Il plurale di "vettore tangente"

dissonance
Qual è il plurale di "vettore tangente": "vettori tangenti" o "vettori tangente"?

Risposte
Fioravante Patrone1
@ViciousGoblin

L'utente Scrigno è stato bannato (per ora temporaneamente, ne discuteremo "in amministrazione") dal forum.

ViciousGoblin
Caro Scrigno, la cosa divertente e' che credo di essere uno degli animali piu' pacifici del forum e credo si conti sulla punta delle dita il numero delle volte in cui mi sono irritato - pero' le questioni linguistiche hanno il potere di farmi rizzare i peli (ho sfiorato varie volte il divorzio con mia moglie - docente di lettere - per questioni di dittonghi). La cosa che piu' mi disturba poi e' essere frainteso (dato lo sforzo che metto per evitarlo). Poi devo dire che forse non dovresti mettere usare in quel modo il bold - ha l'effetto di sventolare un drappo rosso davanti a un toro :D

Tornando su un piano piu' disteso devo dire che stavolta non ho ben capito cosa vuoi dire. Comunque secondo me lingua cambia secondo degli schemi che a volte sfuggono - l'uso del "piuttosto che" come l'hai usato tu stesso nel tuo messaggio (e che ancora un po' mi irrita) e' esploso in un tempo brevissimo e se oggi la popolazione media lo sente normale vuol dire che quello e' italiano. Stesso discorso per espressioni come "quando parlo agli studenti gli dico le cose come stanno" (e questo sarebbe stato un errore grammaticale grave).

Pero' non fraintendermi - sono con te nella difesa della grammatica - ma mi incuriosiva anche l'interpretazione di Gpaolo ...


Amici

*Scrigno1
@ViciousGoblin

Per quanto mi riguarda non devi dispiacerti di niente... Ho letto tutti i post in risposta al primo ma in tempi separati e dopo aver fatto anche altre cose e quindi ho rimosso la tua prima opinione e molto probabilmente non ho capito bene da che parte stavi (dialetticamente parlando).

Comunque sia. Riguardo al fatto che si possa sentire in giro, soprattutto nel parlato dei docenti piuttosto che per strada o dal fruttivendolo. di frasi del genere è sostanzialmente, a mio avviso dovuto al fatto che lo si sente sbagliato una volta, lo si assimila sbagliato, chi si sente inferiore a noi non ci corregge e lo assimila sbagliato e così via a catena...

SFIDO, a prova di questo, a fare un esperimento dove il più noto dellepersone che conosci incominci d usare, nei propri discorsi, un neologismo da voi inventato. vedrai che se lo usate abbastanza da poter dar la possibilità di usarlo anche ad altre persone troverai presto un thread come questo che chiede se quel neologismo esiste o meno e un' altro come me ed uno come me che diranno, su quella nuova parola, quello che noi stiamo dicendo di questa.. mi sto perdendo come achille e la tartaruga nel libro di hofstadter.. aiuto... ^_^
..
... Comunque sia scusami se ti ho dato l' impressione di attaccarti.. non era ciò che cercavo.. mi gira ancora la testa dalla mimecofuga ^_^

ViciousGoblin
"Scrigno":
@ViciousGoblin

Io volevo accendere un paio di lucine ma non credo di esservi riuscito...

Non vorrei dire una stupidaggine ma se ben ricordo il nome deve concordare con l' aggettivo, o viceversa... (spero che si capisca quello che intendo).

Il biancO mantO
i nerI capellI
le nottI magichE
le manI grandI

ERGO:
I vettorI tangentI

Il dubbio che vi viene è dato dai nomi composti come

pomOdoro; pomIdoro
capOstazione; capIstazione
CentrOtavola; CentrItavola

La differenza tra un nome composto ed un nome seguito da un aggettivo, avverbio, etc la si nota dal fatto che l' uno e staccato dall' altro...
Spero di non aver detto troppe stupidaggini ma di aver circoscritto il problema nei limiti di quel che ricordo del passato a scuola.

DUBBIO AMLETICO:
Perchè dopo un tot di riche questa cavolo di finestra non scorre più?
Sto forum se fa così non mi piace mica!!!!!




Se leggi il mio primo post vedrai che ho detto proprio cio' che hai detto tu (in italiano gli aggettivi concordano con i nomi). Quindi io sono c'accordo con te e se non ci fosse stato l'intervento successivo tutti saremmo stati d'accordo.

Pero' anche la prima volta che ho sentito dire "parliamo di matematica, piuttosto che di fisica, piuttosto che di informatica" (cosa che non e' successa piu' di cinque anni fa) non ho capito la frase che a me suonava come "vettori tangente". Posso fornirti parecchi altri esempi di espressioni che sono di uso comune, e che credo siano ormai corrette, che se avessi usato quando ero alle elementari mi averebbero procurato dei segni blu da parte della maestra (e a quei tempi si bocciava anche alle elementari...).
Sentendo Gpaolo che teorizza sulla possibilta' di dire "vettori tangente" con un significato diverso da "vettori tangenti" la cosa mi incuriosisce (dopo - devo confessare - un iniziale fastidio) e mi chiedo se l'eventuale forzatura della grammatica non nasconda qualcosa che mi sfugge.

Io sono fatto cosi' mi spiace.

dissonance
"Scrigno":
DUBBIO AMLETICO:
Perchè dopo un tot di riche questa cavolo di finestra non scorre più?
Sto forum se fa così non mi piace mica!!!!!
https://www.matematicamente.it/forum/fin ... 45368.html

*Scrigno1
@ViciousGoblin

Io volevo accendere un paio di lucine ma non credo di esservi riuscito...

Non vorrei dire una stupidaggine ma se ben ricordo il nome deve concordare con l' aggettivo, o viceversa... (spero che si capisca quello che intendo).

Il biancO mantO
i nerI capellI
le nottI magichE
le manI grandI

ERGO:
I vettorI tangentI

Il dubbio che vi viene è dato dai nomi composti come

pomOdoro; pomIdoro
capOstazione; capIstazione
CentrOtavola; CentrItavola

La differenza tra un nome composto ed un nome seguito da un aggettivo, avverbio, etc la si nota dal fatto che l' uno e staccato dall' altro...
Spero di non aver detto troppe stupidaggini ma di aver circoscritto il problema nei limiti di quel che ricordo del passato a scuola.

DUBBIO AMLETICO:
Perchè dopo un tot di riche questa cavolo di finestra non scorre più?
Sto forum se fa così non mi piace mica!!!!!

Alexp1
...io ho sempre detto vettori tangenti.

ViciousGoblin
Concordo in linea di principio con Scrigno che la risposta andrebbe cercata nella grammatica. Pero' e' anche vero che a volte le espressioni nascono e poi la grammatica le rincorre.
Io per esempio faccio parte di una minoranza che ritiene si sarebbe dovuto dire "euri" e ho accolto con sorpresa e disagio la nascita e la velocissima diffusione dell' espressione "piuttosto che" usata come congiunzione - o anche il pronome "gli" che ormai vale sia "a lui" che " a loro" . Tutto questo credo e' chiaramente collegato col fatto di aver passato i cinquanta.
Per cui - pur convinto che si dica "vettori tangenti" - mi interrogo come intenda Gpaolo la differenza che io per la verita' non percepisco. Mi piacerebbe avere da lui due esempi distinti in cui egli sente opportuno usare l'una o l'altra forma.

*Scrigno1
GPaolo:
Forse mi sbaglio, ma ci vedo una differenza enorme. I "vettori tangenti" sono, tra tutti quei segmenti dotati di modulo, verso e direzione, solo quelli che hanno un solo punto in comune con la circonferenza, con la funzione, o con una linea qualunque. I "vettori tangente" sono l'insieme dei vettori la cui cardinalità è uguale ai punti del cerchio, o della funzione, o di una linea qualunque, su cui insistono.


"vettore tangente" sta a "vettori tangenti" come "mela cotogna" sta a "mele cotogne"
"vettore tangente" sta a "vettori tangente" come "pomo d'oro" sta a "pomi d' oro"
ma è anche vero che:
"vettore tangente" sta a "vettori tangenti" come "pomo d'oro" sta a "pomi dorati" (un pò come dire che le mele sono cotognate ;-) )

Credo che se fate aznalisi logica e grammaticale di quanto scritto sopra troverete subito la risposta.
Azzarderei che la risposta è gia nella differenza che c'è, lessicalmente parlando, tra "pomi d' oro" e "pomi dorati"
.. vado a studiarmi un pò di grammatica :-P ...

GPaolo1
Forse mi sbaglio, ma ci vedo una differenza enorme. I "vettori tangenti" sono, tra tutti quei segmenti dotati di modulo, verso e direzione, solo quelli che hanno un solo punto in comune con la circonferenza, con la funzione, o con una linea qualunque. I "vettori tangente" sono l'insieme dei vettori la cui cardinalità è uguale ai punti del cerchio, o della funzione, o di una linea qualunque, su cui insistono. E' come se i "vettori tangenti" fossero un sottoinsieme dei "vettori tangente".

dissonance
"ViciousGoblin":
Come mai ti sei posto la domanda? per analogia con cosa?
Per analogia con i termini composti da due sostantivi: il plurale di capo stazione è capi stazione, non capi stazioni. Però come giustamente avete detto "tangente" qui è inteso come aggettivo, non come sostantivo: il sostantivo "tangente" indica la funzione $RR \to RR$ e in questo caso non c'entra nulla.

Gatto891
Anch'io ho sempre detto (e sentito dire) vettori tangenti.

ViciousGoblin
Mah, mi pare che nella lingua italiana gli aggettivi concordino coi nomi. Credo che il dubbio sottintenda una interpretazione che io non colgo del termine
"tangente" - che per qualche motivo si ritiene invariabile, come se fosse un termine straniero. Come mai ti sei posto la domanda? per analogia con cosa?

fu^2
anche io direi vettori tangenti, in quanto sono loro a compiere l'azione di "tangere" la superficie e quindi loro sono tangenti e vivono sul tangente :D

Fioravante Patrone1
vettori tangenti
per me questa

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