Scelte post-universitarie

Domenico94reggio
Ciao a tutti, sono uno studente universitario al 2 anno di Ingegneria delle telecomunicazioni (nuovo ordinamento), alla facoltà di Ingegneria di Reggio Calabria. Praticamente è da un pò di mesi che, considerando anche il campo di ricerca di alcuni miei professori, sto iniziando a pensare al cercare lavoro nell'ambito medico dell'ingegneria (ad esempio raggi x, tac, risonanza magnetica, ecc. ), però il problema è che un campo riservato, per quanto posso immaginare, principalmente a persone laureate in Fisica, per ovvi motivi (la diagnostica a raggi x si basa sull'emissione di radiazioni, la risonanza magnetica sulla precessione dello spin dei protoni di determinati atomi, e via dicendo), mentre un ingegnere sarebbe "limitato" al trattamento dei segnali, ed alla loro amplificazione.
Il mio problema, dunque, è questo : considerando che io frequento un corso di laurea in Ingegneria, potrei in seguito prendere una specialistica in ingegneria elettronica, che completerei probabilmente in 2 o 3 anni, ma credo che questo mi relegherebbe a fare il "tecnico", ossia progettare il circuito per il trattamento dei segnali e nulla più.
Una laurea in Fisica, d'altro canto, credo sarebbe molto più spendibile in questo senso, in quanto prepara allo studio delle radiazioni per i raggi x, o della meccanica quantistica per la risonanza magnetica, e via dicendo. Se non fosse che, per accedere alla magistrale in Fisica, dovrei prima integrare degli esami come (correggetemi dove sbaglio) Meccanica quantistica, Fisica nucleare e subnucleare, e probabilmente integrare i "famosi" Analisi I e II, Fisica I e II, che, come è risaputo non sono trattati allo stesso modo nelle facoltà di Fisica ed Ingegneria. Tutto questo porterebbe via tempo, credo 1 o 2 anni. Aggiungendo circa 3 anni per una specalistica in Fisica (credo che Fisica sia un Cdl molto più difficle di Ingegneria, quindi 3 anni mi sembrano il minimo per una magistrale), passerei minimo 4-5 anni a studiare dopo la prima laurea. Inoltre Ingegneria, in ogni campo, da molte più opportunità di lavoro di Fisica.
Vorrei chiedere quindi : per un ingegnere vi sono altre possibilità nel campo della fisica medica, oltre che al solito trattamento di segnali,e progettazione di circuiti? Oppure sarebbe più conveniente "buttarsi" nel campo della fisica, con i relativi pro e contro? Grazie in anticipo per le risposte :D

Risposte
Domenico94reggio
Ciao giulio, innanzitutto grazie per la risposta :)
So del processo per diventare radiologo, e del fatto che si debba frequentare un apposita scuola, però quello a cui mi riferivo era il titolo richiesto, non per lavorare in ospedale, ma per progettare i macchinari, per i raggi x, o per una TAC. Sono indeciso proprio sul continuare con una laurea in Ingegneria, sulla quale sono avviato e che sicuramente è meno complessa di una laurea in fisica, ma credo che l'ìngegnere sarebbe relegato soltanto a progettare qualche circuito per il macchinario, ma nulla di più. Con una laurea in fisica sarebbe l'esatto contrario...Anche se gli ingegneri hanno il vantaggio di avere maggiori opportunità di lavoro.

Sk_Anonymous
Il lavoro con la strumentazione radiologica, radioterapica e di medicina nucleare è riservato ai soli laureati in fisica in possesso della specializzazione apposita post-laurea, previo superamento di concorso pubblico. Questi fisici (i fisici medici specialisti) sono i responsabili della messa a punto preliminare e successivi controlli di queste apparecchiature radiogene.
Un ingegnere che vuole lavorare nel campo della protezionistica può comunque fare l'esame di stato per Esperto Qualificato in Radioprotezione. Per lavorare anche in ospedale! Mentre i fisici medici si occupano della protezionistica del paziente, questo Esperto Qualificato si occupa della protezionistica del personale e del pubblico.
Se volessi fare la magistrale in fisica, però, credo che te la caveresti con un anno e mezzo di esami: i tre laboratori, meccanica analitica, metodi matematici e tutto il terzo anno. Se sei fortunato anche meno!
PS. La scuola di specializzazione in fisica medica è una scuola post-laurea magistrale della durata di ben tre anni (da questo anno sarà 3, prima addirittura 4!) a numero chiuso, mentre l'esame per EQ è a numero aperto per tutti e tre i gradi, accessibile sia a ingegneri che fisici (ed altri) anche triennali (ma non credo per tutti i gradi).

Domenico94reggio
Nessuno?

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