Lavorare a gratis: cosa ne pensate?
Buon pomeriggio a tutti,
mi sono laureata alla Magistrale in Matematica a luglio di quest'anno, e ovviamente ora sono alla ricerca di un lavoro che mi possa piacere (e voi direte: eh, auguri!!). In questo momento sono in stage presso una nota multinazionale che fa consulenza informatica; non fa proprio per me, quello che faccio tutto il giorno è in pratica un lavoro di segreteria monotono ed estremamente noioso, che oltre a non centrare nulla con la matematica ho la sensazione che la possibilità di fare qualcosa di un po' più complesso non si presenterà per un bel po' tempo. Comunque la programmazione e l'informatica non fanno proprio per me; e questo è già di per sè un grosso problema, perchè così taglio fuori circa il 90% delle offerte lavorative a cui posso rispondere o che mi vengono proposte (confermate?).
Perciò ho deciso di aprirmi agli altri settori che rimangono: insegnamento, ricerca (nelle università e negli enti di ricerca), ricerca e sviluppo (nelle azienda), editoria (e qui scoppia la risata generale....
). Purtroppo in nessuno di questi settori è facile inserirsi oggi, a meno che non si abbia un dottorato (per cui ho fato domanda, ma non è andata bene).
Quindi la mia domanda è: e se lavorassi a gratis per rendere il mio curriculum un po' più accattivante? Per lavorare intendo: collaborare con qualcuno per degli articoli di ricerca, collaborare con case editrici anche solo per battere a Latex qualcosa, fare attività didattiche nelle scuole, ecc.
Altri mi hanno già sconsigliato vivamente di farlo, ma non avendo molte altre scelte volevo sapere che cosa ne pensavate.
mi sono laureata alla Magistrale in Matematica a luglio di quest'anno, e ovviamente ora sono alla ricerca di un lavoro che mi possa piacere (e voi direte: eh, auguri!!). In questo momento sono in stage presso una nota multinazionale che fa consulenza informatica; non fa proprio per me, quello che faccio tutto il giorno è in pratica un lavoro di segreteria monotono ed estremamente noioso, che oltre a non centrare nulla con la matematica ho la sensazione che la possibilità di fare qualcosa di un po' più complesso non si presenterà per un bel po' tempo. Comunque la programmazione e l'informatica non fanno proprio per me; e questo è già di per sè un grosso problema, perchè così taglio fuori circa il 90% delle offerte lavorative a cui posso rispondere o che mi vengono proposte (confermate?).
Perciò ho deciso di aprirmi agli altri settori che rimangono: insegnamento, ricerca (nelle università e negli enti di ricerca), ricerca e sviluppo (nelle azienda), editoria (e qui scoppia la risata generale....

Quindi la mia domanda è: e se lavorassi a gratis per rendere il mio curriculum un po' più accattivante? Per lavorare intendo: collaborare con qualcuno per degli articoli di ricerca, collaborare con case editrici anche solo per battere a Latex qualcosa, fare attività didattiche nelle scuole, ecc.
Altri mi hanno già sconsigliato vivamente di farlo, ma non avendo molte altre scelte volevo sapere che cosa ne pensavate.
Risposte
Se non hai passato il dottorato nella tua città non è detto che tu non lo possa fare altrove. Anzi, spesso è consigliato farlo. Con la tua conoscenza del francese potresti pensare anche a Francia, Belgio o la Svizzera. Puoi ovviamente anche pensare ad altre città italiane. Nessuno ti impedisce di provare anche in UK, Germania, olanda, Danimarca o anche gli USA.
Questo se vuoi fare ricerca. Il punto è però che lavorare gratuitamente non è lavorare, ma portare avanti un progetto personale o fare beneficenza. E se in alcuni ambiti (informatica e ambiti artistici) il portfolio può fare la differenza, il più delle volte conta ben poco.
Questo se vuoi fare ricerca. Il punto è però che lavorare gratuitamente non è lavorare, ma portare avanti un progetto personale o fare beneficenza. E se in alcuni ambiti (informatica e ambiti artistici) il portfolio può fare la differenza, il più delle volte conta ben poco.
"Pesca321":
devo farmene una ragione e arrendermi all'idea di dover fare la "segretaria" tutta la vita?
ma scherzi, non devi mollare!
Il mio intervento aveva un tono un po' pessimista perché voleva essere obiettivo (ma nello stesso tempo possibilista) riguardo alla situazione del settore a cui mi riferivo. Sarebbe più bello e più facile incoraggiare, ma sarebbe fuorviante. Ma avere una visione realistica della situazione del lavoro oggi e comportarsi di conseguenza non significa arrendersi!
"Pesca321":
Ok, vi dico cosa ne penso.
Ho creato questo nuovo argomento solo perché mi sento solo una tra i tanti che, dopo anni di studi faticosi, arrivata sul mondo del lavoro pensa: "tutto qui? niente di più complesso?".
Ho studiato matematica duramente per 5 anni, ho lavorato per pagarmi gli studi, ero la prima del mio corso (su un totale di 35 persone), ho scritto una tesi in ricerca con dei risultati nuovi sulle funzioni convesse nei gruppi di Carnot (scoprendo un mese più tardi che il mio prof di Analisi I che mi aveva bocciato all'esame aveva già pubblicato lo stesso risultato 2 anni prima); tutto questo laureandomi a luglio del 5° anno. E' vero, probabilmente non sono né la prima nè l'ultima ad essere in questa situazione su questo forum, ma la mia domanda è:
devo farmene una ragione e arrendermi all'idea di dover fare la "segretaria" tutta la vita?
oppure continuare a cercare attivamente qualcos'altro, anche a costo di essere pagata molto poco?
Vi prego, non ditemi che è la prima. E non accusatemi se sono disperata.
Laurea nei tempi giusti in matematica lavorando, prima del corso e non riesci a trovare un dottorato? ora non conosco il contesto però mi sembra strano, magari non hai insistito abbastanza considerando anche altre università (magari fuori dall'Italia).
Per il lavoro invece potresti anche valutare un master dove imparare qualcosa di più "concreto". In genere chi si laurea in materie scientifiche è ben visto, però non avendo delle competenze specifiche all'inizio soffre la concorrenza di chi all'università è già stato formato per un determinato lavoro.
Qui nessuno ti vuole accusare, e nemmeno io: non ti arrendere e continua ad andare avanti!
Ok, vi dico cosa ne penso.
Ho creato questo nuovo argomento solo perché mi sento solo una tra i tanti che, dopo anni di studi faticosi, arrivata sul mondo del lavoro pensa: "tutto qui? niente di più complesso?".
Ho studiato matematica duramente per 5 anni, ho lavorato per pagarmi gli studi, ero la prima del mio corso (su un totale di 35 persone), ho scritto una tesi in ricerca con dei risultati nuovi su un argomento di Analisi Matematica abbastanza nuovo (scoprendo un mese più tardi che il mio prof di Analisi I che mi aveva bocciato all'esame aveva già pubblicato lo stesso risultato 2 anni prima
); tutto questo laureandomi a luglio del 5° anno. E' vero, probabilmente non sono né la prima nè l'ultima ad essere in questa situazione su questo forum, ma la mia domanda è:
devo farmene una ragione e arrendermi all'idea di dover fare la "segretaria" tutta la vita?
oppure continuare a cercare attivamente qualcos'altro, anche a costo di essere pagata molto poco?
Vi prego, non ditemi che è la prima. E non accusatemi se sono disperata.
Ho creato questo nuovo argomento solo perché mi sento solo una tra i tanti che, dopo anni di studi faticosi, arrivata sul mondo del lavoro pensa: "tutto qui? niente di più complesso?".
Ho studiato matematica duramente per 5 anni, ho lavorato per pagarmi gli studi, ero la prima del mio corso (su un totale di 35 persone), ho scritto una tesi in ricerca con dei risultati nuovi su un argomento di Analisi Matematica abbastanza nuovo (scoprendo un mese più tardi che il mio prof di Analisi I che mi aveva bocciato all'esame aveva già pubblicato lo stesso risultato 2 anni prima

devo farmene una ragione e arrendermi all'idea di dover fare la "segretaria" tutta la vita?
oppure continuare a cercare attivamente qualcos'altro, anche a costo di essere pagata molto poco?
Vi prego, non ditemi che è la prima. E non accusatemi se sono disperata.

Un intervento decisamente forte!
"vict85":
Se vuoi però entrare nel settore come redattore allora potrebbe essere utile conoscere programmi come indesign e Quarkxpress.
Quelli, però, li usano gli impaginatori. Potrebbe capitare di usarli, ma non è detto, quindi non vale la pena mettersi a studiarli.
Forse potrebbe cercare qualcosa sulla realizzazione di materiali interattivi per la matematica (es. come creare tuturial dinamici (oltre che con geogebra, intendo)) che possono essere inglobati in ebook interattivi. E' uno spunto, nello specifico non saprei.
"Pesca321":
Riesco a imparare l'html da sola, magari con un buon libro
E' una cosa semplicissima, e non è nemmeno un vero e proprio linguaggio di programmazione ma un sistema di marcatura: per un'infarinatura ci vorrà giusto qualche giorno. Ma in realtà non volevo propriamente consigliarti di metterti "testa a cuocere" su conoscenze specifiche che non sai se effettivamente ti serviranno. Questo perché non c'è una formazione standard: può servirti tutto (photoshop, html, javascript, piattaforme e-learning ecc.) o niente (andiamo bene

In realtà, credo che la tua formazione sarebbe più che sufficiente per entrare nel mondo dell'editoria, retribuita e tutto quanto. E l'html, o quello che ti serve, lo impareresti in un batter d'occhi, dopo una laurea in matematica. Solo che attualmente le cose purtroppo vanno così, che per avere un posto di lavoro bisogna fare mille percorsi di formazione non sempre necessari, e quindi sto cercando di inquadrare quale possa essere quello più adatto per l'editoria (ma non è facile). Stavo cercando di definire quali potrebbero essere le conoscenze apprezzate da un potenziale editore, oltre a quelle universitarie. O meglio, quale potrebbe essere una strategia per dimostrare che sei realmente interessata all'editoria e che il tuo c.v. non è "generico": da qui l'"infarinatura tecnica"...
Html e C non hanno quasi nulla in comune. La componente dinamica dell'html viene fornita da altri linguaggi (php, javascript & co.). Html è più simile a latex e non è troppo difficile. Esistono moltissimi corsi online anche gratuiti per impararlo. Usare bene i linguaggi collegati è più complesso.
Se vuoi però entrare nel settore come redattore allora potrebbe essere utile conoscere programmi come indesign e Quarkxpress. Che sono poi i programmi con cui in genere si editano i libri (le ultime versioni permettono di creare sia le versioni digitali che quelle stampate). Anche se non sono proprio a basso costo e per impararli dovresti di fatto fare un corso specifico. Esiste una versione opensource (Scribus) ma che io sappia non è esattamente allo stesso livello.
Io però parlo più che altro come persona interessata alla componente artistica della tipografia e non come addetto ai lavori.
Se vuoi però entrare nel settore come redattore allora potrebbe essere utile conoscere programmi come indesign e Quarkxpress. Che sono poi i programmi con cui in genere si editano i libri (le ultime versioni permettono di creare sia le versioni digitali che quelle stampate). Anche se non sono proprio a basso costo e per impararli dovresti di fatto fare un corso specifico. Esiste una versione opensource (Scribus) ma che io sappia non è esattamente allo stesso livello.
Io però parlo più che altro come persona interessata alla componente artistica della tipografia e non come addetto ai lavori.
Grazie mille @melia, non avevo mai pensato all'insegnamento in lingua! In effetti io ho una certificazione di livello C2 di francese e B1 d'inglese; perció seguendo un corso serio d'inglese per rafforzare la lingua potrebbe essere una possibilità! Ma a chi rivolgersi? Alle singole scuole, ai sindacati scolastici, al Miur?
Per Jitter: avevo già pensato a propormi alle case editrici come "redattore informatico"; ma le mie conoscenze in fatto di e-learning, piattaforme ecc. è piuttosto debole. Come faccio a formarmi su questi aspetti? Riesco a imparare l'html da sola, magari con un buon libro (so già programmare in C) o è meglio di no?
Grazie a tutti e buona serata!!
Per Jitter: avevo già pensato a propormi alle case editrici come "redattore informatico"; ma le mie conoscenze in fatto di e-learning, piattaforme ecc. è piuttosto debole. Come faccio a formarmi su questi aspetti? Riesco a imparare l'html da sola, magari con un buon libro (so già programmare in C) o è meglio di no?
Grazie a tutti e buona serata!!
Con le lingue come sei messa? Se il tuo inglese è almeno a livello B2 e vuoi vedere se insegnare ti piace, prima di imbarcarti nell'iter dell'insegnamento, potresti provare con le clil (insegnamento di una materia non umanistica in lingua straniera). Il Ministero avrebbe reso obbligatorio l'insegnamento di alcuni moduli in lingua straniera nelle classi quinte dei licei e nel triennio del liceo linguistico, ma non ha i soldi per formare gli insegnanti, quindi ogni scuola si arrangia come può attraverso dei progetti, utilizzando anche personale esterno. Il tutto non sarebbe a gratis, ma avrebbe un pagamento forfettario.
Ciao, ti rispondo per quel che riguarda l'editoria. Mentre le opportunità in area umanistica sono pochissime e quasi sempre poco appetibili, in quella scientifica credo siano leggermente migliori (di quanto migliori non lo so, ma per sentito dire credo che i redattori matematici siano un po' più cercati).
Quello che ti sconsiglio è di puntare sulla correzione bozze, perché è un'attività (noiosa) per la quale le case editrici si rivolgono in genere a collaboratori esterni sottopagati. Se correggi bozze gratis, non avrai in cambio che altre bozze (gratis) da correggere. Purtroppo spesso pensiamo che fare un lavoro gratuitamente "faccia curriculum", ma non è così: abbiamo regalato il nostro tempo e basta.
Tieni conto che l'editoria si sta rinnovando verso il multimediale (per la matematica: esercizi interattivi ecc.) quindi, se fossi in te, cercherei di farmi una formazione "tecnica" in quel senso (su ebook, multimedia e linguaggio html). Se sei interessata all'editoria, non vedo la cosa così improbabile, ma senza illusioni (perché l'editoria è messa malissimo) e senza puntare tutto su quello. E soprattutto a patto di imboccare la giusta via d'accesso (ci vuole anche un po' di fortuna!), formandoti su quello di cui ha bisogno l'editoria oggi e non imparando gli "antichi mestieri" del libro.
Quello che ti sconsiglio è di puntare sulla correzione bozze, perché è un'attività (noiosa) per la quale le case editrici si rivolgono in genere a collaboratori esterni sottopagati. Se correggi bozze gratis, non avrai in cambio che altre bozze (gratis) da correggere. Purtroppo spesso pensiamo che fare un lavoro gratuitamente "faccia curriculum", ma non è così: abbiamo regalato il nostro tempo e basta.

Tieni conto che l'editoria si sta rinnovando verso il multimediale (per la matematica: esercizi interattivi ecc.) quindi, se fossi in te, cercherei di farmi una formazione "tecnica" in quel senso (su ebook, multimedia e linguaggio html). Se sei interessata all'editoria, non vedo la cosa così improbabile, ma senza illusioni (perché l'editoria è messa malissimo) e senza puntare tutto su quello. E soprattutto a patto di imboccare la giusta via d'accesso (ci vuole anche un po' di fortuna!), formandoti su quello di cui ha bisogno l'editoria oggi e non imparando gli "antichi mestieri" del libro.
Puoi benissimo collaborare con altri, ma non lasciare i lavori in cui sei pagata ma che ti piacciono di meno. Sinceramente comunque non penso che, in quegli ambiti, il lavoro gratuito ti migliori il curriculum a sufficienza. Non puoi sostituire un dottorato con un paio di collaborazioni ad articoli di ricerca. Sull'editoria non so. Per la scuola l'iter è relativamente preciso (anche se cambia spesso). Quindi o ci provi oppure non ci provi. Cercare una via di mezzo secondo me non ha senso.