Noi di Evgenij Zamjatin - Supercazzole nella traduzione?
Come da titolo, sto leggendo il romanzo Noi di Evgenij Zamjatin, considerato un po' il precursore di molti romanzi distopici del Novecento (primo fra tutti il celeberrimo 1984); maggiori informazioni le trovate alla pagina di wiki.
Sono solo a pagina 31, ma pian pianino mi sto accorgendo di alcuni errori (?) intorno ad argomenti matematici che sembrano dovuti più ad una cattiva traduzione che ad altro (anche perché ho sottomano pure la versione inglese, con la quale poi farò un raffronto). Queste cose tendono a farmi inc****re per una semplice questione di principio: basterebbe che il traduttore domandasse un parere a qualcuno che ne sa di scienza affinché il significato di fondo non vada perduto.
Passando all'azione, domando il vostro parere intorno a quanto ho rilevato:
1.
Quell' "asintote" mi suona malissimo... mi sembra una parola messa lì a caso.
2.
Secondo me lì ci va "probabilità". Infatti:
3.
Una frazione che "diventa infinita" io non l'ho mai vista. La frase potrebbe avere un qualche significato soltanto a posteriori, cioè alla luce della teoria dei limiti...
Aggiornerò il post, qualora dovessi trovare altre espressioni sospette.
Ad ogni modo qual è il vostro parere? Le mie sono solo osservazioni superfluamente puntigliose oppure in effetti c'è di più?
Ringrazio.
Sono solo a pagina 31, ma pian pianino mi sto accorgendo di alcuni errori (?) intorno ad argomenti matematici che sembrano dovuti più ad una cattiva traduzione che ad altro (anche perché ho sottomano pure la versione inglese, con la quale poi farò un raffronto). Queste cose tendono a farmi inc****re per una semplice questione di principio: basterebbe che il traduttore domandasse un parere a qualcuno che ne sa di scienza affinché il significato di fondo non vada perduto.
Passando all'azione, domando il vostro parere intorno a quanto ho rilevato:
1.
"Versione italiana":
[...] Sì: integrare la grandiosa equazione universale. Sì: raddrizzare la selvaggia curva, raddrizzarla secondo la tangente - asintote - seguendo la linea retta. [...]
Quell' "asintote" mi suona malissimo... mi sembra una parola messa lì a caso.
"Versione inglese":
[...] Integrating the grand equation of the universe: yes. Taming a wild zigzag along a tangent, toward the asymptote, into a straight line: yes. [...]
2.
"Versione italiana":
[...] Innanzitutto sono stato effettivamente convocato all'auditorium 112, come lei mi aveva detto, nonostante che la possibilità fosse: 1500/10000000=3/20000 [...]
Secondo me lì ci va "probabilità". Infatti:
"Versione inglese":
[...] First: I actually received instructions to be at Auditorium 112, like she said I would. Even though the probability of that was [...]
3.
"Versione italiana":
[...] E' chiaro che non vi sono motivi di invidia di nessun genere, dal momento che il denominatore della frazione della felicità è ridotto a zero - mentre la frazione diventa infinita. [...]
Una frazione che "diventa infinita" io non l'ho mai vista. La frase potrebbe avere un qualche significato soltanto a posteriori, cioè alla luce della teoria dei limiti...
"Versione inglese":
[...] It's clear: if there is no good reason for enviousness, the denominator of the fraction of happiness is brought to zero and the fraction is transformed into a glorious infinity. [...]
Aggiornerò il post, qualora dovessi trovare altre espressioni sospette.
Ad ogni modo qual è il vostro parere? Le mie sono solo osservazioni superfluamente puntigliose oppure in effetti c'è di più?
Ringrazio.
Risposte
La traduzione e' invece abbastanza precisa - lo posso affermare sia in quanto portatrice della lingua russa, sia in quanto laureata in mat. Forse non sarà granché, questo - da straniera - non sono in grado di valutare,ma è corretta. A parte "possibilità" che effettivamente in originale e' "probabilità".
"Euclidiano" non esiste nemmeno in russo, ma autore usa appositamente una parola inesistente, strana, buffa - in russo questo gioco rende in modo bellissimo, stupendo, di una ironia immensa.
Questo è niente, ad un certo punto definisce la radice di -1 come un valore "irrazionale": sacrifica un pochino la realtà matematica per sottolineare quella letteraria - sempre perché il giochino di "irrazionale" funziona troppo bene letteralmente parlando, messo a confronto con "razionale".
Buona lettura, e non cercate troppa precisione matematica nel testo. Qui Zamjatin e' piuttosto un poeta che un matematico - anche perché autore del libro difende la poesia, non la logica
.
"Euclidiano" non esiste nemmeno in russo, ma autore usa appositamente una parola inesistente, strana, buffa - in russo questo gioco rende in modo bellissimo, stupendo, di una ironia immensa.
Questo è niente, ad un certo punto definisce la radice di -1 come un valore "irrazionale": sacrifica un pochino la realtà matematica per sottolineare quella letteraria - sempre perché il giochino di "irrazionale" funziona troppo bene letteralmente parlando, messo a confronto con "razionale".
Buona lettura, e non cercate troppa precisione matematica nel testo. Qui Zamjatin e' piuttosto un poeta che un matematico - anche perché autore del libro difende la poesia, non la logica

"Delirium":
Ma le chicche devono ancora venire:
4.
[...] tutto uscì dalle linee solite e prestabilite, divenne "non-euclidiano" [...]
WTF?! La versione inglese riporta, ovviamente, "non-Euclidean". L'aggettivo "euclidiano" non esiste in italiano, ma in spagnolo sì.
Come non detto, ciò si ricollega al semplice analfabetismo.
Anche se sarebbe piacevole avere due aggettivi, l'uno per il carattere (spazio euclideo), l'altro per ciò che è relativo ad Euclide (opera euclidiana). Quel caso però non rientra neppure nella mia grammatica creativa.
"hamming_burst":
Una delle spiegazioni possibili è abbassamento dei costi di produzione.
Tale edizione dovrebbe essere una paperback, cioè una brossura fresata a costi e qualità di durevolezza ridicoli. L'editore, quindi, avrà voluto minimizzare i costi di produzione adottando un traduttore grezzo e nessun consulente di settore. Non tutti considerano un vantaggio commerciale adeguarsi in qualità, ma viaggiano in termini di vendite, cosa normale (basta vedere cosa spacciano per lettereatura o saggistica...). Non è una novità, lo fanno in molti come Mondandori (vedasi le prime edizioni de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco) oppure Einaudi. Solo in alcune case editrici (non considerando le EAP, che hanno una storia a parte) si può trovare qualità per una qualche forma di filantropia.
Cmq sono solo ipotesi le mie.
Mah guarda, può essere, non saprei proprio. La cosa curiosa è che spesso ho trovato versioni italiane di opere straniere di una qualità eccellente (il Borges di Lucentini, il Cioran di Rigoni, il Salinger della Motti tanto per citarne tre)... e poi saltano fuori 'ste ciofeche.
Una delle spiegazioni possibili è abbassamento dei costi di produzione.
Tale edizione dovrebbe essere una paperback, cioè una brossura fresata a costi e qualità di durevolezza ridicoli. L'editore, quindi, avrà voluto minimizzare i costi di produzione adottando un traduttore grezzo e nessun consulente di settore. Non tutti considerano un vantaggio commerciale adeguarsi in qualità, ma viaggiano in termini di vendite, cosa normale (basta vedere cosa spacciano per lettereatura o saggistica...). Non è una novità, lo fanno in molti come Mondandori (vedasi le prime edizioni de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco) oppure Einaudi. Solo in alcune case editrici (non considerando le EAP, che hanno una storia a parte) si può trovare qualità per una qualche forma di filantropia.
Cmq sono solo ipotesi le mie.
Tale edizione dovrebbe essere una paperback, cioè una brossura fresata a costi e qualità di durevolezza ridicoli. L'editore, quindi, avrà voluto minimizzare i costi di produzione adottando un traduttore grezzo e nessun consulente di settore. Non tutti considerano un vantaggio commerciale adeguarsi in qualità, ma viaggiano in termini di vendite, cosa normale (basta vedere cosa spacciano per lettereatura o saggistica...). Non è una novità, lo fanno in molti come Mondandori (vedasi le prime edizioni de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco) oppure Einaudi. Solo in alcune case editrici (non considerando le EAP, che hanno una storia a parte) si può trovare qualità per una qualche forma di filantropia.
Cmq sono solo ipotesi le mie.
"Delirium":
Ma le chicche devono ancora venire:
4.
[...] tutto uscì dalle linee solite e prestabilite, divenne "non-euclidiano" [...]
WTF?! La versione inglese riporta, ovviamente, "non-Euclidean". L'aggettivo "euclidiano" non esiste in italiano, ma in spagnolo sì.
Beh, per questo bastava aprire un dizionario...
In effetti il termine più corretto sarebbe "non euclideo".
Questo è infinitamente niente rispetto a quello di cui sono capaci di fare i cinesi traducendo dalla loro madrelingua in Inglese...
Questo è infinitamente niente rispetto a quello di cui sono capaci di fare i cinesi traducendo dalla loro madrelingua in Inglese...



Ma le chicche devono ancora venire:
4.
WTF?! La versione inglese riporta, ovviamente, "non-Euclidean". L'aggettivo "euclidiano" non esiste in italiano, ma in spagnolo sì.
4.
[...] tutto uscì dalle linee solite e prestabilite, divenne "non-euclidiano" [...]
WTF?! La versione inglese riporta, ovviamente, "non-Euclidean". L'aggettivo "euclidiano" non esiste in italiano, ma in spagnolo sì.
A me sembra una traduzione di tipo letterale. In effetti per apprezzare al 100% un'opera qualunque è meglio conoscere la lingua nella quale è stata scritta in origine.
Ciò si ricollega alla triste idea (tutta italiana, direi) secondo cui per un umanista avere una cultura scientifica sia quasi un'eresia - vedi famosa frase "ah, io di matematica non ci capisco niente", pronunciata quasi con orgoglio.
Quando la cosa si manifesta a quei livelli, comunque, diventa davvero inaccettabile.
Quando la cosa si manifesta a quei livelli, comunque, diventa davvero inaccettabile.
I pezzi da te postati nel primo topic sembrano tradotti con Google Traslator - per carità, m'è stato utile per alcuni passaggi nella tesi! - o con qualche altra cosa peggiore.
Comunque non devi meravigliarti, 'sti libri sono tradotti da professori di lettere/lingue che di matematica sanno pochino (non per offesa ma per costatazione, per controparagone posso dire che io di letteratura moderna non so una cippa
): finché si tratta di Harry Potter tutto ok, poi basta spostare l'asticella verso le scienze e trovi roba del genere...!
Poi non succede solo nei libri: ti segnalo questo che ho detto poco fa (il secondo punto)
viewtopic.php?f=16&t=121220
Comunque non devi meravigliarti, 'sti libri sono tradotti da professori di lettere/lingue che di matematica sanno pochino (non per offesa ma per costatazione, per controparagone posso dire che io di letteratura moderna non so una cippa

Poi non succede solo nei libri: ti segnalo questo che ho detto poco fa (il secondo punto)
viewtopic.php?f=16&t=121220
"gugo82":
Che edizione? [...]
Non sono riuscito a trovare la versione della Feltrinelli di Ettore Lo Gatto, e pertanto ho scelto quella dei Lupetti di tal Bianca Delfino. Vedo ora che ce n'è anche anche una di Voland con la traduzione di Alessandro Niero, che dovrebbe essere lui.
Comunque credo che a fine romanzo manderò una bella mail alla casa editrice, anche se probabilmente mi manderanno a quel paese.
Che edizione?
Ad ogni modo, data la scarsissima diffusione di cultura metematica di base, strafalcioni del genere non mi stupiscono affatto.
Inoltre, a giudicare dai brani riportati, la traduzione italiana mi pare proprio scarsa linguisticamente.
Ad ogni modo, data la scarsissima diffusione di cultura metematica di base, strafalcioni del genere non mi stupiscono affatto.
Inoltre, a giudicare dai brani riportati, la traduzione italiana mi pare proprio scarsa linguisticamente.