Interpretazione della probabilità di eventi futuri

gygabyte017
Ciao a tutti, è un po' che ho un dilemma riguardo la considerazione seguente.

Molto spesso si dicono affermazioni del tipo "questo evento ha una probabilità $p$." Ora, a prescindere dal fatto che $p$ sia il calcolato correttamente o meno, che sia calcolato "probabilisticamente" (tipo dadi, lotterie, carte, ecc) oppure "statisticamente" (tipo regressione, ecc), in che modo "questo evento ha una probabilità $p$." dovrebbe influenzare la mia decisione sull'evento futuro?
Chiaramente se $p \in {0,1}$ la risposta è ovvia visto che mi viene detto che l'evento si verifica mai/sempre.

Ma cosa posso dire altrimenti? Ad esempio: un medico mi informa che "la probabilità di riuscita dell'intervento è del 90%"; lo faccio o non lo faccio? Commenterei "beh la probabilità è alta, lo faccio!". Tuttavia, riflettendo, quel 90% non mi dice altro che prendendo un numero sufficientemente grande di persone che hanno tentato l'intervento, a circa il 90% è andato bene. Ma non mi dice assolutamente nulla su cosa sia successo alle singole persone. Pertanto (supponendo che gli interventi sono indipendenti) mi verrebbe da pensare che quel 90% non mi dice assolutamente nulla su come andrà l'intervento alla prossima persona, e sia che andrà bene sia che andrà male il modello rimarrà sempre corretto dato che per $n$ grande il singolo contributo è infinitesimo. In altre parole, quella percentuale mi dice cosa succede in media, e non mi dice nulla su cosa succederà al prossimo evento.
Estremizzando, tutti se hanno l'influenza si prendono una pasticca, perché tanto "la probabilità di morte sarà 1/1 miliardo", tuttavia questo non garantisce in alcun modo che la prossima pasticca non sia proprio quella mortale, così come è successo a quella persona sul miliardo.

La mia domanda è: parlando di "grandi numeri", il significato della probabilità di un evento è chiaro; ma parlando di "singolo" (che è poi quello che interessa alle singole persone), in quale modo la conoscenza della probabilità dovrebbe influenzarne la decisione?
(Ci sono articoli che discutono queste considerazioni?)

Saluti :D

Risposte
gygabyte017
Grazie mille! E' esattamente quello che stavo cercando :-D

Fioravante Patrone1
Articoli? E' la "teoria delle decisioni". In particolare, in condizioni di rischio o incertezza.

giusto per cominciare dall'abc...
http://www.fioravante.patrone.name/mat/ ... atrone.pdf

altre note:
http://www.fioravante.patrone.name/mat/ ... ischio.pdf

un quadretto riassuntivo:
http://www.fioravante.patrone.name/mat/ ... le_ALL.pdf

Qualche libro (in ordine crescente di sofisticazione matematica):
[size=85]French, Simon: Decision Theory, Ellis Horwood, New York, 1993.
Interessante e molto ben leggibile per sapere qualcosa sulla teoria delle decisioni, sia nel caso del decisore singolo che in altri contesti.

Kreps, David Mark: Notes on the Theory of Choice, Underground Classics in Economics, Westview Press, Boulder (CO), USA, 1988
Molto bello. Rispetto a Fishburn, oltre ad essere meno formale, contiene anche delle discussioni interessanti e stimolanti.

Fishburn, Peter C.: Utility Theory for Decision Making, Krieger, Huntington (NY), 1979.
Un'ottima esposizione, fatta da un grande esperto. Rispetto a Kreps (1988), ha un taglio piu' formale.
[/size]
indicazioni bibliografiche copiate da:
http://www.fioravante.patrone.name/mat/ ... ro_TdG.htm

Intermat
Parlando del tuo esempio infatti i dati riportati sono dati complessivi. I medici però conoscono le tue patologie e la tua situazione clinica quindi potrebbero tranquillamente ricalcolare il valore di $p$ utilizzando un campione particolare (ad es. uomo. 24-30 anni, nessuna patologia particolare etc...). Ovviamente noto questo rimane ugualmente una incertezza (che poi è anche il senso della probabilità), nessuno potrà garantirti niente tranne nel caso in cui $p=1$. E anche in questo caso un minimo di incertezza ci potrebbe essere perché un evento molto raro potrebbe comunque capitare non essendo mai capitato prima (questo è vero se hai calcolato $p$ da dati statistici, invece è logico che in un dato $7$ non potrà mai uscire e quindi $p=0$) ti da una certezza).

axpgn
"gygabyte017":
... in quale modo la conoscenza della probabilità dovrebbe influenzarne la decisione? ...

Nel modo che hai detto ovvero che non hai nessuna garanzia che ti vada bene ... :D
Però, generalmente, non funziona così, nel senso che confronti alternative: se faccio l'operazione nel $90%$ dei casi va bene (ma nel $10%$ va male), se non lo faccio nel $90%$ dei casi muoio (mentre nel $10%$ no) ... spero di aver reso l'idea ...

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