Mi parlate di ingegneria civile?
Salve a tutti ragazzi. Sarò breve: vorrei iscrivermi ad ingegneria civile, ma so praticamente poco o nulla! Qualcuno può darmi chiarimenti? ad esempio, come funzionano gli esami, se si studia troppo, cosa si studia prevalentemente e via dicendo... Vi ringrazio! ;)
Aggiunto 18 minuti più tardi:
un'altra curiosità: che differenza c'è tra una laurea triennale e una magistrale? Cioè se io ho la laurea triennale cosa posso fare? Grazie tante in anticipo! :)
Aggiunto 18 minuti più tardi:
un'altra curiosità: che differenza c'è tra una laurea triennale e una magistrale? Cioè se io ho la laurea triennale cosa posso fare? Grazie tante in anticipo! :)
Risposte
Altrettanto, ciao!! ;)
Ti ringrazio di cuore! Buona fine e buon principio! :)
Ovviamente, come ho ripetuto più volte, molte cose cambiano da Dipartimento a Dipartimento, in base ai soldi che circolano, alla voglia di emergere e da mille altri fattori, quindi 12 CFU di tirocinio (previsti anche a Trento, più o meno, ma solo a chi sceglie il percorso professionalizzante) si fanno davvero sentire ma sono ancora davvero niente confronto a quanto c'è da imparare nel lato pratico della professione. Insomma, tu ora dovrai concentrarti esclusivamente a studiare senza preoccuparti troppo della pratica, quella la acquisirai con gli anni lavorando in equipe con gente più esperta, non ci sono molte alternative!! Peggio sarebbe che ora tu volessi a tutti i costi imparare a macchina certe procedure che si fanno quasi di routine, in quanto ciò non farebbe di te un buon ingegnere, dato che quel giorno che si dovrà procedere diversamente non avrai le basi teoriche per cavartela anche in quella situazione!! Per quanto concerne "il numero di anni" prima di potersela cavare da soli dipende da persona a persona, dalla fortuna che si ha riguardo al posto di lavoro trovato (qualità dei colleghi, numero di cantieri differenti in cui poter maturare esperienza, ...) e via dicendo. Solitamente, prima di ritenersi esperti, devono passare dai 5 ai 10 anni di lavoro (ma è proprio un numero indicativo, non crederci troppo!) :)
OOh, ti ringrazio... Mq quindi, usciti dall' università, quanti anni di "praticantato" bisogna fare per essere ingegnere anche a livello pratico?
;) :D
Aggiunto 15 minuti più tardi:
Vedendo sul sito del dipartimento di ingegneria dell' università nella quale vorrei iscrivermi, ho visto che nella triennale è previsto TIROCINIO ESTERNO per 12 CFU, ma poi alla magistrale, non c'è... eh quindi? se facessi anche la magistrale poi, in un certo senso, il tirocinio non vale più... Uffaaaa, è tutto ingarbugliatooo... ;(
;) :D
Aggiunto 15 minuti più tardi:
Vedendo sul sito del dipartimento di ingegneria dell' università nella quale vorrei iscrivermi, ho visto che nella triennale è previsto TIROCINIO ESTERNO per 12 CFU, ma poi alla magistrale, non c'è... eh quindi? se facessi anche la magistrale poi, in un certo senso, il tirocinio non vale più... Uffaaaa, è tutto ingarbugliatooo... ;(
Dunque, se opterai per l'indirizzo metodologico alla triennale e poi frequenterai i due anni della magistrale, durante quei cinque anni molto probabilmente avrai a disposizione una cosa come 5 CFU (solitamente al terzo anno) su 300 CFU totali da sfruttare "a piacimento", ossia potrai scegliere di frequentare dei seminari organizzati dal tuo dipartimento oppure di fare dei tirocini presso degli studi convenzionati con l'università. Questa è l'unica opportunità diretta che ti offrono tali corsi di laurea; poi ognuno può fare pratica come e quando vuole al di fuori dell'università negli studi ingegneristici che glielo permettono, questo senz'altro.
Una volta conclusi gli studi, sia se si decide di smettere dopo la triennale che dopo la magistrale, si è soliti affrontare "a mente fresca" il fatidico Esame di Stato col quale potersi iscrivere rispettivamente all'Albo degli Ingegneri Junior o Senior. In sé l'iscriversi a tali albi inizialmente può sembrare solamente l'ennesima spesa (se non il fregiarsi del tanto ambito titolo di ing. al posto di dott. acquisito con la laurea), ma poi quando in alcune perizie è richiesta l'iscrizione all'albo allora si apprezza l'averlo fatto a suo tempo invece di doversi rimettere sui libri a 50 anni quando ovviamente la mente è meno elastica rispetto a quando se ne aveva 25.
Tutto ciò fatto, non rimane che ... lavorare!! Purtroppo questo solo a livello teorico, a quello pratico non si è in grado di fare praticamente nulla, questa è la cruda realtà. Usciti dall'università si è delle bestie a livello teorico (se si è studiato come si deve) e delle capre a livello pratico; al solito, dal dire al fare c'è di mezzo il mare! Ecco che allora più che lavorare (nel senso proprio della parola) si passeranno svariati anni al capezzale dei più esperti per imparare la professione, ossia per trasferire le nozioni teoriche al ben più complesso mondo reale.
Morale: oggigiorno (un domani chissà!!) non sono richiesti formalmente dei tirocini e quant'altro (la normativa prevede l'espletamento di un tirocinio solamente per le Professioni di Medico-Chirurgo, Dottore Commercialista ed Esperto Contabile) ma va da sé che il cosiddetto periodo da "apprendista" lo si farà per forza di cose, senza di esso non si potrà fare veramente nulla di rilevante!! :)
P.S. dal 2012 l'Università di Trento invita e agevola i propri neo-laureati in ingegneria nell'affrontare un tirocinio di 6 mesi (per un totale di 800 ore) per prepararsi al meglio all'Esame di Stato; lo stesso accade in molti altri atenei italiani.
Una volta conclusi gli studi, sia se si decide di smettere dopo la triennale che dopo la magistrale, si è soliti affrontare "a mente fresca" il fatidico Esame di Stato col quale potersi iscrivere rispettivamente all'Albo degli Ingegneri Junior o Senior. In sé l'iscriversi a tali albi inizialmente può sembrare solamente l'ennesima spesa (se non il fregiarsi del tanto ambito titolo di ing. al posto di dott. acquisito con la laurea), ma poi quando in alcune perizie è richiesta l'iscrizione all'albo allora si apprezza l'averlo fatto a suo tempo invece di doversi rimettere sui libri a 50 anni quando ovviamente la mente è meno elastica rispetto a quando se ne aveva 25.
Tutto ciò fatto, non rimane che ... lavorare!! Purtroppo questo solo a livello teorico, a quello pratico non si è in grado di fare praticamente nulla, questa è la cruda realtà. Usciti dall'università si è delle bestie a livello teorico (se si è studiato come si deve) e delle capre a livello pratico; al solito, dal dire al fare c'è di mezzo il mare! Ecco che allora più che lavorare (nel senso proprio della parola) si passeranno svariati anni al capezzale dei più esperti per imparare la professione, ossia per trasferire le nozioni teoriche al ben più complesso mondo reale.
Morale: oggigiorno (un domani chissà!!) non sono richiesti formalmente dei tirocini e quant'altro (la normativa prevede l'espletamento di un tirocinio solamente per le Professioni di Medico-Chirurgo, Dottore Commercialista ed Esperto Contabile) ma va da sé che il cosiddetto periodo da "apprendista" lo si farà per forza di cose, senza di esso non si potrà fare veramente nulla di rilevante!! :)
P.S. dal 2012 l'Università di Trento invita e agevola i propri neo-laureati in ingegneria nell'affrontare un tirocinio di 6 mesi (per un totale di 800 ore) per prepararsi al meglio all'Esame di Stato; lo stesso accade in molti altri atenei italiani.
Oooh, ti ringrazio infinitamente... per ora i miei dubbi sono "svaniti". Nel momento in cui dovrebbero presentarsene altri mi faccio vivo io! ;) Gentilissimissimo! :)
Aggiunto 1 giorno più tardi:
Buongiorno... Oggi mi è venuto un nuovo dubbio: alla fine dei 3/5 anni di ingegneria, entro in modo immediato nel mondo immediato oppure devo fare tirocini e roba simile? Nel caso in cui la risposta dovesse essere la seconda, di quanto è la durata?? Ti/vi ringrazio... EH scusa/te il disturbo! :)
Aggiunto 1 giorno più tardi:
Buongiorno... Oggi mi è venuto un nuovo dubbio: alla fine dei 3/5 anni di ingegneria, entro in modo immediato nel mondo immediato oppure devo fare tirocini e roba simile? Nel caso in cui la risposta dovesse essere la seconda, di quanto è la durata?? Ti/vi ringrazio... EH scusa/te il disturbo! :)
È normale che ti sorgano altre domande, l'appetito vien mangiando!! :D
Dunque, per quanto concerne il fatto che "si cominci da zero" in tutte le materie è vero in parte e comunque sia necessita di una importantissima nota. Infatti, per esempio, in analisi matematica si comincia dagli studi di funzione (si fa un rapidissimo ripasso delle funzioni "notevoli" illustrando le principali proprietà) che entro il quinto anno di qualsiasi scuola superiore si affrontano e poi si comincia veramente da zero con le definizioni di limite etc. etc. che vedono solamente nei corsi liceali (soprattutto scientifici). Quindi, è vero che sostanzialmente si parte da zero, ma la nota che non è possibile trascurare è che con una rapidità davvero importante si passa da un argomento all'altro senza molti scupoli: occorre davvero rivedere il metodo di studio "blando" delle scuole superiori per non essere "spiazzati" alla grande da questi ritmi davvero sostenuti: è in questo che i colleghi liceali sono un tantino più abituati.
Morale: pensaci bene, se sei davvero intenzionato ad intraprendere tale corso di laurea non farti scoraggiare da nessuno, ho avuto compagni di corso che provenivano dal classico, dal linguistico, da ITI e da ITC, oltre che dallo scientifico, e ce l'hanno fatta alla grande indistintamente dalla scuola di provenienza. Tale fattore incide esclusivamente sul primo anno dove, ad esempio, i colleghi scientifici danno una mano nello studio dell'analisi matematica e i colleghi geometri danno una mano nelle materie tecniche quali disegno (soprattutto in CAD); dal secondo anno in poi si è tutti sulla stessa barca, la scuola di provenienza non si fa più sentire in alcun modo.
Per quanto concerne il "sistema tasse + borsa di studio" qui a Trento ruota tutto attorno all'Indicatore della Condizione Economica Familiare (ICEF). Se non si vuole essere considerati di default nella fascia di reddito più alta e quindi essere esenti da ogni tipo di agevolazione, occorre rivolgersi ad un servizio CAF scelto a piacere sul territorio (il più vicino a casa) e farsi rilasciare l'attestazione ICEF. In tale attestazione è già indicata la fascia di reddito (che spazia da 1 a 13) e quindi è possibile conoscere immediatamente l'ammontare delle due rate di tasse da pagare (la prima entro il 30 settembre e la seconda entro il 31 marzo) per l'iscrizione all'anno universitario corrente (vedi qui) che per l'eventuale servizio di trasporto (vedi qui). Alla luce di ciò, bada bene, per poter fare solo domanda per la borsa di studio occorre rientrare nelle fasce economiche 1, 2, 3 o 4, mentre per richiedere il posto di alloggio dell'Opera Universitaria di Trento occorre rientrare nelle fasce economiche 1, 2, 3, 4 o 5. Quindi, se sei "ricco" (mi vien da ridere per non piangere) a Trento puoi sognarti ogni sorta di Borsa di Studio (quella la daranno in soldoni ai FALSI, coloro che dichiarano il falso nel redarre l'ICEF e che putacaso sono figli di medici, professori e via dicendo). Se, invece, rientri in tali fasce allora, previa domanda, valutano tutta una serie di meriti etc etc che non comincio nemmeno ad elencarti perché sono "infiniti"; per questo ti linko direttamente il bando di quest'anno.
Per ora è tutto. ;)
Dunque, per quanto concerne il fatto che "si cominci da zero" in tutte le materie è vero in parte e comunque sia necessita di una importantissima nota. Infatti, per esempio, in analisi matematica si comincia dagli studi di funzione (si fa un rapidissimo ripasso delle funzioni "notevoli" illustrando le principali proprietà) che entro il quinto anno di qualsiasi scuola superiore si affrontano e poi si comincia veramente da zero con le definizioni di limite etc. etc. che vedono solamente nei corsi liceali (soprattutto scientifici). Quindi, è vero che sostanzialmente si parte da zero, ma la nota che non è possibile trascurare è che con una rapidità davvero importante si passa da un argomento all'altro senza molti scupoli: occorre davvero rivedere il metodo di studio "blando" delle scuole superiori per non essere "spiazzati" alla grande da questi ritmi davvero sostenuti: è in questo che i colleghi liceali sono un tantino più abituati.
Morale: pensaci bene, se sei davvero intenzionato ad intraprendere tale corso di laurea non farti scoraggiare da nessuno, ho avuto compagni di corso che provenivano dal classico, dal linguistico, da ITI e da ITC, oltre che dallo scientifico, e ce l'hanno fatta alla grande indistintamente dalla scuola di provenienza. Tale fattore incide esclusivamente sul primo anno dove, ad esempio, i colleghi scientifici danno una mano nello studio dell'analisi matematica e i colleghi geometri danno una mano nelle materie tecniche quali disegno (soprattutto in CAD); dal secondo anno in poi si è tutti sulla stessa barca, la scuola di provenienza non si fa più sentire in alcun modo.
Per quanto concerne il "sistema tasse + borsa di studio" qui a Trento ruota tutto attorno all'Indicatore della Condizione Economica Familiare (ICEF). Se non si vuole essere considerati di default nella fascia di reddito più alta e quindi essere esenti da ogni tipo di agevolazione, occorre rivolgersi ad un servizio CAF scelto a piacere sul territorio (il più vicino a casa) e farsi rilasciare l'attestazione ICEF. In tale attestazione è già indicata la fascia di reddito (che spazia da 1 a 13) e quindi è possibile conoscere immediatamente l'ammontare delle due rate di tasse da pagare (la prima entro il 30 settembre e la seconda entro il 31 marzo) per l'iscrizione all'anno universitario corrente (vedi qui) che per l'eventuale servizio di trasporto (vedi qui). Alla luce di ciò, bada bene, per poter fare solo domanda per la borsa di studio occorre rientrare nelle fasce economiche 1, 2, 3 o 4, mentre per richiedere il posto di alloggio dell'Opera Universitaria di Trento occorre rientrare nelle fasce economiche 1, 2, 3, 4 o 5. Quindi, se sei "ricco" (mi vien da ridere per non piangere) a Trento puoi sognarti ogni sorta di Borsa di Studio (quella la daranno in soldoni ai FALSI, coloro che dichiarano il falso nel redarre l'ICEF e che putacaso sono figli di medici, professori e via dicendo). Se, invece, rientri in tali fasce allora, previa domanda, valutano tutta una serie di meriti etc etc che non comincio nemmeno ad elencarti perché sono "infiniti"; per questo ti linko direttamente il bando di quest'anno.
Per ora è tutto. ;)
Sì, le informazioni sono esplicate in modo limpido, e di questo te ne ringrazio. Un consiglio: io sto frequentando la quarta classe di un ITE, indirizzo SIA. Magari non ho le basi adeguate per affrontare il corso degli studi, anche se, leggendo a destra e a manca sul web, ho capito che si torna alle origini di ogni singolo "programma"... E quindi: mi consiglieresti questo corso di studi?
Altre due domande, se non disturbo:
1. Per le agevolazioni, so che la cosa è soggettiva da università a università, ma le tasse si possono anche "azzerare" nel momento in cui una famiglia è disagiata economicamente parlando oppure si deve pur sempre pagare un minimo di tassa?
2. Nel momento in cui al punto precedente la risposta è "si deve pagare un minimo di tassa", se io godessi di una borsa di studio in quanto bravo (ah, per prendere la borsa di studio al primo anno guardano il voto della maturità?), le tasse si pagano ugualmente?
Come vedi le domande si duplicano diventando anche sotto domande... ahahahahah Ti ringrazio ancora una volta ;)
Altre due domande, se non disturbo:
1. Per le agevolazioni, so che la cosa è soggettiva da università a università, ma le tasse si possono anche "azzerare" nel momento in cui una famiglia è disagiata economicamente parlando oppure si deve pur sempre pagare un minimo di tassa?
2. Nel momento in cui al punto precedente la risposta è "si deve pagare un minimo di tassa", se io godessi di una borsa di studio in quanto bravo (ah, per prendere la borsa di studio al primo anno guardano il voto della maturità?), le tasse si pagano ugualmente?
Come vedi le domande si duplicano diventando anche sotto domande... ahahahahah Ti ringrazio ancora una volta ;)
Sono stato conciso essenzialmente per due motivi: il primo consta nel fatto che se dovessi andare troppo nel dettaglio non ci capiresti nulla (non per stupidità tua, ma proprio perché ci sono davvero un sacco di cavilli che disorienta pure chi ci convive da anni), il secondo consta nel semplice fatto che prima di spendere troppo tempo volevo assicurarmi che fossi davvero interessato e che non fossi "sparito dal sito". Per questo ora approfondisco molto volentieri, stando comunque attento a non andare troppo nel dettaglio per i suddetti motivi.
Prima di rispondere a quest'altri tuoi quesiti vorrei spendere due parole su una tua precedente domanda: "A seguito di una laurea triennale che si può fare?" Domanda interessante a cui purtroppo devo rispondere così: "Poco o niente". Purtroppo la "formula 3+2" oggi vigente (continuo a scrivere "oggi" perché il tutto continua a cambiare con una velocità a mio modo di vedere davvero scandalosa) si è rivelata un buco nell'acqua: tra qualche anno è davvero auspicabile che si ritorni a dei Corsi Magistrali Quinquennali per tutti i corsi di laurea ingegneristici (come era anni fa). Tutto ciò perché, in soldoni, con una laurea triennale in ingegneria quando ci si affaccia al mondo del lavoro occorrerà essere sempre al capezzale di un ingegnere con laurea magistrale e quindi tanto vale non spendere tempo e soldi preziosi e magari entrare immediatamente nel mondo del lavoro con il solo diploma di "geometra" (tanto per fare un esempio).
In ogni modo, se le cose non cambiano nell'immediato, per ora vige la cosiddetta formula del "3+2". In particolare, se hai notato nella pagine sopra linkate, il corso triennale proposto dall'Ateneo di Trento è strutturato "a Y": primo anno uguale "per tutti" mentre al secondo anno si decide se intraprendere l'indirizzo metodologico, per gettare delle solide basi teoriche in vista del corso magistrale, o quello professionalizzante, per prepararsi al meglio per entrare nel mondo del lavoro, fermandosi di fatto alla laurea triennale (con tutte le problematiche appena discusse). Sottolineo il fatto che dopo aver concluso l'indirizzo professionalizzante è possibile accedere al corso magistrale con delle opportune integrazioni (si dovranno essenzialmente recuperare delle parti teoriche), così come è teoricamente possibile accedere al mondo del lavoro dopo aver concluso l'indirizzo metodologico (con ulteriori problematiche).
Tornando alle tue ultime richieste, le risposte sono alquanto semplici. Con l'acronimo CFU si indicano i cosiddetti Crediti Formativi Universitari che vengono attribuiti ad ogni esame da sostenere per potersi alla fine laureare e corrispondono indicativamente alle ore di studio previste per tale esame; in particolare, con 1 CFU si indicano 25 ore di studio, indipendentemente che esse siano spese con studio personale o come ore di lezione/laboratori. Dal lato pratico, se un esame è da 6 CFU, ad ingegneria ti dovrai aspettare circa 6 ore settimanali di lezione riguardanti tale materia. Eccetto le certificazioni linguistiche alle quali si attribuiscono 3 CFU, gli esami (sia della triennale che della magistrale) corrispondono a 6, 9 o 12 CFU (fa eccezione le tesi della magistrale alla quale a Trento sono attribuiti 15 CFU). Indipendentemente dall'Ateneo, per il corso di laurea triennale occorre accumulare 180 CFU in tre anni, mentre per il corso di laurea magistrale occorre accumulare 120 CFU in due anni (sempre a livello teorico, se poi uno ci mette più anni, ed è ciò che accade nella media, non accade nulla se non il fatto che occorrerà spendere più tasse per iscriversi a più anni).
Ciò detto, sui CFU dovresti aver capito a cosa corrispondono. Sul "a cosa servono" c'è da aggiungere un'ultima cosa: sono considerati i pesi per calcolare la media pesata dei voti degli esami, ossia di fatto tengono conto se il voto registrato corrisponde ad un esame impegnativo o meno. Ad esempio, se a seguito dell'esame di Analisi Matematica 1 (da 12 CFU) prendi 22/30 (i voti vanno dal 18 al 30, con eventuale Lode che equivale a 31) e a seguito di Fondamenti di Informatica (da 6 CFU) prendi 28/30, la media dei due voti che verrà considerata dal Dipartimento è pari a (12*22/30 + 6*28/30)/(12 + 6) = 24/30. La media finale dei tre anni (e analogamente dei due anni) moltiplicata per 3.85 fornisce il voto in centodiecesimi (teorico) con cui ci si laurea (quello effettivo può subire lievi oscillazioni di qualche punto a discrezione della commissione esaminatrice di laurea che tiene conto degli anni impiegati a laurearsi e questioni affini). Nel caso in cui vi siano "gli estremi" per dare la lode, si procede ad alzata di mano: se all'unanimità i docenti della commissione sono d'accordo di assegnare la lode (oltre al 110 già raggiunto) allora la si assegna, se almeno uno è contrario non la si assegna.
Nota bene: per accedere al corso magistrale non sono previsti test di ammissione, ma in molti atenei è presente un voto di sbarramento; a Trento per potersi iscrivere al corso magistrale in ingegneria civile occorre una media pesata della triennale non inferiore a 22/30 (in altri Atenei è addirittura pari a 24/30, in altri non è presente alcuno sbarramento).
Vedi un po' se le cose sono più chiare. ;)
Prima di rispondere a quest'altri tuoi quesiti vorrei spendere due parole su una tua precedente domanda: "A seguito di una laurea triennale che si può fare?" Domanda interessante a cui purtroppo devo rispondere così: "Poco o niente". Purtroppo la "formula 3+2" oggi vigente (continuo a scrivere "oggi" perché il tutto continua a cambiare con una velocità a mio modo di vedere davvero scandalosa) si è rivelata un buco nell'acqua: tra qualche anno è davvero auspicabile che si ritorni a dei Corsi Magistrali Quinquennali per tutti i corsi di laurea ingegneristici (come era anni fa). Tutto ciò perché, in soldoni, con una laurea triennale in ingegneria quando ci si affaccia al mondo del lavoro occorrerà essere sempre al capezzale di un ingegnere con laurea magistrale e quindi tanto vale non spendere tempo e soldi preziosi e magari entrare immediatamente nel mondo del lavoro con il solo diploma di "geometra" (tanto per fare un esempio).
In ogni modo, se le cose non cambiano nell'immediato, per ora vige la cosiddetta formula del "3+2". In particolare, se hai notato nella pagine sopra linkate, il corso triennale proposto dall'Ateneo di Trento è strutturato "a Y": primo anno uguale "per tutti" mentre al secondo anno si decide se intraprendere l'indirizzo metodologico, per gettare delle solide basi teoriche in vista del corso magistrale, o quello professionalizzante, per prepararsi al meglio per entrare nel mondo del lavoro, fermandosi di fatto alla laurea triennale (con tutte le problematiche appena discusse). Sottolineo il fatto che dopo aver concluso l'indirizzo professionalizzante è possibile accedere al corso magistrale con delle opportune integrazioni (si dovranno essenzialmente recuperare delle parti teoriche), così come è teoricamente possibile accedere al mondo del lavoro dopo aver concluso l'indirizzo metodologico (con ulteriori problematiche).
Tornando alle tue ultime richieste, le risposte sono alquanto semplici. Con l'acronimo CFU si indicano i cosiddetti Crediti Formativi Universitari che vengono attribuiti ad ogni esame da sostenere per potersi alla fine laureare e corrispondono indicativamente alle ore di studio previste per tale esame; in particolare, con 1 CFU si indicano 25 ore di studio, indipendentemente che esse siano spese con studio personale o come ore di lezione/laboratori. Dal lato pratico, se un esame è da 6 CFU, ad ingegneria ti dovrai aspettare circa 6 ore settimanali di lezione riguardanti tale materia. Eccetto le certificazioni linguistiche alle quali si attribuiscono 3 CFU, gli esami (sia della triennale che della magistrale) corrispondono a 6, 9 o 12 CFU (fa eccezione le tesi della magistrale alla quale a Trento sono attribuiti 15 CFU). Indipendentemente dall'Ateneo, per il corso di laurea triennale occorre accumulare 180 CFU in tre anni, mentre per il corso di laurea magistrale occorre accumulare 120 CFU in due anni (sempre a livello teorico, se poi uno ci mette più anni, ed è ciò che accade nella media, non accade nulla se non il fatto che occorrerà spendere più tasse per iscriversi a più anni).
Ciò detto, sui CFU dovresti aver capito a cosa corrispondono. Sul "a cosa servono" c'è da aggiungere un'ultima cosa: sono considerati i pesi per calcolare la media pesata dei voti degli esami, ossia di fatto tengono conto se il voto registrato corrisponde ad un esame impegnativo o meno. Ad esempio, se a seguito dell'esame di Analisi Matematica 1 (da 12 CFU) prendi 22/30 (i voti vanno dal 18 al 30, con eventuale Lode che equivale a 31) e a seguito di Fondamenti di Informatica (da 6 CFU) prendi 28/30, la media dei due voti che verrà considerata dal Dipartimento è pari a (12*22/30 + 6*28/30)/(12 + 6) = 24/30. La media finale dei tre anni (e analogamente dei due anni) moltiplicata per 3.85 fornisce il voto in centodiecesimi (teorico) con cui ci si laurea (quello effettivo può subire lievi oscillazioni di qualche punto a discrezione della commissione esaminatrice di laurea che tiene conto degli anni impiegati a laurearsi e questioni affini). Nel caso in cui vi siano "gli estremi" per dare la lode, si procede ad alzata di mano: se all'unanimità i docenti della commissione sono d'accordo di assegnare la lode (oltre al 110 già raggiunto) allora la si assegna, se almeno uno è contrario non la si assegna.
Nota bene: per accedere al corso magistrale non sono previsti test di ammissione, ma in molti atenei è presente un voto di sbarramento; a Trento per potersi iscrivere al corso magistrale in ingegneria civile occorre una media pesata della triennale non inferiore a 22/30 (in altri Atenei è addirittura pari a 24/30, in altri non è presente alcuno sbarramento).
Vedi un po' se le cose sono più chiare. ;)
Grazie, conciso ma esauriente... Un' altra domanda: cosa sono i crediti e a cosa servono? Ti ringrazio... ;)
Facendo riferimento ad "ingegneria civile", oggigiorno è così strutturata:
- Corso di Laurea in Ingegneria Civile (3 anni);
- Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile (2 anni).
Per accedere ai primi tre anni devi essere un possesso di un diploma di
scuola superiore (o equivalente) e per accedere agli ultimi due devi es-
sere in possesso di un diploma di laurea triennale (non necessariamente
di ingegneria civile). Ad esempio, vedi qui, colonna a destra.
Oggigiorno per accedere al corso di laurea triennale in ingegneria civile
non è previsto il numero chiuso, però occorre sostenere un test "di orien-
tamento e di autovalutazione" iscrivendosi ai test previsti per i mesi o di
aprile, o di luglio, o di settembre. Una volta superata la soglia minima
prevista per tale test ci si può immatricolare a tale corso di laurea.
Ciò fatto, da settembre a dicembre e da marzo a giugno potrai frequentare
le lezioni (non obbligatorie) relative alle materie previste, vedi qui, quindi
nei periodi previsti (in particolare da gennaio a febbraio e da luglio ad agosto)
potrai sostenere gli esami di tali materie (quelli sono solo i mesi principali
di esaminazione).
Tale corso di laurea è abbastanza impegnativo, è inutile nasconderlo, ma
se è davvero quanto desideri studiare ce la farai sicuramente, non è affatto
impossibile come molti sostengono (magari senza averlo nemmeno provato).
Per i dettagli leggi per bene le pagine linkate (o le analoghe in altri atenei)
e per dubbi di qualsiasi genere chiedi pure qui nel forum. ;)
- Corso di Laurea in Ingegneria Civile (3 anni);
- Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile (2 anni).
Per accedere ai primi tre anni devi essere un possesso di un diploma di
scuola superiore (o equivalente) e per accedere agli ultimi due devi es-
sere in possesso di un diploma di laurea triennale (non necessariamente
di ingegneria civile). Ad esempio, vedi qui, colonna a destra.
Oggigiorno per accedere al corso di laurea triennale in ingegneria civile
non è previsto il numero chiuso, però occorre sostenere un test "di orien-
tamento e di autovalutazione" iscrivendosi ai test previsti per i mesi o di
aprile, o di luglio, o di settembre. Una volta superata la soglia minima
prevista per tale test ci si può immatricolare a tale corso di laurea.
Ciò fatto, da settembre a dicembre e da marzo a giugno potrai frequentare
le lezioni (non obbligatorie) relative alle materie previste, vedi qui, quindi
nei periodi previsti (in particolare da gennaio a febbraio e da luglio ad agosto)
potrai sostenere gli esami di tali materie (quelli sono solo i mesi principali
di esaminazione).
Tale corso di laurea è abbastanza impegnativo, è inutile nasconderlo, ma
se è davvero quanto desideri studiare ce la farai sicuramente, non è affatto
impossibile come molti sostengono (magari senza averlo nemmeno provato).
Per i dettagli leggi per bene le pagine linkate (o le analoghe in altri atenei)
e per dubbi di qualsiasi genere chiedi pure qui nel forum. ;)