Sconto di pena grazie ad analisi genetica

Fioravante Patrone1
Ho letto su "La Stampa" una notizia che mi sembra interessante, anche culturalmente. La riporto qui per chi voglia dire la sua in merito.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp

25/10/2009 (18:33) - IL CASO
"E' vulnerabile geneticamente"
Sconto di pena al detenuto algerino

All’origine dell’omicidio un'aggressione avvenuta nel 2007
Il giudice: "E' il primo caso in Italia
Applicato un documento del 2002 "

Uccise un colombiano a coltellate
Con una indagine cromosomica
la Corte ha accertato che i geni
lo renderebbero più aggressivo



Il documento cui fa riferimento il giudice è Genetics and Human Behaviour: the Ethical Context ed è reperibile qui:
http://www.nuffieldbioethics.org/go/our ... n_311.html

Copio qui la sua breve presentazione dal sito:
Researchers in the field of behavioural genetics are attempting to locate specific genes, or groups of genes, associated with behavioural traits and to understand the complex relationship between genes and the environment.
This Report considers the ethical, legal and social issues that are raised by research into behavioural genetics. It focuses on human behaviour within the normal range of variation, looking at traits such as intelligence, antisocial behaviour, personality and sexual orientation.


After discussing the historical and scientific background to this research, the Report considers its implications and possible applications. It considers the issues raised by changing or selecting behavioural traits on the basis of genetic information and examines the possible uses of such information in the criminal justice system, and in the contexts of education, employment and insurance.

Risposte
Fioravante Patrone1
"Gugo82":
Dovresti ben sapere che ex falso quodlibet; non è affatto detto che la mancanza di autocontrollo sia causata geneticamente e mancando la premessa...
Poi, non dico che non se ne possa parlare, ma che sono chiacchiere in libertà.

Infine, stando alle norme vigenti, quella sentenza non sta né in cielo né in terra, IMHO.

Non sono d'accordo.
Visto che una sentenza c'è stata, non mi pare che si possa parlare di chiacchiere in libertà. Inoltre, penso che quella sentenza sia ragionevolmente poggiata sulle norme vigenti: mi fido di più su questo della valutazione di un giudice che non di un matematico.

nato_pigro1
ma non è detto che sia falso, è uno scenario che se anche non provabile allo stato attuale delle cose potrebbe esserlo in futuro, e non è una semplice fantasia ma è verosimile. Quindi non le definirei "chiacchere il libertà"...

G.D.5
Quoto il mio conterraneo.

gugo82
Dovresti ben sapere che ex falso quodlibet; non è affatto detto che la mancanza di autocontrollo sia causata geneticamente e mancando la premessa...
Poi, non dico che non se ne possa parlare, ma che sono chiacchiere in libertà.

Infine, stando alle norme vigenti, quella sentenza non sta né in cielo né in terra, IMHO.

nato_pigro1
@Cozza Taddeo: effettivamente stiamo navigando in acque profonde e nè io nè -credo- te abbiamo basi solide, pertanto speculare ulteriormente perde un po' di significato

@Gugo82: ... questo non vuol dire che non se ne possa parlare per niente. Il discorso era nato da: ammesso che ci siano configurazioni genetiche che limitano l'autocontrollo di una persone, in tal caso è giusto dare uno sconto di pena all'imputato?

gugo82
Scusate, una domanda.

C'è qualche biologo tra voi?

No, perchè credo che nemmeno nella comunità dei genetisti ci sia accordo sul fatto che i geni siano così influenti nel determinare le azioni e le predisposizioni di un individuo.

E finchè non si hanno prove certe (in questo caso, studi statistici) della relazione tra genetica e comportamento (o predisposizione al comportamento) ed accordo tra gli esperti, non credo che sia giuridicamente concepibile una sentenza come quella riportata nel primo post.

cozzataddeo
"nato_pigro":
Credo che entrambi con "rieducazione" abbiamo inteso fin'ora quella mentale.

Certo.

"nato_pigro":
Sono d'accordo che sia potenzialmente più pericoloso di altri ma se il difetto è genetico non è una disfunzione curabile.
Poi certo che sarebbe meglio fargli seguire un corso di autocontrollo del tipo "controlliamo l'ira contando fino a 10" piuttosto che non fare niente, però sono quelle cose che, secondo me, si propongono come contentini per l'opinione pubblica.

A questo punto però mi pare che tu abbia spostato la questione sul fatto se vi siano o meno metodi efficaci per compensare una deficienza genetica nell'ambito dell'autocontrollo.
Essendo del tutto incapace di sostenere una discussione sensata in questo ambito mi limito ad indicare sinteticamente la mia posizione su basi ipotetiche:
1) Se è vero, come dici tu, che una terapia psicologica o psichiatrica (compresa l'assunzione di eventuali farmaci) non avrebbe efficacia, allora, per come la vedo io, il condannato non dovrebbe essere lasciato libero di ritornare in società se non con precise restrizioni. Ad esempio, anziché di avere uno sconto di pena, potrebbe scontare una parte della pena agli arresti domiciliari invece che in carcere. Inoltre, una volta scontata la pena, non dovrebbe essergli consentito di girare libero per strada ma dovrebbe essere sottoposto a qualche forma di controllo.
2) Se invece quello che dici tu non è del tutto vero allora le precedenti restrizioni potrebbero essere rimosse.

In sintesi il mio pensiero è questo: se un individuo commette un reato violento e poi si verifica che ha un'inclinazione genetica per la violenza non deve essergli piú consentito di girare per la strada senza una qualche forma di controllo.

nato_pigro1
"Cozza Taddeo":
[quote="nato_pigro"]Se nel commettere l'omicidio l'imputato ha colpa perchè era responsabile delle sue azioni significa che potrà in futuro trattenersi.

Sono d'accordo anche su questo. Ecco perché chi commette un atto violento senza esserne del tutto responsabile è piú pericoloso, per come la vedo io, di chi commette lo stesso atto volontariamente. Ed ecco perché non vedo di buon occhio uno sconto di pena nudo e crudo, senza altri provvedimenti di carattere rieducativo.[/quote]

giusto perchè sono noioso voglio dire che qui non sono d'accordo. :-D
Faccio un distinguo preliminare tra la rieducazione mentale, e con questa espressione intendo il sottoporre il soggetto a cure mentali (psicologiche o psichiatriche o roba simile), e la rieducazione punitiva: te ne stai al fresco per un po'. Credo che entrambi con "rieducazione" abbiamo inteso fin'ora quella mentale.

Sono d'accordo che sia potenzialmente più pericoloso di altri ma se il difetto è genetico non è una disfunzione curabile.
Poi certo che sarebbe meglio fargli seguire un corso di autocontrollo del tipo "controlliamo l'ira contando fino a 10" piuttosto che non fare niente, però sono quelle cose che, secondo me, si propongono come contentini per l'opinione pubblica.

cozzataddeo
"nato_pigro":
Però non puoi processare le intenzioni: potenzialmente siamo tutti criminali, chi più chi meno dal punto di vista genetico, non per questo dobbiamo essere incarcerati preventivamente.

Sono d'accordo. Io infatti non ho mai parlato di carcere preventivo, è stato nox89 ad utilizzare quell'espressione.

"nato_pigro":
Se nel commettere l'omicidio l'imputato ha colpa perchè era responsabile delle sue azioni significa che potrà in futuro trattenersi.

Sono d'accordo anche su questo. Ecco perché chi commette un atto violento senza esserne del tutto responsabile è piú pericoloso, per come la vedo io, di chi commette lo stesso atto volontariamente. Ed ecco perché non vedo di buon occhio uno sconto di pena nudo e crudo, senza altri provvedimenti di carattere rieducativo.

"nato_pigro":
In caso di recidività sarà un altro processo con altre considerazioni da fare, comunque certo se ne deve tener conto...

Esatto.

A questo punto mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa. :)

Sarebbe interessante conoscere anche la posizione del moderatore cattivissimo che ha aperto il topic... :wink:

nato_pigro1
Però non puoi processare le intenzioni: potenzialmente siamo tutti criminali, chi più chi meno dal punto di vista genetico, non per questo dobbiamo essere incarcerati preventivamente.

Se nel commettere l'omicidio l'imputato ha colpa perchè era responsabile delle sue azioni significa che potrà in futuro trattenersi. In caso di recidività sarà un altro processo con altre considerazioni da fare, comunque certo se ne deve tener conto...

cozzataddeo
"nato_pigro":
[quote="Cozza Taddeo"]Mi pare che l'uso di questi risultati scientifici per ottenere sconti di pena sia contradditorio! :shock:


Non la vedo così: se uno è pazzo e gli aggrada andare in giro al mercato facendo roteare una motosega allora, nel caso che sia accertato essere malato, va messo in un istituo finchè non sarà giudicato guarito (non mi spreco nel mettere virgolette qua e là).
Altro caso: uno cade in tentazione, si lascia trasportare da un'emozione e in quel frangente uccide allora si che c'è la colpa a cui segue una pena. Se però ci sono attenuanti, del tipo che l'imputato risulta essere geniticamente deficiente nell'autocontrollo, allora è giusto che gli venga diminuita la pena. Questo però non equivale a dire che è malato o senza controllo (il che annullerebbe la responsabilità) e che non potrà controllarsi in futuro.[/quote]
Scusa ma non ho ben capito la tua argomentazione.
Provo intanto a chiarire la mia.
Secondo me, ma qui navigo a vista nel senso che non ho competenze tecniche in materia, il problema è quello di trovare un punto di equilibrio tra la libertà del singolo e la sicurezza della collettività.
Se Gigi (metto un nome fittizio per comodità) è piú incline alla violenza per cause genetiche può essere ragionevole pensare che la sua responsabilità per quell'atto sia minore rispetto ad una persona con un profilo genetico normale (anch'io ti seguo e non uso piú le virgolette). Di conseguenza può essere sensato che gli venga riconosciuta una riduzione della pena, nel senso che sconti meno anni in carcere.
Tuttavia mi sembra ssurdo che una persona come Gigi, che ha dei precedenti di atti violenti e un profilo genetico che ne attesta una deficienza in ambito dell'autocontrollo venga reimmesso in società prima di un comune criminale senza un adeguato piano di rafforzamento di quei freni inibitori che, per sua costituzione, funzionano non proprio bene.

Sono d'accordo con te che non è detto che Gigi commetta ancora lo stesso reato però il fatto che lo abbia compiuto una volta e che abbia una personalità strutturalmente debole su quel versante lo rende un individuo potenzialmente molto pericoloso.
Quindi, mi sta bene che individui come Gigi facciano meno carcere delle persone normali, però non mi sta altrettanto bene che vengano restituiti alla società senza un periodo di rieducazione.
Inoltre in caso di recidività del reato o per reati molto gravi (come l'omicidio o lo stupro) lo sconto di pena non dovrebbe esserci perché ritengo prevalente la sicurezza della collettività.

GIBI1
... sentenza che avrebbe fatto contento Lombroso, ai sui tempi la genetica era in fasce, ma il buon Cesare senza nessun esame di laboratorio e servendosi del semplice sguardo aveva già capito tutto.

Speriamo, però, che non faccia tendenza, altrimenti chissà cosa ci potrebbe capitare in futuro.

nato_pigro1
"Cozza Taddeo":
Mi pare che l'uso di questi risultati scientifici per ottenere sconti di pena sia contradditorio! :shock:


Non la vedo così: se uno è pazzo e gli aggrada andare in giro al mercato facendo roteare una motosega allora, nel caso che sia accertato essere malato, va messo in un istituo finchè non sarà giudicato guarito (non mi spreco nel mettere virgolette qua e là).
Altro caso: uno cade in tentazione, si lascia trasportare da un'emozione e in quel frangente uccide allora si che c'è la colpa a cui segue una pena. Se però ci sono attenuanti, del tipo che l'imputato risulta essere geniticamente deficiente nell'autocontrollo, allora è giusto che gli venga diminuita la pena. Questo però non equivale a dire che è malato o senza controllo (il che annullerebbe la responsabilità) e che non potrà controllarsi in futuro.

Fioravante Patrone1
Sia personalmente, che come moderatore di questo forum, sono particolarmente lieto di come sta andando (per ora...) quest thread.

Lo avevo aperto proprio per suscitare riflessioni, avendo io le mie idee ma avendo piacere di leggere altri punti di vista, sottolineature diverse, etc.
Questo è quanto è avvenuto finora. Un sentito grazie da parte mia a tutti quelli che sono intervenuti finora (il che non vuol dire che condivida i loro interventi!).

Buona giornata.

cozzataddeo
:shock:
Sono del tutto digiuno di informazioni riguardanti lo stato attuale degli studi sull'influenza del corredo genetico sul comportamento umano, però mi sorge un'osservazione spontanea.
Posto che vi sono evidenze scientifiche per sostenere che un individuo è geneticamente incline a comportamenti "piú violenti della media", questa non dovrebbe essere considerata una motivazione per prolungare il suo periodo di riabilitazione fuori della società (non sto parlando del carcere!) piuttosto che per reimmetterlo in società prima di quanto non si faccia con gli individui "normali"?

Esprimendomi in modo brutale: se un cane è tendenzialmente portato a mordere gli altri cani piú del normale a causa del suo profilo genetico, non è corretto sottoporlo ad un processo rieducativo che cerchi di attenuare questa sua tendenza istintiva prima di metterlo nel recinto con gli altri cani?

Mi pare che l'uso di questi risultati scientifici per ottenere sconti di pena sia contradditorio! :shock:

nox89
Sebbene possa sembrare una cosa appparentemente interessante l'analisi genetica per prevedere la predisposizione ai reati, mi preoccupano le conseguenze di una simile cosa. In un futuro non troppo lontanto si potrebbe decidere di controllare le persone e schedare quelle "potenzialmente" o meglio "geneticamente più pericolose, chissà che in qualche stato non si inventino anche il carcere preventivo per tali soggetti.

nato_pigro1
La legge continua ad essere uguale per tutti, è la pena che magari è diversa, le attenuanti ci sono da un pezzo e hanno senso di esistere.
Si tratta di determinare in che misura una predisposizione genetica possa influire sulla volontà dell'individuo, era una questione che si era posta già ai tempi di Lombroso. Ora a quanto pare ci sono basi più scientifiche ma a quanto ne so io non sono ancora così limpide da poterci legiferare sopra.

Ev3nt
L'ho sentita stamattina alla radio, e mi è venuta subito in mente una domanda, che fine farà il principio de "La legge è uguale per tutti"? Sarà forse modificato in "La legge è uguale per tutti i profili genetici simili"?
La nostra giustizia comincia davvero a diventare surreale.

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