La matematica è ovunque

m94co
non ci rendiamo caonto che la metematica la applichiamo dappertutto, e che senza alcune leggi scientifiche o matematiche, noi non potremmo fare molte cose che ormai per noi sono abitudini, quando guardiamo la tv satellitare o digitale, il micronde, ci spostiamo in automobile o in aereo, perfino quando scendiamo per una discesa, o saliamo per una salita, applichiamo la fisica anche quando spostiamo i mobili, w ci possono essere ancora molti esempi.
so che queste cose possono essere scontate o banali, ma conosco molta gente che non capisce tutto ciò.

datemi la vostra opinione

Risposte
GPaolo1
Mi hai tolto le parole di bocca.

nefherret
"ViciousGoblin":
[quote="GPaolo"]Mi ricorda la frase di Hilbert a proposito di Cantor: "Cantor ci ha dato un paradiso da cui nessun dio potrà scacciarci."

Non ho capito a cosa ti riferisci : cosa ti rimanda a quella frase: il fatto che la matematica e' ovunque o che la matematica e' in noi ? Perche' la seconda alternativa (per quanto da me condivisa)
non mi pare per nulla paradisiaca.[/quote]

o inferno... dipende dai punti di vista :lol: dai scherzo! bella citazione!

si in effetti non è paradisiaca o meglio non saprei, ne viene fuori che la matematica è l'unico mezzo, l'unica cosa che abbiamo. ma non ha la pretesa di essere universale, almeno non per ogni creatura (cio non è dimostrabile, se lo fosse sarebbe bellissimo). quindi è limitata a noi, o meglio in noi. E' l'unica "certezza" che abbiamo ma è poco. ma pur sempre una certezza filosofica.

ViciousGoblin
"GPaolo":
Mi ricorda la frase di Hilbert a proposito di Cantor: "Cantor ci ha dato un paradiso da cui nessun dio potrà scacciarci."

Non ho capito a cosa ti riferisci : cosa ti rimanda a quella frase: il fatto che la matematica e' ovunque o che la matematica e' in noi ? Perche' la seconda alternativa (per quanto da me condivisa)
non mi pare per nulla paradisiaca.

GPaolo1
Mi ricorda la frase di Hilbert a proposito di Cantor: "Cantor ci ha dato un paradiso da cui nessun dio potrà scacciarci."

nefherret
esatamente! noi esseri umani abbiamo creato la fisica e la matematica, è una specie di specchio della nostra razionalità. un metodo per interpretare la realtà che ci circonda. è un postulato della fisica che esista un mondo all'infuori di noi. a mio avviso è nata prima la fisica, poichè è una scienza strettamente empirica, insomma perche il primo essere umano ha inventato l'addizzione? sicuramente per interpretare i problemi che gli si ponevano davanti, insomma prima uno pensa a soppravvivere non a congetture matematiche. però si introduce la matematica come metodo per interpretare. la usiamo in qualsiasi cosa. solo magari non ce ne rendiamo conto.

tuttavia rimane una cosa creata da noi, che imponiamo al mondo, la usiamo in qualsiasi esperienza quotidiana. ma siamo noi che la usiamo per capirci qualcosa. insomma per quanto ne so il mondo esterno potrebbe anche essere completamente diverso, forse se cambiassimo metodo la vedremo in maniera diversa.

ViciousGoblin
"Zkeggia":
La matematica non è ovunque, la matematica, così come la fisica, è in noi


Io sottoscrivo questa affermazione.

Zkeggia
La matematica non è ovunque, la matematica, così come la fisica, è in noi che tramite queste discipline ci "illudiamo" di parametrizzare il reale, ma in realtà non c'è niente di più che una nostra idea dietro tutto questo. Io posso ritrovare delle armonie matematiche nelle cose, ma le cose in se non le hanno, siamo noi che le vediamo. Dobbiamo stare attenti a non confondere il reale con l'immagine di esso. Io parto dal presupposto che la nostra conoscenza derivi dai sensi:
la matematica che cos'è e da cos'è nata se non dalla volontà dell'uomo di sopprimere o almeno cercare di chiudere quanto più e possibile nei limiti ciò che in realtà
non può neppure comprendere? Possiamo costruire una teoria che spieghi e preveda, tramite la matematica, l'andamento delle cose, ma di fatto i fenomeni non dipendono dalla teoria, semmai il contrario. L'approssimazione matematica e fisica del reale è un metodo per prevedere l'andamento del mondo. Basti pensare ad Aristotele che diceva:
"Il sasso lasciato cadere va verso la terra perché è fatto dello stesso elemento della terra, e quindi tende a riunirsi ad essa". Questa teoria spiegherebbe perfettamente perché le cose che cadono dall'alto vadano a terra, eppure non è reale. Dico questo: che la fisica o la matematica non siano più reali delle teorie (Che oggi ci sembrano ridicole) di Aristotele. Sono lo strumento con cui noi entriamo in contatto con il mondo. Al più posso convenire che ci sia un certo grado di meccanicità nella natura, e che la miglior cosa che abbiamo potuto fare per comprenderlo è stato creare la matematica e la fisica. Il fegato, l'albero bronchiale, il mondo, ci ricordano una forma matematica (che poi è nata dall'osservazione del mondo stesso, quindi è naturale che ce la ricordi), ma non significa che il mondo è fatto di matematica, semmai il contrario, ovvero che la matematica contiene le forme del mondo.

Detto questo, io preferisco ritenere che se la realtà non si accorda la teoria, prima di cambiare teoria cambiamo realtà!

luca.bertolaccini
la matematica è ovunque. Anche Leonardo, quello nato a Vinci per intendersi..., volle esprimere l'armonicità del corpo umano inscrivendolo dentro un quadrato ed un cerchio.
ma guardiamo dentro di noi...
1. le vie biliari nel fegato si distribuiscono con criteri che ricordano la geometria frattale.
2. l'albero bronchiale ha un andamento frattale
3. arterie e vene bronchiali sono distribuite con criteri di geometria frattale...
quindi noi siamo fatti di matematica...
scusate le parole in libertà

GPaolo1
Quando devo spostare un mobile in casa normalmente allago la stanza e piazzo una vela sul mobile. In tal modo per la legge di Archimede e con un buon ventilatore sposto il mobile dove mi pare senza alcuno sforzo.

mariodic
Nel leggere i vari post di questa discussione mi sono fatta la convinzione che l'intera problematica, e, quindi, questa stessa discussione, sia sorta dalla non ben risaltata domanda: "è nata prima la fisica e poi la matematica oppure le due cose sono nate assieme?". Per rispondere a questa domanda devo innanzi tutto far notare che la domanda da per scontato il fatto che la matematica non è nata "prima" della fisica, ritengo -spero- che la cosa appaia del tutto ovvia; un'altra cosa necessaria per una risposta non equivoca è il chiarire cosa qui debbasi intendere per "fisica". Oggi con questo termine intendiamo l'approccio professionale per investigare metodicamente i fatti "fisici", cioè, l'attività professionale mirante ad accrescere la conoscenza delle cose della natura e metterla a disposizione di tutti. Orbene questa professione si è dotata dei sistemi logici (tra cui la matematica) e sistemi tecnologici. Spingere un mobile, come nel simpatico esempio si un precedente post, non è "fare fisica" in senso professionale, tuttavia è far uso (anche inconsapevolmente) sia di conoscenze fisiche spontaneamente acquisite da sempre (anche in forma non cosciente), cioè, sin dalla nascita della vita nel mondo, sia, eventualmente, dalle conoscenze fornite da fonti così dette "scientifiche". La "fisica" professionale, infetti, fa proprio questo: studiare metodi e mezzi che migliorino le capacità anche, si può ben dirlo, di spostare mobili.
Per venire ad una risposta alla domanda posta in questo post, credo di poter sostenere che la matematica, in quanto raffinato strumento logico di investigazione, sia sorta in un momento storico in cui il processo naturale di accrescimento della conoscenza da parte dell'uomo, ha richiesto la specializzazione e la professionalizzazione logoco-matematica per una più incisiva ricerca di efficienza in tante, se non proprio tutte, attività umane. Fra i documenti più antichi, che mostrano il ricorso alla matematica a questo fine, possiamo annoverare senz'altro le famose "tavolette" di argilla usate per la contabilità commerciale trovate nella valle del Tigri e dell'Eufrate.

bryce1
Beh, se posso vorrei riportare la mia esperienza. Lavorando con vassoi, bicchieri e piatti (in pizzeria)... mi sono ritrovato a pensare a come mettere meglio la mano sotto il vassoio per portare meglio il peso: sotto il suo punto di baricentro geometrico.
Sempre col vassoio da ristorante ci possono essere altre cose legate alla fisica (l'equilibrio) che indicano come è meglio svuotare un vassoio con tanti bicchieri dentro. Bisogna avere la mano sotto al centro del vassoio (lungo la verticale del baricentro) e poi togliere i bicchieri uno a uno partendo dai bordi, magari in maniera simmetrica (a coppie) per non destabilizzare troppo il baricentro. In questo modo l'ultimo bicchiere da togliere sarà quello al centro.

Giuro che queste cose me le sono studiate "fisicamente" mentre lavoravo in pizzeria! Ovviamente... a furia di bicchieri rotti e vassoi caduti uno può imparare da sé la posizione migliore. Diciamo che arrivarci prima "fisicamente" è meglio.

Megan00b
Circa la questione del mobile da spostare vi frego tutti: chiamo qualcuno e lo faccio spostare a lui.

"La matematica ci circonda o siamo noi che la mettiamo ovunque?" Non è una delle tante varianti di "L'universo esiste per fatti suoi o siamo noi che lo osserviamo?" oppure "La banana esisterebbe anche se non esistesse la parola banana?"?

m94co
"Andrearufus":
non è ovunque..l'abbiamo messa noi ovunque..visto che cerchiamo di calcolare qualsiasi cosa..


volevo rispondere a questa esclamazione di Andrearufus, quando dici "cerchiamo di calcolare qualsiasi cosa"intendi che sbagliamo o che facciamo bene?
spiegati!

Cekkoangiolieri
Forse parlerò di questioni poco chiare...

Vorrei farvi notare come all'interno del mondo atomico esista una matematica discreta, basata sui quanti , numeri naturali...
Il concetto del numero Reale appartiene ad una realtà che valica il confine atomico....
Senza numeri reali l'uomo non riuscirebbe a fare astrazioni, immaginazioni, osservazioni dirette: quindi penso che la matematica sia un modo per descrivere il funzionamento di un sistema e riprodurlo, ma ci permette di poter fare astrazioni e condurre l'uomo ad una evoluzione.
Le leggi fisiche vanno avanti da se...e senza la consapevolezza del numero...., la matematica è il filtro tra OSSERVATORE E SISTEMA OSSERVATO.
Ecco il mio parere.

oruam1
"Gugo82":

La Matematica non è ovunque; è solo nella testa (e sui fogli, sulle lavagne, nei libri, etc ...) di chi la fa.



Questo è ovvio. Il fatto è che la facciamo tutti, ogni giorno, in modi diversi beninteso, dal conto delle pecore coi sassi loro accoppiati ai tuoi studi di analisi. La frase avrebbe pregnanza se incontrassimo qualcuno totalmente incapace in ogni branca della matematica, neppure capace di uno, due... molti.

Federiclet
Spiace vedere delle opinioni gentilmente trachantes sulla complessità delle cose che esistono.
Il riduzionismo é comodità di pochi eletti.

fede

Ivan13
"Gugo82":

La Matematica non è ovunque; è solo nella testa (e sui fogli, sulle lavagne, nei libri, etc ...) di chi la fa.

Anch'io sono di questa idea. Meravigliosa creatura umana la matematica, meravigliosa (per eleganza, rigore, utilità,...) e pur sempre umana.

Federiclet
E' da millenni che l'uomo 'cerca di mettere la matematica ovunque'. C'è stato un periodo in cui le haanche attribuito un valore religioso in ragione del suo potere predittivo degli eventi cosmici, come le eclissi, di quelli terrestri come le inondazioni peridiche del Nilo, in relazione alla parola di Dio come nella spiritualità cabalistica ebraica. Questo per dire che qualcosa di vero c'è affermando che la matematica sia ovunque. Bisogna infatti interrogarsi sull'origine di quegli schematismi logico-matematici che trovano riscontro sul piano di realtà, se non addirittura aiutino a scoprire nuovi piani di realtà, magari prima non considerati per ragioni di scala o infinitamente piccola, o infinitamente grande. Penso ad esempio alla costante (non costante) di Hubble, di come questa costruzione numerica per sé possa dire la natura dell'universo, in quale direzione il processo che lo sottende si vada sviluppando. O alle particelle subatomiche individuate prima del loro invenimento fisico, attraverso l'elaborazione della teoria delle variabili nascoste in cosmologia e meccanica quantistica. Credo che queste ed altre cose dovrebbero almeno concedere se non tutto un 'qualcosa é matematico'. Un qualcosa di tutto rilevo.

ciao

fede

Andrearufus
non è ovunque..l'abbiamo messa noi ovunque..visto che cerchiamo di calcolare qualsiasi cosa..

gugo82
"m94co":
non ci rendiamo caonto che la metematica la applichiamo dappertutto, e che senza alcune leggi scientifiche o matematiche, noi non potremmo fare molte cose che ormai per noi sono abitudini, quando guardiamo la tv satellitare o digitale, il micronde, ci spostiamo in automobile o in aereo, perfino quando scendiamo per una discesa, o saliamo per una salita, applichiamo la fisica anche quando spostiamo i mobili, w ci possono essere ancora molti esempi.
so che queste cose possono essere scontate o banali, ma conosco molta gente che non capisce tutto ciò.

datemi la vostra opinione

La Matematica non è ovunque; è solo nella testa (e sui fogli, sulle lavagne, nei libri, etc ...) di chi la fa.

Quello che ti circonda non è Matematica più di quanto non sia una banana; ciò che ti circonda è pura e semplice Ingegneria.


Scusa la domanda: ma sei del 1994?

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.