Un laureato in informatica può insegnare matematica?

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Ciao a tutti!!!

Come da titolo un laureato in informatica può insegnare matematica alle superiori?

grazie anticipatamente per le risposte...

Risposte
franced
"@melia":

... Non serve essere esperti di "didattichese" se non si conosce l'argomento a fondo.


Grande! La penso proprio come te.
Ci vuole più selezione nella scelta degli insegnanti!

@melia
Non mi sono spiegata. I problemi che ho riscontrato non provengono da vecchie maestre, con una formazione diversa, ma ben solida.
Le persone che ho citato sono tutte laureate in scienze della formazione primaria, nel quale corso di laurea temo che di matematica ci sia ben poco, da qualche parte ho letto un articolo dell'Unione Matematici Italiani, nel quale si segnalava la carenza di formazione matematica nei docenti di scuola elementare.

simfanc
"@melia":
Scusami, nel mio intervento non volevo dare l'impressione che un matematico potesse essere l'unico detentore della verità rivelata, mi sembrava opportuno sottolineare che per insegnare non basta essere esperti di didattica, prima di tutto si devono conoscere gli argomenti che si insegnano.

...occorre che gli insegnanti siano adeguatamente formati, a spese però del datore di lavoro, come logica impone...

Su questo sono parzialmente d'accordo, nel senso che la parte del leone deve essere fatta in fase di reclutamento dei docenti.
Per quanto riguarda l'aggiornamento, invece, penso anch'io che debba essere a carico del datore di lavoro.


Fino agli anni ottanta l'introduzione alla matematica nella scuola elementare aveva un approccio differente da quello odierno, nel senso che all'inizio si doveva imparare sopratutto a "far di conto", ragion per cui si partiva dal concetto di numero. Oggi si preferisce partire dal concetto di "insieme".
E' chiaro che se una maestra ha insegnato per anni seguendo una certa impostazione, deve essere formata culturalmente prima di imporle di cambiare approccio. Gli errori che hai segnalato tu sono sicuramente grossoloni. Ma lo sono ai nostri occhi, di persone che hanno fatto un certo tipo di studi. Io ho visto persino un insegnante di matematica delle medie, laureato in scienze naturali, far confusione fra il concetto di appartenenza di un elemento a un insieme e quello di inclusione di un insieme in un altro insieme (nel senso che li usava come fossero sinonimi). La cosa non è ovviamente giustificabile, ma a questi colleghi va data l'attenuante di non aver mai affrontato certe questioni nel loro corso di studi. E lo stesso dicasi per le maestre, per lo più diplomate all'istituto magistrale o laureate in scienze della formazione primaria.
Sarei curioso di sapere se nel corso di laurea in scienze della formazione primaria, prima di parlare di didattica della matematica, ci si preoccupa di chiarire questi aspetti.

@melia
Scusami, nel mio intervento non volevo dare l'impressione che un matematico potesse essere l'unico detentore della verità rivelata, mi sembrava opportuno sottolineare che per insegnare non basta essere esperti di didattica, prima di tutto si devono conoscere gli argomenti che si insegnano.

...occorre che gli insegnanti siano adeguatamente formati, a spese però del datore di lavoro, come logica impone...

Su questo sono parzialmente d'accordo, nel senso che la parte del leone deve essere fatta in fase di reclutamento dei docenti.
Per quanto riguarda l'aggiornamento, invece, penso anch'io che debba essere a carico del datore di lavoro.

simfanc
"@melia":
[quote="Rggb"]
Vi induco ad una riflessione che spero sia esemplificativa, parlo ai laureati e studenti in mat: sapreste insegnare ai ragazzi delle medie o ai bambini delle elementari? Ne siete sicuri? Non è una provocazione, provate a pensarci...

Laureata in matematica, insegnante di scuola media superiore, ma sono perfettamente certa di essere in grado di insegnare ai bambini la matematica molto meglio di certe maestre. Vedo con orrore, che per fortuna ho sempre celato di fronte ai miei nipoti, maestre di matematica che parlano di "confine" di un insieme, o di numeri decimali pari e dispari, o, addirittura, che se una cosa vale 0 allora non c'è. Dirai che sono capitata male, ma con 6 nipoti, possibile che una sola maestra sapesse bene la matematica e le altre fossero solo dei dilettanti allo sbaraglio? Non serve essere esperti di "didattichese" se non si conosce l'argomento a fondo.[/quote]

E il solito problema del voler fare didattica a prescindere dai contenuti perchè tanto quelli sono dati per acquisiti, cosa che purtroppo non è vera. Purtroppo certi errori si propagano nel tempo e sono duri da eliminare.
A me capita spesso di trovare classi del triennio che non hanno per nulla chiaro il concetto di proporzionalità diretta o inversa. Mi capita di frequente di sentire cose del tipo "due grandezze sono direttamente proporzionali quando al crescere dell'una cresce anche l'altra".
Siccome questo errore l'ho riscontrato in istituti diversi, fra ragazzi provenienti da scuole medie e da paesi differenti, credo che si tratti di una convinzione errata ma molto comune fra i laureati in biologia o in scienze naturali che insegnano matematica alla scuola media. Ne ho avuto la conferma quando ho visto uno di questi insegnanti fornire la legge $y=2x+1$ come esempio di proporzionalità diretta fra grandezze.
Non voglio generalizzare e non ho neppure la pretesa che i laureati in matematica abbiano il monopolio dell'insegnamento della matematica nelle scuole di ogni ordine e grado. Pretendere però che a scuola non si insegnino cose inesatte mi pare il minimo. Ed è per questo che occorre che gli insegnanti siano adeguatamente formati, a spese però del datore di lavoro, come logica impone. Purtroppo si preferisce spendere il denaro pubblico per mandare mercenari in Afghanistan piuttosto che investire nella cultura.

@melia
"Rggb":

Vi induco ad una riflessione che spero sia esemplificativa, parlo ai laureati e studenti in mat: sapreste insegnare ai ragazzi delle medie o ai bambini delle elementari? Ne siete sicuri? Non è una provocazione, provate a pensarci...

Laureata in matematica, insegnante di scuola media superiore, ma sono perfettamente certa di essere in grado di insegnare ai bambini la matematica molto meglio di certe maestre. Vedo con orrore, che per fortuna ho sempre celato di fronte ai miei nipoti, maestre di matematica che parlano di "confine" di un insieme, o di numeri decimali pari e dispari, o, addirittura, che se una cosa vale 0 allora non c'è. Dirai che sono capitata male, ma con 6 nipoti, possibile che una sola maestra sapesse bene la matematica e le altre fossero solo dei dilettanti allo sbaraglio? Non serve essere esperti di "didattichese" se non si conosce l'argomento a fondo.

simfanc
"franced":


Ma la questione, se vogliamo dirla tutta, è sindacale:
i matematici si fanno sempre mettere i piedi in testa, e non lo trovo giusto! Tutto qui.


Non solo. Io credo che la sostanziale equiparazione, ai fini dell'insegnamento della matematica e della fisica, dei laureati in ingegneria con quelli in matematica o in fisica, abbia avuto come effetto un netto calo nelle iscrizioni nei corsi di laurea in fisica e in matematica.

Come accennavo prima, io ho una visione più "morbida" della tua, dato che non credo che sia un problema il fatto che un fisico possa insegnare matematica, sia per il fatto che hanno una visione della matematica molto diversa da quella meramente strumentale e applicativa che hanno gran parte degli ingegneri, sia perchè fra le due lauree c'è una sostanziale reciprocità in tema di accesso all'insegnamento.

E' vero che i fisici hanno, più di noi, la possibilità di insegnare elettronica, per il resto però possiamo accedere alle stesse classi di concorso (il vincolo per l'accesso alla A038 da parte dei matematici può essere aggirato col conseguimento dell'abilitazione nella A049).
.

franced
"Rggb":
[quote="franced"]Giusto, ci vogliono insegnanti che sappiano insegnare!
Ma io resto dell'idea "a ognuno il suo".
Io sono un matematico e non capisco perché la matematica debba essere insegnata
anche da informatici, economisti, ingegneri, fisici:
ci sono centinaia e centinaia di laureati in matematica che devono aspettare
con ansia una supplenza... ci pensi a questo? Ti sembra giusto?
[Se si sconfina nel cosa è giusto e cosa no, e da lì nel politico parte un OT di 40 pagine]

Hai inteso comunque il senso del mio intervento, del resto io non dico che non sia corretto che la matematica (e le altre materie, ricordiamolo) sia insegnata da chi non la conosce. Solo che la questione, rispetto all'insegnamento, è di (molto) minore importanza rispetto alla capacità di insegnamento.
Parliamo solo della matematica alle superiori tanto abbiamo visto possiamo estendere il concetto quando vogliamo. Certo, lo studiare a fondo la materia ti fornisce capacità - anche pedagogiche, ça va sans dire - superiori ad altri corsi di laurea; ma purtroppo ciò non assicura nulla di altro. In questo argomento si è parlato di cosa il matematico studi e di come ciò assicuri una migliore capacità potenziale di spiegare l'argomento, per la conoscenza di fondo che ha, per la capacità di avere un filo conduttore nello svolgere il pensiero matematico ed altro... ed il tutto si scioglie come neve al sole nel momento in cui magari cerca di spiegarlo ai ragazzi.
Invece a volte ci sono certi laureati in ingegneria, che erano zucconi assai nei corsi di analisi, ma quando dopo aver sbattuto il naso per tre/quattro volte prima di passare analisi due hanno trovato il bandolo della matassa che li ha portati a capire "come mai non capivano", e diventano insegnanti eccezionali [ciò non toglie ci siano altrettanti e più laureati in matematica che siano bravi insegnanti].

Vi induco ad una riflessione che spero sia esemplificativa, parlo ai laureati e studenti in mat: sapreste insegnare ai ragazzi delle medie o ai bambini delle elementari? Ne siete sicuri? Non è una provocazione, provate a pensarci...[/quote]


Personalmente conosco bravi insegnanti anche se non sono laureati in matematica.
Ma la questione, se vogliamo dirla tutta, è sindacale:
i matematici si fanno sempre mettere i piedi in testa, e non lo trovo giusto! Tutto qui.

Rggb1
"blackbishop13":
Ma certo che no, io spero che nessun laureato in o studente di matematica vada ad insegnare alle elementari!!
unica eccezione per una persona che ha due grandi interessi nella vita: pedagogia e matematica, (può succedere).

E che sarebbe perfetto anche per le medie e le superiori, fra l'altro.

ma altrimenti vale il concetto: a ognuno il suo, e per insegnare alle elementari non devi assolutamente essere laureato in cose come matematica o lettere,
devi saper educare dei bambini, che è un' abilità completamente diversa, e c'è gente che studia per farlo, per fortuna!!

Abilità diversa, appunto. Abilità che è fondamentale avere per essere un bravo insegnante, a partire dalle elementari fino ad arrivare all'università. Non c'è solo "l'educazione" in senso lato, alle elementari.

sarebbe una tortura per me insegnare un solo giorno alle elementari, e so che sarei un disastro completo!
per le medie è un po' diverso, serve qualche competenza specifica, ma molto poco rispetto alla capacità di relazionarsi con persone di quell' età.

Idem: anche alle superiori serve tale capacità, anche se con ragazzi più grandi. E' per questo che vi ho indotto ad una riflessione. Vedi, stai ancora parlando di competenze della materia, che io considero molto meno importanti delle competenze didattico-pedagogiche, per tutti i gradi di scuola.

Scusa Rggb ,ma pensare che un insegnante di liceo e uno delle elementari abbiano un ruolo anche solo simile è per me assurdo.

Un assurdo addirittura, sei sicuro? Non mi sembra dissimile, o perlomeno non tanto quanto sembra. Ogni età dello sviluppo ha peculiarità proprie e chiaramente ci vogliono differenti approcci e differenti preparazioni, sia per la didattica sia per la pedagogia.

Sapessi quanti bambini sono partiti male alle elementari e hanno continuato peggio alle medie, non per colpa loro, poi non c'è verso di fargli digerire la materia. Unica speranza, trovare alle superiori un insegnante talmente bravo da riuscire a recuperare il tempo perduto; e pazienza se magari in matematica non è nemmeno tanto bravo.

blackbishop13
"Rggb":

Vi induco ad una riflessione che spero sia esemplificativa, parlo ai laureati e studenti in mat: sapreste insegnare ai ragazzi delle medie o ai bambini delle elementari? Ne siete sicuri? Non è una provocazione, provate a pensarci...

:shock: :shock:
Ma certo che no, io spero che nessun laureato in o studente di matematica vada ad insegnare alle elementari!!
unica eccezione per una persona che ha due grandi interessi nella vita: pedagogia e matematica, (può succedere).

ma altrimenti vale il concetto: a ognuno il suo, e per insegnare alle elementari non devi assolutamente essere laureato in cose come matematica o lettere,
devi saper educare dei bambini, che è un' abilità completamente diversa, e c'è gente che studia per farlo, per fortuna!!

sarebbe una tortura per me insegnare un solo giorno alle elementari, e so che sarei un disastro completo!
per le medie è un po' diverso, serve qualche competenza specifica, ma molto poco rispetto alla capacità di relazionarsi con persone di quell' età.

Scusa Rggb ,ma pensare che un insegnante di liceo e uno delle elementari abbiano un ruolo anche solo simile è per me assurdo.

Rggb1
"franced":
Giusto, ci vogliono insegnanti che sappiano insegnare!
Ma io resto dell'idea "a ognuno il suo".
Io sono un matematico e non capisco perché la matematica debba essere insegnata
anche da informatici, economisti, ingegneri, fisici:
ci sono centinaia e centinaia di laureati in matematica che devono aspettare
con ansia una supplenza... ci pensi a questo? Ti sembra giusto?
[Se si sconfina nel cosa è giusto e cosa no, e da lì nel politico parte un OT di 40 pagine]

Hai inteso comunque il senso del mio intervento, del resto io non dico che non sia corretto che la matematica (e le altre materie, ricordiamolo) sia insegnata da chi non la conosce. Solo che la questione, rispetto all'insegnamento, è di (molto) minore importanza rispetto alla capacità di insegnamento.
Parliamo solo della matematica alle superiori tanto abbiamo visto possiamo estendere il concetto quando vogliamo. Certo, lo studiare a fondo la materia ti fornisce capacità - anche pedagogiche, ça va sans dire - superiori ad altri corsi di laurea; ma purtroppo ciò non assicura nulla di altro. In questo argomento si è parlato di cosa il matematico studi e di come ciò assicuri una migliore capacità potenziale di spiegare l'argomento, per la conoscenza di fondo che ha, per la capacità di avere un filo conduttore nello svolgere il pensiero matematico ed altro... ed il tutto si scioglie come neve al sole nel momento in cui magari cerca di spiegarlo ai ragazzi.
Invece a volte ci sono certi laureati in ingegneria, che erano zucconi assai nei corsi di analisi, ma quando dopo aver sbattuto il naso per tre/quattro volte prima di passare analisi due hanno trovato il bandolo della matassa che li ha portati a capire "come mai non capivano", e diventano insegnanti eccezionali [ciò non toglie ci siano altrettanti e più laureati in matematica che siano bravi insegnanti].

Vi induco ad una riflessione che spero sia esemplificativa, parlo ai laureati e studenti in mat: sapreste insegnare ai ragazzi delle medie o ai bambini delle elementari? Ne siete sicuri? Non è una provocazione, provate a pensarci...

franced
"Rggb":

...
"Matematici insegnino matematica", "ad ognuno il suo", "a fisica si studia più matematica rispetto a ingegneria"... belle opinioni, ma forse un po' fuori della realtà. Per insegnare matematica (e qualunque altra cosa) è necessario saper insegnare. Ed il più delle volte questa caratteristica è indipendente dalla facoltà o/o corso di laurea che hai seguito.


Giusto, ci vogliono insegnanti che sappiano insegnare!
Ma io resto dell'idea "a ognuno il suo".
Io sono un matematico e non capisco perché la matematica debba essere insegnata
anche da informatici, economisti, ingegneri, fisici:
ci sono centinaia e centinaia di laureati in matematica che devono aspettare
con ansia una supplenza... ci pensi a questo? Ti sembra giusto?

simfanc
"Rggb":
Come ho già fatto notare, niente manca ai laureati in Informatica - e Fisica e forse Ingegneria e altro - per i programmi delle superiori, a par
te qualche sottile distinzione per i vari corsi dei vari istituti come qualcuno ha correttamente rilevato: si richiede una preparazione base e se è il caso un certo numero di crediti in certi settori. Non sarà un gran criterio, ma è un criterio: richiede tu abbia ALMENO le conoscenze di ciò che dovresti insegnare.



Come osservava franced, potremo discuterne a lungo senza pervenire a una conclusione. Credo però che qualche osservazione vada fatta. Personalmente ho una visione meno "drastica" di quella di franced, tuttavia non concordo nemmeno con visioni tipo la tua. Non è accettabile per una serie di motivi.
La matematica che fanno gli ingegneri e i moderni laureati in informatica è unpo struemento e quindi della matematica si studia solo ciò che ha un interesse.

Non ho dubbi sul fatto che un ingegnere sappia studiare tutte le funzioni presenti in un libro di matematica di V liceo, ho però seri dubbi sul fatto che sappia "costruire" rigorosamente tutti gli insiemi numerici che utilizza, così come dubito che conosca le problematiche legate alla fondazione della teoria degli insiemi, alla logica o ancora che conosca in maniera adeguata le principali strutture algebriche.
Tu mi dirai che tanto queste cose non si insegnano alle superiori. A parte il fatto che ciò è parzialmente vero (dato che in Italia sono attive anche sperimentazioni particolari), si tratta comunque di essere in grado di giustificare il senso di ciò che si fa.
Lo studente di prima liceo ha il diritto di chiedersi che senso ha moltiplicare e sommare polinomi o scomporli in fattori. E non mancano gli studenti che si pongono questi problemi. E allora, pur senza pretendere di fare la teoria dei gruppi e degli anelli in prima liceo, è possibile far capire ai ragazzi che il senso di tutto ciò in fondo è legato alle proprietà delle operazioni. Anzichè sommare e moltiplicare numeri, si sommano e moltiplicano altri oggetti. Quali sono le proprietà "importanti" di queste operazioni ?
Mentre preparavo l'esame di algebra all'Università mi capitò di consultare l'Herstein ("Algebra" - editori riuniti).
La definizione di polinomio era preceduta da una curiosa osservazione "molto presto nella nostra educazione matematica, e infatti già nella scuola media o nei primi anni delle superiori, abbiamo fatto la conoscenza dei polinomi. Per un periodo di tempo che sembrava non dovesse finire mai siamo stati impegnati fino alla noia a fattorizzarli, moltiplicarli, dividerli, semplificarli. E l'abilità nello scomporre un polinomio quadratico rischiava di passare per talento matematico ".

Penso che questa frase dica tutto.
Si può essere in grado di scomporre polinomi e quindi ritenere di essere in grado di insegnare agli altri come si fa. Tuttavia, in mancanza di un certo tipo di studi, si può benissimo non aver chiaro il senso di ciò che si fa.

Ho fatto il primo esempio che mi è venuto in mente. Ma quanto detto sui polinomi può essere esteso benissimo ad ulteriori contenuti studiati nella scuola superiore.

Rggb1
Come ho già fatto notare, niente manca ai laureati in Informatica - e Fisica e forse Ingegneria e altro - per i programmi delle superiori, a parte qualche sottile distinzione per i vari corsi dei vari istituti come qualcuno ha correttamente rilevato: si richiede una preparazione base e se è il caso un certo numero di crediti in certi settori. Non sarà un gran criterio, ma è un criterio: richiede tu abbia ALMENO le conoscenze di ciò che dovresti insegnare.

"Matematici insegnino matematica", "ad ognuno il suo", "a fisica si studia più matematica rispetto a ingegneria"... belle opinioni, ma forse un po' fuori della realtà. Per insegnare matematica (e qualunque altra cosa) è necessario saper insegnare. Ed il più delle volte questa caratteristica è indipendente dalla facoltà o/o corso di laurea che hai seguito.

G.D.5
Ed io ovviamente sono d'accordissimo. Ripeto: ad ognuno il suo.

franced
Sulla faccenda si potrebbe discutere per giorni senza concludere niente..

Io sono categorico: vuoi insegnare matematica? Ti laurei in matematica!

G.D.5
Forse perché a livello liceale si tende a vedere la Matematica con poca astrazione e come uno strumento per la Fisica che nasce dalla Fisica, quindi non si avverte l'esigenza di dare ai liceali una impostazione astratta rigorosa dei concetti matematici.

Inutile dire che io non sono d'accordo.

franced
"baldo89":
per un liceo io direi:
matematica ->ai matematici e ai fisici
fisica -> ai fisici
informatica -> agli informatici
...ecc
insomma ... gli unici che non possono insegnare niente sono gli ingenieri :smt018



Non sono d'accordo sulla non simmetria tra matematici e fisici.
Se matematica può essere insegnata da entrambe le "categorie", non vedo perché
la stessa cosa non debba valere per la fisica..

G.D.5
Io concordo con franced: ad ognuno il suo.

@melia
"baldo89":

insomma ... gli unici che non possono insegnare niente sono gli ingenieri :smt018


Non è vero: ai geometri fanno il bello e il cattivo tempo gli ingegneri civili, all'itis si spartiscono le cariche elettronici, elettrotecnici, meccanici, chimici..., gli ingegneri gestionali li mandiamo dai ragionieri, e rimane ancora un sacco di posto nei professionali.

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