Sondaggio: come ti prepari agli esami?

jitter1
Il sondaggio è anche legato alla discussione sulla wiki.
Credo sia più significativo che votino solo gli universitari. Le abitudini degli "appassionati", o come li vogliamo chiamare, qui credo potrebbero sviare.

Risposte
Vikhr
Concordo pienamente, a costo di sembrare asociale. E poi volete mettere la soddisfazione di aver padroneggiato da soli un argomento difficile a confronto con l'esserselo fatto imboccare da chi è stato più svelto a capirlo?

onlyReferee
Ti do pienamente ragione, Obidream, riguardo al numero di persone del gruppo di studio: da tre in su sono decisamente troppe. Io sono fortemente convinto che lo studio individuale sia molto più produttivo. Stare con un'altra persona penso sia utile solo per confrontare i punti di vista sugli argomenti ed i risultati/procedimenti degli esercizi svolti ad esempio.

Obidream
Manca l'opzione "Pregare Cthulhu che un asteroide distrugga l'università il giorno dell'esame risolvendo il problema per voi" :lol:
Seriamente, io fondamentalmente seguo le lezioni vedendo la teoria, oppure eventualmente la vedo dal libro preparandomi degli appunti, e poi a casa cerco esercizi svolti e non, provando a svolgerli da solo sino a quando non realizzo l'impossibilità di riuscirci... e se malauguratamente questo si verifica poi provo a rifarlo da solo e a rifare esercizi di tipologia simile.
Non riesco a concludere molto se studio con gruppi formati da 3 o più persone, perché tendo a portare tutti al cazzeggio quando siamo in troppi :( :-D

onlyReferee
Cerco prima di tutto di capire l'argomento iniziando dalle nozioni teoriche. Se mi possono essere utili allora mi faccio degli esempi per capire meglio finché il tutto mi si è fissato per bene in testa. Se l'esame prevede anche degli esercizi ne svolgo molti. Se mi accorgo poi che magari c'è un errore di calcolo negli stessi oppure che posso ottenere il risultato in maniera più semplice allora torno indietro cercando di capire dove sbaglio e li rifaccio.

gio73
Quando ero studente procedevo così: seguivo le lezioni, prendevo appunti, facevo gli esercizi in compagnia degli altri studenti che preparavano l'esame, se c'era da studiare tanta teoria prima studiavo dal libro per conto mio (avevo l'abitudine di riempire quaderni di schemi e riassunti, il libro potevo rileggerlo anche più volte riempiendo altrettanti quaderni) per poi confrontarmi con gli altri: io interrogo te, tu interroghi me.

Vikhr
Io seguo tutte le lezioni con precisione a dir poco "svizzera" e attenzione da "guardia svizzera". Faccio interventi quando qualcosa non mi è chiaro. Faccio sì che il lessico mi sia sempre chiaro, magari andando a ricercare il significato di alcuni termini usati dal professore con Internet. Faccio esercizi solo se l'esame richiede una parte scritta con esercizi non teorici. In fase di ripasso mi leggo nel dettaglio e criticamente e più volte tutto il libro o, se presenti e affidabili, le slides. Gli appunti li uso quasi esclusivamente per allenare la componente di memoria dattilografica. Cerco sempre di prenderli al meglio e li uso se manca il libro o la slide. Non ripeto mai: mi curo di aver capito il più possibile e se non capisco qualcosa vado subito nello studio del professore a cercare di esporre e risolvere i miei dubbi. Quello che ho studiato mi rimane per sempre dopo l'esame, anche se il risultato non è eccellente; tendo soli a dimenticare le dimostrazioni matematiche, che prima esamino criticamente e poi ricopio sistematicamente su un foglio giorno dopo giorno per ricordarmele per memoria visiva e dattiografica.
Questo è il mio attuale metodo di studio/ripasso.

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