Le leggi fisiche e le costanti come mai sono proprio così
Perchè le leggi fisiche e le costanti universali sono proprio così????
-Sono casuali???
-C'entra un qualche tipo di Dio/Essere???
-Sono necessariamente così???Potrebbero essere in altri modi???
-In molte leggi fisiche ci sono dei limiti alla loro validità,esistono limiti(spaziali,energetici,di entropia) alle quali le nostre leggi fisiche e costanti sono sottoposte???
-Altre domande sono collegate (perchè la velocità massima è proprio quella della luce,perchè esiste la gravità?)
-Se le leggi fisiche potrebbero essere differenti anche quelle della logica lo sarebbero(a=a?)???O esse sono la base di tutte le leggi fisiche quindi hanno validità più grande o ASSOLUTA???
Questi argomenti spaziano da quelli filosofici a quelli fisici,mi piacerebbe leggere più cose interessanti possibili.....
-Sono casuali???
-C'entra un qualche tipo di Dio/Essere???
-Sono necessariamente così???Potrebbero essere in altri modi???
-In molte leggi fisiche ci sono dei limiti alla loro validità,esistono limiti(spaziali,energetici,di entropia) alle quali le nostre leggi fisiche e costanti sono sottoposte???
-Altre domande sono collegate (perchè la velocità massima è proprio quella della luce,perchè esiste la gravità?)
-Se le leggi fisiche potrebbero essere differenti anche quelle della logica lo sarebbero(a=a?)???O esse sono la base di tutte le leggi fisiche quindi hanno validità più grande o ASSOLUTA???
Questi argomenti spaziano da quelli filosofici a quelli fisici,mi piacerebbe leggere più cose interessanti possibili.....
Risposte
"mircoFN":
La tua domanda (come molte altre che ti ho visto postare) non è scientifica. La scienza non risponde a domande che cominciano con perché ma 'solo' a quelle che cominciano con come.
Le 'risposte' ai perché li puoi ricercare nella filosofia o nella religione, se ti accontenti!
Ciao a tutti, è un po' che manco.
Tuttavia mi sembra che le svariate pagine di 'risposte' alla questione inizialmente posta siano una 'conferma sperimentale' alla mia affermazione sulla non scientificità della questione stessa e di domande simili.
Beh, VINX89, non sono così esperto di stringhe ... La matematica che vi sta dietro supera le mia possibilità ...
Comunque, sono convinto che se ne possa parlare ad un livello divulgativo serio e fanno male le istituzioni universitarie a non organizzare, con insistenza, convegni e simposi per fare nascere nei giovani l'interesse.
Anche per i matematici le implicazioni sono enormi. Mettendo assieme geometria differenziale (alla base della teoria della relatività) ed analisi funzionale (alla base della fisica quantistica) stanno nascendo, proprio stimolate dalle stringhe, nuove ed importanti teoria matematiche.
L'idea, la ripeto, è fantastica e fa venire le vertigini :
sposare la geometria differenziale all'analisi funzionale ...
Comunque, sono convinto che se ne possa parlare ad un livello divulgativo serio e fanno male le istituzioni universitarie a non organizzare, con insistenza, convegni e simposi per fare nascere nei giovani l'interesse.
Anche per i matematici le implicazioni sono enormi. Mettendo assieme geometria differenziale (alla base della teoria della relatività) ed analisi funzionale (alla base della fisica quantistica) stanno nascendo, proprio stimolate dalle stringhe, nuove ed importanti teoria matematiche.
L'idea, la ripeto, è fantastica e fa venire le vertigini :
sposare la geometria differenziale all'analisi funzionale ...
"anonymous_af8479":
Nessuna reazione/commento (anche neganivo ...) sulla mia introduzione delle stringhe ? Non vi sembra che in qualche modo esse (o cosa del genere) siano "necessarie" ?
Secondo me, questa teoria, essendo ancora recente ed in "evoluzione", è poco conosciuta dal "fisico quadratico medio" (come dice il mio prof)...
Esclusi gli specialisti del settore, credo che tu sia l'unico che io conosca non direttamente coinvolto nella ricerca che mastica con disinvoltura le stringhe.
Perfino all'Università, parlando con qualche dottorando, ho visto storcere parecchi musi (a loro "discolpa", comunque, c'è da dire che ho interloquito solo con fisici sperimentali).
E' per questo, secondo me, che non ci sono commenti al riguardo.
Sò già che risponderai invocando la creatività e la fantasia di tutti noi, ma credo che ciò possa farlo chi ha già completato gli studi e si sia specializzato in Fisica Teorica; se nel forum c'è qualcuno che risponde a questo profilo, mi piacerebbe sentire la sua.
Per quanto mi riguarda...sono fermo alla Fisica Generale!!
Comunque i miei sono pensieri in libertà; non voglio riaprire di nuovo un dibattito sulla "metodologia" della ricerca scientifica, argomento già ampiamente trattato.
Nessuna reazione/commento (anche neganivo ...) sulla mia introduzione delle stringhe ? Non vi sembra che in qualche modo esse (o cosa del genere) siano "necessarie" ?
D'accordo, caro Sergio, allora rimbocchiamoci le mani e combattiamo contro il declino. Sarà una dura battaglia, ma sarà una buona battaglia. Ognuno per quello che può fare, ma unendo le forze.
Comunichiamo a tutti, anche a costo di sembrare dei donchisciotte, il nostro entusiamo ...
Vedendo il recente aumento degli iscritti alle facoltà dure, mi illudo di avere, seppur in maniera infinitesimale, contribuito a questa, speriamo che duri, inversione di tendenza ... e questo mi da ancora più forza ...
Allora, avanti tutta !
Comunichiamo a tutti, anche a costo di sembrare dei donchisciotte, il nostro entusiamo ...
Vedendo il recente aumento degli iscritti alle facoltà dure, mi illudo di avere, seppur in maniera infinitesimale, contribuito a questa, speriamo che duri, inversione di tendenza ... e questo mi da ancora più forza ...
Allora, avanti tutta !
Ora, se posso, vorrei parlare un po' di strighe, giusto per inquadrare la cosa ad uso di chi ne è interessato ed affascinato.
L'idea nasce nella fine anni '60 dall'italiano Veneziano che si accorse, si può dire per caso, che la funzione beta di Eulero si prestava a descrivere certe caratteristiche della forza nucleare forte (magia della matematica !). Questa linea di ragionamento poteva avere una base fisica se si consideravano le particelle come costituite da stringhe vibranti. Questa è la storia iniziale.
Secondo me, la necessità delle stringhe o di oggetti simili (brane o altro) è perfettamente plausibiule, anzi, mi ripeto, è necessaria.
Il problema, se mai, è vedere se le stringhe vanno bene o ci vuole atro.
L'idea fisica è la seguente.
Le particelle puntiformi conducono ad assurdi. Le particelle, quindi, devono avere una struttura interna non puntiforme o, magari, nessuna struttura, ma sempre non puntiformi.
Perché ?
Lo si capisce con questi due esempi:
1) il potenziale coulombiano $\alpha / r$ di una particella puntiforme. Se lo integriamo su tutto lo spazio viene infinito e gli infiniti piacciono poco ai fisici (anche se a me piacciono tanto ...).
2) la quantizzazione del campo elettromagnetico in fotoni. Questa è una roba più sottile e non classica (mentre l'altro esempio è classico). Se consideriamo il campo elettromagnetico pieno di fotoni (considerati come oscillatori quantistici) puntiformi, poichè ogni oscillatore quantistico ha un livello energetico fondamentale non nullo, non esistono fotoni di energia nulla, per cui lo spazio, se i fotoni sono puntiformi, si riempie di energia infinita.
I due esempi giustificano appieno l'asserto che le particelle, probabilmente, non sono puntiformi.
Di cosa sono fatte allora ?
L'idea delle strighe, come cordicelle estremamente piccole, è supportata da considerazioni sui diagrammi di Feynman delle interazioni fra particelle. Essi, si rappresentano con i tipici simboli formati da linee di universo (punti in movimento nelo spaziotempo ...).
Se, invece di linee, immaginiamo dei tubicini e li sezioniamo, otteniamo appunto degli anellini, le stringhe (in questo caso stringhe chiuse).
La cosa, poi si sviluppa in modo enorme cercando di rispondere alla domanda :
come e dove vibrano le stringhe ? E già, perchè dovranno pur vibrare, in quanto lo "star fermo" non esiste in natura ...
Ecco, allora, il punto più bello e potente della teoria. L'introduzione delle varietà di Calabi-Yau (Caabi è italiano ...) a più dimensioni. Alcune estese (le usuali 4) ed altre arrotolate (compattificate).
Ebbene, le stringhe, vibrando in questa varietà in modi ben definiti (e non altri, sulla base delle proprietà topologiche della varietà), generano i vari tipi di particelle ...
Questo è straordinario e costituisce, per quel che so, l'unico tentativo "serio" di spiegare perchè le particelle sono come sono ... e non considerarle un accozzaglia disordinata e bizzarra di strani oggetti ...
Questo è il mio tentativo di introdurre questa affiscante teoria. Vorrei anche aggiungere che molta matematica che serviva non esisteva ed è stata inventata apposta. Sta succedendo un po' come ai tempi di Newton, siamo in un momento di estrema creatività. Witten (medaglia Fields) è da coinsiderarsi un fisico o un matematico ?
Il grande Nicola Cabibbo, infine, richiestogli un parere sulle stringhe, ha recentemente significatamente affermato sorridendo "lasciateli lavorare ...".
L'idea nasce nella fine anni '60 dall'italiano Veneziano che si accorse, si può dire per caso, che la funzione beta di Eulero si prestava a descrivere certe caratteristiche della forza nucleare forte (magia della matematica !). Questa linea di ragionamento poteva avere una base fisica se si consideravano le particelle come costituite da stringhe vibranti. Questa è la storia iniziale.
Secondo me, la necessità delle stringhe o di oggetti simili (brane o altro) è perfettamente plausibiule, anzi, mi ripeto, è necessaria.
Il problema, se mai, è vedere se le stringhe vanno bene o ci vuole atro.
L'idea fisica è la seguente.
Le particelle puntiformi conducono ad assurdi. Le particelle, quindi, devono avere una struttura interna non puntiforme o, magari, nessuna struttura, ma sempre non puntiformi.
Perché ?
Lo si capisce con questi due esempi:
1) il potenziale coulombiano $\alpha / r$ di una particella puntiforme. Se lo integriamo su tutto lo spazio viene infinito e gli infiniti piacciono poco ai fisici (anche se a me piacciono tanto ...).
2) la quantizzazione del campo elettromagnetico in fotoni. Questa è una roba più sottile e non classica (mentre l'altro esempio è classico). Se consideriamo il campo elettromagnetico pieno di fotoni (considerati come oscillatori quantistici) puntiformi, poichè ogni oscillatore quantistico ha un livello energetico fondamentale non nullo, non esistono fotoni di energia nulla, per cui lo spazio, se i fotoni sono puntiformi, si riempie di energia infinita.
I due esempi giustificano appieno l'asserto che le particelle, probabilmente, non sono puntiformi.
Di cosa sono fatte allora ?
L'idea delle strighe, come cordicelle estremamente piccole, è supportata da considerazioni sui diagrammi di Feynman delle interazioni fra particelle. Essi, si rappresentano con i tipici simboli formati da linee di universo (punti in movimento nelo spaziotempo ...).
Se, invece di linee, immaginiamo dei tubicini e li sezioniamo, otteniamo appunto degli anellini, le stringhe (in questo caso stringhe chiuse).
La cosa, poi si sviluppa in modo enorme cercando di rispondere alla domanda :
come e dove vibrano le stringhe ? E già, perchè dovranno pur vibrare, in quanto lo "star fermo" non esiste in natura ...
Ecco, allora, il punto più bello e potente della teoria. L'introduzione delle varietà di Calabi-Yau (Caabi è italiano ...) a più dimensioni. Alcune estese (le usuali 4) ed altre arrotolate (compattificate).
Ebbene, le stringhe, vibrando in questa varietà in modi ben definiti (e non altri, sulla base delle proprietà topologiche della varietà), generano i vari tipi di particelle ...
Questo è straordinario e costituisce, per quel che so, l'unico tentativo "serio" di spiegare perchè le particelle sono come sono ... e non considerarle un accozzaglia disordinata e bizzarra di strani oggetti ...
Questo è il mio tentativo di introdurre questa affiscante teoria. Vorrei anche aggiungere che molta matematica che serviva non esisteva ed è stata inventata apposta. Sta succedendo un po' come ai tempi di Newton, siamo in un momento di estrema creatività. Witten (medaglia Fields) è da coinsiderarsi un fisico o un matematico ?
Il grande Nicola Cabibbo, infine, richiestogli un parere sulle stringhe, ha recentemente significatamente affermato sorridendo "lasciateli lavorare ...".
Una precisazione sulla questione veline.
Ammesso e non concesso che velina = qualcosa di negativo, vorrei sottolineare il fatto che se così stanno le cose, la colpa, se così si può dire, dell'esistenza del fenomeno veline non è delle medesime, ma di chi le giudica negativamente, cioè nostra.
Lo dico da relativista ed evoluzionista convinto.
Nella teoria dell'evoluzione, ogni nicchia ecologica disponibile è occupata da qualche essere vivente che se la va a conquistare.
Orbene, se noi, che ci consideriamo culturalmente evoluti, socialmente positivi ecc. ecc., insomma la parte buona della società (sto enfatizzando ... giusto per provocare il nostro perbenismo ...), se lasciamo con il nostro sdegnato assenteismo delle nicchie ecologiche libere (in tutti i campi della società), abbandonate a loro stesse, esse verranno occupate da chicchessia e specialmente da chi facilmente incarna il momento sociopoliticoculturaleetico del momento ...
Ammesso e non concesso che velina = qualcosa di negativo, vorrei sottolineare il fatto che se così stanno le cose, la colpa, se così si può dire, dell'esistenza del fenomeno veline non è delle medesime, ma di chi le giudica negativamente, cioè nostra.
Lo dico da relativista ed evoluzionista convinto.
Nella teoria dell'evoluzione, ogni nicchia ecologica disponibile è occupata da qualche essere vivente che se la va a conquistare.
Orbene, se noi, che ci consideriamo culturalmente evoluti, socialmente positivi ecc. ecc., insomma la parte buona della società (sto enfatizzando ... giusto per provocare il nostro perbenismo ...), se lasciamo con il nostro sdegnato assenteismo delle nicchie ecologiche libere (in tutti i campi della società), abbandonate a loro stesse, esse verranno occupate da chicchessia e specialmente da chi facilmente incarna il momento sociopoliticoculturaleetico del momento ...
Ricambio tutta la stima e la simpatia, Sergio ! Se discutiamo, anche animatamente, magari litigando un po', lo facciamo per uno scopo elevato, lo facciamo per la scienza !
Io sono pienamente d'accordo con te. Per me, tutto il contendere è solo per una questione di sfumature e di significati che si danno alle parole. Spessissimo si crede che certi significati siano condivisi e, invece, non lo sono per niente ... vedi, per esempio, l'uso che ho fatto in precedenza dell'accezione "modello matematico" intendendolo in senso, da quel che ho capito, troppo lato, per voi matematici.
Ti faccio un altro esempio. Tu dici :
"la scienza è una cosa, l'epistemologia è un'altra".
Io, invece, ho sempre pensato che la "scienza" contenga tutto ... e che l'epistemologia ne faccia parte integrante ... Vedi ?
Un'altra cosa, che a me preme molto (io ho fondato nella mia città un "circolo matematico" proprio per questo ...).
Tu dici :
"Lì l'uomo della strada non ci arriverà mai".
Io, invece, ce lo voglio fare arrivare ... perchè faccio fatica a distinguere fra uomo e uomo (sarà la vecchiaia galoppante ...). Ovviamente, usando, modalità e linguaggi opportuni, rischiando anche il fraintendimento, si deve fare ogni sforzo perchè non si creino barriere fra tipologie diverse di persone ...
Credo, infine, che tutti siamo "ignoranti uomini della strada" e che quello che c'è da capire ed imparare è sempre enormemente di più di quello che faticosamente si è imparato.
Allora, ad un giovane così curioso (come poi ero io alla sua età, se si tratta di 17 anni ...), diamo tutta la fiducia e l'appoggio possibile ... Avessi avuto, quando ero giovane ed assetato di domande, qualche adulto (specialmente professori dell'ambito scientifico) che fosse venuto vicino a me e mi avesse detto, "posso aiutarti ?". Nessuno mai si fece vivo ...
Questa amara esperienza personale è la molla della mia attività divulgativa ... (scusate il riferimento personale OT, ma non siamo noi persone in carne ed ossa ?).
ps.
vorrei dirti, Sergio, il perchè psicologico delle mie reazioni, anche palesemente forti, contro di te. Lo pubblico perchè penso contengano una meditazione forte che potrebbe interessare ad altri.
Tu, a un certo punto, mi hai associato a "veline e tronisti". Questo mi ha irritato. Però ci ho ripensato bene.
Che hanno di male le suddette categorie di persone (anche se non so cosa siano i "tronisti", ma suonavano comunque male, nel contesto ...) ? Perchè considerarsi migliore o superiore a qualcuno ? Se esistono le veline è perchè molti desiderano che esistano. Io, certamente, non mi assurgo a giudice, nè esprimo giudizi. Credo che l'antipatica superiorità esibita da molti di noi "scienziati" sia proprio una delle cause principali del crescente distacco fra scienza e uomo della strada. Mi appello, come giustamente spesso fai tu, ad una assoluta necessità di vera e sincera "umiltà". Insomma, sporchiamoci le mani e non ritiriamici nelle nostre torri d'avorio ...
Scusate ancora per l'OT.
Io sono pienamente d'accordo con te. Per me, tutto il contendere è solo per una questione di sfumature e di significati che si danno alle parole. Spessissimo si crede che certi significati siano condivisi e, invece, non lo sono per niente ... vedi, per esempio, l'uso che ho fatto in precedenza dell'accezione "modello matematico" intendendolo in senso, da quel che ho capito, troppo lato, per voi matematici.
Ti faccio un altro esempio. Tu dici :
"la scienza è una cosa, l'epistemologia è un'altra".
Io, invece, ho sempre pensato che la "scienza" contenga tutto ... e che l'epistemologia ne faccia parte integrante ... Vedi ?
Un'altra cosa, che a me preme molto (io ho fondato nella mia città un "circolo matematico" proprio per questo ...).
Tu dici :
"Lì l'uomo della strada non ci arriverà mai".
Io, invece, ce lo voglio fare arrivare ... perchè faccio fatica a distinguere fra uomo e uomo (sarà la vecchiaia galoppante ...). Ovviamente, usando, modalità e linguaggi opportuni, rischiando anche il fraintendimento, si deve fare ogni sforzo perchè non si creino barriere fra tipologie diverse di persone ...
Credo, infine, che tutti siamo "ignoranti uomini della strada" e che quello che c'è da capire ed imparare è sempre enormemente di più di quello che faticosamente si è imparato.
Allora, ad un giovane così curioso (come poi ero io alla sua età, se si tratta di 17 anni ...), diamo tutta la fiducia e l'appoggio possibile ... Avessi avuto, quando ero giovane ed assetato di domande, qualche adulto (specialmente professori dell'ambito scientifico) che fosse venuto vicino a me e mi avesse detto, "posso aiutarti ?". Nessuno mai si fece vivo ...
Questa amara esperienza personale è la molla della mia attività divulgativa ... (scusate il riferimento personale OT, ma non siamo noi persone in carne ed ossa ?).
ps.
vorrei dirti, Sergio, il perchè psicologico delle mie reazioni, anche palesemente forti, contro di te. Lo pubblico perchè penso contengano una meditazione forte che potrebbe interessare ad altri.
Tu, a un certo punto, mi hai associato a "veline e tronisti". Questo mi ha irritato. Però ci ho ripensato bene.
Che hanno di male le suddette categorie di persone (anche se non so cosa siano i "tronisti", ma suonavano comunque male, nel contesto ...) ? Perchè considerarsi migliore o superiore a qualcuno ? Se esistono le veline è perchè molti desiderano che esistano. Io, certamente, non mi assurgo a giudice, nè esprimo giudizi. Credo che l'antipatica superiorità esibita da molti di noi "scienziati" sia proprio una delle cause principali del crescente distacco fra scienza e uomo della strada. Mi appello, come giustamente spesso fai tu, ad una assoluta necessità di vera e sincera "umiltà". Insomma, sporchiamoci le mani e non ritiriamici nelle nostre torri d'avorio ...
Scusate ancora per l'OT.
Su questo non posso che darti ragione, purtroppo....
@anonymous_af8479:
Una televisione di stato non può trasmettere cultura, mentre una televisione privata si?
Matematica si/cultura no o viceversa?
Continuo comunque a non capire il nesso.
O forse, tu non hai molto idea di cosa sia la cultura. A leggere i tuoi interventi, l'ipotesi è parecchio consistente.
Selv tak!
"Leonardo da Vinci":
Chi ama la pratica senza la teoria è come il marinaio che si imbarca senza bussola e sestante, e non sa mai dove viene portato.
scusami ma in questo tuo pensiero/domanda non riesco a leggerci la parola "matematica" ma solo la parola "cultura"...forse l'avevi nascosta fra le righe?Dove è la differenza?
Una televisione di stato non può trasmettere cultura, mentre una televisione privata si?
Matematica si/cultura no o viceversa?
Continuo comunque a non capire il nesso.
O forse, tu non hai molto idea di cosa sia la cultura. A leggere i tuoi interventi, l'ipotesi è parecchio consistente.
accetto ironia,sarcasmo,battutine pepate ma non aggettivi atti ad insultare e/o offendere,mi creano un senso di fastidio,danke.Sapessi il fastidio che mi crea leggere certe stupidate che vedo scritte...
Selv tak!
Cheguevilla:
"Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura." ?!?
scusami ma in questo tuo pensiero/domanda non riesco a leggerci la parola "matematica" ma solo la parola "cultura"...forse l'avevi nascosta fra le righe?
Sergio:
PS: Questa idea di poter fare a meno della cultura sembra tipica di un'Italia in declino. In altra sezione del forum, Luca Lussardi lamenta, giustamente, la mancanza di una cultura matematica in Italia e propone l'esempio opposto della Cina, un paese in corsa. Stupisce un po' vedere qui messaggi di altri (co)autori predicare la non necessità della cultura..."
come sopra. a differenza di Lussardi,tu lamenti la mancanza della "cultura" ...
ora sono proprio in prtenza,alla prossima.
Ps.: Cheguevilla, ti pregherei di moderare il linguaggio,se ti dovesse riuscire te ne sarei grato.
accetto ironia,sarcasmo,battutine pepate ma non aggettivi atti ad insultare e/o offendere,mi creano un senso di fastidio,danke.
"Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura." ?!?
scusami ma in questo tuo pensiero/domanda non riesco a leggerci la parola "matematica" ma solo la parola "cultura"...forse l'avevi nascosta fra le righe?
Sergio:
PS: Questa idea di poter fare a meno della cultura sembra tipica di un'Italia in declino. In altra sezione del forum, Luca Lussardi lamenta, giustamente, la mancanza di una cultura matematica in Italia e propone l'esempio opposto della Cina, un paese in corsa. Stupisce un po' vedere qui messaggi di altri (co)autori predicare la non necessità della cultura..."
come sopra. a differenza di Lussardi,tu lamenti la mancanza della "cultura" ...
ora sono proprio in prtenza,alla prossima.
Ps.: Cheguevilla, ti pregherei di moderare il linguaggio,se ti dovesse riuscire te ne sarei grato.
accetto ironia,sarcasmo,battutine pepate ma non aggettivi atti ad insultare e/o offendere,mi creano un senso di fastidio,danke.
Anzi, visto che si è raggiunto il ridicolo, ed il patetico al contempo, per evitare di cadere ancora più in basso, propongo che il post venga chiuso.
Grazie.
Grazie.
Rientro un attimo nella discussione per fare notare che Sergio, per i suoi scopi, riassume i miei scritti in modo impreciso e incompleto.
Da ciò che riferisce Sergio su quello che ho scritto io, leggendo, si capisce esattamente il contrario.
Avviso i lettori, che per comprendere il mio pensiero occorre leggere i miei posts e non il riassunto fuorviante, ad usum delphini, che ne da Sergio.
Scusate e grazie.
ps. noto con grande dispiacere che si continua a non parlare di fisica ... ma si procede su sterili ed inutili polemiche. Questo è ciò che mi rattrista dell'Italia, la non volontà di costruire per il bene comune e, qui, per la crescita culturale di tutti.
Da ciò che riferisce Sergio su quello che ho scritto io, leggendo, si capisce esattamente il contrario.
Avviso i lettori, che per comprendere il mio pensiero occorre leggere i miei posts e non il riassunto fuorviante, ad usum delphini, che ne da Sergio.
Scusate e grazie.
ps. noto con grande dispiacere che si continua a non parlare di fisica ... ma si procede su sterili ed inutili polemiche. Questo è ciò che mi rattrista dell'Italia, la non volontà di costruire per il bene comune e, qui, per la crescita culturale di tutti.
Gundam, non si sta parlando di fare un copia/incolla del setup cinese.
La Cina ha molte (dovrei dire moltissime) cose da cui dovremmo umilmente imparare. E i risultati parlano molto chiaro.
Indubbiamente ha i suoi problemi, come li ha l'Italia, come li hanno gli Stati Uniti, come li hanno tanti paesi.
Il problema è che gli italiani hanno una stupida mentalità basata sull'orgoglio nazionalista che è uno dei più grandi impedimenti allo sviluppo sociale.
L'Italia è il paese in cui i panni sporchi si lavano in casa e piuttosto che ammettere una propria inefficienza si tirano fuori scuse senza senso, fino ad arrivare a dire che la cucina italiana c'è solo in Italia, che noi abbiamo i musei e le spiagge (Berlusconi docet).
Ci sono cose per cui la Cina è nettamente superiore all'Italia? Si, ci sono. Dunque vediamo perchè e vediamo se non è il caso di imparare qualcosa da chi fa le cose meglio di noi.
Chiudersi gli occhi e le orecchie per non vedere ciò che non piace è l'errore più grave che si possa commettere.
Questo è dovuto al famoso orgoglio nazionalista di cui parlavo prima: l'italiano è troppo orgoglioso della sua Italia da ammettere che qualcuno fa le cose meglio.
Di nuovo, Berlusconi docet, quando la realtà è diversa da quella che vorremmo che fosse, si fa di tutto per mascherarla.
Se siete contenti così, andate pure avanti.
La Cina ha molte (dovrei dire moltissime) cose da cui dovremmo umilmente imparare. E i risultati parlano molto chiaro.
Indubbiamente ha i suoi problemi, come li ha l'Italia, come li hanno gli Stati Uniti, come li hanno tanti paesi.
Il problema è che gli italiani hanno una stupida mentalità basata sull'orgoglio nazionalista che è uno dei più grandi impedimenti allo sviluppo sociale.
L'Italia è il paese in cui i panni sporchi si lavano in casa e piuttosto che ammettere una propria inefficienza si tirano fuori scuse senza senso, fino ad arrivare a dire che la cucina italiana c'è solo in Italia, che noi abbiamo i musei e le spiagge (Berlusconi docet).
Ci sono cose per cui la Cina è nettamente superiore all'Italia? Si, ci sono. Dunque vediamo perchè e vediamo se non è il caso di imparare qualcosa da chi fa le cose meglio di noi.
Chiudersi gli occhi e le orecchie per non vedere ciò che non piace è l'errore più grave che si possa commettere.
Questo è dovuto al famoso orgoglio nazionalista di cui parlavo prima: l'italiano è troppo orgoglioso della sua Italia da ammettere che qualcuno fa le cose meglio.
Di nuovo, Berlusconi docet, quando la realtà è diversa da quella che vorremmo che fosse, si fa di tutto per mascherarla.
Se siete contenti così, andate pure avanti.
"Cheguevilla":
[quote="GundamRX91"][quote="Cheguevilla"]Bello l'esempio della Cina, ma ci siamo dimenticati come erano sino a qualche anno fa????Con questo cosa vorresti dire?
Vogliamo paragonare la vita cinese (e con vita intendo lo stile di vita, la qualita' della vita, i diritti, le leggi, l'ambiente, la sanita'... insomma il paese Cina) con quella italiana?
Il vantaggio della Cina e' che la manodopera costa poco.... i cinesi (la maggior parte) sono sottopagati e per ora la cosa funziona; quando anche noi inizieranno (giustamente) a pretendere maggiore sicurezza (economica, sanitaria, legislativa,ecc.) allora nasceranno i problemi.
Ma siamo OT.....[/quote]Quindi tu ti sei dimenticato come era l'Italia 60 anni fa.
Ma al di fuori di questo, non capisco il senso di questa tua affermazione.
Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura.
Sei sicuro che il vantaggio della Cina sia solo che la manodopera costa poco?
In Africa costa ancora meno, ma l'Africa non cresce come la Cina. Evidentemente, il costo della manodopera non è tutto.
Sinceramente, non riesco a vedere la relazione tra l'esempio fatto da Luca e le condizioni di cui tu parli.[/quote]
Il problema non e' la televisione (credo che tutti i paesi abbiano una televisione controllata dal relativo governo), ma far passare la Cina come un modello da seguire.... ma spero di aver capito male.
"Exxxes":Sentivo quasi la mancanza di certe colossali idiozie.
Cheguevilla:
"Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura." ?!?
scusa ma che cultura potra' mai trasmettere una televisione totalmente controllata dallo stato? ...non avrai mica fatto le vacanze con Sergio?
Aggiungo che se io dovessi prestare la mia opera per uno stato del genere,(repressioni,pena di morte,sfruttamento di lavoro minorile,diritti calpestati a gogo'sono all'ordine del giorno ed in piu' un paese inquinatore di classe doppia A,etc...)guardandomi allo specchio, mi vergognerei di esistere.
Insomma, la matematica è cultura se insegnata da una televisione privata, mentre se è la televisione è controllata dallo stato non lo è più?
Non so dove abbia fatto le vacanze Sergio, ma dove le hai fatte tu doveva girare qualche droga allucinogena piuttosto pesante.
In Italia le televisioni non sono forse controllate dal Presidente del Consiglio?
In Italia va bene e in Cina no?
L'Italia di 30 anni fa inquinava meno? Il lavoro minorile non c'era? Hai idea dello sfruttamento e del caporalato che c'è nelle campagne italiane ancora oggi? Se non ti vergogni di esistere i casi sono due: o non ti guardi mai allo specchio, o non hai la minima idea del posto in cui vivi.
Repressione, pena di morte, diritti calpestati, inquinamento fanno scalpore quando si parla della Cina, ma non quando si parla degli Stati Uniti. Magia...
Cheguevilla:
"Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura." ?!?
scusa ma che cultura potra' mai trasmettere una televisione totalmente controllata dallo stato? ...non avrai mica fatto le vacanze con Sergio?
Aggiungo che se io dovessi prestare la mia opera per uno stato del genere,(repressioni,pena di morte,sfruttamento di lavoro minorile,diritti calpestati a gogo'sono all'ordine del giorno ed in piu' un paese inquinatore di classe doppia A,etc...)guardandomi allo specchio, mi vergognerei di esistere.
"Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura." ?!?
scusa ma che cultura potra' mai trasmettere una televisione totalmente controllata dallo stato? ...non avrai mica fatto le vacanze con Sergio?
Aggiungo che se io dovessi prestare la mia opera per uno stato del genere,(repressioni,pena di morte,sfruttamento di lavoro minorile,diritti calpestati a gogo'sono all'ordine del giorno ed in piu' un paese inquinatore di classe doppia A,etc...)guardandomi allo specchio, mi vergognerei di esistere.
"GundamRX91":
[quote="Cheguevilla"]Bello l'esempio della Cina, ma ci siamo dimenticati come erano sino a qualche anno fa????Con questo cosa vorresti dire?
Vogliamo paragonare la vita cinese (e con vita intendo lo stile di vita, la qualita' della vita, i diritti, le leggi, l'ambiente, la sanita'... insomma il paese Cina) con quella italiana?
Il vantaggio della Cina e' che la manodopera costa poco.... i cinesi (la maggior parte) sono sottopagati e per ora la cosa funziona; quando anche noi inizieranno (giustamente) a pretendere maggiore sicurezza (economica, sanitaria, legislativa,ecc.) allora nasceranno i problemi.
Ma siamo OT.....[/quote]Quindi tu ti sei dimenticato come era l'Italia 60 anni fa.
Ma al di fuori di questo, non capisco il senso di questa tua affermazione.
Non capisco cosa c'entri lo stile di vita, la qualità della vita, le leggi, l'ambiente con il fatto che le televisioni trasmettano cultura.
Sei sicuro che il vantaggio della Cina sia solo che la manodopera costa poco?
In Africa costa ancora meno, ma l'Africa non cresce come la Cina. Evidentemente, il costo della manodopera non è tutto.
Sinceramente, non riesco a vedere la relazione tra l'esempio fatto da Luca e le condizioni di cui tu parli.
"Cheguevilla":Bello l'esempio della Cina, ma ci siamo dimenticati come erano sino a qualche anno fa????Con questo cosa vorresti dire?
Vogliamo paragonare la vita cinese (e con vita intendo lo stile di vita, la qualita' della vita, i diritti, le leggi, l'ambiente, la sanita'... insomma il paese Cina) con quella italiana?
Il vantaggio della Cina e' che la manodopera costa poco.... i cinesi (la maggior parte) sono sottopagati e per ora la cosa funziona; quando anche noi inizieranno (giustamente) a pretendere maggiore sicurezza (economica, sanitaria, legislativa,ecc.) allora nasceranno i problemi.
Ma siamo OT.....
Sergio ha scritto:
"PS: Questa idea di poter fare a meno della cultura sembra tipica di un'Italia in declino. In altra sezione del forum, Luca Lussardi lamenta, giustamente, la mancanza di una cultura matematica in Italia e propone l'esempio opposto della Cina, un paese in corsa. Stupisce un po' vedere qui messaggi di altri (co)autori predicare la non necessità della cultura..."
scusa Sergio ma,( con tutto il rispetto),riesci davvero a capire il senso di quello che hai scritto ?!? e ,sopratutto, sei davvero convinto che su questo sito ci sia qualcuno che abbia incitato i vari iscritti a fare a meno della cultura?se cosi,da dove l'hai dedotto?!?
senza contare poi l'idea agghiacciante di prendere la cina come esempio....ma le vacanze ti fanno proprio tanto male?
Avevo appena finito di preparare la moto corredandola di tutto il necessario per la partenza in direzione Sardegna e ,avendo ancora un po' di tempo ,prima di mettermi in viaggio ho voluto dare un'occhiata al sito: ho letto con attenzione diversi post che mi ero perso durante le ferie e in particolare sono stato attratto dai vari interventi sul post in questione: devo ammettere di avere scoperto una persona davvero interessante: Arrigo.
Ps.: chiedo scusa all'autore del post di essere uscito OT.
"PS: Questa idea di poter fare a meno della cultura sembra tipica di un'Italia in declino. In altra sezione del forum, Luca Lussardi lamenta, giustamente, la mancanza di una cultura matematica in Italia e propone l'esempio opposto della Cina, un paese in corsa. Stupisce un po' vedere qui messaggi di altri (co)autori predicare la non necessità della cultura..."
scusa Sergio ma,( con tutto il rispetto),riesci davvero a capire il senso di quello che hai scritto ?!? e ,sopratutto, sei davvero convinto che su questo sito ci sia qualcuno che abbia incitato i vari iscritti a fare a meno della cultura?se cosi,da dove l'hai dedotto?!?
senza contare poi l'idea agghiacciante di prendere la cina come esempio....ma le vacanze ti fanno proprio tanto male?
Avevo appena finito di preparare la moto corredandola di tutto il necessario per la partenza in direzione Sardegna e ,avendo ancora un po' di tempo ,prima di mettermi in viaggio ho voluto dare un'occhiata al sito: ho letto con attenzione diversi post che mi ero perso durante le ferie e in particolare sono stato attratto dai vari interventi sul post in questione: devo ammettere di avere scoperto una persona davvero interessante: Arrigo.
Ps.: chiedo scusa all'autore del post di essere uscito OT.