Italia nelle mani delle banche?
Carissimi ragazzi, si sente tanto parlare in questi giorni di un'Italia nelle mani dei banchieri e dei principali possessori del capitale. Voi cosa ne pensate a riguardo? Non si tenta di guardare troppo spesso l'occulto, anche laddove non se ne registri il bisogno?
Risposte
Concordo con gran parte delle vostre argomentazioni a riguardo. Spero che questo governo di tecnocrati, permetta di migliorare la situazione in materia di bilancio di stato ed in materia di "giustizia sociale". Non voglio fare il demagogo, ma serve una più equa ripartizione di ricchezze e servizi, nonché delle tasse stesse, secondo sistemi che tengano conto del patrimonio (mobile ed immobile) di un soggetto.
Sergio
hai messo molto materiale nel tuo post, non facile da commentare in breve, che in buona parte condivido.
Per ora mi limito ad una sola considerazione: mi sembra abbastanza evidente che Berlusconi sia stato buttato fuori a suon di spread, laddove tutti gli altri tentativi, per lo più interni, erano falliti. Ma come ho avuto modo di dire in un post precedente, è immaginabile che chi ha messo nelle mani di un gruppo di folli qualcosa come 1000 miliardi di propri euro possa sentire il bisogno di una migliore tutela, soprattutto quando comincia a sentire puzza di bruciato (dicasi rischio di insolvenza). Sul fatto che questi interessi possano giustificare o meno interferenze su un paese sovrano si possono fare tante considerazioni, che qui non faccio. Ma sempre riprendendo una mia precedente considerazione, dico che se queste interferenze possono servire a garantire una gestione più oculata anche degli altri 1000 miliardi di euro di risparmi degli italiani, allora l'irritazione che istintivamente mi ingenerano le interferenze esterne si attenua un bel po'.
hai messo molto materiale nel tuo post, non facile da commentare in breve, che in buona parte condivido.
Per ora mi limito ad una sola considerazione: mi sembra abbastanza evidente che Berlusconi sia stato buttato fuori a suon di spread, laddove tutti gli altri tentativi, per lo più interni, erano falliti. Ma come ho avuto modo di dire in un post precedente, è immaginabile che chi ha messo nelle mani di un gruppo di folli qualcosa come 1000 miliardi di propri euro possa sentire il bisogno di una migliore tutela, soprattutto quando comincia a sentire puzza di bruciato (dicasi rischio di insolvenza). Sul fatto che questi interessi possano giustificare o meno interferenze su un paese sovrano si possono fare tante considerazioni, che qui non faccio. Ma sempre riprendendo una mia precedente considerazione, dico che se queste interferenze possono servire a garantire una gestione più oculata anche degli altri 1000 miliardi di euro di risparmi degli italiani, allora l'irritazione che istintivamente mi ingenerano le interferenze esterne si attenua un bel po'.
si, si fa molta retorica su banche e banchieri, e la maggior parte delle persone ripete quanto sente.
Se la gente s'andasse a guardare il bilancio di una banca qualunque, scoprirebbe nello stato patrimoniale quanto capitale proveniente dalla raccolta (i depositi della gente) viene gestito dalla banca. Capirebbe subito quanto è importante il lavoro di tutela che la banca fa di questo patrimonio. E questo lavoro non è per niente occulto. E' un dovere della banca.
L'occulto è tale solo agli occhi di chi non sa vedere o di chi dà corpo alle sue fantasiose paure.
Sono tempi in cui il nuovo demone è la speculazione. Tutti ne parlano e nessuno riesce a fare un nome almeno di un soggetto che a tale attività dà consistenza.
Il sistema bancario italiano ha un passivo consolidato di circa 3 miliardi di euro (una volta e mezza il debito pubblico). (fonte bollettino statistico della Banca d'Italia: http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _59_11.pdf). Prima di parlar male delle banche si farebbe bene a chiedersi se saremmo tranquilli pensando che tale capitale sia gestito come lo è il debito pubblico.
Se la gente s'andasse a guardare il bilancio di una banca qualunque, scoprirebbe nello stato patrimoniale quanto capitale proveniente dalla raccolta (i depositi della gente) viene gestito dalla banca. Capirebbe subito quanto è importante il lavoro di tutela che la banca fa di questo patrimonio. E questo lavoro non è per niente occulto. E' un dovere della banca.
L'occulto è tale solo agli occhi di chi non sa vedere o di chi dà corpo alle sue fantasiose paure.
Sono tempi in cui il nuovo demone è la speculazione. Tutti ne parlano e nessuno riesce a fare un nome almeno di un soggetto che a tale attività dà consistenza.
Il sistema bancario italiano ha un passivo consolidato di circa 3 miliardi di euro (una volta e mezza il debito pubblico). (fonte bollettino statistico della Banca d'Italia: http://www.bancaditalia.it/statistiche/ ... _59_11.pdf). Prima di parlar male delle banche si farebbe bene a chiedersi se saremmo tranquilli pensando che tale capitale sia gestito come lo è il debito pubblico.