Una domanda, forse sicocca.

FnixFlix
Magari vi sembrerà un interrogativo sciocco da porso o non so. Ultimamente mi sono convinto che se non capisco la natura di un qualsiasi oggetto, come per esempio una materia di studio, non mi sento soddisfatto.

La domanda che mi sorge spontanea, che differenza c'è tra matematica applicata e matematica pura? Non risceo a inquadrare il problema di distinzione che c'è in questo caso... Mi sento perplesso.

Risposte
Luca.Lussardi
Non sono illustre ma provo a dire la mia. Dal mio punto di vista la distinzione tra matematica pura e applicata è una questione puramente accademica. In un certo senso, la matematica è solo "pura" perchè è sempre e solo astratta e formale, non è una scienza galileiana. D'altra parte la matematica può anche dirsi solo "applicata" nel momento in cui si osserva che ogni nuovo concetto nasce per una ragione ben precisa, per risolvere certi problemi che possono essere interni alla matematica stessa o esterni. E' però uso comune pensare alla matematica applicata come a quella matematica che è necessaria per dare rigore a argomentazioni che provengono dalle scienze sperimentali: fisica matematica, analisi numerica, probabilità e statistica ad esempio sono tra le più comuni aree della matematica che le persone qualificano come aree applicate.

Shackle
Magari vi sembrerà un interrogativo sciocco da porso o non so. Ultimamente mi sono convinto che se non capisco la natura di un qualsiasi oggetto, come per esempio una materia di studio, non mi sento soddisfatto.


LA cosa difficile da interpretare qui per me è “ Capire la natura di un qualsiasi oggetto” . Che domanda è ?

Sono seduto davanti al computer, alla destra c’è un paio di occhiali sulla scrivania. Qual è la natura di un paio di occhiali? Non so rispondere. Al più posso dirti sommariamente come sono fatti e a che cosa servono, ma “capirne la natura” proprio non so che cosa possa significare. Forse la fai più difficile di quel che è, ma a questo punto dovremmo essere tutti quanti insoddisfatti perché la natura di un paio di occhiali non la capisce nessuno, come di qualsiasi altro oggetto, se intendi parlare di un oggetto fisico. Peggio ancora va se parliamo di oggetti del pensiero o di sentimenti e sensazioni che appartengono alla specie umana ma anche a tante altre specie. Ma qualcuno in epoca Latina, aveva scritto il “De rerum natura “ ( Lucrezio ) , forse una rilettura non farebbe male, anche perché non mi ricordo un tubo di questa opera filosofica.

Per la domanda che fai, lascio ad illustri matematici del forum il compito di risponderti.

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