Si può vincere alla roulette del casinò usando le Statistiche?
La roulette è un gioco d'azzardo il cui nome deriva dalla parola francese roulette. Si tratta di un cilindro diviso in caselle, numerate da 1 a 36, sulle quali il giocatore piazza la sua puntata.
Negli anni '90, la famiglia García-Pelayo ha raggiunto la fama mondiale grazie alla scoperta di un metodo legale per vincere alla roulette in qualsiasi casinò. La tecnica utilizzata dal clan è descritta nel libro "La fabulosa historia de los Pelayos", di Iván e Gonzalo García-Pelayo (2003).
Il loro metodo si basa sul fatto che non esiste una ruota della roulette perfetta, ma che tutte hanno dei difetti fisici. Queste anomalie possono essere dovute a riquadri non uniformi, curvature laterali, diversa bullonatura delle pareti dei riquadri che raccolgono la pallina... Queste imperfezioni faranno sì che alcuni numeri escano più frequentemente di altri e, quindi, la roulette si comporterà in modo diverso da quello che ci si aspetterebbe in una macchina perfetta.
Poiché il casinò non consente di effettuare misurazioni fisiche, per individuare eventuali tendenze in una roulette bisogna ricorrere all'analisi statistica. Se la ruota della roulette fosse perfetta, la probabilità che esca uno dei 36 numeri vincenti è 1/36=0,03. Cioè, non ci si aspetterebbe che dopo molti giri un numero appaia più di una volta ogni 36 giri.
Ogni sera, per mesi, i García-Pelayo annotarono i numeri che uscivano da ogni tavolo della roulette del casinò. Hanno poi calcolato il numero di volte in cui ogni numero è risultato superiore alle loro aspettative, definendolo positivo. Pertanto, se in 36 giri il numero si presenta una sola volta, non ci sarà alcun risultato positivo. Se si presenta due volte avremo un positivo (+1), se tre volte, due positivi (+2), e così via.
La prima domanda che si sono posti è stata: quanti positivi può avere una roulette perfetta? Per risolverlo, hanno progettato un programma informatico per simulare i risultati di 2000 roulette perfette. In questa simulazione, hanno osservato che il numero medio di positivi in 500 rotazioni è prossimo a +47. D'altra parte, hanno visto che la probabilità di ottenere più di +57 positivi (limite morbido) era solo del 5% e che il numero massimo di positivi era +71 (limite duro). Il fatto che dopo 500 giri al tavolo abbiamo un numero con +50 (superiore alla media) non implica necessariamente che la roulette abbia delle tendenze. Può essere dovuto al caso. Tuttavia, se il numero di positivi supera il limite morbido (+57), si potrebbe pensare che la roulette abbia delle tendenze e che quindi si possa vincere del denaro, anche se non tanto quanto se fosse stato superato il limite rigido (+71).
Le informazioni raccolte e la loro esperienza hanno permesso di classificare i tavoli di ogni casinò in tre categorie: A (con molta tendenza), B (la solita) e C (con pochissima tendenza). Dopo aver osservato 10.000 giocate di un tavolo, era chiaro che tipo di tavolo fosse e cosa aspettarsi. Sui tavoli che superavano il limite massimo, hanno giocato tutti i numeri che erano in positivo. Quando veniva superato solo il limite morbido, si scommetteva sui numeri che avevano superato il +8, per evitare i numeri che erano in positivo per puro caso.
Lo studio del funzionamento dei tavoli di tipo A, B e C è stato effettuato simulando al computer delle roulette che si comportavano in modo simile ai tavoli reali osservati. Per stabilire se una roulette avesse delle tendenze, hanno analizzato i dati utilizzando un noto test statistico chiamato chi-quadro. Dopo l'analisi statistica hanno avuto una chiara comprensione di ogni ruota della roulette e di ciò che poteva fornire.
Dovevano solo giocare, consapevoli che il caso può causare brutti scherzi, ma sapendo che, con pazienza, quelle perdite sarebbero state recuperate e trasformate in vittorie. L'antidoto a questo sistema è quello di cambiare frequentemente le tabelle, in modo che non sia possibile raccogliere dati sufficienti per sapere come si comportano.
[hide="."]Fonte:https://bonus7casino.it/[/hide]
Negli anni '90, la famiglia García-Pelayo ha raggiunto la fama mondiale grazie alla scoperta di un metodo legale per vincere alla roulette in qualsiasi casinò. La tecnica utilizzata dal clan è descritta nel libro "La fabulosa historia de los Pelayos", di Iván e Gonzalo García-Pelayo (2003).
Il loro metodo si basa sul fatto che non esiste una ruota della roulette perfetta, ma che tutte hanno dei difetti fisici. Queste anomalie possono essere dovute a riquadri non uniformi, curvature laterali, diversa bullonatura delle pareti dei riquadri che raccolgono la pallina... Queste imperfezioni faranno sì che alcuni numeri escano più frequentemente di altri e, quindi, la roulette si comporterà in modo diverso da quello che ci si aspetterebbe in una macchina perfetta.
Poiché il casinò non consente di effettuare misurazioni fisiche, per individuare eventuali tendenze in una roulette bisogna ricorrere all'analisi statistica. Se la ruota della roulette fosse perfetta, la probabilità che esca uno dei 36 numeri vincenti è 1/36=0,03. Cioè, non ci si aspetterebbe che dopo molti giri un numero appaia più di una volta ogni 36 giri.
Ogni sera, per mesi, i García-Pelayo annotarono i numeri che uscivano da ogni tavolo della roulette del casinò. Hanno poi calcolato il numero di volte in cui ogni numero è risultato superiore alle loro aspettative, definendolo positivo. Pertanto, se in 36 giri il numero si presenta una sola volta, non ci sarà alcun risultato positivo. Se si presenta due volte avremo un positivo (+1), se tre volte, due positivi (+2), e così via.
La prima domanda che si sono posti è stata: quanti positivi può avere una roulette perfetta? Per risolverlo, hanno progettato un programma informatico per simulare i risultati di 2000 roulette perfette. In questa simulazione, hanno osservato che il numero medio di positivi in 500 rotazioni è prossimo a +47. D'altra parte, hanno visto che la probabilità di ottenere più di +57 positivi (limite morbido) era solo del 5% e che il numero massimo di positivi era +71 (limite duro). Il fatto che dopo 500 giri al tavolo abbiamo un numero con +50 (superiore alla media) non implica necessariamente che la roulette abbia delle tendenze. Può essere dovuto al caso. Tuttavia, se il numero di positivi supera il limite morbido (+57), si potrebbe pensare che la roulette abbia delle tendenze e che quindi si possa vincere del denaro, anche se non tanto quanto se fosse stato superato il limite rigido (+71).
Le informazioni raccolte e la loro esperienza hanno permesso di classificare i tavoli di ogni casinò in tre categorie: A (con molta tendenza), B (la solita) e C (con pochissima tendenza). Dopo aver osservato 10.000 giocate di un tavolo, era chiaro che tipo di tavolo fosse e cosa aspettarsi. Sui tavoli che superavano il limite massimo, hanno giocato tutti i numeri che erano in positivo. Quando veniva superato solo il limite morbido, si scommetteva sui numeri che avevano superato il +8, per evitare i numeri che erano in positivo per puro caso.
Lo studio del funzionamento dei tavoli di tipo A, B e C è stato effettuato simulando al computer delle roulette che si comportavano in modo simile ai tavoli reali osservati. Per stabilire se una roulette avesse delle tendenze, hanno analizzato i dati utilizzando un noto test statistico chiamato chi-quadro. Dopo l'analisi statistica hanno avuto una chiara comprensione di ogni ruota della roulette e di ciò che poteva fornire.
Dovevano solo giocare, consapevoli che il caso può causare brutti scherzi, ma sapendo che, con pazienza, quelle perdite sarebbero state recuperate e trasformate in vittorie. L'antidoto a questo sistema è quello di cambiare frequentemente le tabelle, in modo che non sia possibile raccogliere dati sufficienti per sapere come si comportano.
[hide="."]Fonte:https://bonus7casino.it/[/hide]
Risposte
"axpgn":
Nel caso di Thorp & Shannon a me sembra più interessante l'hardware che il software(tu hai detto anche di essere scettico sull'hw di quei tempi
)
Non sono scettico sull'hardware, che hardware si aveva a disposizione ai tempi è ben noto e documentato (si è andati sulla Luna con un computer ridicolo oggi), certo se mi si dicesse che quel computer facesse calcoli mirabolanti allora sarei più che scettico!
Diciamo che sono più curioso del software che dell'hardware, ma le cose sono molto legate.
Infatti oggi il problema è approcciabile in modo relativamente semplice con algoritmi basati su reti neurali che masticano grandi moli di dati e che tirano fuori alla fine modelli predittivi sorprendenti.
Al tempo vista soprattutto la memoria limitata occorrevano approcci diversi, per questo sono più curioso sul software.
"axpgn":
Peraltro, appena mi arriva dalla Biblioteca il libro di cui ho letto solo l'introduzione, magari ne potremo sapere di più (su questo ma anche sugli altri)![]()
Bene, vedremo. Se ci sono riferimenti più chiari a quello che è stato effettivamente fatto posso uscire dallo scetticismo (nel senso che ho spiegato prima) ...ma dovrebbe valere per tutti non solo per me.
Nel caso di Thorp & Shannon a me sembra più interessante l'hardware che il software
(tu hai detto anche di essere scettico sull'hw di quei tempi
)
Se riuscissi a procurarmi il documento che ho linkato forse avremmo la risposta, purtroppo per ora ho solo l'abstract, il resto si paga
Peraltro, appena mi arriva dalla Biblioteca il libro di cui ho letto solo l'introduzione, magari ne potremo sapere di più (su questo ma anche sugli altri)
Cordialmente, Alex


Se riuscissi a procurarmi il documento che ho linkato forse avremmo la risposta, purtroppo per ora ho solo l'abstract, il resto si paga

Peraltro, appena mi arriva dalla Biblioteca il libro di cui ho letto solo l'introduzione, magari ne potremo sapere di più (su questo ma anche sugli altri)

Cordialmente, Alex
"axpgn":
Ti capisco eppure, per esempio, Thorp & Shannon (e il secondo non era uno qualunque) all'inizio degli anni '60 costruirono quello che, nel link che ho citato, Thorp definisce come il primo "wearable computer".
Ho capito questo e non è sul fatto che sia stato realizzato tale dispositivo che sono scettico.
Vorrei capire quali fossero gli algoritmi usati nel dispositivo per conseguire il risultato di vincere alla roulette e se tali algoritmi si siano dimostrati validi per vincere sistematicamente.
Mi scuso per apparire petulante su questo, ma questi aspetti secondo me, in un forum come questo, sono più importanti del tema principale in oggetto qui che mi interessa a confronto relativamente poco.
@gabriella
L'esempio riportato su Napoleone era fuori contesto nel senso che ho detto: rischiava di confondere mescolando il piano della notizia e il piano del metodo, e solo a quest' ultimo, come ho detto ripetutamente, mi riferivo e riferisco io dicendomi scettico su questa questione.
Ció non significa che avessi accusato te di ignorare quei concetti ....né gli economisti in genere. Quindi la precisazione non era necessaria per me, ma comunque può essere sempre utile per chi legge, esattamente come le mie precisazioni
Anzi ne approfitto per sottolineare che dirsi scettico non vuol dire negare qualcosa aprioristicamente ritenendola impossibile, ma non ritenerla dimostrata con gli elementi portati fino ad allora a supporto. E che l'onere della prova non ce l'ha chi chiede le evidenze...
L'esempio riportato su Napoleone era fuori contesto nel senso che ho detto: rischiava di confondere mescolando il piano della notizia e il piano del metodo, e solo a quest' ultimo, come ho detto ripetutamente, mi riferivo e riferisco io dicendomi scettico su questa questione.
Ció non significa che avessi accusato te di ignorare quei concetti ....né gli economisti in genere. Quindi la precisazione non era necessaria per me, ma comunque può essere sempre utile per chi legge, esattamente come le mie precisazioni

Anzi ne approfitto per sottolineare che dirsi scettico non vuol dire negare qualcosa aprioristicamente ritenendola impossibile, ma non ritenerla dimostrata con gli elementi portati fino ad allora a supporto. E che l'onere della prova non ce l'ha chi chiede le evidenze...
"Faussone":
@gabriella
Giá ho detto che il punto non è la notizia in sé, ma il contorno.
E no l'esempio di Napoleone non c'entra nulla: un conto sono le testimonianze sull'avvenimento di un fatto storico, un conto sono le prove che un metodo, una teoria, un farmaco ecc ecc funzioni, lì non servono testimonianze generiche di chicchessia che avrebbe visto quelle cose funzionare (indipendentemente da chi sia questo chicchessia), ma serve un accertamento chiaro e metodico. Attenzione a non fare confusione su questo.
Intendevo che la vicenda possiamo darla per avvenuta, hanno vinto al casinò, dicono che il loro metodo ha funzionato, e credo che possiamo crederlo. Poi se funziona in astratto sempre, non possiamo saperlo, visto che non si sa che metodo è.
ll metodo scientifico non c'entra, è ovvio che è un'altra cosa, non faccio nessuna confusione. Guarda che checché se ne pensi gli economistii conoscono molto bene il metodo scientifico, ma molto molto bene, visto che c'è una complessità e una teoria dell''esperimento' e del riscontro empirico in economia che è estremamamte sofisticata e per certi versi più che in altri settori, visto che devono avere a che fare con l'assenza di un esperimento controllabile in laboratorio o di trials controllati (per quanto riguarda in particolare la medicina, a un economista la loro metodologia empirica sembra roba da sempliciotti, da bambini in fasce, quanto a sofisticazione metodologica, confrontata con la sofisticazione dell'econometria, la disciplina che studia il lato empirico. Prova solo ad aprire una rivista di econometria). Molti economisti ritengono che l'economia sia ormai una scienza, confermata dai dati o meno, visto l'enorme sviluppo della disponibilità di dati e delle metodologie.
Insomma, non ho bisogno di lezioni di epistemologia e di metodo scientifico.

"Faussone":
Io non acquisto mai biglietti della lotteria![]()
E quindi non vincerai mai, come me

Ma chi li acquista qualche probabilità ce l'ha.
Intendevo dire che con la prima affermazione che avevi fatto, davi per certo che non servissero a nulla però in realtà non è stato così

"Faussone":
... ma sono scettico sul modo con cui sarebbero state fatte quelle "imprese" a quei tempi, in cui la memoria dei computer oltre le capacità di calcolo non erano paragonabili a uno smartphone di oggi, per non parlare della grandezza dei computer a parità di prestazioni...
Ti capisco eppure, per esempio, Thorp & Shannon (e il secondo non era uno qualunque) all'inizio degli anni '60 costruirono quello che, nel link che ho citato, Thorp definisce come il primo "wearable computer".

Nel 2004 già trovo la cosa molto più fattibile nei termini descritti, e non sorprendente dal punto di vista del metodo (anche qui non si può trattare di prevedere la traiettoria della pallina però ovviamente).
E anche questi, menzionato nell'aricolo di Repubblica che avevo linkato, non sono bruscolini:
Tecnologia e scienza furono usati anche nel 2004, quando tre giocatori svilupparono un sistema basato su uno scanner laser ed un cellulare, che permise loro di vincere più di un milione di sterline all'Hotel Ritz di Londra. Dopo essere stati scoperti e processati, i tre giocatori vennero però giudicati innocenti e riuscirono a tenere la loro vincita.
E qui, visto che c'è stato un processo, ci saranno tutti gli atti processuali a descrivere la vicenda.
Interessante che non sia stato considerato barare, immagino un'accusa di truffa.
Tecnologia e scienza furono usati anche nel 2004, quando tre giocatori svilupparono un sistema basato su uno scanner laser ed un cellulare, che permise loro di vincere più di un milione di sterline all'Hotel Ritz di Londra. Dopo essere stati scoperti e processati, i tre giocatori vennero però giudicati innocenti e riuscirono a tenere la loro vincita.
E qui, visto che c'è stato un processo, ci saranno tutti gli atti processuali a descrivere la vicenda.
Interessante che non sia stato considerato barare, immagino un'accusa di truffa.
@gabriella
Giá ho detto che il punto non è la notizia in sé, ma il contorno.
E no l'esempio di Napoleone non c'entra nulla: un conto sono le testimonianze sull'avvenimento di un fatto storico, un conto sono le prove che un metodo, una teoria, un farmaco ecc ecc funzioni, lì non servono testimonianze generiche di chicchessia che avrebbe visto quelle cose funzionare (indipendentemente da chi sia questo chicchessia), ma serve un accertamento chiaro e metodico. Attenzione a non fare confusione su questo.
Giá ho detto che il punto non è la notizia in sé, ma il contorno.
E no l'esempio di Napoleone non c'entra nulla: un conto sono le testimonianze sull'avvenimento di un fatto storico, un conto sono le prove che un metodo, una teoria, un farmaco ecc ecc funzioni, lì non servono testimonianze generiche di chicchessia che avrebbe visto quelle cose funzionare (indipendentemente da chi sia questo chicchessia), ma serve un accertamento chiaro e metodico. Attenzione a non fare confusione su questo.
"axpgn":
Non sono affermazioni equivalenti.
Il fatto che le probabilità di vincere alla Lotteria Italia comprando un solo biglietto siano pessime non implica che acquistare o non acquistare il biglietto siano la stessa cosa.![]()
Io non acquisto mai biglietti della lotteria

Comunque scherzi a parte non ho capito cosa volevi dire...
"axpgn":
Comunque, a scanso di equivoci, ribadisco che né io e mi pare anche nessun altro stia sostenendo che esista un metodo matematico per vincere alla roulette ma piuttosto che sfruttando difetti o imperfezioni del sistema o studiandone le leggi fisiche qualcosa si riesca a fare.
Con ciò non voglio dire che sia facile o alla portata di tutti ma neanche battere il record di profondità in apnea è facile o alla portata di tutti però non impossibile...
Certo, ma io non sono scettico perché lo reputo impossibile in assoluto, ma sono scettico sul modo con cui sarebbero state fatte quelle "imprese" a quei tempi, in cui la memoria dei computer oltre le capacità di calcolo non erano paragonabili a uno smartphone di oggi, per non parlare della grandezza dei computer a parità di prestazioni...
E comunque sostenere (come sembrava da qualche stralcio di quell'articolo di Repubblica che ha indicato Gabriella) che sia possibile prevedere il moto della pallina della roulette è una assurdità.
"Faussone":
Ovviamente non sarebbe nulla di usabile in pratica.
"Faussone":
Be' il fatto che tale notizia diventi appunto notizia è proprio la conferma che non si può fare molto con quel metodo, e se si diffondesse, ammesso pure sia ritenuto legale, semplicemente i casinó adotterebbero delle contromisure.
Non sono affermazioni equivalenti.
Il fatto che le probabilità di vincere alla Lotteria Italia comprando un solo biglietto siano pessime non implica che acquistare o non acquistare il biglietto siano la stessa cosa.

Peraltro quello dei tre a Londra non è un caso unico, nel libro che ho citato ce ne sono altri interessanti, da Hibbs & Walford (studente di matematica uno e di medicina l'altro, nel 1947 a Reno vinsero quarantamila dollari - Thomas H. Maugh, Roy Walford, 79; Eccentric UCLA Scientist Touted Food Restriction, in “Los Angeles Times”, 1 maggio 2004) a Thorp & Shannon (il padre della teoria dell'informazione, i quali, in pratica negli anni '50, inventarono il primo computer indossabile proprio allo scopo di vincere

E ho letto solo l'introduzione

Comunque, a scanso di equivoci, ribadisco che né io e mi pare anche nessun altro stia sostenendo che esista un metodo matematico per vincere alla roulette ma piuttosto che sfruttando difetti o imperfezioni del sistema o studiandone le leggi fisiche qualcosa si riesca a fare.
Con ciò non voglio dire che sia facile o alla portata di tutti ma neanche battere il record di profondità in apnea è facile o alla portata di tutti però non impossibile

Cordialmente, Alex
E be', però a un certo punto quando si tratta di una notizia ti devi fidare (non per le teorie scientifiche), se no fin dove bisogna andare a ritroso nell'accertamento delle fonti?
Possiamo credere che Napoleone è morto il 5 maggio, visto che lo dicono i manuali di storia, o bisogna andare in Francia a intervistare qualche discendente dei servitori di Napoleone il cui trisavolo è stato al capezzale di Napoleone sul letto di morte?
Non è un problema facile, coinvolge la credibilità e la fiducia, ma a un certo punto bisogna stopparsi.
Possiamo credere che Napoleone è morto il 5 maggio, visto che lo dicono i manuali di storia, o bisogna andare in Francia a intervistare qualche discendente dei servitori di Napoleone il cui trisavolo è stato al capezzale di Napoleone sul letto di morte?
Non è un problema facile, coinvolge la credibilità e la fiducia, ma a un certo punto bisogna stopparsi.
"gabriella127":
Ce ne è abbastanza per incuriosire un giornalismo scientifico e cercare di ricostruire la vicenda.
Bene, allora io resto scettico fino a quando non emergeranno prove chiare, fermo restando che nei termini in cui sarebbe avvenuto il tutto (da come ho capito almeno) non sarebbe stato nulla di impossibile, ma comunque di notevole al tempo.
Io non mi fido né credo a nulla, ma accetto prove ragionevoli e poi traggo le conclusioni

"mgrau":
[quote="gabriella127"](se ti fidi che la vecchiaia non mi ha ottundo? ottunduto? ottundato, come si dirà mai?, la memoria
).
Ottuso

Si vede che la vecchiaia non mi ha ottuso la memoria, ma mi ha ottunduto la grammatica

"Faussone":
@gabriella127
Sì ma non vale granché dire che si è inventato un metodo migliore di altri senza né svelarlo né dare prove chiare della sua validità (e sarebbe facile farlo).
Così anche io posso sostenere di avere una dimostrazione dell'ultimo teoerema di Fermat migliore di quella di Wiles che però ...non voglio rivelare.
Sì, vabbe', ma qui stiamo ricostruendo una vicenda, una ricerca storica, e il fatto è che hanno vinto, e molte fonti ritengono che il loro metodo funzionasse. E pare che ce ne sono stati altri, di metodi per vincere.
Non è che stiamo facendo un trattato di fisica sulla questione, ne' dicendo qualcosa sul loro metodo, ne' stiamo asserendo la prova provata del funzionamento del loro metodo
Perché non lo svelino, e altri contorni della vicenda non sono chiari.
Comunque i protagonisti dovrebbero essere viventi, caso mai andiamo a intervistarli

Ce ne è abbastanza per incuriosire un giornalismo scientifico e cercare di ricostruire la vicenda.
@gabriella127
Sì ma non vale granché dire che si è inventato un metodo migliore di altri senza né svelarlo né dare prove chiare della sua validità (e sarebbe facile farlo).
Così anche io posso sostenere di avere una dimostrazione dell'ultimo teoerema di Fermat migliore di quella di Wiles che però ...non voglio rivelare.
Sì ma non vale granché dire che si è inventato un metodo migliore di altri senza né svelarlo né dare prove chiare della sua validità (e sarebbe facile farlo).
Così anche io posso sostenere di avere una dimostrazione dell'ultimo teoerema di Fermat migliore di quella di Wiles che però ...non voglio rivelare.

"gabriella127":
(se ti fidi che la vecchiaia non mi ha ottundo? ottunduto? ottundato, come si dirà mai?, la memoria
).
Ottuso

Se leggi il primo link da me riportato (il primo che homtrovato in una ricerca su Google di quattro minuti) parla anche uno dei protagonosti, che poi è diventato professore di matematica non ricordo se a Stanford o che, che dice che non hanno mai raccontato i dettagli del loro metodo, che c sono stati altri metodi, ma pensa che il loro sia migliore.
insoma, dettagli su questa vicenda in giro ce ne devono stare diversi, documenti originali in rete dell'epoca dubito, visto che internet non c'era. ma insomma, le testimonianze personali sono comunque fonti.
insoma, dettagli su questa vicenda in giro ce ne devono stare diversi, documenti originali in rete dell'epoca dubito, visto che internet non c'era. ma insomma, le testimonianze personali sono comunque fonti.
Non contesto il fatto di per sé, cioè il fatto che ci sia stata la notizia di questa famigerata banda che ha sbancato il casinò con un "metodo scientifico", contesto, o meglio dubito sui dettagli che sarebbero stati forniti e sul contenuto scientifico di quel metodo come riportato, e come da te ricordato sarebbe stato riportato dalle fonti scientifiche autorevoli che dicevi.
Che il tema sia accattivante non lo nego, e comunque questo tecnicamente non sarebbe neanche barare, se non in quanto adottare una tecnologia probabilmente illecita al tavolo da gioco (o almeno così pensavo fosse, ma a quanto pare neanche questo è certo visto quanto riportato da axpgn).
Che il tema sia accattivante non lo nego, e comunque questo tecnicamente non sarebbe neanche barare, se non in quanto adottare una tecnologia probabilmente illecita al tavolo da gioco (o almeno così pensavo fosse, ma a quanto pare neanche questo è certo visto quanto riportato da axpgn).
"Faussone":
Per gli anni 70/80 era una tecnologia notevole, come ho detto, anche se teoricamente non impossibile e avrebbe meritato un articolo scientifico.
In ogni caso prima di accettare il fatto come tale bisognerebbe stabilire che prove documentate ci siano, una voce di Wikipedia basata su fatti riportati oralmente non è una prova.
La voce di Wikipedia è solo per riportare il fatto, ma fu una cosa notoria che a suo tempo fece un certo scalpore (se ti fidi che la vecchiaia non mi ha ottundo? ottunduto? ottundato, come si dirà mai


Poi sì, sarà pure barare, non lo so, ma i bari di professione, al di là del giudizio morale, immagino che abbiano tecniche sofisticate e grande abilità.
Non a caso, grandi truffatori e grandi ladri hanno sempre esercitato un certo fascino, vedi tutti i film che gli sono stati dedicati.