Insegnamento senza passione

giadetta
Secondo voi si può imparare una materia come la Matematica con un professore che fa lezione solo per scrivere qualcosa sul registro e che considera la classe come un insieme di cretini e di inetti allo studio? Il fallimento di una intera classe (composta sia da amanti che da nemici della Matematica) può essere considerato come causa della mancata considerazione del prof. verso i suoi alunni e passione nell'insegnare a questi alunni?
Ciao

Risposte
klarence1
si scusami mi sono espresso male volevo dire esattamente ciò che hai detto tu....

Maxos2
attenzione

la responsabilità non è reciproca, la responsabilità è solo doppia

nel senso che hai spiegato tu, cioè, il professore ne ha alcune e gli studenti ne hanno altre

dire che è reciproca è un modo subdolo di insinuare che se uno viene meno alle proprie allora l'altro è moralmente legittimato (per citare il cavaliere) a fare altrettanto

un po' come dicono i leghisti e i neofascisti riguardo ai paesi di religione islamica

klarence1
"Maxos":
uffa!

ma perché bisogna sempre spiegare la differenza tra causa e responsabilità?

Se uno ha la responsabilità di qualcosa, deve risponderne anche se non è lui ad aver causato la situazione negativa.


la responsabilità è reciproca: i ragazzi devono cercare di apprendere qualcosa, e il compito del professore è cercare di far apprendere...
se i ragazzi hanno la responsabilità di non averci capito un ****, dal canto suo il professore ha la responsabilità di non aver fatto avvicinare i ragazzi alla materia.

klarence1
in un classe di ventisei persone.... o i ragazzi sono tutti e 26 completamente strafottenti per la matematica... o quella classe è composta da 26 diversamente abili (senza offesa per questi ultimi) oppure il professore non è mai stato capace si suscitare in 3 anni interesse in nemmeno 1 (e dico 1) ragazzo...

Maxos2
uffa!

ma perché bisogna sempre spiegare la differenza tra causa e responsabilità?

Se uno ha la responsabilità di qualcosa, deve risponderne anche se non è lui ad aver causato la situazione negativa.

giadetta
che ci trattano da diversamente abili l'ho detto all'inizio, cmq che vuoi che ti dica? sai, per dirla di nuovo con guccini, "a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quella età", me ne rendo conto e non riesco a evitare di esserlo... e grazie per il tuo interessamento ai miei esami: i non-complimenti per me sono sempre ben accetti

Sk_Anonymous
Auguro a Giadetta di svolgere per benino,ai prossimi esami di maturita',non
solo la prova di matematica ma soprattutto quella d'italiano, sulla quale
ultima ,tuttavia ,avanzerei qualche dubbio vista la sua prosa non proprio
...dannunziana.
Che anche il suo prof di lingua e lettere italiane sia,come il collega di mat,un
disamorato,sprovveduto nonche' sfigato ? Deve esserci una epidemia in quella simpatica classetta.
Ventisei (26) piccoli (quasi ventenni) angioletti da condurre mano nella mano per
gli impervi sentieri della matematica ...
Come fossero dei ..diversamente abili!!!
karl

giadetta
Grazie per le risposte. Per chi mi accusa di ipocrisia vorrei dire che non è così, perché io mi sento abbastanza colpevole di un mio presunto fallimento. Ma penso che forse forse se per tutta la mia classe, fatta di 26 ragazzi e non di 10, non c’è speranza di riuscire questo compito di matematica agli esami (perché diciamo che questo è il fallimento di cui parlavo) un po’ di sbagli l’avranno fatti anche i professori. Non voglio dire che il mio prof. è incompetente o che non sa spiegare o che l’insegnamento non è fatto per lui, anzi. Il fatto è che solo nella mia classe è stato sempre svogliato nell’insegnamento. Ed ora che ci sono gli esami e che il commissario di mate è esterno tutti i nodi vengono al pettine. Ci stanno rimproverando di tutto, a se stessi si rimproverano solo di non aver mai bocciato. Si, noi a 15 anni eravamo metà “devo giocare a pallone”, a 16 metà “voglio il mio ragazzo”, a 17 metà “campagna elettorale”, a 18 chissà ché … ma forse nelle altre metà qualcosina, con la buona volontà, poteva pure entrarci. Scusatemi se mi sto distaccando dal tema centrale, ora ci ritorno. Allora io mi sono allontanata dalla materia, perché non lo so. Perché anche i miei compagni hanno avuto simile atteggiamento non lo so nemmeno. Provo a ipotizzare che a 15, 16, 17 anni si è bisognosi di ricevere fiducia. Perché non bisogna far diventare i pregiudizi (la mia classe è stata timbrata fin dal I la peggiore) sacre verità ma bisogna sapere dimostrare che i pregiudizi si sbagliano quasi sempre, almeno tentarci. Ed ora ci portiamo questi vent’anni così, come si porta un maglione sformato su un paio di jeans.

Ciao

V1
Ha ragione Giadetta in toto. Io non sono un insegnante ma vi posto una riflessione di qualcuno che è un "attimo" più competente.

La differenza fra noi e gli allievi affidati alle nostre cure sta solo in ciò, che noi abbiamo percorso un più lungo tratto della parabola della vita. Se gli allievi non capiscono, il torto è dell'insegnante che non sa spiegare. Né vale addossare la responsabilità alle scuole inferiori. Dobbiamo prendere gli allievi come sono, e richiamare ciò che essi hanno dimenticato, o studiato sotto altra nomenclatura. Se l'insegnante tormenta i suoi alunni, e invece di cattivarsi il loro amore, eccita odio contro sé e la scienza che insegna, non solo il suo insegnamento sarà negativo, ma il dover convivere con tanti piccoli nemici sarà per lui un continuo tormento. Giuseppe Peano (1858-1932)

mrpoint
Mi viene da sorridere nel leggere il richiamo alla responsabilità fatto da maxos.
Certo nonostante il ragionamento sia in linea di principio corretto; permettetemi di dire che è quantomeno ingenuo.

Vorrei far notare che caratteristica naturale di tutti gli under 20 (la soglia si potrebbe tranquillamente alzare ma mi piace essere ottimista) non è certo la responsabilità. Se così fosse cade completamente il concetto di educazione. Scopo dell'educazione è formare un individuo consapevole e maturo; aggettivi che si riassumono in buona parte nella parola responsabile. D'altronde sono sicuro che il 99% di voi sono quel che sono oggi anche perchè hanno incontrato lungo i loro cammini figure propositive che hanno dato esempio di cosa possa voler dire amare la scienza.

Professori che cospargono la lavagna di formule dandone una spiegazione approssimativa, che non si preoccupano di come e se il ragazzo abbia recepito la bellezza che vi sta dietro; senza dar giudizi morali di sorta, sicuramente però ha sbagliato mestiere.

Io credo che altri esempi o richiami siano pressapoco inutili; tutti noi sono sicuro nella nostra carriera scolastica hanno avuto professori che amavano quel che facevano e professori che erano li non si sa bene perchè. Le differenze tra queste due figure sono così profonde che elencarle qui sarebbe davvero troppo riduttivo.

Certo è che addossare l'ignoranza di una intera classe agli studenti (che dal canto loro hanno colpa a 15 anni di preferire il pallone alle formule) è sicuramente sbagliato. Qualcosa non va nemmeno nel professore, incapacità di trasmettere la passione a parte, si dimostra comunque assolutamente inadatto all'insegnamento.

TomSawyer1
Ma lei non parlava di "appassionarsi" ad una materia nonostante blah blah blah, ma di impararla nonostante il professore abbia questo e quello. Certo che la puoi imparare, avendo un cervello, per dirla con Maxos.

nato_pigro1
"Maxos":
ragazzi, abbiamo il cervello e per cui abbiamo responsabilità

niente scuse


non sono per niente d'accordo. :)
per me gli insegnati influenzano tantissimo l'alunno e il suo rapporto con la meteria. Io alle elementari e alle medie ho avuto inseganti se non molto capaci comunque che hanno saputo avvicinarmi alla matematica, contrariamente ad altre materie.
Se una persona sviluppa un'avversione a una materia perchè ha avuto un insegante negligente o incompetente le scuse ci sono eccome. Quello che siamo è frutto in gran parte delle nostre esperienze.

Stephen1
Secondo me giadetta ha ragione... molto (almeno alle medie e scuole superiori) dipende da come un professore presenta l'insegnamento della sua materia. Certo se quelli come voi hanno già una grande passione per la matematica non sarà un professore incapace a farvela passare, ma chi vorrebbe trovare un pò di interesse non è certo aiutato...

Kawashita
sono d'accordo Maxos, spesso e' troppo facile accusare il docente per il basso rendimento in una materia.
Bisogna pero' ammettere che esistono una categoria di docenti(spero molto rara) che pare abbia perso la voglia
di fare il proprio mestiere.
cara giadetta, io stesso ho avuto un professore del genere(diceva apertamente che non nutriva la minima "considerazione" verso di noi ), ma come al solito si rischia di entrare in un circolo vizioso di astio docente-classe.
Per cui non posso far altro che dirvi di rimboccarvi le maniche e "fregarvene del professore", nella mia classe siamo stati tutti promossi :-D :-D :-D .

Maxos2
ragazzi, abbiamo il cervello e per cui abbiamo responsabilità

niente scuse

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