo.

Mio nonno come tutti i contadini (mio nonno non era un contadino per essere puntigliosi ma è una fatto biografico di nessuna importanza XD) non provava alcun rimorso nell'uccidere un animale per cibarsi, come non lo provava a cogliere i frutti di una pianta. Poichè loro erano in armonia con la natura. Siamo noi ad esserne così dissociati da non percepirne piu' le dinaminche, o da percepirle come paradossalmente innaturali. La vita di un essere implica la morte di un altro. Come dicevo la cosa non mi piace affatto, ma purtroppo è così

Meringolo1
Sì, è vero, non avevo letto il tuo ultimo post.

Quanto alla tua ultima frase, non immagini a nome di quanti parli.
Dunque pensi davvero che una creatura "sconosciuta" abbia più diritto ad essere mangiata rispetto ad una "conosciuta"?
Quindi, la bistecca che hai nel piatto ha avuto la sfortuna di non incontrarti mai, da viva.

Qualcuno disse: se i mattatoi avessero pareti in vetro, la gente sarebbe tutta vegetariana.

dzcosimo
credo che tu abbia scritto il post quando non avevo ancora inviato il mio ultimo di post

l'unica risposta che il mio post non ti da è come mai non mangio cani e gatti:
1- è illegale, credo
2- non mi sono mai stati offerti. Se mi fossero offerti lo farei senza problemi, a meno che non siano "fuffi il gatto del vicino". Ma di nuovo la morivazione sarebbe puramente emotiva, niente affatto etica (per dire ho delle enormi difficoltà a mangiare un qualunque essere vivente che io abbia visto vivo)

Meringolo1
"dzcosimo":

a voi vegani stanno antipatiche le piante, e quindi le mangiate, gli animali invece vi stanno simpatici e non li mangiate.


"dzcosimo":

perchè non applicate le stesse riserve che avete rispetto ad una classe degli esseri viventi (gli animali), a tutte le classi degli esseri viventi(fra cui le piante)?


"dzcosimo":

inoltre la preferenza nell'uccidere un essere vivente rispetto ad un altro mi pare dimostrazione di non poca antipatia no? :D



Dici che non avresti problemi a mangiare gatti o cani...perchè non lo fai?
Hai animali domestici? se sì, non vedo - secondo il tuo ragionamento - perchè dovresti avere più simpatia nei suoi confronti.
Perchè non mangi i cinesi al posto del manzo? ne deduco che ti stanno simpatici i cinesi! :D

Il mio non vuole essere un attacco nei tuoi confronti e nei confronti di nessuno.
é solo che ultimamente sto rivalutando la mia posizione etica e morale su alcune cose.

Ho guardato Earthlings, mi sto informando sulle cose di cui ci ingozziamo ogni giorno, mi son dovuto ricredere su cose di cui fino a poco tempo fa ero disposto a metterci la mano sul fuoco.
é proprio vero: il vegano medio è molto più informato e preparato su tutto quello che ruota attorno al suo cibo.
L'onnivoro medio, invece, ascolta quasi sempre solo le sue papille.

dzcosimo
io non considero affatto innturale mangiare altri essere umani, lo trovo solo socialmente (e non eticamente) scorretto. (sono passaibile di denuncia per affermazioni di questo tipo? XD)
per quanto riguarda la questione etico-economica sono d'accordo solo in parte, come del resto il fatto del sano
da quello che ho potuto capire leggendo e ascoltando specialisti del campo
1- all'interno di una sana catena produttiva una certa quantità di animali ci dovrebbero essere: mangiano l'erba che si taglia, producono concime e molto altro. Quindi non è vero che è uno spreco economico "produrli" (mi scuso per la brutta parola) , lo è farlo massicciamente ed intensivamente
2- la carne una volta a settimana, o ogni due settimane fa molto bene. Fa male se assunta in quantità superiori

per quanto riguarda il naturale mi pare una cosa così vaga che non so neanche come obbiettare XD

quindi, se sei d'accordo con me in quanto ho appena detto, di nuovo rimane soltanto la questione emotiva (che io traduco in antipatia verso le piante, ma non è importante)

puntualizzo sul fatto che trovo giusto, questa volta si' eticamente, mangiare carne nelle quantità dette sopra, per una questione di equa distribuzione delle risorse fra tutti gli abitanti della terra. E questo si inserisce in tutta un'altra serie di considerazioni quali il km zero, il boicottaggio di certi prodotti e molto altro che ci porterebbe OT.
Io seguo solo una parte di queste "regole" (non bevo coca cola, non mangio nestlè, e altro), e ne trsgredisco molte altre nella speranza, nel giorno in cui potro' autonomamente decidere cosa mangiare, di far seguire la pratica all'etica :-)
(questo per dire che non credo di parlare da una cattedra :D)

Martino
"dzcosimo":
beh ci sono altre questioni per cui lo fai?
Sì. Oltre alla già citata questione empatica ci sono le seguenti ragioni:

- Lo trovo più economico (la carne di una vacca sfama molto meno di quanto sfamerebbe tutto il cibo che la vacca ha consumato nel corso della sua vita).

- Lo trovo più sano (solo per dire, mi sento molto bene fisicamente e a livello cerebrale, meglio di quando non ero vegano).

- Lo trovo più naturale.

Senza contare il fatto che mi sento sempre un po' in imbarazzo a dare spiegazioni su come vivo e cosa mangio, come se in qualche modo mi stessi comportando in modo anormale.

Ho risposto. Tu invece perché mangi gli animali?

inoltre la preferenza nell'uccidere un essere vivente rispetto ad un altro mi pare dimostrazione di non poca antipatia no? :D
Non direi. Io amo le piante, sono belle, fanno fresco, fanno sentire bene. Le piante mi stanno simpatiche. Però è una simpatia che non antepongo alla mia sopravvivenza. Cioè, non sacrifico la mia vita per questa mia simpatia.

Gli animali non è che mi stanno simpatici, semplicemente non potrei immaginare di mangiarli, esattamente come tu non potresti immaginare di mangiare altri esseri umani. Non è questione di simpatia. Semplicemente quando guardo un animale non riesco a immaginarlo nel mio piatto, non lo considero cibo. Non so, forse non riesco a spiegarmi bene, ma per me è una cosa ovvia.

dzcosimo
beh ci sono altre questioni per cui lo fai?

inoltre la preferenza nell'uccidere un essere vivente rispetto ad un altro mi pare dimostrazione di non poca antipatia no? :D

Martino
"dzcosimo":
con il tuo post confermi quello che dicevo
a voi vegani stanno antipatiche le piante, e quindi le mangiate, gli animali invece vi stanno simpatici e non li mangiate. Non vedo altra motivazione nel tuo post o mi sbaglio?
Guarda che non ne sto facendo affatto una questione di guidizio, non mi da affatto noia e non trovo affatto sbagliato che voi ce l'abbiato così tanto con le piante, ed invece risparmiate benevolmente gli animali, è solo che non ne ho mai capito bene il motivo
Non vedo come quello che ho scritto dimostri che ce l'abbiamo con le piante.

Semmai dimostra (e questo è vero) che le piante non ci fanno pena. Sto tirando dentro tutti i veg(etari)ani ma in realtà sto parlando per me: le piante non mi fanno pena, gli animali sì. Il motivo è che la sofferenza degli animali è la stessa che provo io quindi la posso capire, invece la sofferenza delle piante, ammesso che le piante soffrano, non la riesco a capire. Quindi siccome sopravvivo mangiando le piante, considero le piante cibo.

Questo è per quanto riguarda le ragioni emotive, che sono, immagino, quelle a cui ti riferisci.

dzcosimo
io sono molto curioso di mangiare gatti e cani, e non proverei nessun problema a mangiarli

con il tuo post confermi quello che dicevo
a voi vegani stanno antipatiche le piante, e quindi le mangiate, gli animali invece vi stanno simpatici e non li mangiate. Non vedo altra motivazione nel tuo post o mi sbaglio?
Guarda che non ne sto facendo affatto una questione di guidizio, non mi da affatto noia e non trovo affatto sbagliato che voi ce l'abbiato così tanto con le piante, ed invece risparmiate benevolmente gli animali, è solo che non ne ho mai capito bene il motivo

Martino
"dzcosimo":
ah quindi mangi solo i frutti delle piante?
beh no, sarebbe coma mangiare il feto di un animale

allora ne mangi solo le foglie?
In tal caso perchè non mutilare giornalmente un centinaio di stella marine di modo da ottenterne una bella insalata di pesce? Tanto loro si rigenerano, come le piante.

La mia domanda è seria (imho) , e semplice
perchè non applicate le stesse riserve che avete rispetto ad una classe degli esseri viventi (gli animali), a tutte le classi degli esseri viventi(fra cui le piante)?
L'unica risposta che sono riuscito a darmi è una sorta di antipatia personale verso il mondo vegetale, non ne vedo altre.
Non ne vedi altre? Non dirmi che non hai pensato al fatto che se un vegano non mangia le piante muore :D non è convincente come risposta?

Io sono vegano, cioè non mangio niente che sia di provenienza animale. Cosa c'entrano le piante? Ho forse detto che non mangio niente che proviene da organismi viventi? Io uccido le piante e me le mangio. E non mi sento in colpa per questo. E non perché mi stiano antipatiche, ma perché le considero cibo, a differenza degli animali. Non mi fanno pietà, a differenza degli animali.

Ho semplicemente scelto cosa mangiare e cosa non mangiare, in base a miei valori etici. Per lo stesso motivo tu (presumibilmente) non mangi i gatti e i cani. Potrei chiederti con la stessa legittimità perché hai riserve verso gatti e cani ma non verso gli altri animali.

lucertola1991
[/quote] Siamo ancora piuttosto lontani dall'armonia totale con il mondo.[quote]

allora, penso, che finché siamo ancora lontani dell'armonia totale con il mondo, dovremmo evitare di distruggerlo prima di giungere il traguardo.... dato che anche noi,come tutti gli esseri viventi di questo pianeta, abbiamo subito una evoluzione (in meglio o in peggio secondo i punti di vista) ... mi chiedo perché noi non sappiamo adattarci?

dzcosimo
ah quindi mangi solo i frutti delle piante?
beh no, sarebbe coma mangiare il feto di un animale

allora ne mangi solo le foglie?
In tal caso perchè non mutilare giornalmente un centinaio di stella marine di modo da ottenterne una bella insalata di pesce? Tanto loro si rigenerano, come le piante.

La mia domanda è seria (imho) , e semplice
perchè non applicate le stesse riserve che avete rispetto ad una classe degli esseri viventi (gli animali), a tutte le classi degli esseri viventi(fra cui le piante)?
L'unica risposta che sono riuscito a darmi è una sorta di antipatia personale verso il mondo vegetale, non ne vedo altre.

Meringolo1
"GundamRX91":

...se mangio un vegetale questo comunque ricresce...


Dove, nella tua pancia? :D

gundamrx91-votailprof
"dzcosimo":
continuo a chiedermi cosa abbiate voi vegetariani/veghiani contro il mondo vegetale...


Facciamo così: se mangio un vegetale questo comunque ricresce, se mangio un maiale dubito che possa fare altrettanto :-D

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.