Perchè la matematica non va alle superiori?

Luc@s
Domanda gia postata su altri forum* per pluralità di informazione ma...
Secondo me è spiegata male... è troppo esercizietti per verifica e non viene spiegato il perchè... è sterile....voi cosa ne pensate??



Tnks

*
http://www.hwupgrade.it/forum/showthrea ... st18361164

http://forum.html.it/forum/showthread.p ... st10867853

Risposte
Gaal Dornick
Ecco la spiegazione:

i finlandesi consumano da anni chewing-gum allo xilitolo :-D :-D :-D :-D :-D

V1
"Maxos":
Certo ma contesto formativo eccellente non vuol dire niente di nuovo.
Abbi il coraggio di dire ciò che pensi, sbagliando, cioè che hanno insegnanti migliori.


E ci vuole il coraggio adesso per dire qualcosa hihihhii.

Pensavo fosse chiaro. Con "contesto formativo eccellente" intendo tutto, compreso insegnanti migliori.

Maxos2
Certo ma contesto formativo eccellente non vuol dire niente di nuovo.

Abbi il coraggio di dire ciò che pensi, sbagliando, cioè che hanno insegnanti migliori.

V1
@Maxos

Se è vero che nessuno nasce imparato e che i Finlandesi non usano l'ingegneria genetica per creare super-studenti, potrei pensare che vi sia un contesto formativo eccellente. Tu che ne pensi?

Maxos2
@V

Non lo so, tu lo sai?

david_e1
"V":
Mi dovete spiegare perchè gli studenti finlandesi sono risultati tra i migliori al mondo per quanto riguarda la conoscenza della matematica. Evidentemente, seguendo i vostri discorsi, devo pensare che studiano 24 ore su 24, non seguono nessuna attività sportiva, vengono castrati da piccoli per evitare possibili distrazioni sessuali e via dicendo...

Per raggiungere risultati decenti in matematica al liceo non occorre che gli studenti studino ore e ore al giorno o cose del genere. La matematica e' una materia che, secondo me, specialmente al liceo, male si presta a uno studio costituito da sporadiche secchiate, ma andrebbe studiata con regolarita'. E' questa idea dello studio metodico, anche senza strafare, che manca agli studenti italiani. Perche'? Perche' studiare un poco tutti i giorni e' piu' faticoso, ma si preferisce studiare i 2 giorni prima del compito. Perche' allo studente medio non interessa nulla imparare, gli basta prendere un voto decente nel compito.

V1
"Maxos":
Forza, V, ritira l'ultima cavolata e continuiamo a parlare seriamente.


Senso dell'umorismo zero...vabbè lasciamo stare.

Perchè i finlandesi sono risultati tra i migliori al mondo per quanto riguarda la conoscenza della matematica?

Maxos2
Forza, V, ritira l'ultima cavolata e continuiamo a parlare seriamente.

V1
"Lorenzo Pantieri":
V, ho scritto che mediamente i prof. sono piuttosto bravi. Quelli che sono riportati nel tuo link, sono casi eccezionali (tre insegnanti che "non sanno più la materia" e "non conoscono nemmeno i programma"... non ne ho mai visti di prof. così).


Magari fosse così, infatti l'articolo precisa che si tratta di casi non limite. Per dimostrarlo basterebbe aprire un topic e chiedere agli utenti se hanno mai avuto a che fare con un professore così. Ci sarebbe sicuramente da ridere!

"Maxos":
Ti ripeto che se si vuol migliorare non è sugli insegnanti che bisogna far leva.


Mi dovete spiegare perchè gli studenti finlandesi sono risultati tra i migliori al mondo per quanto riguarda la conoscenza della matematica. Evidentemente, seguendo i vostri discorsi, devo pensare che studiano 24 ore su 24, non seguono nessuna attività sportiva, vengono castrati da piccoli per evitare possibili distrazioni sessuali e via dicendo...

Maxos2
"V":

[quote="Maxos"]Il problema dell'insegnamento invece mi sembra relativamente più cruciale a livello universitario in cui a volte si trovano persone che non tengono minimamente a quello che fanno.


Vedo che cominciamo a capirci. E scusa veramente pensi che ai livelli inferiori questo non accada?
[/quote]

Non è questione di pensare, io ci sono stato e conosco i livelli inferiori e sostengo che il problema lì è trascurabile rispetto a quello dell'università.

Ti ripeto che se si vuol migliorare non è sugli insegnanti che bisogna far leva.

Lorenzo Pantieri
V, ho scritto che mediamente i prof. sono piuttosto bravi. Quelli che sono riportati nel tuo link, sono casi eccezionali (tre insegnanti che "non sanno più la materia" e "non conoscono nemmeno i programma"... non ne ho mai visti di prof. così).

Un po' come accade per la sanità italiana: mediamente piuttosto buona (come riportato da tanti studi indipendenti), ma ogni tanto leggiamo del chirurgo che si è dimenticato uno strumento dentro la pancia di un poveraccio...

Il preside che dice che per imparare la matematica bisogna intervenire sugi insegnanti non mi stupisce. E' la "logica" di cui parlavo qualche intervento fa: se uno studente in quinta superiore non sa fare la somma di due frazioni (ne conosco più d'uno), la colpa è degli insegnanti (tutti quelli che ha avuto, naturalmente: dalle elementari alle medie alle superiori). Mah...

Quanto alle "iniziative promozionali per avvicinare i ragazzi alla matematica", purtroppo non sono la panacea (checché ne dica il preside). La matematica è astratta, cumulativa, complessa, per impararla ci vuole applicazione, costanza, impegno, capacità. Metterci un fiocco attorno può renderla più gradevole, ma non cambia la realtà.

Sorry, uno studente che vuole imparare la matematica deve svolgere un duro lavoro personale. Ovviamente scaricare la colpa dei propri insuccessi su un altro è molto, molto più facile...

In fondo, lo sta facendo anche Valentino Rossi: se non vince più, la colpa è delle gomme, della moto, dell'asfalto, dei giornalisti, ... Dire semplicemente: "il mio avversario è più forte di me" è troppo difficile...

V1
«Non c’è dubbio - aggiunge Angelo Lopez, preside di matematica a Roma III - che tutte le iniziative promozionali giovano moltissimo per avvicinare i ragazzi alla matematica. Ma credo che occorra lavorare soprattutto sulla formazione degli insegnanti: se non sono loro a trasmettere entusiasmo per questa disciplina, ogni altro sforzo rischia di essere velleitario».


Andiamo avanti...

"Maxos":
Il problema dell'insegnamento invece mi sembra relativamente più cruciale a livello universitario in cui a volte si trovano persone che non tengono minimamente a quello che fanno.


Vedo che cominciamo a capirci. E scusa veramente pensi che ai livelli inferiori questo non accada?

"Lorenzo Pantieri":
La mia esperienza mi porta a concludere che mediamente gli insegnanti insegnino, e anche piuttosto bene. L'ho visto in tutte le scuole dove sono stato.


Veramente una gran fortuna, peccato non possa dire lo stesso (come studente).

"Lorenzo Pantieri":
D'altra parte, mediamente, un insegnante ama la materia che ha studiato una vita, le ore di insegnamento non sono poi molte, il lavoro in sé è piacevole.


Ti rimando qui: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/04_Aprile/11/inchiesta_scuola_insegnanti.shtml

cozzataddeo
Concordo con l'analisi di Lorenzo.

"Lorenzo Pantieri":
il meccanismo dei debiti e dei crediti permette di non studiare affatto una o due materie e di essere promossi comunque.

Questo è tristemente vero e assolutamente logico. Si poteva immaginare che sarebbe andata a finire cosí anche prima di introdurre questo meccanismo perverso. Vien fatto di pensare che chi l'ha escogitato non conoscesse per niente il mondo della scuola.
Spero in una reintroduzione quanto mai rapida degli esami di riparazione per porre fine a questa presa in giro e per restituire ai numeri il loro vero significato (basta ai 6 fasulli che in realtà sono 5, 4 o peggio...).

Lorenzo Pantieri
"V":
[quote="Lorenzo Pantieri"] Il compito degli insegnanti è insegnare. Il compito degli studenti e studiare (e studiare è faticoso, lo sappiamo tutti) e non di accampare scuse.


Ma questo è indubbio, ma se fosse così semplice non sarebbe nata questa discussione e il 20% degli studenti italiani non avrebbe una preparazione matematica insufficiente, ritenuta tale addirittura in un paese in cui questa è comunque pessima. Evidentemente c'è qualcosa che non va!

Quindi o gli insegnanti non insegnano e gli studenti invece studiano (mooolto improbabile, ma non impossibile :D ), o gli insegnanti insegnano e gli studenti invece non studiano, oppure gli insegnanti non insegnano un cavolo e gli studenti non studiano una mazza.

Io sono per l'ultima situazione.
[/quote]
La questione è semplice. La mia esperienza mi porta a concludere che mediamente gli insegnanti insegnino, e anche piuttosto bene. L'ho visto in tutte le scuole dove sono stato. D'altra parte, mediamente, un insegnante ama la materia che ha studiato una vita, le ore di insegnamento non sono poi molte, il lavoro in sé è piacevole.

Sempre in base alla mia esperienza, l'impegno degli studenti, spesso, non è invece all'altezza. In fondo la cosa è comprensibile: le ore di studio necessarie per riuscire sono moltissime, il ritorno immediato è piccolino, le prospettive di gratificazione economico/sociale scarsine. Poi il meccanismo dei debiti e dei crediti permette di non studiare affatto una o due materie e di essere promossi comunque.

Conosco studenti di quinta superiore che non sanno sommare due frazioni. La colpa? Degli insegnanti, naturalmente!

Suvvia...

Maxos2
Il punto definitivo che secondo me taglia la testa a questa nuova questione omerica è:

Un aumento della qualità dell'impegno degli insegnanti quanto influirebbe sul risultato, quanto quello degli studenti?

La mia opinione è che se magicamente l'insegnamento migliorasse si avrebbe un modesto aumento del livello rispetto a quello ottenuto con un miglioramento dell'impegno studentesco; a parità, più o meno, di condizioni.

Il problema dell'insegnamento invece mi sembra relativamente più cruciale a livello universitario in cui a volte si trovano persone che non tengono minimamente a quello che fanno.

V1
"Lorenzo Pantieri":
Il compito degli insegnanti è insegnare. Il compito degli studenti e studiare (e studiare è faticoso, lo sappiamo tutti) e non di accampare scuse.


Ma questo è indubbio, ma se fosse così semplice non sarebbe nata questa discussione e il 20% degli studenti italiani non avrebbe una preparazione matematica insufficiente, ritenuta tale addirittura in un paese in cui questa è comunque pessima. Evidentemente c'è qualcosa che non va!

Quindi o gli insegnanti non insegnano e gli studenti invece studiano (mooolto improbabile, ma non impossibile :D ), o gli insegnanti insegnano e gli studenti invece non studiano, oppure gli insegnanti non insegnano un cavolo e gli studenti non studiano una mazza.

Io sono per l'ultima situazione. In questo caso è molto grave però che un insegnante non sappia insegnare e le colpe sono sicuramente maggiori di quelle dello studente.

Lorenzo Pantieri
"fu^2":

ora, penso prorpio che gli insegnanti non siano cambiati nel corso del tempo, ma è il modello di società che ci circonda che è cambiato.
Prima studiare significava alzarsi di livello sociale nella società.
Ora questo stereotipo di persona colta è stato sostituito dai calciatori e da tutto il resto delle cose...

Buon punto.

Chi ha un minimo di esperienza di insegnamento sa che le principali soddisfazioni della professione docente provengono dall'interesse degli alunni motivati ad apprendere: è un piacere, per un insegnante, rispondere alle domande degli alunni curiosi e desiderosi di imparare e di capire.

La matematica, però, è una disciplina complessa: richiede molta applicazione e dedizione, ore di studio quotidiano che si protraggono per anni, se si vogliono avere buoni risultati. E questa dedizione ce la devono mettere gli studenti, non gli insegnanti (che al loro tempo ce l'hanno messa, eccome). Se si pensa a quanto guadagna un dottorando o un ricercatore universitario, non è difficile capire che molti giovani preferiscano lasciar perdere e scaricare la "colpa" del proprio disinteresse sugli insegnanti. E' una "logica" talmente infantile che basterebbe semplicemente sorriderne, se non ci fosse chi la prende sul serio. :cry:

Il compito degli insegnanti è insegnare. Il compito degli studenti e studiare (e studiare è faticoso, lo sappiamo tutti) e non di accampare scuse.

Non mi sembra così difficile. :roll:

Per il resto, totalmente d'accordo con Davide e Taddeo.

Maxos2
Beh, dal punto di vista culturale, sì.

Ma diciamocelo, il punto in cui gli studenti di qualsiasi paese perdono il passo con quelli degli altri sono le superiori perché è li che arrivano quei concetti fondamentali che se perdi, perdi per sempre (tipo il concetto di funzione, per capirci).

Camillo
La matematica non va alle superiori anche perchè incomincia a "non andare" alle medie : molti dei problemi nascono lì ed è lì che bisogna incominciare a intervenire facendo capire ai ragazzi che se non si applicano non verranno promossi per default come invece accade adesso.

cozzataddeo
"david_e":
Cominciamo a togliere dalla testa degli studenti l'idea che se il professore non e' bravo e non "stimola l'interesse" allora essi hanno il diritto di non studiare.

Esattamente come non e' una buona idea non lavarsi piu' i denti solo perche' il dentista e' antipatico o non ne motiva adeguatamente la pulizia...

Straquoto!

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