Qual è stata per voi la cosa più difficile nell'approccio alla matematica universitaria?

gospelone
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.
Grazie.

Risposte
Vikhr
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.
Grazie.


Non sono uno studente di matematica, ma l'ho comunque studiata con un certo trasporto. Una vera e propria passione per la sola matematica non l'ho mai avuta, più che altro l'ho affrontata con senso del dovere e una passione per la conoscenza in senso generale, di qualsiasi nozione e concetto, insomma una relazione tra odio e amore.

Nel mio caso, dico con assoluta sicurezza il tempo (volendo e potendo andare sì fuoricorso, ma possibilmente solo per lo stretto necessario), e forse anche basi non troppo solide dovute a metodi di insegnamento e libri di testo probabilmente non congeniali a me e a una conoscenza profonda della materia, oltre la semplice conoscenza meccanica. Vengo da un indirizzo scientifico.

Secondo me non si può comprimere un corso di Analisi, seppur per chimici industriali, in 3 mesi scarsi, sia che poi all'esame il professore pretenda sia che non lo faccia. A mio avviso si perde in rigore e in comprensione a forza di "sfoltire". A ingranare ho ingranato subito, il problema per me era dare un esame e poi non dimenticarmi tutto quello che ho fatto, perché per me significherebbe non valorizzare gli sforzi. Il primo esame di matematica l'ho dato a Luglio quando invece avrei dovuto darlo a Gennaio, ma l'ho passato al primo colpo, mentre il secondo (e ultimo) a Ottobre di quest'anno dopo averlo tentato molte volte. Con gli altri esami non ho avuto particolari problemi, se non quando hanno cominciato ad essere prettamente "mnemocompatibili" (cioé pure se hai solo imparato a memoria puoi ugualmente cavartela, ovvero un esame in cui c'è più da ricordare che da ragionare) e si è ripresentato un problema simile a quello degli esami di matematica.

Il linguaggio dei testi universitari mi sembrava di capirlo subito, il problema era che poi quando facevo gli esercizi non standard non sapevo dove mettere le mani e questo accadeva con una frequenza preoccupante, cioé quando bisognava astrarre e ricavarsi da soli quello che probabilmente il libro ometteva. Gli esercizi dell'esame erano standard, ma per me riuscire a fare alcuni esercizi non standard per ogni argomento con i miei mezzi mi dava la sicurezza di aver compreso a fondo e di non dimenticare nulla dopo aver passato l'esame. Non penso sia un problema di formalismo dei libri, quanto un problema di una eccessiva sinteticità e richiesta di astrazione eccessiva, come se gli esercizi non standard fossero considerati non fondamentali per una profonda comprensione del materiale, ma invece fossero "se riesci a farli meglio per te, comunque non servono".

Insomma, all'Università ho sperimentato personalmente una specie di paradosso: da una parte pretendevo, dall'altra mi rifiutavo di imparare a memoria quello che non capivo, cosa che probabilmente ho finito per fare tutto il liceo perché non c'erano le condizioni (ripeto, forse metodi di insegnamento non congeniali per il mio metodo di apprendimento profondo-assistito: riesco ad arrivare fino in fondo se trovo il professore giusto che ti ci accompagna e ti lascia andare da solo al momento giusto) per capire tutto tra interrogazioni, compiti e sport (anche perché in mezzo al tutto ho pure curato il fisico: praticato basket amatoriale durante il liceo, gli ultimi due anni anni di liceo, tre volte a settimana andavo pure nel prato a correre e in questi tre anni di università sono andato in palestra in media 2/3 volte a settimana).

j18eos
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?...
Indubbiamente le dimostrazioni, tutt'oggi le odio; però, ci sono delle tecniche dimostrative standard che diventano un piacere col tempo :) od ancora alcune dimostrazioni non sono altro che un esercizio.
"nutshell93":
...Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?...
Almeno due anni.
"nutshell93":
...Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)...
Fu Algebra 1 Modulo 1, al primo semestre; seguito da Analisi Matematica 1 Modulo 1.
"nutshell93":
...Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?...
Niente!, e in merito, rimando alla risposta di gugo82.
"nutshell93":
...P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica....
I.T.I.S. (istituto tecnico industriale statale, informatica ABACUS); a mia memoria, sono sempre stato appassionato di matematica. :D
"nutshell93":
...Grazie.
Prego, di nulla! ;)

Martino
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?
Personalmente la difficoltà principale, che non a caso è anche quello che mi entusiasmava, era che i primi tempi capivo pochissimo di quello che veniva fatto a lezione, avevo bisogno di elaborare da solo per ore intere e mi svegliavo di notte, per esempio mi ricordo una volta in cui mi sono detto "sto qui finché non capisco la definizione di determinante" (e ci sono volute 3 o 4 ore). Quindi riassumendo la difficoltà principale, che coincide con quello che mi entusiasmava di più, è che dovevo passare un sacco di tempo a elaborare. Per la cronaca se stai iniziando non ti far sorprendere da quelli che pare che capiscano tutto subito :) lo scopo dello studio non è impressionare gli altri e non esiste meglio o peggio.
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?

Il primo anno è andato lento, poi ho ingranato. Ma ingranare è una questione logistica, ripeto che più le cose erano difficili e più io mi divertivo. Non ero minimamente preoccupato del tempo che mi ci voleva.
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)
Il primo esame si chiamava "matematica di base" ed è stato verso fine novembre del primo trimestre (iniziato in ottobre). L'ho passato bene, ma i miei problemi erano altri (informatica di base, per esempio, che ho dovuto ridare).
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?
C'è testo e testo ... comunque direi un semestre. Dopo che ci fatichi un po' secondo me capisci che il linguaggio formale diciamo "accademico" è l'unico candidato per spiegarti le cose. Per esempio ho incontrato persone che dicono "ma come la mette difficile, io direi così e così", inutile dire che il "così e così" era completamente invaso dalle interpretazioni personali e opinabili di tale soggetto :D e per niente chiaro. I testi universitari che ho letto e che mi sono piaciuti hanno come caratteristica comune il fatto di essere sensibilmente indipendenti da qualsiasi interpretazione.
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.
Liceo scientifico, e ho cominciato a credere in me stesso all'età di 16 anni (terza superiore).

gospelone
Grazie di cuore. Sentire a vostre storie è veramente interessante ed importante!!
Aspetto altre numerose esperienze!!!

fields1
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?


La cosa più difficile per me è stato capire come si studiano le dimostrazioni e come si migliora in matematica.

Nei primi due anni, avevo spesso l'impressione di non capire veramente cosa succedesse in una dimostrazione. Vedevo una serie di passaggi ovvi, intervallati da idee che uscivano inaspettate come dal cilindro di un prestigiatore. Finiva che verificavo meccanicamente la correttezza del ragionamento, e mi accontentavo che "funzionasse".

Poi avevo sottovalutato drasticamente l'utilità degli esercizi: pensavo che fossero ovvi, che fossero semplicemente corollari della teoria, ed effettivamente molti lo erano. Però poi ho capito che sono ginnastica mentale molto importante, e ne ho fatti a migliaia :wink:


"nutshell93":

Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?


Due anni e più, per l'appunto.


"nutshell93":

Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?


Due anni e più, per l'appunto.

"nutshell93":
Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.


Ho fatto lo scientifico, ma solo la geometria euclidea al primo anno mi aveva interessato. Infatti decisi di studiare giurisprudenza al primo anno di università, scoprendo solo allora vera matematica e abbandonando immediatamente la giurisprudenza.

jitter1
Premessa: risponde studentessa con i primi capelli grigi, semifrequentante :-D

Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?

Non è tanto il formalismo in se stesso a crearmi difficoltà, ma lo stile sintetico di alcuni libri: a volte ci metto molto tempo a ricostruire i passaggi lasciati sottintesi dall'autore. Questa è la mia maggiore difficoltà.
Altra difficoltà: in aula a volte mi perdo in passaggio la cui comprensione mi richiederebbe qualche minuto, mentre il prof ci sta sopra un secondo, e allora io non riesco a "rincorrerlo" e mi perdo l'intero ragionamento. In compenso, quando questo non accade, le cose ascoltate a lezione mi si fissano in testa molto più facilmente, e non devo andare a riguardarle 300 volte come quelle che faccio per conto mio.

Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)

Analisi 1, da ottobre a febbraio (prof non severo)

Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?

Vedi sopra. Sono all'inizio, non so se in futuro mi velocizzerò un po', ma non mi importa essere un bradipo, l'importante è arrivarci.

EDIT: [pezzo eliminato perché avevo interpretato male la frase]

specificate le scuole superiori di provenienza

scientifico brocca

quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica

medie

"Zero87":
nutshell93 ha scritto:
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?

[quote="Luca Lussardi"] "tanto, faccio fatica ancora adesso"
[/quote]

Grazie Luca (grande :smt023 ).

Camillo
Provenivo dal Liceo Scientifico ( molti anni fa ).
Mi hanno aiutato molto le lezioni di teoria dell'ottimo prof di Analisi I ( Pistoia-Polimi).
Ho avuto qualche problema , all'inizio, per passare dalla teoria alla pratica ( = esercizi).
La prof. Vaghi, mia esercitatrice, è stata essenziale nell'aiutarmi in questo passaggio con la sua semplicità e chiarezza espositiva : all'inizio a volte, mi chiedevo ma come svolgere questo esercizio, come mettere in pratica la teoria ?
Lei ci ha condotto per mano e il problema si è risolto.
Ho avuto più difficoltà ad ingranare in Fisica I , gli esercizi per i primi 2/3 mesi ( allora i corsi erano annuali ) mi risultavano ostici : unità di misura e analisi dimensionale delle formule incluse. Poi mi sono sbloccato...

Zero87
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?

Il primo libro che ho visto è stato "elementi di analisi matematica I", Marcellini-Sbordone. Era più formale il Lamberti-Mereu-Nanni del liceo scientifico!
Direi la capacità di astrazione!
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?

Niente, paradossalmente ho ingranato bene (tutti e 7 gli esami del primo anno al primo anno) per poi impantanarmi in seguito per vari motivi.
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)

Informatica I dopo 2 mesi ma era più facile dell'ECDL. Passo a Analisi I dopo 4 mesi che è stato tosto e interessante anche se all'orale m'ha chiesto l'unica cosa che ricordavo meno... uffa
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?

Alla triennale niente, alla magistrale è stata un'impresa perché per la prima volta ho aperto libri - tipo - "Rudin". Per la tesi, infine, i libri oltre ad essere difficili erano anche in inglese e... inglisc is not mai lènguig.
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.

Non mi ricordo da piccolo senza calcolatrice in mano a scomporre numeri o a dividere nevroticamente per 2 qualsiasi numero avessi in mente. Per il resto anch'io, come altri, liceo scientifico PNI.

Luca.Lussardi
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?

il formalismo estremo all'inizio e' duro da digerire, avere dei bravi docenti da subito e' essenziale per un passo graduale

"nutshell93":
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?

poco, credo un mesetto

"nutshell93":
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)

Analisi 1, tantissimi esercizi fatti durante il corso e studiando man mano la teoria, si arirva all'appello pronti

"nutshell93":
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?


tanto, faccio fatica ancora adesso

"nutshell93":
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.
Grazie.


istituto tecnico agrario, andavo molto male in matematica alle medie (ho rifatto la prima media...) ha cominciato a piacermi alle superiori, ho deciso di far matematica quando mi sono studiato per conto mio analisi durante la quarta superiore (quando ho fatto l'agrario io matematica terminava in terza, in quarta e quinta non c'era come materia)

Sk_Anonymous
La mia più grande difficoltà per matematica è stata riuscite ad imparare a memoria. Perché mentre le dimostrazioni dei teoremi è impossibile impararle a memoria, le definizioni (che diventano ""ovvie"" solo con l'uso) e alcuni enunciati di teoremi non particolarmente intuitivi li ho dovuti imparare a memoria. Ho dovuto, a malincuore, imparare a memoria anche un paio di passaggi di un paio di dimostrazioni perché non li ritenevo altro che dei trucchetti per giungere al risultato, e non riuscivo ad avere la sufficiente immaginazione per arrivarci da solo.
"gugo82":
[quote="nutshell93"]Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?

0 secondi?!?... Se sai leggere l'italiano, sai ragionare ed hai voglia di "sporcarti le mani coi conti", un libro di Matematica lo capisci senza problemi.[/quote]

vict85
"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?


Anche io, come Gugo, direi la costanza nello studio. L'autodisciplina non è esattamente una delle mie qualità.

"nutshell93":
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?


Se intendi quanto ci avete messo per arrivare a dare tutti gli esami subito e con voti alti, direi che non ci sono mai riuscito. Insomma per farlo bisogno impegnarsi un po' di più di quanto abbia fatto io. Se ti riferisci al capire come va l'università allora posso esserti poco di aiuto: per me matematica è una seconda laurea.

"nutshell93":
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)


A matematica non ricordo. Immagino fosse algebra 1, ma non sono sicuro. Nella mia prima laurea penso fosse relazioni internazionali, anche se quando l'ho dato avevo già sostenuto con esito positivo lo scritto di diritto costituzionale italiano e comparato. Penso di averli dati entrambe le volte a febbraio, anche se forse a matematica l'ho registrato a luglio perché mi sono iscritto a dicembre e non ricordo se avevo già il libretto a febbraio.

"nutshell93":
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?


Non ricordo di aver mai avuto problemi nel farlo.

"nutshell93":
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.
Grazie.


Ho fatto il liceo scientifico tecnologico progetto Brocca. Direi che sono stato appassionato alla matematica fin dalle elementari, ma inizialmente volevo lavorare nel settore diplomatico (e infatti matematica è la mia seconda laurea). Anche a me è sempre venuta facile, ma non posso dire che le altre materie mi siano venute difficili, tranne forse le lingue straniere (e italiano nelle medie perché mi stava antipatica la professoressa).

gospelone
Grazie mille! :) Attendo con ansia altre risposte!!

gugo82
Per quanto può valere una mia risposta...

"nutshell93":
Il formalismo dei libri, la capacità di astrazione, cosa!?

Nulla di quanto scritto sopra, credo.

La cosa che ho trovato veramente difficile è avere costanza nello studio.

"nutshell93":
Inoltre, inizialmente, Quanto ci avete messo a ingranare!?

Appunto... Ho sempre dato pochi esami l'anno.

"nutshell93":
Quanto per riuscire a dare il primo esame!? (qual era!?)

Il primo è stato Laboratorio di Calcolo Numerico e Programmazione mod. A (o qualcosa del genere), seguito da Geometria I mod. A, entrambi a fine corsi del primo semestre.

"nutshell93":
Ma soprattutto, quanto ci avete messo per riuscire a comprendere il linguaggio dei testi universitari!?

0 secondi?!?... Se sai leggere l'italiano, sai ragionare ed hai voglia di "sporcarti le mani coi conti", un libro di Matematica lo capisci senza problemi.

"nutshell93":
P.S. Se possibile, specificate le scuole superiori di provenienza e quando avete cominciato ad essere appassionati di matematica.

Liceo Scientifico (uno nella norma), corso P.N.I., con un professore di Matematica e Fisica del triennio con le cosiddette palle quadrate[nota]Al quale non smetterò mai di esser grato, perchè mi ha fornito gli strumenti necessari a studiare per bene la Matematica senza preoccuparmi della matematica.[/nota].

Appassionato alla Matematica, credo, dall'inizio del Liceo, ma forse anche dalle medie... Probabilmente perchè mi è sempre venuta facile.
L'interesse è poi cresciuto col tempo, soprattutto durante il triennio del liceo scientifico e di più durante l'ultimo anno.

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