Indulto
Cosa pensate di questo articolo? http://www.repubblica.it/2009/02/sezion ... ltati.html
Risposte
In Italia si parla molto di giustizia, ma poichè questo interesse è sempre volto a garantire l'impunità del premier, finisce sempre che si perdono di vista questioni importanti.
Il vero problema è che certi reati andrebbero depenalizzati e risolti per via amministrativa. Non è possibile che processi riguardanti reati dal forte allarme sociale procedano a rilento perchè contemporaneamente devono essere mandati avanti processi per ingiuria, diffamazione, guida in stato di ebbrezza,, vilipendio al tricolore, contraffazione del biglietto del tram e via dicendo.
Con questo non voglio certo affermare che è giusto ingiuriare, diffamare, guidare da ubriachi e così via. Si tratta però di una questione di priorità, e penso che la giustizia penale dovrebbe privilegiare ben altre questioni, lasciando che altri comportamenti, oggettivamente più lievi (o comunque socialmente meno allarmanti) vengano risolti per mezzo di sanzioni amministrative.
Un altro modo per snellire le procedure è quello di far ricorso a provvedimenti di clemenza, quali ad esempio l'indulto. Eviterei di insistere troppo sul rischio di allarme sociale provocato dall'indulto, Alla fine ad essere condonati sono stati solo tre anni di pena e quindi, considerato che il provvedimento risale ormai al 2006, chi ne ha fruito sarebbe comunque in libertà.
Va osservato però che l'indulto, in un periodo di emergenza sovraffollamento, ha come vantaggio solo quello di svuotare le carceri. Faccio notare che si tratta di un beneficio di lunga durata, dato che grazie all'indulto non solo molti detenuti sono usciti dal carcere, ma altri non ci sono proprio entrati (ad esempio, chi è stato condannato a 3 anni di reclusione nel 2009 per fatti avvenuti prima del 2006, si trova con l'intera pena condonata).
Il vero problema è che certi reati andrebbero depenalizzati e risolti per via amministrativa. Non è possibile che processi riguardanti reati dal forte allarme sociale procedano a rilento perchè contemporaneamente devono essere mandati avanti processi per ingiuria, diffamazione, guida in stato di ebbrezza,, vilipendio al tricolore, contraffazione del biglietto del tram e via dicendo.
Con questo non voglio certo affermare che è giusto ingiuriare, diffamare, guidare da ubriachi e così via. Si tratta però di una questione di priorità, e penso che la giustizia penale dovrebbe privilegiare ben altre questioni, lasciando che altri comportamenti, oggettivamente più lievi (o comunque socialmente meno allarmanti) vengano risolti per mezzo di sanzioni amministrative.
Un altro modo per snellire le procedure è quello di far ricorso a provvedimenti di clemenza, quali ad esempio l'indulto. Eviterei di insistere troppo sul rischio di allarme sociale provocato dall'indulto, Alla fine ad essere condonati sono stati solo tre anni di pena e quindi, considerato che il provvedimento risale ormai al 2006, chi ne ha fruito sarebbe comunque in libertà.
Va osservato però che l'indulto, in un periodo di emergenza sovraffollamento, ha come vantaggio solo quello di svuotare le carceri. Faccio notare che si tratta di un beneficio di lunga durata, dato che grazie all'indulto non solo molti detenuti sono usciti dal carcere, ma altri non ci sono proprio entrati (ad esempio, chi è stato condannato a 3 anni di reclusione nel 2009 per fatti avvenuti prima del 2006, si trova con l'intera pena condonata).
Riporto in luce il topic (che ricordavo esistere ma non essere stato aperto da me
).
Pare che ci risiamo. Consegno al vostro intelletto scientifico i proclami di chi sta varando questo provvedimento (tanto per non citare sempre Repubblica
).

Pare che ci risiamo. Consegno al vostro intelletto scientifico i proclami di chi sta varando questo provvedimento (tanto per non citare sempre Repubblica

Ci sono diversi problemi che si sarebbero dovuti discutere allora.
Ne ho già parlato ma non ricordo dove (è stato un paio di anni fa).
Prima di tutto, l'indulto è per sua natura un provvedimento "una tantum", quindi una soluzione temporanea ad un problema in fase acuta.
Se il secchio trabocca, hai due opzioni: chiudere il rubinetto o usare un secchio più grande.
Quindi, un provvedimento simile dovrebbe essere accompagnato da una soluzione di medio-lungo periodo, quale ad esempio la costruzione di nuove carceri.
Un'altra cosa profondamente sbagliata di quell'indulto è stato includere i reati di natura finanziaria. Certo, c'è una ragione politica per cui questo è stato fatto, ma non la condivido assolutamente e trovo la cosa assolutamente agghiacciante.
Ne ho già parlato ma non ricordo dove (è stato un paio di anni fa).
Prima di tutto, l'indulto è per sua natura un provvedimento "una tantum", quindi una soluzione temporanea ad un problema in fase acuta.
Se il secchio trabocca, hai due opzioni: chiudere il rubinetto o usare un secchio più grande.
Quindi, un provvedimento simile dovrebbe essere accompagnato da una soluzione di medio-lungo periodo, quale ad esempio la costruzione di nuove carceri.
Un'altra cosa profondamente sbagliata di quell'indulto è stato includere i reati di natura finanziaria. Certo, c'è una ragione politica per cui questo è stato fatto, ma non la condivido assolutamente e trovo la cosa assolutamente agghiacciante.
Mi piacerebbe conoscere la tua soluzione; come e/o cosa avresti fatto tu?
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1001150.html
Apparentemente, un'ulteriore conferma, nonostante io stesso sia il primo a sostenere che quell'indulto si sarebbe dovuto fare in maniera diversa.
Apparentemente, un'ulteriore conferma, nonostante io stesso sia il primo a sostenere che quell'indulto si sarebbe dovuto fare in maniera diversa.
"GPaolo":
...detenuti obbligati a trascorrere la maggior parte del loro tempo in condizioni disagiatissime: in una stanza con 4 posti erano alloggiati ben 8 detenuti ...
Se vi ci trovaste voi in quelle condizioni, vi chiedereste se l'Indulto è necessario, o no?
Sottoscrivo.
Per questioni di spazio devo sintetizzare i passi; farò qualche salto mortale e me ne scuso in anticipo. L'Indulto è una resa dello Stato, una palese dichiarazione di incapacità di applicare la Costituzione. In Essa, per l'appunto, vi sono alcuni articoli che trattano specificatamente dei delitti e delle pene (Artt. 2, 3 c. 1 e 2, 4, 13, 27 c. 1, 2 e 3). L'Italia, sebbene sia una terra di antica tradizione giuridica (Il "Diritto Romano" fa scuola e ha illuminato non solo il cammino dei "Padri Costituenti", ma anche alcuni stati europei che ne hanno tratto maggior vantaggio che noi stessi; vedi Spagna e Portogallo nelle loro Costituzioni, congiunte, del 1985), ha attraversato un lungo periodo in cui i "Diritti Civili e Personali" furono banditi dal feudalesimo e dall'imbarbarimento che ha prodotto. Soprattutto la Chiesa Romana ha contribuito in misura massiccia non solo a provocarlo nella sua azione di autoimporsi prima blandendo, poi imponendo una visione opportunista e terrorista allo scopo di referenziarsi, ma sempre mentendo spudoratamente fino all'emergere delle sue menzogne ad opera del Cusano, allo scopo di aumentare il suo potere con intrecci ed intrallazzi vari, ma lo ha deliberatamente raffinato nel corso di secoli (l'imbarbarimento) mostrando al resto degli stati a struttura tirannica e monocratica la via, creando ed utilizzando tutte quelle raffinate strutture di distruzione fisica e psicologica che oggi tenta di occultare o diluire con quell'erismo che la connota, contando sulla memoria corta del popolo. La nostra Costituzione del giugno 1948, almeno nelle discussioni preliminari, riconosceva la "Grande Sofferenza" patita dal popolo a causa di oligarchie tali et similia (Piero Calamandrei) e ha stabilito il principio che "nessun uomo può opprimerne un altro", che ogni Uomo ha diritti inalienabili, ma, soprattutto, che non attua e non permette trattamenti contrari ai princìpi riconosciuti, incluso i maltrattamenti e la tortura. L'istituto "Carcere", nonostatnte la lungimiranza dei Costituenti, ha tuttavia sempre mantenuto un carattere di "bord limit" rispetto ai dettati della "Charta" tanto è vero che da "sopralluoghi" effettuati in alcune carceri è emerso un trattamento diversificato, a chiazze di leopardo, con trattamento che diventa via via meno rispettoso degli articoli della Costituzione a mano a mano che ci si allontana da quelli di Roma (significativo...) per divenire in alcuni casi e con alcuni direttori veri e propri "feudi" (vedasi le denunce del Partito Radicale a proposito di alcune carceri campane) dove il ricorso alla violenza privata fatta di calci e pugni non può non essere noto agli organi di Sorveglianza preposti al controllo dei luoghi di pena. Due sono principalmente i problemi del Governo: 1) La capienza delle carceri; 2) Il trattamento previsto dalla Carta che deve essere informato al "Recupero del reo" attuando tutta una serie di azioni tese da un lato a salvaguardare la Società e dall'altro a creare l'accoglienza in seno ad essa del "Reo mondato dal suo delitto". Evidente contraddizione, perché recuperare il reo significa "investire" su di lui e tali risorse non sono infinite, mentre le "infornate" giornaliere di Nuovi Giunti tendono a superficializzare il lavoro degli "Esperti" interni demotivandoli e inducendoli a limitare la loro azione se non addirittura ad impedirla. Sono sparite, infatti, da quasi tutti gli istituti di pena italiani quelle attività educative tese alla formazione ed al recupero, mentre è aumentata in misura abnorme la "nuova povertà" fatta di "detenuti obbligati a trascorrere la maggior parte del loro tempo in condizioni disagiatissime: in una stanza con 4 posti erano alloggiati ben 8 detenuti con un unico servizio igienico ("igienico" è un eufemismo!) che, in caso di cesso occupato, erano costretti a fare i loro bisogni nelle bottiglie o sulla carta di giornale presa da "Famiglia Cristiana" che, in carcere, pare essere distribuita gratuitamente...", con il rischio di essere denunciati per "atti osceni" (come dire il danno oltre la beffa). Se vi ci trovaste voi in quelle condizioni, vi chiedereste se l'Indulto è necessario, o no?
[mod="Fioravante Patrone"]Mi appello, se non altro, al senso del ridicolo.
Ovviamente cancello i riferimenti da campagna elettorale diretta, per giunta ad personam.
[/mod]
Ovviamente cancello i riferimenti da campagna elettorale diretta, per giunta ad personam.
[/mod]
[mod="Fioravante Patrone"]Cancellata propaganda elettorale diretta[/mod]
non concordo anzi secondo me è stato sbagliato nel tempo e nei modi
inoltre i numeri degli scarcerati sono stati volutamente diminuiti da mastella che fece cacciare l'allora sottosegretario alla giustizia daniela melchiorre che aveva fornito i dati reali
inoltre i numeri degli scarcerati sono stati volutamente diminuiti da mastella che fece cacciare l'allora sottosegretario alla giustizia daniela melchiorre che aveva fornito i dati reali
"Cheguevilla":
Mi permetto di disquisire sui link.
Il primo ed il terzo risalgono al 2007, quindi la loro significatività è nulla per valutare l'effetto dopo due anni.
Per quanto riguarda il secondo, dice cose parzialmente condivisibili (peraltro preannunciate da me già due anni fa), ma non dice nulla riguardo allo sviluppo dei reati in questi due anni.
Ricordiamo inoltre che l'indulto fu votato anche dall'attuale partito di maggioranza...
@vict85, ma anche agli altri: leggere qui.
Facevo riferimento proprio a questo... Ho studiato queste tecniche mediatiche all'università, quindi l'articolo non ha detto nulla che già non sapessi (e ho letto in passato statistiche di questo tipo)... Comunque non avevo dati che confermassero o smentissero le parole di Zkeggia e non avevo voglia e tempo di cercarle; così ho chiesto.
Riferito all'indulto è senza dubbio un metodo che non risolve il problema... Può essere un metodo temporaneo per ridurre la pressione nel frattempo che metodi meno immediati comincino a fare effetto ma non una soluzione. Peraltro come le quote rosa e altre positive actions, in cui si rompe la concorrenza per correggere un comportamento sbagliato ma che non fa nulla per cambiare quel comportamento...
Mi permetto di disquisire sui link.
Il primo ed il terzo risalgono al 2007, quindi la loro significatività è nulla per valutare l'effetto dopo due anni.
Per quanto riguarda il secondo, dice cose parzialmente condivisibili (peraltro preannunciate da me già due anni fa), ma non dice nulla riguardo allo sviluppo dei reati in questi due anni.
Ricordiamo inoltre che l'indulto fu votato anche dall'attuale partito di maggioranza...
@vict85, ma anche agli altri: leggere qui.
Il primo ed il terzo risalgono al 2007, quindi la loro significatività è nulla per valutare l'effetto dopo due anni.
Per quanto riguarda il secondo, dice cose parzialmente condivisibili (peraltro preannunciate da me già due anni fa), ma non dice nulla riguardo allo sviluppo dei reati in questi due anni.
Ricordiamo inoltre che l'indulto fu votato anche dall'attuale partito di maggioranza...
@vict85, ma anche agli altri: leggere qui.
Allora, ovviamente dati che ho preso io direttamente non ne ho, però se si suppone che le statistiche siano veritiere, cosa che in effetti a pensarci sarebbe da dubitare, allora le statistiche confermano quello che ho scritto:
Ti do un po' di link
http://dilatua.libero.it/attualita/bl6899.phtml
http://www.pieroricca.org/2009/03/04/li ... mesi-dopo/
http://www.fuoriluogo.it/home/mappamond ... e_leggende
Spero li reputi attendibili, perché c'è anche da considierare che ormai in questo paese manco più i dati delle statistiche siano da accettare per veri.
Ti do un po' di link
http://dilatua.libero.it/attualita/bl6899.phtml
http://www.pieroricca.org/2009/03/04/li ... mesi-dopo/
http://www.fuoriluogo.it/home/mappamond ... e_leggende
Spero li reputi attendibili, perché c'è anche da considierare che ormai in questo paese manco più i dati delle statistiche siano da accettare per veri.
"Zkeggia":
Mah... mi sembra in contraddizione con il fatto che da dopo l'indulto sia aumentato il numero dei reati commessii...
Lo dici perché hai dei dati a supportare la tua tesi o solo perché in tv ne parlano di più?
Mah... mi sembra in contraddizione con il fatto che da dopo l'indulto sia aumentato il numero dei reati commessii...