Maturità: modifica in corso
Oggi la Camera ha dato il via libero alla riforma dell'esame di maturità.
Che idee avete in proposito?
Un'insegnante ci ha fatto notare che un orale in cui ti interrogano i professori che hai da 3 anni, è una mezza buffonata: si tratta di ripetere un interrogazione già avvenuta nel corso dell'anno. La vera maturità verrebbe invece fuori se ti rapporti con un'insegnante mai visto e conosciuto con cui condividi solo l'argomento in questione.
Riguardo invece al fatto che i debiti non colmati non permettono di accedere all'esame, posso dire che sono d'accordo: come può un ragazzo che ha avuto un insufficienza in matematica, conseguire una MATURITA' SCIENTIFICA? Allo stesso modo, è giusto che un ragazzo che ottiene un diploma di liceo classico, potrebbe non ricordare nemmeno più la seconda declinazione latina?
Aspetto vostre opinioni. Ciao a tutti
Che idee avete in proposito?
Un'insegnante ci ha fatto notare che un orale in cui ti interrogano i professori che hai da 3 anni, è una mezza buffonata: si tratta di ripetere un interrogazione già avvenuta nel corso dell'anno. La vera maturità verrebbe invece fuori se ti rapporti con un'insegnante mai visto e conosciuto con cui condividi solo l'argomento in questione.
Riguardo invece al fatto che i debiti non colmati non permettono di accedere all'esame, posso dire che sono d'accordo: come può un ragazzo che ha avuto un insufficienza in matematica, conseguire una MATURITA' SCIENTIFICA? Allo stesso modo, è giusto che un ragazzo che ottiene un diploma di liceo classico, potrebbe non ricordare nemmeno più la seconda declinazione latina?
Aspetto vostre opinioni. Ciao a tutti
Risposte
"carlo23":
Se l'università diventasse uno standard allora non varrebbe più niente.
Concordo (o meglio, "quoto", come ormai ci si è abituati a dire) pienamente.
"Davide11":
Chi tardi arriva bene alloggia invece!
Io ho fatto l'esame con i professori interni ed è stata una pagliacciata, ovviamente così l'esame è inutile (si arrivò anche ad aspettarsi l'abolizione).
Okay, ma quella è un storia diversa.
Lo studente con debiti (specie del liceo) si presenta all'università impreparato ed in pratica rimanda la bocciatura.
Beh, non è sempre così... comunque per me e te magari sembrerà ovvio frequentare l'università dopo le superiori, invece posso assicurarti che molta gente ha tutt'altre intenzioni... e ben venga! Se l'università diventasse uno standard allora non varrebbe più niente.
Il problema della lungimiranza delle decisioni è globale in Italia.
Basti pensare alla totale assenza di un piano energetico nazionale.
Indubbiamente, il ruolo degli insegnanti nelle decisioni è quasi nullo.
Non so se questo sia giusto o meno, non credo di avere i mezzi per valutarlo.
Posso solo dire che in tutte le imprese (tranne che nelle cooperative), private e non, il management prende le decisioni di governance in maniera assolutamente indipendente dalla forza lavoro.
Può, al più, accadere di consultare il second level management, ma non oltre, soprattutto viste le dimensioni della macchina.
Con ciò non voglio assolutamente asserire che il metodo sia o meno corretto, la mia è una pura constatazione riguardo lo "stato dell'arte" in ambito organizzativo.
Men che meno i sindacati hanno voce nell'ambito di decisioni operative/programmatiche di governance strategica. E meno male!
La loro competenza in merito a simili tipi di riforme può riguardare esclusivamente le condizioni organizzativo-remunerative delle trasferte dei membri esterni.
Basti pensare alla totale assenza di un piano energetico nazionale.
Indubbiamente, il ruolo degli insegnanti nelle decisioni è quasi nullo.
Non so se questo sia giusto o meno, non credo di avere i mezzi per valutarlo.
Posso solo dire che in tutte le imprese (tranne che nelle cooperative), private e non, il management prende le decisioni di governance in maniera assolutamente indipendente dalla forza lavoro.
Può, al più, accadere di consultare il second level management, ma non oltre, soprattutto viste le dimensioni della macchina.
Con ciò non voglio assolutamente asserire che il metodo sia o meno corretto, la mia è una pura constatazione riguardo lo "stato dell'arte" in ambito organizzativo.
I sindacati si fanno sentire solo quando c'è in gioco qualche soldino da discutere, qualche permessino in più o in meno.Questa è la loro prerogativa.
Men che meno i sindacati hanno voce nell'ambito di decisioni operative/programmatiche di governance strategica. E meno male!
La loro competenza in merito a simili tipi di riforme può riguardare esclusivamente le condizioni organizzativo-remunerative delle trasferte dei membri esterni.
"Il problema in questo tipo di riforma non è tanto la comparazione con i precedenti, ma cercare un sistema valido per il futuro."
Putroppo quello che possiamo fare noi è semplicemente trovare il sistema per subire meno danni. Le riforme si fanno altrove, il nostro sistema 'democratico' permette in teoria una partecipazione di tutti ma poi le decisioni vengono prese più per casualità per che per obiettivi lungimiranti.
Senza essere critico nei confronti delle recenti amministrazioni del Ministero dell'Istruzione, che ruolo giocano gli insegnati quando si fanno scelte che riguardano la scuola? Chi va a consultarsi con gli insegnanti? Gli insegnanti sono paragonati a degli operai della scuola e come tali non sono tenuti a esprimersi sulle linee didattiche generali ma semplicemente ad applicarle. I sindacati si fanno sentire solo quando c'è in gioco qualche soldino da discutere, qualche permessino in più o in meno.
Putroppo quello che possiamo fare noi è semplicemente trovare il sistema per subire meno danni. Le riforme si fanno altrove, il nostro sistema 'democratico' permette in teoria una partecipazione di tutti ma poi le decisioni vengono prese più per casualità per che per obiettivi lungimiranti.
Senza essere critico nei confronti delle recenti amministrazioni del Ministero dell'Istruzione, che ruolo giocano gli insegnati quando si fanno scelte che riguardano la scuola? Chi va a consultarsi con gli insegnanti? Gli insegnanti sono paragonati a degli operai della scuola e come tali non sono tenuti a esprimersi sulle linee didattiche generali ma semplicemente ad applicarle. I sindacati si fanno sentire solo quando c'è in gioco qualche soldino da discutere, qualche permessino in più o in meno.
Insorge però un dubbio: i diplomi successivi all'introduzione di questa legge varranno di più di quelli precedenti?Io ho sostenuto la maturità nel 2000.
Insomma, i nuovi diplomati che si dovranno mettere bene di impegno per passare tutti i debiti avranno poi lo stesso trattamento di chi nel 2005 ha passato la maturità scientifica con il debito di matematica?
Chi tardi arriva male alloggia... lo trovo proprio giusto!
Cosa avrei dovuto dire quando nel 2002 è stata introdotta la pagliacciata di tutti i prof interni?
Avrei dovuto chiedere un aumento del mio voto?
Il problema in questo tipo di riforma non è tanto la comparazione con i precedenti, ma cercare un sistema valido per il futuro.
"egogaia":
[quote="Admin"]C'è un problema di valutazione dello studente e c'è un problema di rendimento e di valutazione della scuola.
Metto da parte il problema della valutazione dello studente.
Gli ultimi esami così come sono stati condotti sono stati in molti casi una buffonata. 100 a non finire per far vedere che la scuola è buona e che gli insegnanti sono bravi. In realtà molti miei colleghi non si preoccupavano più di arrivare a una buona preparazione per l'esame, tanto il voto e il giudizio lo mettevano loro stessi.
Quando le commissioni erano esterne tutti ci preoccupavamo di non fare figuracce con il collega che veniva da fuori ad esaminare i ragazzi. Se il 'programma' non lo avevi finito, giustamente, il collega lo scriveva nella relazione e poi facevi i conti con il preside. Se i tuoi ragazzi non riuscivano a fare il compito di matematica si capiva che la colpa era in buona parte dell'insegnante. Il preside, a sua volta, sapendo che veniva un altro preside a valutare veramente gli alunni, gli insegnanti e la scuola si preoccupava che tutti facessero il loro compito. Negli ultimi esami, invece, il presidente avendo decine di commissioni, faceva appena in tempo a firmare i tabelloni senza quasi mai partecipare alla correzione delle prove e alle interrogazioni.
Io credo che la presenza di commissari esterni (aiutati dai commissari interni) sia un modo per rendere più omogenea la valutazione tra le varie scuole, uno stimolo per gli insegnanti a impegnarsi di più.
quoto in toto.[/quote]
mi associo.

Chi tardi arriva bene alloggia invece!
Io ho fatto l'esame con i professori interni ed è stata una pagliacciata, ovviamente così l'esame è inutile (si arrivò anche ad aspettarsi l'abolizione). Lo studente con debiti (specie del liceo) si presenta all'università impreparato ed in pratica rimanda la bocciatura.
I prof tendevano ad usare la prova orale come strumento per mettere i voti che volevano.
A chi non poteveno vedere più davano anche il massimo dei voti a fronte di una scena muta.
Il 2002 fu il primo anno di applicazione di questo metodo...se in così poco tempo cambiano nuovamente le regole vuol dire che è evidente che il sistema faceva acqua.
L'evidenza dei fatti è tale che quasi quasi Cheguevilla e Karl si trovano d'accordo...
Io ho fatto l'esame con i professori interni ed è stata una pagliacciata, ovviamente così l'esame è inutile (si arrivò anche ad aspettarsi l'abolizione). Lo studente con debiti (specie del liceo) si presenta all'università impreparato ed in pratica rimanda la bocciatura.
I prof tendevano ad usare la prova orale come strumento per mettere i voti che volevano.
A chi non poteveno vedere più davano anche il massimo dei voti a fronte di una scena muta.
Il 2002 fu il primo anno di applicazione di questo metodo...se in così poco tempo cambiano nuovamente le regole vuol dire che è evidente che il sistema faceva acqua.
L'evidenza dei fatti è tale che quasi quasi Cheguevilla e Karl si trovano d'accordo...

"+Steven+":
Riguardo invece al fatto che i debiti non colmati non permettono di accedere all'esame, posso dire che sono d'accordo: come può un ragazzo che ha avuto un insufficienza in matematica, conseguire una MATURITA' SCIENTIFICA? Allo stesso modo, è giusto che un ragazzo che ottiene un diploma di liceo classico, potrebbe non ricordare nemmeno più la seconda declinazione latina?
Aspetto vostre opinioni. Ciao a tutti
Insorge però un dubbio: i diplomi successivi all'introduzione di questa legge varranno di più di quelli precedenti?
Insomma, i nuovi diplomati che si dovranno mettere bene di impegno per passare tutti i debiti avranno poi lo stesso trattamento di chi nel 2005 ha passato la maturità scientifica con il debito di matematica?
Chi tardi arriva male alloggia... lo trovo proprio giusto!
Avanti un altro...
karl
karl
Antonio, sono d'accordo.
In virtù di questo, senza bollare nessuno, non è cosa blasfema dire che la maturità voluta dal precedente governo fosse un enorme regalo ai diplomifici privati e che questa modifica non possa che essere un segnale positivo di inversione di tendenza.
Ferme restanti le considerazioni mie e di karl riguardo la necessità di ulteriori e più profondi interventi da parte del legislatore.
In virtù di questo, senza bollare nessuno, non è cosa blasfema dire che la maturità voluta dal precedente governo fosse un enorme regalo ai diplomifici privati e che questa modifica non possa che essere un segnale positivo di inversione di tendenza.
Ferme restanti le considerazioni mie e di karl riguardo la necessità di ulteriori e più profondi interventi da parte del legislatore.
Se mettiamo da parte le questioni politico-partitiche possiamo parlare liberamente e fare valutazioni e stime su quello che potrebbe essere il nuovo scenario della maturità. Il fatto che il ministro si chiami Fioroni invece di Moratti che sia di un partito invece di un altro c'entra poco e niente con la discussione avviata.
Io ho espresso una mia valutazione che NON è una avvallo delle strategie politiche dell'attuale ministro né dell'amministrazione di Prodi.
Direi che ognuno può esprimere la propria opinione puramente pragmatica senza essere tacciato di fascista o di comunista, queste due categorie possono essere lasciate fuori dalla discussione.
Io ho espresso una mia valutazione che NON è una avvallo delle strategie politiche dell'attuale ministro né dell'amministrazione di Prodi.
Direi che ognuno può esprimere la propria opinione puramente pragmatica senza essere tacciato di fascista o di comunista, queste due categorie possono essere lasciate fuori dalla discussione.
Karl, ma non dovresti essere a giocare con i lego in autostrada?
Condivido al 100% ciò che dici nei punti a e c.
Per quanto riguarda il punto b, non ho ancora bene una posizione precisa: pur ritenendo che possa essere la soluzione migliore, credo che l'Italia non sia ancora pronta ad un simile passo. Un simile cambiamento dovrebbe essere accompagnato da altre riforme che rendano il sistema adatto ad un altro tipo di struttura. Il passo non è breve.
Sul punto d, secondo me il problema non è l'ammissione all'università, ma il comportamento dei professori universitari. Ed è identico a quello delle scuole: devono tornare le sane bocciature: 18 vuol dire che lo studente ha una conoscenza sufficiente della materia nel suo complesso, invece vedo promuovere molte persone perchè "sapevano qualcosa". Imporre un vincolo all'entrata universitaria non credo risolverebbe il problema, che a mio parere è insito nell'università così come nella scuola.
Sul perchè le università stiano abbondando con le promozioni facili, karl, tu ne potresti sapere qualcosa, visto che la responsabilità di ciò è tutta del precedente ministro.
Sull'attuale modifica, non posso che essere d'accordo al 100% con ciò che scrive Antonio.
Ribadisco la mia opinione sulla vecchia maturità decisa dall'allora ministro Moratti: un enorme regalo per i diplomifici privati con il solo risultato dell'abbassamento della qualità formativa.
Noto con piacere che, per la prima volta da mesi, karl contrappone alla valangata di sciocchezze anche un'alternativa positiva; può essere un primo passo verso il mondo degli adulti. Ti ha fatto bene, quindi, giocare con i lego.
Una domanda rapida a cui rispondere semplicemente con una parola: preferisci la maturità con tutti i commissari interni o questa?
P.S.: Per quanto riguarda la collocazione di Fioroni come ministro della P.I., ricordo a tutti che oltre ad essere stato professore universitario è tuttora ricercatore. Quindi, non credo che sia proprio un estraneo al settore...
Condivido al 100% ciò che dici nei punti a e c.
Per quanto riguarda il punto b, non ho ancora bene una posizione precisa: pur ritenendo che possa essere la soluzione migliore, credo che l'Italia non sia ancora pronta ad un simile passo. Un simile cambiamento dovrebbe essere accompagnato da altre riforme che rendano il sistema adatto ad un altro tipo di struttura. Il passo non è breve.
Sul punto d, secondo me il problema non è l'ammissione all'università, ma il comportamento dei professori universitari. Ed è identico a quello delle scuole: devono tornare le sane bocciature: 18 vuol dire che lo studente ha una conoscenza sufficiente della materia nel suo complesso, invece vedo promuovere molte persone perchè "sapevano qualcosa". Imporre un vincolo all'entrata universitaria non credo risolverebbe il problema, che a mio parere è insito nell'università così come nella scuola.
Sul perchè le università stiano abbondando con le promozioni facili, karl, tu ne potresti sapere qualcosa, visto che la responsabilità di ciò è tutta del precedente ministro.
Sull'attuale modifica, non posso che essere d'accordo al 100% con ciò che scrive Antonio.
Ribadisco la mia opinione sulla vecchia maturità decisa dall'allora ministro Moratti: un enorme regalo per i diplomifici privati con il solo risultato dell'abbassamento della qualità formativa.
Noto con piacere che, per la prima volta da mesi, karl contrappone alla valangata di sciocchezze anche un'alternativa positiva; può essere un primo passo verso il mondo degli adulti. Ti ha fatto bene, quindi, giocare con i lego.
Una domanda rapida a cui rispondere semplicemente con una parola: preferisci la maturità con tutti i commissari interni o questa?
P.S.: Per quanto riguarda la collocazione di Fioroni come ministro della P.I., ricordo a tutti che oltre ad essere stato professore universitario è tuttora ricercatore. Quindi, non credo che sia proprio un estraneo al settore...
Questa storia per la quale ogni nuovo Ministro della P.I. debba cambiare
il meccanismo dell'esame di maturita' e' una sceneggiata di stile tutto
italiano (il termine esatto sarebbe "pagliacciata" ma ve lo risparmio!! ).
Al presente, poi, le modifiche sono solo il frutto di un compromesso
ideologico tra il disegno di far piazza pulita di quanto deciso nella
precedente legislatura e l'ambizione personale di lasciare qualcosa di se'
nella gloriosa ma tormentata storia della Scuola Italiana.
Come tutti vedono,nell'attuale proposta di nuovo c'e' solo che e'...vecchia come
il cucco e che ha gia' sperimentato fallimenti a catena data l'estrema difficolta'
di rendere omogenee le singole Commissioni senza sovrapposizioni di competenze.
Non devo certo essere io a ricordare che il Ministero dispone (o dovrebbe disporre) per tempo
le nomine e che le Sovraintendenze ( o chi per esse) devono poi riformulare le stesse in rapporto
alle rinunzie che ,spesso a centinaia (se non a migliaia),finiscono per rendere caotica,
approssimativa e didatticamente zoppicante la composizione delle Commissioni medesime.
Quante volte mi ci sono trovato dentro fino al collo sia come Commissario interno
che esterno, alle prese con giovani colleghi di certo volenterosi ma chiamati
all'ultimo momento a calarsi in una realta' non di rado piu' grande della propria
specificita' e delle proprie...conoscenze.
Nessuno si senta offeso per questo ma quel che va detto va detto:la Maturita' non e' un
gioco in cui vince chi ha la fortuna (..o la sfortuna !!!) di acchiappare il docente
preparato a tutti i livelli.
Ed allora finiamola con le mezze misure ,con i pannicelli caldi delle Commissioni divise
in due meta',l'una contro l'altra armate con il Presidente in mezzo a tentare,spesso
inutilmente e...comicamente,di fare il conduttore.Evitiamo le camarille ,le combine
sotterranee il cui risultato e' lo scambio ben congegnato di sedi scolastiche
(Io do una cosa a te ,tu dai una cosa a me,"Scurdammece o passato").
Lo so,puo' apparire offensivo nei confronti dei tanti colleghi irreprensibili
ma la natura umana e' un vortice senza fine ( e spesso senza ritegno...).
I "100" a gogo' di cui si e' parlato ( e di cui ho parlato anch'io qualche annetto
addietro sul sito delle Olimpiadi della matematica) saranno perfettamente
equivalenti ai compromessi,piu' o meno puliti,che questa nuovissima (sic!!)
disposizione produrra'.
Ed allora tu,pessimista (>1 !) elevato a $+oo$, che proponi?
Propongo quello che tanti altri hanno in mente da tempo:
a)Eliminazione delle scuole paritarie ,parificate o quant'altro,
naturalmente entro un tempo ragionevole.Diciamo 6/7anni, giusto il tempo di
un ciclo scolastico medio per far smaltire le attuali iscrizioni e lasciare
ai tanti illusi che vi prestano servizio per pochi spiccioli di cercare sistemazioni alternative.
Detta da un "fascistone" come me ,la cosa puo' apparire sorprendente ma e' esattamente
quello che penso (e che magari puo' essere in conflitto con le politiche dei partiti di appartenenza).
b)Eliminazione del valore legale del titolo di studio.
A mio parere devono essere le Scuole con la serieta',l'impegno che ci mettono quotidianamente
a dar peso al diploma che rilasciano.Gia' oggi,in parte, e' cosi:se permettete c'e' liceo e liceo,
tecnico e tecnico anche nell'ambito di una stessa citta'.Generalizziamo...
c)Contestuale ritorno alle bocciature di buona memoria ed eliminazione di quel miserevole
bilancio tra crediti e debiti:la vera rovina della Scuola di oggi.
d)Le ammissioni all'Universita' siano piu' mirate,specie per le Facolta' scientifiche
in senso stretto.Oggi si fa qualcosa in proposito ma e' un po' all'acqua di rose.
Nessuno pensi che si vogliano falcidie antistoriche ma almeno eliminare un po' di zavorra,
per evitare abbandoni dolorosi e perdite di tempo.Sappiamo tutti che spesso la scelta
universitaria e' legata alla moda corrente,al desiderio infantile di dire "mi sono iscritto
a Fisica Astronomica-Quantistica-IperStellare-Relativistica-SuperSpiralidosa"!!
O peggio per soddisfare le ambizioni ( e le sbagliatissime valutazioni) della famiglia...
Insomma piu' serieta' e un po' meno populismo!!!
Sebbene qualcuno non gradisca i sondaggi (nemmeno quelli editi da "la repubblica" !!!)
debbo avvertirvi che il Ministro Fioroni,nella classifica del gradimento, e' sceso
dal 20esimo (che gia' non era il massimo !) al 23esimo posto.
Ho letto che e' laureato in medicina e chirurgia :e' forse per questo che lo hanno piazzato
alla P.I.
So bene che questa di mettere Ministri li' dove hanno...meno competenze e' prassi di
tutti i governi ma non si e' detto ,su questo Forum, che quello attuale e' il migliore di
tutti i tempi ?
karl
il meccanismo dell'esame di maturita' e' una sceneggiata di stile tutto
italiano (il termine esatto sarebbe "pagliacciata" ma ve lo risparmio!! ).
Al presente, poi, le modifiche sono solo il frutto di un compromesso
ideologico tra il disegno di far piazza pulita di quanto deciso nella
precedente legislatura e l'ambizione personale di lasciare qualcosa di se'
nella gloriosa ma tormentata storia della Scuola Italiana.
Come tutti vedono,nell'attuale proposta di nuovo c'e' solo che e'...vecchia come
il cucco e che ha gia' sperimentato fallimenti a catena data l'estrema difficolta'
di rendere omogenee le singole Commissioni senza sovrapposizioni di competenze.
Non devo certo essere io a ricordare che il Ministero dispone (o dovrebbe disporre) per tempo
le nomine e che le Sovraintendenze ( o chi per esse) devono poi riformulare le stesse in rapporto
alle rinunzie che ,spesso a centinaia (se non a migliaia),finiscono per rendere caotica,
approssimativa e didatticamente zoppicante la composizione delle Commissioni medesime.
Quante volte mi ci sono trovato dentro fino al collo sia come Commissario interno
che esterno, alle prese con giovani colleghi di certo volenterosi ma chiamati
all'ultimo momento a calarsi in una realta' non di rado piu' grande della propria
specificita' e delle proprie...conoscenze.
Nessuno si senta offeso per questo ma quel che va detto va detto:la Maturita' non e' un
gioco in cui vince chi ha la fortuna (..o la sfortuna !!!) di acchiappare il docente
preparato a tutti i livelli.
Ed allora finiamola con le mezze misure ,con i pannicelli caldi delle Commissioni divise
in due meta',l'una contro l'altra armate con il Presidente in mezzo a tentare,spesso
inutilmente e...comicamente,di fare il conduttore.Evitiamo le camarille ,le combine
sotterranee il cui risultato e' lo scambio ben congegnato di sedi scolastiche
(Io do una cosa a te ,tu dai una cosa a me,"Scurdammece o passato").
Lo so,puo' apparire offensivo nei confronti dei tanti colleghi irreprensibili
ma la natura umana e' un vortice senza fine ( e spesso senza ritegno...).
I "100" a gogo' di cui si e' parlato ( e di cui ho parlato anch'io qualche annetto
addietro sul sito delle Olimpiadi della matematica) saranno perfettamente
equivalenti ai compromessi,piu' o meno puliti,che questa nuovissima (sic!!)
disposizione produrra'.
Ed allora tu,pessimista (>1 !) elevato a $+oo$, che proponi?
Propongo quello che tanti altri hanno in mente da tempo:
a)Eliminazione delle scuole paritarie ,parificate o quant'altro,
naturalmente entro un tempo ragionevole.Diciamo 6/7anni, giusto il tempo di
un ciclo scolastico medio per far smaltire le attuali iscrizioni e lasciare
ai tanti illusi che vi prestano servizio per pochi spiccioli di cercare sistemazioni alternative.
Detta da un "fascistone" come me ,la cosa puo' apparire sorprendente ma e' esattamente
quello che penso (e che magari puo' essere in conflitto con le politiche dei partiti di appartenenza).
b)Eliminazione del valore legale del titolo di studio.
A mio parere devono essere le Scuole con la serieta',l'impegno che ci mettono quotidianamente
a dar peso al diploma che rilasciano.Gia' oggi,in parte, e' cosi:se permettete c'e' liceo e liceo,
tecnico e tecnico anche nell'ambito di una stessa citta'.Generalizziamo...
c)Contestuale ritorno alle bocciature di buona memoria ed eliminazione di quel miserevole
bilancio tra crediti e debiti:la vera rovina della Scuola di oggi.
d)Le ammissioni all'Universita' siano piu' mirate,specie per le Facolta' scientifiche
in senso stretto.Oggi si fa qualcosa in proposito ma e' un po' all'acqua di rose.
Nessuno pensi che si vogliano falcidie antistoriche ma almeno eliminare un po' di zavorra,
per evitare abbandoni dolorosi e perdite di tempo.Sappiamo tutti che spesso la scelta
universitaria e' legata alla moda corrente,al desiderio infantile di dire "mi sono iscritto
a Fisica Astronomica-Quantistica-IperStellare-Relativistica-SuperSpiralidosa"!!
O peggio per soddisfare le ambizioni ( e le sbagliatissime valutazioni) della famiglia...
Insomma piu' serieta' e un po' meno populismo!!!
Sebbene qualcuno non gradisca i sondaggi (nemmeno quelli editi da "la repubblica" !!!)
debbo avvertirvi che il Ministro Fioroni,nella classifica del gradimento, e' sceso
dal 20esimo (che gia' non era il massimo !) al 23esimo posto.
Ho letto che e' laureato in medicina e chirurgia :e' forse per questo che lo hanno piazzato
alla P.I.
So bene che questa di mettere Ministri li' dove hanno...meno competenze e' prassi di
tutti i governi ma non si e' detto ,su questo Forum, che quello attuale e' il migliore di
tutti i tempi ?
karl
"Admin":
C'è un problema di valutazione dello studente e c'è un problema di rendimento e di valutazione della scuola.
Metto da parte il problema della valutazione dello studente.
Gli ultimi esami così come sono stati condotti sono stati in molti casi una buffonata. 100 a non finire per far vedere che la scuola è buona e che gli insegnanti sono bravi. In realtà molti miei colleghi non si preoccupavano più di arrivare a una buona preparazione per l'esame, tanto il voto e il giudizio lo mettevano loro stessi.
Quando le commissioni erano esterne tutti ci preoccupavamo di non fare figuracce con il collega che veniva da fuori ad esaminare i ragazzi. Se il 'programma' non lo avevi finito, giustamente, il collega lo scriveva nella relazione e poi facevi i conti con il preside. Se i tuoi ragazzi non riuscivano a fare il compito di matematica si capiva che la colpa era in buona parte dell'insegnante. Il preside, a sua volta, sapendo che veniva un altro preside a valutare veramente gli alunni, gli insegnanti e la scuola si preoccupava che tutti facessero il loro compito. Negli ultimi esami, invece, il presidente avendo decine di commissioni, faceva appena in tempo a firmare i tabelloni senza quasi mai partecipare alla correzione delle prove e alle interrogazioni.
Io credo che la presenza di commissari esterni (aiutati dai commissari interni) sia un modo per rendere più omogenea la valutazione tra le varie scuole, uno stimolo per gli insegnanti a impegnarsi di più.
quoto in toto.
C'è un problema di valutazione dello studente e c'è un problema di rendimento e di valutazione della scuola.
Metto da parte il problema della valutazione dello studente.
Gli ultimi esami così come sono stati condotti sono stati in molti casi una buffonata. 100 a non finire per far vedere che la scuola è buona e che gli insegnanti sono bravi. In realtà molti miei colleghi non si preoccupavano più di arrivare a una buona preparazione per l'esame, tanto il voto e il giudizio lo mettevano loro stessi.
Quando le commissioni erano esterne tutti ci preoccupavamo di non fare figuracce con il collega che veniva da fuori ad esaminare i ragazzi. Se il 'programma' non lo avevi finito, giustamente, il collega lo scriveva nella relazione e poi facevi i conti con il preside. Se i tuoi ragazzi non riuscivano a fare il compito di matematica si capiva che la colpa era in buona parte dell'insegnante. Il preside, a sua volta, sapendo che veniva un altro preside a valutare veramente gli alunni, gli insegnanti e la scuola si preoccupava che tutti facessero il loro compito. Negli ultimi esami, invece, il presidente avendo decine di commissioni, faceva appena in tempo a firmare i tabelloni senza quasi mai partecipare alla correzione delle prove e alle interrogazioni.
Io credo che la presenza di commissari esterni (aiutati dai commissari interni) sia un modo per rendere più omogenea la valutazione tra le varie scuole, uno stimolo per gli insegnanti a impegnarsi di più.
Metto da parte il problema della valutazione dello studente.
Gli ultimi esami così come sono stati condotti sono stati in molti casi una buffonata. 100 a non finire per far vedere che la scuola è buona e che gli insegnanti sono bravi. In realtà molti miei colleghi non si preoccupavano più di arrivare a una buona preparazione per l'esame, tanto il voto e il giudizio lo mettevano loro stessi.
Quando le commissioni erano esterne tutti ci preoccupavamo di non fare figuracce con il collega che veniva da fuori ad esaminare i ragazzi. Se il 'programma' non lo avevi finito, giustamente, il collega lo scriveva nella relazione e poi facevi i conti con il preside. Se i tuoi ragazzi non riuscivano a fare il compito di matematica si capiva che la colpa era in buona parte dell'insegnante. Il preside, a sua volta, sapendo che veniva un altro preside a valutare veramente gli alunni, gli insegnanti e la scuola si preoccupava che tutti facessero il loro compito. Negli ultimi esami, invece, il presidente avendo decine di commissioni, faceva appena in tempo a firmare i tabelloni senza quasi mai partecipare alla correzione delle prove e alle interrogazioni.
Io credo che la presenza di commissari esterni (aiutati dai commissari interni) sia un modo per rendere più omogenea la valutazione tra le varie scuole, uno stimolo per gli insegnanti a impegnarsi di più.