Un nuovo mondo : MATE ¡

Gioip
Da sempre mi sono chiesto se la causa della mancata divulgazione matematica è creata dai matematici o dai giornalisti , per i primi a volte penso che anch ' essi abbiano delle colpe ,però , ciò che ho detto prima è solo un pregiudizio , anche perché non è questo il loro lavoro , invece i secondi credo che , nel passato e nel presente , stanno facendo male il loro lavoro , in questo campo . È ovvio che anche che gli acquirenti di ciò : se ricevono notizie scientifiche sono riluttanti a leggerle ed ascoltarle quindi , con ciò che ho appena detto , eventuali articoli e prodotti , secondo me , " fallirebbero ".
Da molto ho cercato di trovare notizie sulla ricerca matematica e non : pochi i risultati trovati. Perché ?
Detto ciò avete letto la rivista ( MATE ) che si pone l' obbiettivo di far divertire i lettori " con la matematica " ?
Cosa ne pensate ?
L' introvabile rivista Archimede e la nuova MATE hanno qualcosa da invidiarsi ?
Queste riviste , questi libri, articoli e ciò che avremo : avranno , se non inizialmente , solo un pubblico di veri interessati ?

Risposte
jitter1
Concordo pienamente con Albesa. L'idea è splendida, il primo numero mi ha deluso.
Ma una cosa ho trovato veramente pessima: c'è una sorta di "giallo numerico" ispirato al delitto di Garlasco, con i "personaggi veri" (Chiara, Alberto, la madre Gabriella). Altro che nazional-popolare, questo è veramente cattivo gusto, su cui non commento oltre.

Albesa81
"Gioip4d":
Detto ciò avete letto la rivista ( MATE ) che si pone l' obbiettivo di far divertire i lettori " con la matematica " ?

Posso rispondere solo a questa domanda.

Sì, l'ho acquistata sabato mattina per mera curiosità e l'ho già quasi finita.
Premesso che l'intenzione degli autori è lodevole, che dire... considerato quel che mi aspettavo, meglio del previsto (cioè, temevo l'ennesima inconcludente speculazione su vita, morte e miracoli di matematici illustri e invece ho trovato anche un paio di articoli realmente stimolanti).
Messa così, è comunque ben lontana dal potersì considerare una "rivista di matematica" propriamente detta; da un lato, capisco che le esigenze editoriali impongano un approccio "nazional-popolare" alla materia ma se la si spoglia di ogni contenuto scientifico si rischia di avere l'ennesimo contenitore di notiziole che vuol far intendere alla gente "la matematica è bella, utile e alla portata di tutti, fidatevi" senza mai entrare seriamente nel merito.
Che sia stato solo un tentativo di sondare il terreno? Lo spero, aspettiamo i prossimi 4-5 numeri e vediamo :-)

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