Sondaggio: Le vostre opinioni su Derive
Prima di entrare nel vivo della discussione, vi inviterei a leggere un topic di recente pubblicazione:
Ragazzi, io c'ho provato...
In questo articolo si mette in evidenza il problema dello scarso utilizzo del computer nei calcoli scientifici dovuto ad una mancanza di cultura tecnologica. In pratica ancora oggi la scuola e (in parte) l'università italiana non insegna ad utilizzare software di calcolo per risolvere i problemi scientifici. Il problema è ancor più grave se si considera che a livello politico non si abbia la benchè minima idea di quale sia il problema che viene ridotto a "Più computer nelle scuole" o in "Più internet nelle case" o in "Più corsi di computer" (pacchetti office). Certamente questi sono aspetti rilevanti, ma io qui vorrei parlare di rilevanza scientifica, perchè la ricerca e l'innovazione non si fanno scrivendo una lettera al computer.
Detto questo c'è un altro problema che viene fuori nell'insegnamento all'utilizzo di software di calcolo. C'è chi sostiene che l'utilizzo di questi software tenda a diminuire le competenze degli studenti che non si impegnerebbero più a risolvere integrali (tanto c'è derive) e chi invece ritiene che sia una evoluzione obbligata nel fare calcolo scientifico (c'è ancora chi si lamenta che non si insegni più a fare le radici quadrate a mano).
La questione che vorrei sollevare è la seguente:
Come deve essere insegnato nelle scuole l'utilizzo del computer a fini scientifici? Deve cambiare l'insegnamento della matematica e delle scienze (meglio tradizionale o no)? E quali rischi si corrono?
A voi la parola.
Ragazzi, io c'ho provato...
In questo articolo si mette in evidenza il problema dello scarso utilizzo del computer nei calcoli scientifici dovuto ad una mancanza di cultura tecnologica. In pratica ancora oggi la scuola e (in parte) l'università italiana non insegna ad utilizzare software di calcolo per risolvere i problemi scientifici. Il problema è ancor più grave se si considera che a livello politico non si abbia la benchè minima idea di quale sia il problema che viene ridotto a "Più computer nelle scuole" o in "Più internet nelle case" o in "Più corsi di computer" (pacchetti office). Certamente questi sono aspetti rilevanti, ma io qui vorrei parlare di rilevanza scientifica, perchè la ricerca e l'innovazione non si fanno scrivendo una lettera al computer.
Detto questo c'è un altro problema che viene fuori nell'insegnamento all'utilizzo di software di calcolo. C'è chi sostiene che l'utilizzo di questi software tenda a diminuire le competenze degli studenti che non si impegnerebbero più a risolvere integrali (tanto c'è derive) e chi invece ritiene che sia una evoluzione obbligata nel fare calcolo scientifico (c'è ancora chi si lamenta che non si insegni più a fare le radici quadrate a mano).
La questione che vorrei sollevare è la seguente:
Come deve essere insegnato nelle scuole l'utilizzo del computer a fini scientifici? Deve cambiare l'insegnamento della matematica e delle scienze (meglio tradizionale o no)? E quali rischi si corrono?
A voi la parola.
Risposte
quote:
Originally posted by Pachito
Scusami Virus, ho sicuramente preso un esempio 'a cavolo'. Ho appena modificato il post.
Tranquillo, nessun problema!

Tenevo solo a precisare che il mio era più un dubbio sul funzionamento che sull'integrale vero e proprio.
Un saluto al più bel forum di matematica nella rete

ViRuS
Scusami Virus, ho sicuramente preso un esempio 'a cavolo'. Ho appena modificato il post.
mi permetto di rispondere, visto che il secondo topic è partito da me.
Nessuno ha mai detto: "tanto c'è derive". Era solo la curiosità che mi spingeva a scrivere; la curiosità nel vedere che (si legga il topic), con "a" impostato ad 1, l'integrale veniva calcolato, mentre con "a:=2", veniva lasciato così; niente di più.
Fortunatamente gli integrali propri, impropri e chi più ne ha più ne metta, li so calcolare tranquillamente anche senza questo benedetto/maledetto programma. Era più che altro una domanda sul "funzionamento", sulla "logica" che applicava il programma in quel caso.
ViRuS
Nessuno ha mai detto: "tanto c'è derive". Era solo la curiosità che mi spingeva a scrivere; la curiosità nel vedere che (si legga il topic), con "a" impostato ad 1, l'integrale veniva calcolato, mentre con "a:=2", veniva lasciato così; niente di più.
Fortunatamente gli integrali propri, impropri e chi più ne ha più ne metta, li so calcolare tranquillamente anche senza questo benedetto/maledetto programma. Era più che altro una domanda sul "funzionamento", sulla "logica" che applicava il programma in quel caso.
ViRuS
Io manterrei l'insegmento tradizionale, almeno della Matematica. Per carità, il software e piu' in particolare Derive sono di grande aiuto, ma diventano un valido sostegno solo per il professionista. Mi permetto di dire che dal punto di vista strettamente matematico, il problema del software e' marginale, in quanto Derive non dimostra un Teorema. Invece e' fondamentale per chi la Matematica la usa, ma non la crea.
Luca Lussardi
http://www.llussardi.it
Luca Lussardi
http://www.llussardi.it