Tempo conseguire una laurea?

Andrearufus
Ragazzi..inizio ora..però..vorrei sapere..secondo voi è possibile fare la uni in 5 anni spaccati? qualcuno lo ha fatto? o è praticamente impossibile? si può studiare con questa speranza o ci si deve togliere subito dalla testa?

Risposte
vict85
La suddivisione dei corsi negli anni generalmente è solo consigliata. Non sei obbligato a seguire esattamente quella suddivisione.

matemix1
"Andrearufus":
scusate come si fa a fare una laurea in meno di 5 anni? si seguono corsi dall'anno dopo e si da l'esame? si può fare?!


ho sentito dire che se ti laurei nella prima sessione, ti puoi iscrivere alla specialistica in anticipo... cioè se prevedi di laurearti, prima ti iscrivi e poi inizi a seguire ad anno accademico iniziato... ma non so se ti puoi laureare prima del termine della durata legale ...credo che debbano essere cinque anni accademici, ma come anni solari posson esser meno.

vict85
"Andrearufus":
scusate come si fa a fare una laurea in meno di 5 anni? si seguono corsi dall'anno dopo e si da l'esame? si può fare?!


Con i 3+2 anni non è molto facile.
Il carico massimo è di 80cfu (60 sono quelli normali). Anticipando esami puoi metterci $2+1/2$ anni infatti $80+80+20 = 180$ (lasciando alla fine crediti f e la tesi all'ultimo anno fai praticamente un esame) ma puoi anche mettercene $70$ nei primi due anni e farne $40$ nel terzo.
Con lo stesso principio puoi metterci $1+1/2$ anni per la specialistica.

Andrearufus
scusate come si fa a fare una laurea in meno di 5 anni? si seguono corsi dall'anno dopo e si da l'esame? si può fare?!

matemix1
certo la media pesata è davvero fastidiosa... anche se riflettendoci è più giusta... cmq vedi un pò se anche le lodi sono "pesate" cioè se vengono prese in considerazione separatamente... quelle sono un aiuto in più alla media...

Jazz_lover
"matemix":
[quote="Jazz_lover"]

Per voti troppo bassi cosa intendi?
Io ho una media voti che per ora è poco piu di 25, ma che conto di alzare con i molti esami che mi mancano. Purtroppo per alcune materie ho dovuto accettare voti un po bassini


io non mai rifiutato un voto... nel mio libretto avevo dal 18 al trenta e lode. Purtroppo alla fine ho dovuto far in fretta le ultime due materie e così mi sono tolta un punto di media con due esami (con il vecchio ordinamento era SOLO 15materie). è mia opinione che per una laurea scientifica si dovrebbe puntar almeno a 100... OVE POSSIBILE è consilgiabile non prender voti sotto 24, ma non si può certo fare esami con lo spauracchio della media. Per la verità io ci tenevo al voto prima di iniziare l'uni ma l'esperienza mi ha insegnato a non fare troppi pronostici. Anche perchè alcuni prof il trenta non lo darebbero nemmeno alla reincarnazione di Einstein (solo i figli di altri prof riescono in certe imprese... ma questa è una cattiveria che dico io... avallata da una serie di fatti documentati però..). Ovvio che il 110 e lode dà più possibilità... Ma dietro un bel voto ci vuole una bella testa... altrimenti non vai lontano.[/quote]

Concordo in pieno e pure io ho trovato docenti avari di voti XD.
Io mi sono posto l'obiettivo di ottenere almeno 100 e per farlo dovrei alzare un po la media (almeno di un punto e mezzo); anchio per un po mi sono posto l'obiettivo di non prendere voti sotto 24, salvo 2 casi, di cui uno mi ha buttato giu la media di 1 voto perchè ha tanti crediti (maledetta media pesata sui crediti :cry: ). Ho davanti a me almeno altri 15 esami per rifarmi (speriamo) e in tutto sono una trentina :shock:
Comunque è proprio vero che dietro il bel voto a contare è la testa di una persona. Spero di non essere l'eccezione che conferma la regola :lol:

matemix1
"Jazz_lover":


Per voti troppo bassi cosa intendi?
Io ho una media voti che per ora è poco piu di 25, ma che conto di alzare con i molti esami che mi mancano. Purtroppo per alcune materie ho dovuto accettare voti un po bassini


io non mai rifiutato un voto... nel mio libretto avevo dal 18 al trenta e lode. Purtroppo alla fine ho dovuto far in fretta le ultime due materie e così mi sono tolta un punto di media con due esami (con il vecchio ordinamento era SOLO 15materie). è mia opinione che per una laurea scientifica si dovrebbe puntar almeno a 100... OVE POSSIBILE è consilgiabile non prender voti sotto 24, ma non si può certo fare esami con lo spauracchio della media. Per la verità io ci tenevo al voto prima di iniziare l'uni ma l'esperienza mi ha insegnato a non fare troppi pronostici. Anche perchè alcuni prof il trenta non lo darebbero nemmeno alla reincarnazione di Einstein (solo i figli di altri prof riescono in certe imprese... ma questa è una cattiveria che dico io... avallata da una serie di fatti documentati però..). Ovvio che il 110 e lode dà più possibilità... Ma dietro un bel voto ci vuole una bella testa... altrimenti non vai lontano.

Jazz_lover
"matemix":
[quote="Jazz_lover"]...
Conta molto la fortuna durante gli esami, ma quello che penso è che nel mondo e nella vita contano piu i fatti e le conoscenze acquisite.


sottoscrivo in pieno, tuttavia c'è da fare un'osservazione poco nobile ma ahimè molto realistica: non sempre il voto preso all'esame corrisponde con ciò che si sa, nè tantomeno con quanto si è studiato questo è un dato di fatto, tuttavia per far concorsi, colloqui e via dicendo i voti di laurea sono dei biglietti da visita, non si studia per il voto certo, ma è bene cercare di evitare di prender voti troppo bassi.
Una piccola strategia è (oltre ovviamente a studiare bene la materia) "studiare" anche il professore... di solito ci sono sempre argomenti che prediligono, domande che fanno in maniera ricorrente, osservazioni che li fanno andare in visibilio (che spesso fanno la differenza tra un 28 e un 30 e lode). Seguendo le lezioni, gli esami precedenti, i ricevimenti, sono cose che balzano all'occhio... Se aggiungi questi accorgimenti allo studio coscienzioso della materia, i risultati non dovrebbero deludere... e poi più contatti hai con il prof, più anche lui ti conoscerà... e di solito anche questo è positivo...[/quote]

Per voti troppo bassi cosa intendi?
Io ho una media voti che per ora è poco piu di 25, ma che conto di alzare con i molti esami che mi mancano. Purtroppo per alcune materie ho dovuto accettare voti un po bassini

alvinlee881
"giacor86":
. E poi vediamo se tanta gente si siederebbe ancora in prima fila ad annuire costantemente come un asino... E magari si sentirebbero a lezione solo domande pertinenti da parte di chi ha davvero qualcosa da chiedere.

Questa situazione c'è anche da me, alcuni individui sono insopportabili per il leccaculismo, altri per l'assoluta superbia e saccenza che mostrano quando intervengono con cose tipo "professore, non è meglio fare così?" quando sa benissimo che tale metodo non è ancora stato argomento di lezione, e quindi il prof non può usarlo. Questo è solo per far vedere quanto è bravo, andando avanti sul programma. Nulla di male ad avvantaggiarsi, ma l'ostentazione è insopportabile.

giacor86
"matemix":
anzi il farsi notare non DOVREBBE esse nemmeno nella stessa lista...


Beh almeno tu riconosci che la situazione è sgradevole... qualcuno sembra di no. Invece che togliere gli appelli d'esame come proponeva qualcuno qualche post fa, io proporrei di fare le lezioni e i corsi con un prof e l'esame (rigorosamente orale) con un altro. In questo modo si che il voto da una stima oggettiva della preparazione. E poi vediamo se tanta gente si siederebbe ancora in prima fila ad annuire costantemente come un asino... E magari si sentirebbero a lezione solo domande pertinenti da parte di chi ha davvero qualcosa da chiedere.

vict85
"Luca.Lussardi":
Dipende da chi trovi.... io agli esami tratto tutti allo stesso modo, sia quelli che ho sempre visto in prima fila sia quelli che non sono mai stati a lezione.


Io mi riferivo al fatto che se il tuo scopo è farti riconoscere dal professore non serve che tu vada a ricevimento. Io non sono mai andato e tutti i professori con cui ho seguito hanno sempre saputo chi ero.
Questo al di là dall'essere o meno aiutato (a volte l'hanno fatto). Questo per me è un comportamento naturale, non l'ho mai fatto per farmi notare.

P.S: alle volte dei professori hanno pensato che avessi seguito anche se ero andato a mala pena alla metà delle lezioni.

matemix1
"Steven":
[quote="matemix"]Personalmente ritengo che è meglio andar ad un ricevimento con l'unico scopo di "farsi notare" e poi magari imparare qualcosa [...]

Spero che il farsi notare non venga prima dell'imparare, come l'ordine nella frase potrebbe lasciar supporre.
[/quote]
se stacchi la frase dal contesto se ne perde il senso per la quale l'ho scritta... sono fermamente convinta che l'impare viene prima... anzi il farsi notare non DOVREBBE esse nemmeno nella stessa lista...

matemix1
Mi sembra di aver sottolineato l'importanza dello studio in ogni messaggio che ho scritto, che tu Luca agli esami tratti tutti allo stesso modo è lodevole, ma se mi dici che questo è vero per TUTTI i professori, perdonami, ma non ti crederei. Basterebbe un unico controesempio per far cadere una simile affermazione e di tali controesempi ne esistono eccome. Non ho parlato in generale, mi sembra di aver descritto situazioni in cui ogni studente universitario, più o meno direttamente si è imbattuto almeno una volta.

Steven11
"matemix":
Personalmente ritengo che è meglio andar ad un ricevimento con l'unico scopo di "farsi notare" e poi magari imparare qualcosa [...]

Spero che il farsi notare non venga prima dell'imparare, come l'ordine nella frase potrebbe lasciar supporre.

Io sono stato spesso accusato di essere un lecchino.
A scuola, dai compagni ovviamente.
Bastava una domanda per approfondire magari appena suonata la campanella, o qualche parola oltre i discorsi scolastici.

Ma parallelamente posso dire di aver ricevuto dichiarazioni di stima e apprezzamento anche fuori dalla scuola, e di aver ottenuti buoni risultati anche in prove dove il mio nome non era mai stato sentito (e non avevo mai avuto il tempo di leccare).
Sono soddisfazioni che ti ripagano.

Un'altra soddisfazione sarebbe andare dagli invidiosi e renderli partecipi dei tuoi successi, ma poi da "leccaculo" diventeresti "superbo", stavolta avrebbero ragione, quindi tocca legarsi la lingua e guardare oltre.

giacor86
Bravo Luca.. ed è giusto che sia così.

Luca.Lussardi
Dipende da chi trovi.... io agli esami tratto tutti allo stesso modo, sia quelli che ho sempre visto in prima fila sia quelli che non sono mai stati a lezione.

vict85
Ci si può anche far notare a lezione. Ho notato che se quando c'é lezione partecipi: fai domande, rispondi alle sue, dimostri di essere interessato alla fine lui ti premia.

matemix1
"giacor86":


[quote="matemix"]
Lo studio da solo non basta, è importante anche formare la propria personalità, non farsi influenzare dalla paura delle maldicenze altrui (che tanto ci saranno sempre a prescindere dal tuo comportamento),penso che ognuno debba fare ciò che ritiene giusto, ma sempre NEL RISPETTO DEGLI ALTRI E DI Sè STESSI.


E' vero.. ma non quando si parla di passare un esame. Un esame deve essere passato in base alla preparazione che hai, non in base a quanto ti sei fatto vedere interessato alla materia dal prof. Io parlo per esperienza personale.. spesso si assiste a scene che fanno vomitare. Ma a voi non è mai capitato?!? Sono l'unico a cui danno fastidio certi comportamenti?
[/quote]

Certo che mi è capitato e certo che danno molto fastidio questi comportamenti, sia da parte dei colleghi che dei professori che li agevolano e a volte, quasi li richiedono... Non ho detto che è giusto essere opportunisti nè all'uni nè altrove, e mai mi sognerei di dirlo... sto dicendo che man mano che gli anni passano e si fanno tante esperienze, bè si diventa un pò più indulgenti verso atteggiamenti che magari qualche anno , o mese prima ci sembravano inconcepibili. I PICCOLI compromessi (per esempio chiedere appunti ad un collega che non sopporti, sederti a primo banco per farti vedere, andare ad un ricevimento in più di quello che ti serve)sono a volte inevitabili e fanno risparmiare un sacco di tempo e fatica e bocconi amari,e a volte finchè non li fai non riesci a dare la materia... spero che queste mie parole non saranno fraintese e non creeranno polemiche... è solo ciò che ho ricavato dalla mia esperienza tutto qui. Io non parlo di alternative allo studio, nè di scorciatoie, ma come ho detto prima a volte lo studio da solo non basta e non sempre PURTROPPO agli esami passano i più preparati.

giacor86
"matemix":

era esattamente quello che intendevo... andare ai ricevimenti di per sè è un'azione buona e consigliabile perchè permette di chiarire i dubbi... far finta di avere dubbi per andare ai ricevimenti... quello è "Leccaculismo" , quindi non è l'azione, ma l'intenzione che può essere più o meno discutibile. Ma anche in quel caso, ognuno conosce la propria coscienza e soprattutto è responsabile delle proprie azioni. Personalmente ritengo che è meglio andar ad un ricevimento con l'unico scopo di "farsi notare" e poi magari imparare qualcosa(perchè c'è SEMPRE QUALCOSA DA IMPARARE in ogni cirstanza), piuttosto che avere un dubbio vero e non andar ad un ricevimento per paura di venire giudicati "leccaculo" (chiedo scusa per il francesismo).


La possibilità di andare a ricevimento è una grandiosa occasione che io stesso ho sfruttato + e + volte. Chi però la utilizza con lo scopo di (espressione di andrearufus) "farsi vedere" interessato dal prof (a prescindere che poi lo sia o no) è un Leccaculo. Uno che ha i dubbi e non ci va per paura delle maldicenze invece è un'idiota. Io personalmente preferisco l'idiota rispetto al leccaculo.

"matemix":

Lo studio da solo non basta, è importante anche formare la propria personalità, non farsi influenzare dalla paura delle maldicenze altrui (che tanto ci saranno sempre a prescindere dal tuo comportamento),penso che ognuno debba fare ciò che ritiene giusto, ma sempre NEL RISPETTO DEGLI ALTRI E DI Sè STESSI.


E' vero.. ma non quando si parla di passare un esame. Un esame deve essere passato in base alla preparazione che hai, non in base a quanto ti sei fatto vedere interessato alla materia dal prof. Io parlo per esperienza personale.. spesso si assiste a scene che fanno vomitare. Ma a voi non è mai capitato?!? Sono l'unico a cui danno fastidio certi comportamenti?

"Andrearufus":

se frutta bene non ci vedo niente di male e comunque scherzi a parte è bene farsi vedere interessati..anche perchè in teoria avendo scelto tu stesso la facoltà dovresti esserlo..

A me personalmente non me ne frega niente se un prof sa che sono interessato alla sua materia o no. Io studio per me, non per lui. Sul "se frutta bene..." spero stessi scherzando..

matemix1
"irenze":
[quote="giacor86"][quote="matemix"]
e poi più contatti hai con il prof, più anche lui ti conoscerà... e di solito anche questo è positivo...

A casa mia, avere contatti con il prof per farsi conoscere ed avere un buon voto alla fine si chiama Leccaculismo.[/quote]
Non necessariamente. Andare ai ricevimenti e fare domande (magari in gruppo e dopo averne discusso con i colleghi) non è leccaculismo, ma raggiunge comunque l'obbiettivo di dare al prof un'idea di te prima dell'esame. E ti assicuro che se sei uno che all'esame si emoziona quello aiuta.[/quote]

era esattamente quello che intendevo... andare ai ricevimenti di per sè è un'azione buona e consigliabile perchè permette di chiarire i dubbi... far finta di avere dubbi per andare ai ricevimenti... quello è "Leccaculismo" , quindi non è l'azione, ma l'intenzione che può essere più o meno discutibile. Ma anche in quel caso, ognuno conosce la propria coscienza e soprattutto è responsabile delle proprie azioni. Personalmente ritengo che è meglio andar ad un ricevimento con l'unico scopo di "farsi notare" e poi magari imparare qualcosa(perchè c'è SEMPRE QUALCOSA DA IMPARARE in ogni cirstanza), piuttosto che avere un dubbio vero e non andar ad un ricevimento per paura di venire giudicati "leccaculo" (chiedo scusa per il francesismo).
Lo studio da solo non basta, è importante anche formare la propria personalità, non farsi influenzare dalla paura delle maldicenze altrui (che tanto ci saranno sempre a prescindere dal tuo comportamento),penso che ognuno debba fare ciò che ritiene giusto, ma sempre NEL RISPETTO DEGLI ALTRI E DI Sè STESSI.

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