I Preti pedofili sono casi isolati?

GPaolo1
A leggere le notizie date dall'UAAR sembrerebbe di no. Non si salva quasi nessuno. Cappellani, Cappellani militari, sacerdoti, parroci, vescovi, e man mano che si sale nella gerarchia il muro di omertà si fà sempre più arduo da scalare. La domanda rinasce spontanea: perché li tolleriamo? Perché permettiamo loro di rovinare il futuro ai nostri figli? Perché li manteniamo? Perché "tu" continui ad avere rispetto per gentaglia simile? Perché devo sorbirmi ogni giorno la notizia della vacanza papalina? Perché esiste ancora il reato di "Vilipendio alla religione", perché, invece, non esiste il reato commesso dai preti contro la laicità dello stato? Perché non fare come in Francia dove il clero è circoscritto alle funzioni religiose dei pochi "cretienne" che ancora abbocccano alla chimera della salvezza dell'anima? Perché.......

Risposte
GPaolo1
Ho trovato questo:http://video.libero.it/app/play?id=170fa5d82172af0c5c439b6feecd7b0d
Dopo 3 minuti di visione mi si sono intorcinate le budella....

stepper1
"nato_pigro":
OT: Qualcuno di voi ha visto il film "Il dubbio", quello con Maryl Strip e Philip Hoffaman?
Secondo me è un film perfetto nela sceneggiatura e nella recitazione.

OT: Ho visto sia quello che "la classe", vincitore a Cannes, e ne ho dedotto che il nostro modello scolastico è plasmato piuttosto sul dubbio :lol:

nato_pigro1
OT: Qualcuno di voi ha visto il film "Il dubbio", quello con Maryl Strip e Philip Hoffaman?
Secondo me è un film perfetto nela sceneggiatura e nella recitazione.

stepper1
Leggendo questo articolo (http://www.repubblica.it/2006/a/rubriche/piccolaitalia/vescovo-antitrust/vescovo-antitrust.html) mi sono chiesto se per caso all'origine di tutti questi mali non vi sia proprio l'incapacità ad accettare la concorrenza, la prepotenza di chi vuole primeggiare a tutti i costi, l'assenza di spirito di servizio e, anche con riferimento ai recenti episodi degli immigrati morti mel mediterraneo, dare sempre e solo la colpa agli altri, alla società, senza caricarsi la propria parte di colpa che è tanto maggiore quanto più, come nel caso dei capoccioni del Vaticano, si pretende di primeggiare a tutti i costi. E, per chiudere il cerchio, il primeggiare dei cardinali e dei vescovi in che cosa consiste? Nel portare più soldi alla chiesa cattolica e quindi a sè stessi.

pat871
Ho trovato questa discussione molto interessante e consiglio a tutti quelli interessati di vedere questo documentario che parla di come il Vaticano continui a spostare preti pedofili da una diocesi all'altra sotto l'indifferenza di tutti.

1) http://www.youtube.com/watch?v=U-J7iFTr ... re=related
2) http://www.youtube.com/watch?v=hHQQU9DO ... re=related
3) http://www.youtube.com/watch?v=B4M0TJQ8 ... re=related
4) http://www.youtube.com/watch?v=pVQs6Ank ... re=related

adaBTTLS1
"stepper":
[quote="Sergio"]
Morale: meno libri polizieschi e più dati, meno calcolo delle probabilità e più statistica ;-)

Secondo me la colpa è della saga di Harry Potter e dei tranelli della pozione polisucco.[/quote]
la battuta era riferita ad una cosa che avevo detto io.
purtroppo non so nulla dei "tranelli" di cui parli: visto che Harry Potter è fuori dal mio mondo e forse non dal tuo,
non sarei in grado di riconoscere le sue "influenze" sul resto del mondo!

stepper1
"Sergio":

Morale: meno libri polizieschi e più dati, meno calcolo delle probabilità e più statistica ;-)

Secondo me la colpa è della saga di Harry Potter e dei tranelli della pozione polisucco.

adaBTTLS1
quanto alle statistiche, non sono molto interessata, mi riferisco solo a quelle che postate voi, e dunque il mio discorso è valido condizionatamente alla validità delle cose scritte alle quali rispondo. né mi metto a commentare le statistiche riportate da te ora, anche se il commento di GIBI mi ha fatto ridere di gusto!

ora permettimi di fare una battuta, che tanto battuta non è. questa è la tua "conclusione"
Morale: meno libri polizieschi e più dati, meno calcolo delle probabilità e più statistica

io ti dico che se la "tua" statistica esula dal calcolo delle probabilità, è sicuramente più "fantasiosa" dei "miei" polizieschi!

ritornando al discorso principale, è da premettere che io ho sviluppato il mio ragionamento presupponendo che una persona si rendesse conto di essere un potenziale pedofilo in età giovanile, e quindi prima di diventare eventualmente prete.
se così non fosse, il ragionamento non vale, o meglio andrebbe modificato notevolmente.
poiché, però, in questo caso potrebbe essere semplice ed interessante l'uso delle statistiche, apro una breve parentesi:
se quanto supposto da me fosse falso, sarebbe interessante confrontare la percentuale dei preti pedofili sul totale dei preti con la percentuale dei preti pedofili solo tra coloro che hanno preso i voti tardivamente: se il mio discorso è giusto, la seconda percentuale deve essere maggiore della prima; se al contrario (sempre nell'ipotesi in cui io mi fossi sbagliata precedentemente, cioè nel caso in cui una persona si rende conto di essere un potenziale pedofilo solo in età "avanzata") dovesse essere superiore la prima percentuale, allora chiedo venia, perché in tal caso vorrebbe dire che effettivamente la vita del clero favorirebbe la pedofilia. dunque, in questo caso, aspetto i dati statistici ...
fine della parentesi.

ora torniamo ad esaminare il caso in cui la mia "prima" ipotesi sia esatta, e cioè che una persona si rende conto di essere un potenziale pedofilo in età giovanile. io pongo una domanda a cui non sono in grado di rispondere, per questo ho esaminato diverse ipotesi che ti sono sembrate fantasiose. gradirei una risposta "laica" a questo preciso quesito: perché un potenziale pedofilo decide di farsi prete?

GIBI1
...deve essere un ricercatore molto abile e degno della massima stima, se invece del 23%-80% avesse scritto 0%-100% avrebbe raggiunto la perfezione.

Sergio, se ti impegni, con opportune ricerche in internet, puoi raggiungere l'onniscienza.

adaBTTLS1
ho usato il termine casuale tra virgolette, e non ho fatto riferimento al celibato.
quanto alle statistiche, io non le conosco.
è un rinvio al mittente: se si riferisce a tutti i "pastori", o solo ai "preti cattolici", o ad altro ... vada per quello.
io dico che per qualunque categoria vale la legge statistica: se è "falsata" per una qualunque categoria, è a quella che mi riferisco.
le considerazioni valgono anche se al posto dei preti avessero tirato in ballo i professori (è un po' più difficile, perché magari ci vuole una laurea, ... ma comunque anche per il clero ci vuole un titolo analogo ...): intendo dire che se ci fosse la "volontà organizzata" a "denigrare una qualsiasi categoria", la prima conseguenza che si avvertirebbe è proprio il falsare la media delle statistiche in un senso o nell'altro.
alla religione mi pareva si addicessero le sette come responsabili, ad altre categorie si potrebbero trovare altri potenziali responsabili.

P.S.: mi è venuto spontaneo risponderti così già prima di aver finito di leggere il tuo messaggio.
grazie per la stima, ma forse la mia mente "fantasiosa" è viziata dal calcolo delle probabilità e dalla letteratura poliziesca.
in poche parole, io che per la mia vita da "cartone animato giapponese" e per la "religiosità" sarei portata fortemente a credere alle "coincidenze",
proprio io, non appena ne vedo una mi pongo tante domande e "non credo al caso" ...
a buon intenditor ...

Zkeggia
http://www.youtube.com/watch?v=YLZcv3OK ... re=related

Questi sono casi isolati?

(guardate dal terzo minuto e mezzo circa)

Cheguevilla
Se fosse dimostrata una maggiore concentrazione di pedofili rispetto all'equivalente generale, sarei molto più propenso a ritenere che sia la vita da prete a generare pulsioni perverse.
Dal punto di vista mentale, ma soprattutto da quello fisico, l'astinenza non è una cosa molto positiva. Anzi...

adaBTTLS1
naturalmente la questione sollevata da jinx92 merita comunque una riflessione, anche se GPaolo penso che si riferisse ad una cosa diversa,
perché sembrerebbe parlare di pedofili che lo sono per malattia e che invece consapevolmente si fanno preti.
allora piuttosto il discorso si rovescerebbe, perché magari uno pensa di fuggire dalla propria malattia rinchiudendosi in convento o altro,
invece di farsi curare, peggiorando solo le cose.

questa potrebbe essere solo una delle tante ipotesi.

io, però, volevo discutere di qualche altra eventualità, la cui verosimiglianza dipende dalla percentuale dei preti pedofili rapportata alla percentuale
di pedofili appartenente ad altre categorie di persone. gradirei una partecipazione non prevenuta né da una parte né dall'altra.

primo caso: quello più banale.
poiché è "casuale" sia l'idea di farsi prete (o la "chiamata", per chi crede), sia la "malattia" pedofilia, la percentuale dei pedofili dovrebbe essere
equamente distribuita tra tutte le fasce di popolazione, e dunque anche tra i preti, solo che in questa categoria la cosa ha maggiore risalto.

secondo caso: una volontà individuale di minare le fondamenta della chiesa.
poiché l'essere pedofili è una malattia, di cui ci si rende presto consapevoli ma da cui non è facile guarire, mentre il diventare preti è una scelta,
una persona consapevolmente malata e consapevolmente atea, potrebbe nascondere il proprio ateismo, fingendosi religiosa, e facendosi prete
appositamente per mettere la chiesa in cattiva luce, tanto sa che difficilmente potrebbe guarire dalla pedofilia.
in questo caso la percentuale dei pedofili tra i preti dovrebbe essere un po' superiore a quella dei pedofili tra le altre categorie.

terzo caso: una volontà organizzata a distruggere la chiesa.
quanto detto nel caso precedente, se riguarda singole persone è accettabile, sta nell'ordine delle cose. se, invece, non si tratta di singoli pedofili atei,
ma di pedofili (anche non necessariamente malati di pedofilia) appartenenti a sette sataniche (o roba del genere), allora la cosa non sarebbe più
accettabile, e la verosimiglianza sarebbe data proprio dalla risposta negativa al quesito del topic: se non solo non sono casi isolati, ma addirittura
la percentuale dei pedofili è di parecchio superiore nella categoria dei preti rispetto ad altre categorie, allora è molto probabile che il sovrappiù
è dato da "finti preti adepti di sette sataniche", e non ci sarebbe purtroppo molto da esultare, nemmeno in nome della laicità!

ciao.

jinx92
Secondo me la perversione di certi preti non è casuale ma è quasi caratterizzante della categoria ecclesiastica secondo me:
Ad una persona normale a cui piacciono le donne e vuole farsi una famiglia o avere dei figli o divertirsi sacrificare tutta la sua vita per qualcosa che non sa neanche con certezza che esiste sarebbe incomprensibile. Ora so benissimo che ci sono delle persone veramente devote ma io credo che la maggior parte abbia qualche aberrazione e scelgano una vita così solo inconsciamente per scappare da loro stessi oppure per non fare del male (anche se poi trovano lo stesso l'occasione di farlo) ad altri oppure perchè sono troppo infelici per vivere nella normale società. Ad alcuni l'infelicità può anche portare inconsciamente e poi consciamente a credere di avere fede.
Di conseguenza è naturale che tra queste persone ci sino più casi patologici...

Cheguevilla
GPaolo, credo che in linea di massima siamo tutti d'accordo nel condannare i preti pedofili e la copertura fornita dalla Chiesa.
Credo che se qualcosa di positivo debba uscire da questa discussione, può essere solo mantenendo i toni il più possibile educati.
Anche io ho una discreta repulsione nei confronti della Chiesa e di chi la sostiene, per svariati motivi, ma non credo che un linguaggio aggressivo cambi di molto la situazione. Soprattutto su un forum di matematica.
Più che altro, credo che in questo modo si corre il rischio di trasformare una discussione, il cui principio può essere positivo, in una caciara da bar.
Su questo forum abbiamo sempre discusso di tutto, ma abbiamo sempre cercato di farlo in maniera il più possibile "razionale", o "scientifica", proprio perchè crediamo che questo tipo di approccio sia il più efficace e perchè crediamo che una discussione serena e ragionevole possa giovare a tutti.
Al contrario, insulti e accuse gratuiti sono di scarsa utilità, il più delle volte addirittura controproducenti.
Nota come sia io che Blackbishop13 ci troviamo sostanzialmente dalla tua parte per quanto riguarda il tema centrale della discussione. Le parole che hai usato finora hanno ottenuto il risultato di creare un contrasto persino tra coloro che, in principio, sarebbero stati disposti a caldeggiare la tua critica.

blackbishop13
"GPaolo":
1) Ne ho molti di più di 19.

abbastanza sconfortante.

"GPaolo":
prova ad immaginare un qualsiasi prete che volesse apprestarsi a compiere lo scempio della carne di un bambino in presenza della certezza di una fine certa; prima di pensare di sodomizzarlo, o di "giocare al gatto e topo" con il bambino, ci penserebbe sù abbastanza e, visto il deterrente della sua morte, magari migliorarsi.


http://www.repubblica.it/2007/01/sezion ... renza.html
http://win.agliincrocideiventi.it/Anno4 ... rrenza.htm

sono solo i primi due articoli che si trovano cercando su google "pena di morte deterrente".

il terzo http://penadimorte.blogspot.com/2006/09 ... morte.html
è favorevole perchè dice che la pena di morte è un deterrente per chi la subisce... geniale.

Continui ad inneggiare a stragi contro i preti pedofili, o meglio contro i
"GPaolo":
maiali con la tonaca.

quindi continuano gli insulti indiscriminati a tutti i religiosi, che secondo te sono tutti pedofili.

è incredibile come un argomento innegabilmente a sfavore della chiesa (sono molti i preti pedofili, e questo è da condannare e combattere)
venga trasformato da chi ha bisogno di inserire insulti, assurdi proclami, il proprio personale odio verso tutti coloro che fanno una scelta diversa, in una grande farsa. Chi veramente vuole fare qualcosa di utile per cambiare in meglio la mentalità degli altri ed anche imparare a sua volta discute, con rispetto per tutti e cerca di dimostrare la propria verità agli occhi degli altri, soprattutto se come in questo caso la verità è già di per sè lampante. Chi invece ha bisogno di essere così aggressivo e lontano da ogni forma di dialogo mostra solo la propria volotà di autocompiacersi denigrando altri.

Queste persone sono i veri nemici di chi vorrebbe un mondo guidato dalla razionalità.

infatti chiudi il tuo intervento con
"GPaolo":
Volevi una risposta, te l'ho data. Non rispondo ad altre.

è facile parlare solo con chi ci dà ragione.

sono ben contento di risponderti, se vorrai.

Cheguevilla
ma in Tribunale sarebbe chiaro che ciò che lo Stato esclude, non è detto che un privato non possa applicare; prova ad immaginare un qualsiasi prete che volesse apprestarsi a compiere lo scempio della carne di un bambino in presenza della certezza di una fine certa; prima di pensare di sodomizzarlo, o di "giocare al gatto e topo" con il bambino, ci penserebbe sù abbastanza e, visto il deterrente della sua morte, magari migliorarsi.
No.
Piuttosto è vero il contrario.
Gli Stati con la pena di morte sono quelli in cui la criminalità è più elevata.
Indipendentemente dal fatto di essere coerentemente contrari alla pena di morte (per tutti i reati) per ragioni dettate da giudizi di valore, i fatti dimostrano l'inutilità della stessa.

lasciarli vivere dopo che si sono macchiati di un così abominevole delitto contro l'immagine di dio, non è da essi interpretato come segno di civiltà della società in cui vivono, ma di debolezza da sfruttare.
Questo discorso potrebbe essere applicato ai preti come a qualunque altra classe sociale.
Quindi torniamo al concetto di coerenza sulla pena di morte.
Il punto su cui bisogna insistere, come già detto da blackbishop13, è la laicità dello Stato.
La Chiesa deve essere considerata una associazione come le altre, senza privilegi di sorta. Se tale associazione copre o protegge i suoi membri quando questi si macchiano di crimini è di fatto una associazione criminale e come tale deve essere trattata.
Per quanto riguarda la pena per i singoli preti, la responsabilità penale è (fortunatamente) personale e tutti gli uomini (sebbene, di recente ci sia qualche eccezione) sono uguali davanti alla legge.
Poi si può affrontare una discussione di carattere scientifico psicologico sul perchè il fenomeno della pedofilia sia più o meno diffuso all'interno dell'organizzazione Chiesa, ma questo è un altro discorso...

GPaolo1
1) Ne ho molti di più di 19. 2) Ho derivato "cretienne" dalla parola (sempre francese) "cretin" che significa "di intelligenza corta"; scrivendo "cretienne" (un neologismo? Si, se ti và) ho voluto solo sottolineare l'incapacità di ragionare con la propria testa. 3) La mia protesta non è rivolta a coloro che definisci di intelligenza inaspettata (confermi che non seguono tutti i dictat vaticani, pertanto non mi sento di annoverarli tra quelli che non stimo), anzi, che abbiano dubbi su alcuni di essi, li distingue dal resto del gregge che ingrossa ed ingrassa la schiera dei maiali con la tonaca. Premetto, anche, che sono contrario alla pena di morte "statuale", ma a coloro che danno "il dolore psico-fisico vita natural durante" (vedi i casi di suicidio, di disadattamento, di sfocio in pratiche analoghe diffondendosi come un'epidemia) a chi non può difendersi, non esiterei a trasformarmi in boia se dovesse accadere a qualche mio figlio, figlia, o nipote. Con questo non credo di fare apologia di reato, sono pronto ad assumermi le responsabilità che tale gesto comporterebbe, ma in Tribunale sarebbe chiaro che ciò che lo Stato esclude, non è detto che un privato non possa applicare; prova ad immaginare un qualsiasi prete che volesse apprestarsi a compiere lo scempio della carne di un bambino in presenza della certezza di una fine certa; prima di pensare di sodomizzarlo, o di "giocare al gatto e topo" con il bambino, ci penserebbe sù abbastanza e, visto il deterrente della sua morte, magari migliorarsi. Se la situazione della pedofilia tra i preti è così vasta non è certo colpa mia che leggo notizie a proposito, o di chi ne viene, faticosamente, a conoscenza e le divulga (giustamente, dico), tuttavia, lasciarli vivere dopo che si sono macchiati di un così abominevole delitto contro l'immagine di dio, non è da essi interpretato come segno di civiltà della società in cui vivono, ma di debolezza da sfruttare. Volevi una risposta, te l'ho data. Non rispondo ad altre.

blackbishop13
"GPaolo":
A leggere le notizie date dall'UAAR sembrerebbe di no. Non si salva quasi nessuno. Cappellani, Cappellani militari, sacerdoti, parroci, vescovi, e man mano che si sale nella gerarchia il muro di omertà si fà sempre più arduo da scalare. La domanda rinasce spontanea: perché li tolleriamo? Perché permettiamo loro di rovinare il futuro ai nostri figli? Perché li manteniamo? Perché "tu" continui ad avere rispetto per gentaglia simile? Perché devo sorbirmi ogni giorno la notizia della vacanza papalina? Perché esiste ancora il reato di "Vilipendio alla religione", perché, invece, non esiste il reato commesso dai preti contro la laicità dello stato? Perché non fare come in Francia dove il clero è circoscritto alle funzioni religiose dei pochi "cretienne" che ancora abbocccano alla chimera della salvezza dell'anima? Perché.......


Vorrei dare la mia risposta alle tue domande.
Non li (i preti pedofili) tolleriamo affatto, nè noi che non siamo credenti nè chi può dirsi DAVVERO credente.
Dobbiamo impegnarci a fondo per non permettere più a nessuno di rovinare il futuro ai nostri figli.
Questo è un discorso ampio, sono daccordo con te, non si dovrebbe a mio parere, ma si dovrebbe comunque discutere.
Vedi la risposta 1.
Nessuno ti obbliga a guardare telegiornali o leggere giornali, credo.
Il reato di "Vilipendio alla religione" spero continui ad esistere finchè esiste qualche forma di religione (non sono daccordo con ciò che dici, ma mi batterò perchè tu possa dirlo...); il vero problema semmai è che si dovrebbe difendere la laicità dello stato.
Spero proprio che il tuo "cretienne" sia un errore di battitura, o una dimostrazione di ignoranza della grammatica francese, e non un deliberato insulto nei confronti di miliardi di persone viventi e miliardi di persone vissute, che tu ti permetti di insultare solo perchè hanno idee diverse dalle tue, dimostrando di essere tremendamente pieno di pregiudizi.

Detto questo, delle tue 7 domande soltanto le prime 3-4 hanno inerenza con il topic.
Non mi sento di aggiungere nulla a ciò che ha detto Steven sui tuoi inviti a carneficine di massa, ma sottoscrivo.

Però una cosa vorrei dirla: io non sono credente, da sempre (ovvero da quando ho iniziato a pensare seriamente a queste cose, 12-13 anni) e avendo, come tutti, molti amici credenti, mi sono sempre battuto nelle varie discussioni per difendere gli ideali di razionalità e antidogmatismo su cui fondo la mia vita, ma da quando ho iniziato a ragionare in maniera un po più compiuta (17-18 anni), ho capito che è sbagliato condannare a priori tutti quelli che si professano credenti perchè hanno irrimediabilmente torto. (adesso ho 19 anni, non è che sia da molto che penso quasi compiutamente...)
io sono ancora convinto delle mie idee, e cerco sempre di portarle avanti nella maniera migliore possibile, ma questo vuol anche dire saper ascoltare e capire gli altri, e ti dico la verità, ho scoperto molti "chrétiens" di un' intelligenza inaspettata, con motivazioni interiori forti e fondate, e che non accettano tutti i dogmi come degli automi, ma hanno un passato di introspezione ammirabile.
A questo punto vorrei sapere, primo tu quanti anni hai,perchè non riesco davvero a capire con che persona sto parlando (intelligente di sicuro,ma ci sono cose che vorrei chiarire) e cosa ne pensi di ciò che ho detto.

GPaolo1
Ricevuto.

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.