Motore Magnetico

pocholoco92
Ciao a tutti
mi stavo interessando a questo argomento e mi chiedevo se esistesse un progetto di motore magnetico
e se esiste potreste postarmi del materiale a riguardo? perche non riesco a trovarlo in rete

il problema sta nel fatto che se si cerca in rete si trovano un sacco di cose sul motore magnetico perendev che finche non arriverà qualcuno che dimostra che non è vero che l'energia si conserva, è facilmenteclassificabile come bufala

detto ciò io mi chiedo, siccome gli attuali motori ad esempio a combustione interna sfruttando l'energia del combustibile raggiungono rendimenti del 40% volendo essere ottimisti, esiste qualche progetto di motore che sfruttando anche l'energia magnetica riesca a garantire rendimenti maggiori?

Risposte
pocholoco92
avete ragione consideravo solo alcune parti di un discorso molto piu ampio ed è scorretto procedere cosi
comuque si, grazie, hai chiarito molti dubbi col discorso sul motore ibrido
e se hai tempo e non ti scoccia, parla pure del rinnovabile, mi farebbe piacere sentirne a riguardo

dott.ing1
@pocholoco92

Come ti ha già spiegato Intermat, stai mischiando due cose diverse.

Hai scritto:
"pocholoco92":
tu parli di rendimento di un motore elettrico (magnetico) intendendo il rapporto tra quanto spendi e quanto ottieni trasformando energia elettrica in meccanica

Non è che lo intendo io così, è per definizione... Potenza in uscita su potenza in entrata. E quello è un valore relativo al macchinario. D'altronde quando hai scritto un rendimento del $40\%$ per un motore termico, cosa intendevi? Anche quello è valutato sul motore e basta... Energia meccanica utile come coppia alle ruote valutata sull'energia chimica del combustibile che vai bruciando.

Se consideri l'efficienza di produzione dell'energia elettrica in centrale allora devi fare lo stesso discorso per il MCI, e considerare, come diceva l'altro utente, tutta la filiera di produzione del combustibile (che, come l'elettricità, non è gratis — per quanto quello sia cresciuto sugli alberi...).

Questa valutazione, che copre in realtà aspetti non solo energetici, prende il nome di Well-to-wheel (dal pozzo alla ruota), e fa parte del più generico Life Cycle Assessment, nel quale valuti gli aspetti energetici e ambientali sull'intero ciclo di vita del prodotto (produzione, distribuzione, utilizzo, riciclaggio/smantellamento).


Per quanto riguarda la questione motore termico + motore elettico, sì, esiste...
Si tratta della più comune tipologia di motore ibrido (il modello di auto più venduto in questa categoria è la Toyota Prius).
Di questi motori esistono tre categorie: serie (motore termico $->$ motore elettrico $->$ trazione), principalmente utilizzato per la trazione ferroviaria e navale; parallelo (entrambi i motori forniscono coppia alle ruote); misto serie-parallelo (permette di separare i due tipi di trazione).

In ogni caso non è la semplice aggiunta del motore elettrico a fare magie, ma un saggio utilizzo di entrambi.
Infatti se usassi l'accoppiata per andare a una elevata velocità costante, il sistema sarebbe controproducente perché il passaggio per il motore elettrico comporta perdite che eviteresti utilizzando un MCI da solo.

I vantaggi dati da questi sistemi sono dovuti sostanzialmente al fatto che l'utilizzo di entrambi i motori durante i picchi di potenza richiesta permette di realizzarli più piccoli (e quindi con minor peso e perdite); che il sistema di accumulo elettrico ti permette di stoccare l'energia recuperata tramite un freno rigenerativo (che altrimenti andrebbe perduta in calore) — per questa ragione questi sistemi sono particolarmente indicati per veicoli che rallentano e accelerano continuamente (stop-and-go), come taxi, automobili utilizzate nel traffico urbano, autobus... (l'utilizzo del motore elettrico ti permette infatti di evitare le inefficienze che hai in un motore termico in partenza e a bassi regimi).
A questo si aggiungono altri accorgimenti come un controllo elettronico dei flussi energetici per minimizzare il consumo complessivo elettricità + carburante, lo spegnimento del motore termico in decelerazione e a veicolo fermo, l'utilizzo di un ciclo differente dal'Otto, l'alimentazione discontinua di dispositivi ausiliari...

Per quanto riguarda la questione rinnovabile non mi esprimo, almeno non qui, non vorrei tirar notte.

Spero di aver chiarito almeno qualche dubbio...

Intermat
"pocholoco92":
ma infatti proprio perche le voglio mantenere separate mi chiedevo se esistesse un MCI aiutato da motore magnetico perche è l'unico che potrebbe essere confrontato al semplice MCI in termini di rendimento
cioè ho scritto che l'energia elettrica viene dalla centrale proprio per far capire che non potevo paragonare il rendimento del motore elettrico con quello MCI
e comunque le inefficienze di cui parli tu sono dovute a nostre incapacità (con la tecnologia diminuiamo sempre piu gli attriti riducendo le perdite), io mi riferivo alla perdità di energia che necessariamente si deve avere per il secondo principio della termodinamica, nella trasformazione di calore in lavoro.

A me sembrava invece proprio che tu stessi includendo perdite di altra natura. Che cosa ti importa se l'energia che viene sfruttata è elettrica e viene prodotta, con perdite dovute alle leggi della termodinamica (o altre data la presenza di energie rinnovabili tra le fonti di energia), da una centrale? Chi lavora nella centrale si occuperà di migliorare i suoi rendimenti, chi invece lavora sul motore elettrico si occuperà di migliorare il rendimento di quest'ultimo. Ovvio che un altro conto è far scontare al motore elettrico eventuali perdite dovute al sistema di accumulo (ad esempio il sistema KERS delle F1). Io di questo non me ne intendo...però semplicemente mischiare rendimenti di oggetti diversi non mi convince.
"pocholoco92":

Poi è chiaro che se decidiamo di partire da una fonte di energia che non sia il calore il discorso è diverso, ma attualmente e nel prossimo futuro, siamo ancora in una situazione dove le fonti rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica) rappresentano solo il 20% del fabbisogno mondiale di energia

Ni...nel senso che vedendo gli andamenti degli ultimi trent'anni di richiesta di energia e modo per produrla è come dici però è anche vero che nelle ore centrali della giornata, soprattutto nei mesi estivi, l'intera richiesta di energia elettrica in Italia può essere prodotta da energie rinnovabili!

pocholoco92
ma infatti proprio perche le voglio mantenere separate mi chiedevo se esistesse un MCI aiutato da motore magnetico perche è l'unico che potrebbe essere confrontato al semplice MCI in termini di rendimento
cioè ho scritto che l'energia elettrica viene dalla centrale proprio per far capire che non potevo paragonare il rendimento del motore elettrico con quello MCI
e comunque le inefficienze di cui parli tu sono dovute a nostre incapacità (con la tecnologia diminuiamo sempre piu gli attriti riducendo le perdite), io mi riferivo alla perdità di energia che necessariamente si deve avere per il secondo principio della termodinamica, nella trasformazione di calore in lavoro.

Poi è chiaro che se decidiamo di partire da una fonte di energia che non sia il calore il discorso è diverso, ma attualmente e nel prossimo futuro, siamo ancora in una situazione dove le fonti rinnovabili (solare, eolica, idroelettrica) rappresentano solo il 20% del fabbisogno mondiale di energia

Intermat
"pocholoco92":

solo che quell'energia elettrica iniziale non cresce sugli alberi, ma viene dalla centrale dove è stata ricavata a partire da energia termica e quindi con un rendimento non piu vicino all'unità.

Ma scusa secondo questo ragionamento dovresti far scontare alla benzina ogni inefficienza nella sua raffinazione e nel trasporto! Una cosa è il rendimento di un motore (o di un qualsiasi impianto/utensile) un'altra è il costo in termini di energia per la sua produzione/distribuzione. Secondo me sono valutazioni diverse, entrambe importanti, da mantenere separate!

pocholoco92
grazie per la risposta
ma ho un dubbio, tu parli di rendimento di un motore elettrico (magnetico) intendendo il rapporto tra quanto spendi e quanto ottieni trasformando energia elettrica in meccanica, quindi è ovvio che il rendimento sia elevatissimo;
solo che quell'energia elettrica iniziale non cresce sugli alberi, ma viene dalla centrale dove è stata ricavata a partire da energia termica e quindi con un rendimento non piu vicino all'unità.

io chiedevo quindi se ci fosse qualche motore a combustione interna che magari sfruttando un alternatore aziona anche un motore magnetico che aiuta quindi il motore a comb. int., cioè l'energia la prende da se stesso, portando il rendimento ad un 50-55, non certo 95%.

non so se mi sono spiegato bene, comunque ti prego di correggermi se so ho detto delle sciocchezze perche non sono sicurissimo.

dott.ing1
I motori magnetici esistono, anzi, sono di gran lunga la tipologia di motore elettrico più diffusa (seguita dagli elettrostatici e dai piezoelettrici). L'interazione dei campi magnetici su rotore e statore genera una forza che si trasmette come momento torcente all'albero (o momento lineare in caso, appunto, di motore lineare).

Indicare un valore di efficienza preciso per questi apparecchi è difficile perché dipende (parecchio) da una lunga serie di fattori (es. tipologia di motore, design, materiali, dimensioni, numero di giri, percentuale di carico nominale richiesta...) ma in generale è superiore al $40\%$ (spesso anche di molto).

In ogni caso non si sta parlando di free energy e questo:
"pocholoco92":
finche non arriverà qualcuno che dimostra che non è vero che l'energia si conserva

non accadrà; il Perendev e altri dispositivi a moto perpetuo continueranno ad essere una fantasia.

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