Lavoro di tesi - Non chiarezza da parte dei supervisor

Monade91
Salve a tutti,

vi scrivo stavolta perché ho sempre bisogno di leggere risposte sensate e qui sul forum ne ho sempre trovate. Mi trovo in una situazione "spinosa". Come avevo raccontato in un altro messaggio, ultimamente ho avuto un responso positivo per l'università di Bruxelles che mi ha proposto una posizione di dottorato che partirebbe dal 1 settembre di quest'anno. Intanto, la mia laurea è prevista per luglio. La tesi l'ho svolta all'estero, durante un programma erasmus, poiché era mia intenzione cercare fin da subito un'opportunità fuori e ho capito che questo mi avrebbe potuto dare molte più opportunità. Infatti così è stato: le competenze acquisite fuori, nonchè l'aggiunta dell'esperienza estera nel CV mi hanno aperto molte porte. Ho vinto 3 PhD su 5 domande che ho fatto. L'attività di tesi fuori è stata intensiva: lavoravo dalle 9 fino alle 7 di sera tutti i giorni dal lunedì al venerdì per 5 mesi. Ho dato il massimo, tanto da convincere il prof. dell'uni. estera a scrivermi una lettera di referenza.
Intanto torno in Italia, dal mio relatore italiano. Mi aveva già anticipato che a seconda dello stato di avanzamento della tesi ci sarebbe potuto essere un tempo supplementare utile al completamento lavoro/stesura, ma senza una quantificazione precisa. Diciamo che dalle sue parole sembrava che dipendesse da quanto io fossi riuscita a fare fuori. L'impressione che io ho avuto durante il nostro primo incontro non è stata questa: sul mio piano di studi la tesi vale 17 CFU (se mettiamo insieme anche il tirocinio n.b.) ma me ne sono stati convalidati 30 dalla Francia. Nonostante ciò e nonostante il prof. estero fosse contento e soddisfatto del mio lavoro, mi è stato detto che avrei dovuto aggiungere qualcosa, senza specificarne molto il motivo (è insufficiente? dobbiamo pubblicarci un articolo? perché?). L'obiettivo loro iniziare era pubblicarci qualcosa, infatti dall'inzio si sono mostrati INTERESSATI alla mia preparazione, ai miei voti (quando poi una volta che ho vinto la borsa erasmus, che cosa cambia?). Gli ho detto che il mio ultimo termine era luglio perché avevo vinto il dottorato: sono seguite informazioni su come ottenerlo anche nella mia università (anche se nessuno glielo aveva chiesto) e domande su se e come quest'università estera avesse le attrezzature necessarie per farmi fare una parte sperimentale. Tutta una preoccupazione che io non capisco, visto che questi prof. neanche li conosco bene (non sono stati miei insegnanti, sono solo referenti dello scambio). Lunedì ho il secondo incontro, ma non riesco ad essere serena: mi sembra che come primo obiettivo abbiano l'articolo e non il mio benessere o la mia realizzazione.
Non mi hanno neanche chiesto se io avessi bisogno di punti o meno (non ne ho bisogno, parto già da 110), semplicemente vogliono metterci del loro....
Ho davvero bisogno di un consiglio. Continuo a stare male durane il giorno e non so che fare, non so quale sia la soluzione migliore. Loro mi hanno assicurato che non perderò il dottorato, ma boh... Hanno stimato altri mesi di ulteriore di lavoro. E' lavoro di ricerca: se non andasse bene? è ricerca e loro non sembrano i tipi da accettare qualsiasi risultato.
Qui sono presenti dottorandi e forse anche qualche professore: avrei bisogno di un consiglio intelligente, per studiare la strategia migliore e ottenere ciò che voglio (Non perdere il PhD).

Grazie per l'ascolto

Risposte
Monade91
Comunque vorrei aggiungere che anche lo scetticismo nei confronti di miei racconti è una posizione "estrema". Inoltre, si tratta pur sempre di una mia percezione. Ma io devo vivere con me, non con qualcun'altro. Se io mi sento "negativa" a riguardo, avrò pur diritto di ascoltarmi? Questo non significa che io mi lasci andare, o che sbatta i piedi a terra affinché le cose siano diverse, per chi non l'avesse capito mi sono solo sfogata un po'. Sto ancora scivendo la tesi, per dire, ad una settimana dalla laurea. E sto qui tranquilla (no, un po' di ansia ce l'ho) a scrivere. Perché la sto ancora scrivendo? Perché ho aggiunto cose fino all'altro ieri. Ma questo non è che un ennesimo esercizio

gabriella127
"Monade91":
'
Per me gabriella è una dei pochi utenti di cui tra me e me ho lodato la sua incredibile empatia, è come se avesse capito tutto meglio dei miei supervisor o di chiunque altro.


Grazie mille Monade, sono stata mossa solo dal desiderio di esserti utile.

Monade91
"Bremen000":
@ claudio86 e 080e73990d22b9e30ee6fddddc45a902d78283e6, vi ringrazio non sapevo davvero di questo fatto!

@ gabriella127, resto abbastanza della mia opinione iniziale; secondo me sei stata un po' affrettata e sei subito partita in quarta a pensare male dei suoi professori. Secondo me sarebbe stato meglio aspettare ed essere più cauti. Mi sembra invece che tu sia andata nella direzione opposta, subito presumendo che questi fossero due malvagi con l'unico scopo di sfruttarla. Noterai questa cosa nei primi messaggi: rispetto a come risponde gugo, per esempio, c'è una certa differenza. Tutto qua, mi sarebbe solo sembrato più saggio.



se devo dire la mia, anche @anonymous_40e072 ha espresso questo tuo stesso parere, se sei esterno è comprensibilissimo che tu possa pensare che ingigantisca le cose, che le trasformi con la mia emotività. In realtà la maggior parte delle preoccupazioni erano reali e cioè che avrei potuto rischiare di laurearmi a settembre, se non fossi stata attenta, se fossi stata "leggera". Dal mio punto di vista ho prevenuto il problema, qui mi sono un po' sfogata, ma ovviamente ho sempre manenuto il controllo e il sorriso.
Non ti chiedo di credermi, ci può stare che possano sembrarti cose normali, a me non sembrano cose normali. A mio parere, il mio corso di laurea è molto lontano dalla normalità. Il mio timore è giustificato dal fatto che ogni volta che pensavo si fosse toccato il fondo, accadeva qualcosa di sempre più paradossale. Non cito nessun episodio semplicemente perché non saprei da dove iniziare. Il mio ambiente è un ambiente corrotto e loro non sono di certo i peggiori. Ma non sono la normalità. Sinceramente sono nove anni che sto in università, stupida non sono. Non credi che nove anni all'università siano qualcosa di anormale? Ok, potresti dire: io non ti conosco, magari ti scocci non e non studi. Invece no, perché il problema principale non è mai stato studiare, quella piuttosto, la parte più semplice. Il problema sono stati gli innumerevoli personaggi che popolano il mio corso di laurea, che fa un po' da contenitore di quelli che non riescono ad ottenere la cattedra altrove (non dirò di più). Cambiando corso, la severità resta, ma le cose migliorano almeno sotto qualche punto di vista.

Per me gabriella è una dei pochi utenti di cui tra me e me ho lodato la sua incredibile empatia, è come se avesse capito tutto meglio dei miei supervisor o di chiunque altro.


Ah, poi non è strano che vogliano aggiungere qualcosa. Va bene aggiungere qualcosa. Ma loro aggiungono qualcosa per pubblicare articoli e poi metterci il loro nome. Potevo anche stare altri 3 mesi in francia, sarebbe stato uguale. In francia ho fatto h di studio che equivalgono a 30 crediti. Intendevo questo.

gabriella127
@Bremen, sei libero di pensare come vuoi naturalmente, ma la mia opinione, che può essere sbagliata per carità, è basata sulla mia esperienza, per nulla affrettata, ma di molti anni passati all'università (intendo come insegnante), e ritenevo che metterne a parte Monade fosse la cosa a lei più utile, visto che non è una ragazzina, ma una persona adulta e capace di giudicare con la sua testa.

Bremen000
@ claudio86 e 080e73990d22b9e30ee6fddddc45a902d78283e6, vi ringrazio non sapevo davvero di questo fatto!

@ gabriella127, resto abbastanza della mia opinione iniziale; secondo me sei stata un po' affrettata e sei subito partita in quarta a pensare male dei suoi professori. Secondo me sarebbe stato meglio aspettare ed essere più cauti. Mi sembra invece che tu sia andata nella direzione opposta, subito presumendo che questi fossero due malvagi con l'unico scopo di sfruttarla. Noterai questa cosa nei primi messaggi: rispetto a come risponde gugo, per esempio, c'è una certa differenza. Tutto qua, mi sarebbe solo sembrato più saggio.

[ot]
"Bremen000":
[...] Io gli autori nelle pubblicazioni scientifiche (almeno in matematica, sia da esterno che da autore) li ho sempre visti mettere (e messi) in ordine alfabetico. Cioè nelle altre discipline ha una valenza l'ordine? [...]

L'ordine alfabetico è d'uso solo in alcuni settori "puri" (matematica, fisica teorica e poco altro), altrove si tende ad ordinare "per contributo".[/ot]

gabriella127
"Bremen000":
io non capisco.

Le risposte che sono arrivate dopo, in particolare quelle di gabriella127 mi paiono eccessive. Invece di rassicurare pacatamente una ragazza con delle preoccupazioni (un po' esagerate a mio parere, ma legittime) si è gettata benzina sul fuoco. Mi pare un po' tutto affrettato. Mi sarebbe sembrato più sensato uno "stai tranquilla, parla pacatamente del fatto che ti interessa tanto la borsa di dottorato che hai vinto fuori e che devi finire la tesi". Senza pensare a incredibili macchinazioni sotterranee.

Scusate il papiro infinito ma davvero alcuni atteggiamenti mi hanno dato fastidio. Mi pare che da parte di alcuni si sia entrati a gamba tesa in una situazione che non conosciamo e vediamo da esterni per di più andando ad aggiungere preoccupazioni alla già (ripeto, a parer mio, eccessivamente) preoccupata Monade91.


@Bremen???? Che cosa ho fatto in ogni post se non rassicurare Monade? Se rileggi vedrai che è così, non ho fatto che dirle che andrà tutto bene e che le preoccupazioni sono amplificate dalla sua ansia.

Ciò non toglie che le sua ansie avessero una base di realtà in un atteggiamento, a quello che sembra, un po' confuso da parte dei supervisori, come ha confermato anche il suo professore. Sarebbe stato inutile negare che dinamiche non del tutto trasparenti, in cui forse Monade è incappata, siano frequenti nel mondo accademico. Dinamiche di cui caso mai chi sta a matematica, come ho detto, può non avere una netta percezione.
Nessuna macchinazione sotterranea, solo atteggiamenti abbastanza frequenti e noti nel mondo accademico.

Sarebbe stato come dire a Monade che si inventa tutto e ha il complesso di persecuzione, cosa che non mi pare, e non avrebbe certo avuto un effetto tranquilizzante....
Tranquilizzare significa anche cercare di dare una visione, per quello che si può capire a distanza, equilibrata ma realistica della situazione.

claudio862
"Bremen000":

Poi sta cosa di primo o secondo autore non mi è chiara:
[...]
Io gli autori nelle pubblicazioni scientifiche (almeno in matematica, sia da esterno che da autore) li ho sempre visti mettere (e messi) in ordine alfabetico. Cioè nelle altre discipline ha una valenza l'ordine?


"https://dx.doi.org/10.2139/ssrn.2803164":
The vast majority of scientific disciplines use a contribution-based norm, according to which authors who contributed the most are listed first. Very few disciplines, most notably economics, instead resort primarily to the norm of listing authors in alphabetical order.


Il mio dottorato è stato abbastanza trasversale in diverse aree di ingegneria e informatica, e ogni tanto ho anche usato articoli di medicina. Non mi è mai capitato di vedere autori in ordine alfabetico.

Nel mio campo, gli unici articoli che contano sono quelli pubblicati come primo autore (main author). Sono gli articoli frutto della mia ricerca personale, quelli che di fatto non esisterebbero senza il mio contributo.
In tutti gli articoli in cui sono co-autore, invece, il mio contributo è stato minore, e in qualche modo "rimpiazzabile". Mi è stato detto che testimoniano la mia capacità di collaborare in un gruppo di ricerca, ma non la mia capacità diretta di fare ricerca.

Raramente, anche l'ultimo autore è importante, essendo la persona che decide la direzione generale della ricerca e coordina articoli multipli nello stesso argomento (ad esempio il capo dipartimento o il capo gruppo).
Tutti gli altri autori sono quasi irrilevanti.

Quindi sì, relegare a terzo autore la persona che ha contribuito maggiormente ad un articolo è decisamente scorretto.

Bremen000
Ciao, arrivo molto tardi a scrivere in questa discussione però è un po' che la seguo e non mi piace la piega che ha preso.

Ci sono diverse cose che non mi sono chiare proprio della situazione iniziale:

"Monade91":
Mi aveva già anticipato che a seconda dello stato di avanzamento della tesi ci sarebbe potuto essere un tempo supplementare utile al completamento lavoro/stesura, ma senza una quantificazione precisa.


Questa mi sembra una cosa normale, cioè se hai due relatori può essere che una volta fatto del lavoro là il relatore qua possa dirti che manca qualcosa.

"Monade91":
sul mio piano di studi la tesi vale 17 CFU (se mettiamo insieme anche il tirocinio n.b.) ma me ne sono stati convalidati 30 dalla Francia.


Come è possibile questo? Cioè gli altri 13 crediti a che esame sono stati sottratti? Come? Non c'entra nulla con il discorso generale ma proprio non capisco.

"Monade91":
Nonostante ciò e nonostante il prof. estero fosse contento e soddisfatto del mio lavoro, mi è stato detto che avrei dovuto aggiungere qualcosa, senza specificarne molto il motivo (è insufficiente? dobbiamo pubblicarci un articolo? perché?). L'obiettivo loro iniziare era pubblicarci qualcosa, infatti dall'inzio si sono mostrati INTERESSATI alla mia preparazione, ai miei voti (quando poi una volta che ho vinto la borsa erasmus, che cosa cambia?). Gli ho detto che il mio ultimo termine era luglio perché avevo vinto il dottorato: sono seguite informazioni su come ottenerlo anche nella mia università (anche se nessuno glielo aveva chiesto) e domande su se e come quest'università estera avesse le attrezzature necessarie per farmi fare una parte sperimentale.


Mi pare normale che possano chiedere di aggiungere qualcosa, cosa c'entra che l'altro fosse contento e soddisfatto? Poi dici che il loro (dei relatori, che non era uno?) obiettivo è pubblicare qualcosa a partire dal tuo lavoro di tesi. Le motivazioni che adduci a sostegno di questo fatto non sono coerenti. Il fatto che si mostrino interessati a te cosa c'entra col fatto di voler pubblicare qualcosa dalla tua tesi? Anche se fosse, non mi sembra ci sia nulla di male se ovviamente appari come autrice.
Il fatto che poi, una volta che hai palesato interesse per il dottorato in generale, ti propongano di farlo nella tua università di origine mi sembra una cosa oltre che assolutamente normale, pure lusinghiera nei tuoi confronti. Che male c'è se dei professori riconoscono un talento e vogliono tenerselo? Se questo è fatto in maniera corretta (come sembra fino al pezzo che ho citato) mi sembra solo nel tuo interesse.

"Monade91":
Lunedì ho il secondo incontro, ma non riesco ad essere serena: mi sembra che come primo obiettivo abbiano l'articolo e non il mio benessere o la mia realizzazione.
Non mi hanno neanche chiesto se io avessi bisogno di punti o meno (non ne ho bisogno, parto già da 110), semplicemente vogliono metterci del loro....

Ma che conclusione è? Cioè mi pare di capire che fin qua nessuno abbia messo veti sul tuo lavoro ma che si sia solo parlato di allungarlo. Cosa che mi pare, ripeto se fatta correttamente, più che legittima.



Le risposte che sono arrivate dopo, in particolare quelle di gabriella127 mi paiono eccessive. Invece di rassicurare pacatamente una ragazza con delle preoccupazioni (un po' esagerate a mio parere, ma legittime) si è gettata benzina sul fuoco. Mi pare un po' tutto affrettato. Mi sarebbe sembrato più sensato uno "stai tranquilla, parla pacatamente del fatto che ti interessa tanto la borsa di dottorato che hai vinto fuori e che devi finire la tesi". Senza pensare a incredibili macchinazioni sotterranee.

Che poi è esattamente quello che ti hanno scritto gugo e @anonymous_40e072 con i quali concordo.

Tanto è vero che poi

"Monade91":
[quote="Monade91"]Salve a tutti di nuovo, ieri ho fatto il mio secondo incontro con loro.
Sudavo neanche fosse un esame :lol:
Vabbè comunque la situazione mi è sembrata stavolta totalmente diversa dalla precedente e non ho idea se è per l'intervento del prof, se loro sono proprio così dall'inizio oppure emntrambi gli effetti insieme. Mi sono sembrati:

1. Contenti per il dottorato a Bruxelles, di cui mi sono sentita di parlare
2. Disposti a organizzarsi in modo da avere le cose pronte per luglio
3. Mi hanno rassicurata abbastanza :roll:

A lavorare sodo lavorerò sodo, ma non credo che rischierò più di laurearmi dopo. :)
[/quote]


Poi, per la questione del riassunto per la conferenza ti sei di nuovo agitata moltissimo e anche qua subito una pioggia di commenti che ancora una volta ti davano motivi per preoccuparti ancora di più. Anche qua mi pare che

"gugo82":
[quote="gugo82"][quote="gabriella127"]Mi associo sentitamente al 'che palle...' di gugo, immagino rivolto ai tuoi supervisori.

No, era rivolto proprio a Monade.

Non riesce a capire che la situazione è anche a suo vantaggio e che, nonostante le rotture di scatole, per presentare articoli di ricerca a riviste e conferenze bisogna imparare a scrivere.
Secondariamente, quanto sta passando le servirà da lezione quando (e se) andrà a lavorare in azienda o ufficio, in cui le rotture di scatole simili (e cazzimmate ben peggiori) sono all'ordine del giorno.[/quote][/quote]
c'abbia ragione.


Poi sta cosa di primo o secondo autore non mi è chiara:

"Indrjo Dedej":
[ot][quote="Monade91"]
Mandandomi un esempio però, è confermato che sarò il terzo autore, nè il primo, nè il secondo.

Miserabili. Questo devi ai "primi due autori". Se il lavoro è tuo, pretendi quello che ti spetta. Non vuol dire niente che "avrai altri lavori a cui terrai di più e per i quali sarai primo/a autore/autrice". Chissà quante volte penserai questo:
"fmnq":

Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.
[/ot][/quote]

Io gli autori nelle pubblicazioni scientifiche (almeno in matematica, sia da esterno che da autore) li ho sempre visti mettere (e messi) in ordine alfabetico. Cioè nelle altre discipline ha una valenza l'ordine?

Infine
"anonymous_40e072":
[quote="Indrjo Dedej"]
Miserabili. Questo devi ai "primi due autori". Se il lavoro è tuo, pretendi quello che ti spetta. Non vuol dire niente che "avrai altri lavori a cui terrai di più e per i quali sarai primo/a autore/autrice". Chissà quante volte penserai questo:
[quote="fmnq"]
Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.
[/quote]

Bellissimo l'idealismo. Purtroppo, quasi sempre, si confina ad un capriccio, al desiderio astratto che le cose siano semplicemente "diverse". E quasi mai, lo si supporta con la fatica, la capacità e la competenza; fondamentali se si vuole essere davvero in grado di cambiare le cose.
Nessuno dice a Monade di non "farsi valere". Ben diverso da "pretendere"; assolutamente inutile, controproducente e sopratutto infantile.
E' chiaro che il "mondo accademico" non sia solo questo: alcune volte questi personaggi s'incontrano, sicuramente più in Italia che all'estero, bisogna imparare ad averci a che fare. Sono fastidiosi, perchè ben istruiti, sicuri del posto "fisso", ben dialetticamente preparati, e rendono quindi l'interlocuzione complicata. E' proprio per questo che bisogna avere pazienza e freddezza, e non lasciare che la "pancia" prenda il sopravvento.[/quote]

Concordo tantissimo.


Scusate il papiro infinito ma davvero alcuni atteggiamenti mi hanno dato fastidio. Mi pare che da parte di alcuni si sia entrati a gamba tesa in una situazione che non conosciamo e vediamo da esterni per di più andando ad aggiungere preoccupazioni alla già (ripeto, a parer mio, eccessivamente) preoccupata Monade91.

anonymous_40e072
"Indrjo Dedej":

Miserabili. Questo devi ai "primi due autori". Se il lavoro è tuo, pretendi quello che ti spetta. Non vuol dire niente che "avrai altri lavori a cui terrai di più e per i quali sarai primo/a autore/autrice". Chissà quante volte penserai questo:
[quote="fmnq"]
Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.
[/quote]

Bellissimo l'idealismo. Purtroppo, quasi sempre, si confina ad un capriccio, al desiderio astratto che le cose siano semplicemente "diverse". E quasi mai, lo si supporta con la fatica, la capacità e la competenza; fondamentali se si vuole essere davvero in grado di cambiare le cose.
Nessuno dice a Monade di non "farsi valere". Ben diverso da "pretendere"; assolutamente inutile, controproducente e sopratutto infantile.
E' chiaro che il "mondo accademico" non sia solo questo: alcune volte questi personaggi s'incontrano, sicuramente più in Italia che all'estero, bisogna imparare ad averci a che fare. Sono fastidiosi, perchè ben istruiti, sicuri del posto "fisso", ben dialetticamente preparati, e rendono quindi l'interlocuzione complicata. E' proprio per questo che bisogna avere pazienza e freddezza, e non lasciare che la "pancia" prenda il sopravvento.

Monade91
"gabriella127":
Ci tengo però a dire che non tutto il mondo accademico è così e non tutti i professori sono così, anzi.
L'esempio che ho fatto del professore che si faceva pulire casa dai ricercatori è così estremo da essere comico.
E non a caso avveniva a medicina, che è una delle facoltà più baronali. In genere è peggio dove c'è la professione, anche giurisprudenza è piuttosto baronale.

Una cosa del genere, scorrettezze, sfruttamento, non me le so invece immaginare a matematica, che ho conosciuto abbastanza, e dove ho apprezzato la serietà e la correttezza dei professori, e anche in altre facoltà. Che credo in fondo siano la maggioranza del mondo accademico, o almeno lo spero.

Per fortuna! Sì lo so perché il mio ragazzo è un matematico, per di più accademico, quindi anche lui è rimasto piuttosto stupito dalla situazione. Ed è un motivo anche per cui mi piacciono i matematici, mi sembrano mediamente molto più corretti :lol: nel lavoro, nella vita (ovviamente mi baso su un campione di conoscenti piuttosto piccolo, potrei sbagliarmi).
Comunque io l'articolo lo scrivo, l'unica cosa è che mi vorrebbero lì in uni dopo la laurea, ma io ho già prenotato tutte le vacanze :lol: . Quindi gli chiederò di farlo da remoto.

gabriella127
Ci tengo però a dire che non tutto il mondo accademico è così e non tutti i professori sono così, anzi.
L'esempio che ho fatto del professore che si faceva pulire casa dai ricercatori è così estremo da essere comico.
E non a caso avveniva a medicina, che è una delle facoltà più baronali. In genere è peggio dove c'è la professione, anche giurisprudenza è piuttosto baronale.

Una cosa del genere, scorrettezze, sfruttamento, non me le so invece immaginare a matematica, che ho conosciuto abbastanza, e dove ho apprezzato la serietà e la correttezza dei professori, e anche in altre facoltà. Che credo in fondo siano la maggioranza del mondo accademico, o almeno lo spero.

StellaMartensitica
Ultimamente i rappresentanti degli studenti sono tutti presi dalla lotta per i diritti Gender. La necessaria pudicizia su certi argomenti sembra essere stata sostituita da una fastidiosa ritrosia ad accettare le sfide serie. Peccato.

Monade91
"Indrjo Dedej":
[ot][quote="gabriella127"]
[...] un professore, un barone di medicina, a cui i ricercatori andavano a pulire casa e battere i tappeti prima che tornasse dalle vacanze, così trovava tutto a posto...
Già... Bella merda, passatemi il termine. (Vorrei tanto riderci pure io, ma non riesco...)
@Monade91, resisti e lotta strenuamente per te stessa, perché non esiste libertà alcuna che ricompensi il tuo sudore e perché hai già saggiato un po' di mondo e stai capendo un po' di più la pasta delle persone... Pensavi che il mondo accademico fosse pulito e sincero, vero?
Infine segui anche i consigli di j18eos, :D lo diceva pure Aristotele più di duemila anni fa, ridi alla faccia delle difficoltà e di chi ti ostacola.[/ot][/quote]

Sì è vero, per una perona idealista come me non è semplice. In realtà non avevo un'opinione del mondo accademico... Credo che possa essere un riflesso di ciò che accade all'esterno: nel mondo lavorativo è lo stesso, credo. Io me ne vado proprio per evadere qualsiasi forma di sfruttamento, è più forte di me, lo so che c'è gente che accetta di peggio per imparare, magari qualcuno può pensare che io sia pigra e ingrata ma non riesco a fare a meno di pensare che sia un'ingiustizia, per quanto piccola.

Indrjo Dedej
[ot]
"gabriella127":

[...] un professore, un barone di medicina, a cui i ricercatori andavano a pulire casa e battere i tappeti prima che tornasse dalle vacanze, così trovava tutto a posto...
Già... Bella merda, passatemi il termine. (Vorrei tanto riderci pure io, ma non riesco...)
@Monade91, resisti e lotta strenuamente per te stessa, perché non esiste libertà alcuna che ricompensi il tuo sudore e perché hai già saggiato un po' di mondo e stai capendo un po' di più la pasta delle persone... Pensavi che il mondo accademico fosse pulito e sincero, vero?
Infine segui anche i consigli di j18eos, :D lo diceva pure Aristotele più di duemila anni fa, ridi alla faccia delle difficoltà e di chi ti ostacola.[/ot]

gabriella127
"Monade91":
Forse mi sento solo ancora un po' usata, ma vabbè.


Cara Monade, consolati, c'è chi sta peggio di te.
Mi sono ricordata di un professore, un barone di medicina, a cui i ricercatori andavano a pulire casa e battere i tappeti prima che tornasse dalle vacanze, così trovava tutto a posto...
:-D

Fatto vero, eh? Raccontato da un suo collega professore, che conoscevo.
Lo so che è moralmente discutibile, ma a me 'sta pulizia di casa post vacanza dei ricercatori mi fa morire dalle risate.

Monade91
"Indrjo Dedej":
[ot][quote="Monade91"]
Mandandomi un esempio però, è confermato che sarò il terzo autore, nè il primo, nè il secondo.

Miserabili. Questo devi ai "primi due autori". Se il lavoro è tuo, pretendi quello che ti spetta. Non vuol dire niente che "avrai altri lavori a cui terrai di più e per i quali sarai primo/a autore/autrice". Chissà quante volte penserai questo:
"fmnq":

Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.
[/ot][/quote]

Lo fanno pure di continuo, ogni tesi fatta bene diventa un articolo con il loro nome. Sinceramente mi viene da dargli ciò che vogliono per la mia libertà

Indrjo Dedej
[ot]
"Monade91":

Mandandomi un esempio però, è confermato che sarò il terzo autore, nè il primo, nè il secondo.

Miserabili. Questo devi ai "primi due autori". Se il lavoro è tuo, pretendi quello che ti spetta. Non vuol dire niente che "avrai altri lavori a cui terrai di più e per i quali sarai primo/a autore/autrice". Chissà quante volte penserai questo:
"fmnq":

Fuggi dall'Italia, non tornare mai più e già che ci sei dai fuoco al paese con tutti i suoi abitanti, prima di partire.
[/ot]

Monade91
AGGIORNAMENTO: Ho chiarito con i prof, ciò che devo scrivere è solo un abstract, che comunque avrei dovuto aggiornare, non è un articolo. Sarebbe stato impossibile in quel caso, visti i tempi!
Mandandomi un esempio però, è confermato che sarò il terzo autore, nè il primo, nè il secondo. :lol:

Monade91
"anonymous_40e072":
[quote="giuliofis"][quote="Monade91"](scrivi il riassunto, prima della tua tesi)

A fisica a Pisa è obbligatorio scrivere un riassunto della tesi da consegnare prima della tesi stessa, così che tutti i commissari possano avere almeno un'idea delle centomila tesi che sentiranno discutere nello stesso giorno prima della discussione stessa.[/quote]

Stessa roba al Politecnico di Milano. Ma se da lei non lo è.....[/quote]

Si si fa, ed infatti avevo già pensato di usarlo come abstract tesi.Ma pensavo che un articolo non avesse la stessa dignità di un abstract tesi da dare alla commissione, ma che ci fosse più lavoro dietro.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.