I matematici e la psicologia

fab_mar9093
Si è già discusso molte volte dei problemi esistenziali e comportamentali
di alcuni noti matematici che hanno fatto la storia.
Quello che chiedo io adesso è un pò diverso;
cosa pensano i matematici (per la maggiore) della psicologia e della psicanalisi?
mi pare tra l'altro che molti ricercatori in materie quali
la matematica e la fisica teorica siano in generale
molto equilibrate e competenti anche nella vita vissuta.
Penso che queste persone risentano molto poco
rispetto al resto della popolazione di problemi esistenziali
e psicologici, sono cioè più adatti ad affrontare la vita
e a porsi meno problematiche legate al loro vissuto
(e i problemi che hanno li affrontano concretamente senza "crearsene" altri).
Ritengo queste qualità tanto più spiccate quanto
più il ricercatore sia "meno applicato".
La pensate come me oppure vedete le cose diversamente?
e se sostenete la mia tesi, quali motivazioni adducete?


EDIT: diciamo che scrivendo alla fine ho scrtto un'altra cosa;
ciò che attribuisco alla classe sopraccitata è l'essere mediamente "più
sana a livello psicologico" del resto della popolazione.
Tra gli aspetti che mi fanno esprimere questo giudizio
vi è una loro deformazione professionale, l'essere coerenti,
ma non credo sia l'unica motivazione.

Risposte
theras
@jitter.
Un paio di ami li lancio,a proposito di aspetti irrazionali/razionali/emozionali della Matematica:
1)$QQ sube RR,RR setminus QQ sube RR$
(questa è cattiva,ma sopratutto devo essere un uomo molto malato a dir così che quella contrapposizione non esiste ed è piuttosto,nel senso più tecnico del termine,una dualità..anche se a ben pensarci è un abuso di linguaggio,perché qualcosa non funziona con le cardinalità né con le dimensioni,
ed uno dei due non è neanche un pò spazio vettoriale rispetto alle usuali operazioni di somma e p.e. :lol: )..
2)La Matematica è femmina,ma pure Donna
(fredda all'apparenza ma,forse,si tratta "solo" di non demordere ed entrare,
anche solo un pò,nelle sue grazie,che ha tanto da dare..):
allora secondo te che ci stanno a fare,sempre dietro le sue cosce,fiduciosi di riuscire a carpirne l'Essenza e,gradualmente,anche uno solo dei Misteri da esse custodite, dal fiore dei loro anni fino all'ultimo dei loro giorni,
tutti quegli strani tipi in divisa a rombi che tanto t'incuriosiscono :wink: ?
Stò mettendo in discussione i tuoi gusti personali,dici?
Beh..dove stà scritto che una ragazza,indipendentemente dai suoi orientamenti,
non può prendere qualcosa del modello di fascino d'una Donna e restarne a sua volta affascinata :lol: ?
Saluti dal web.

jitter1
"theras":

la Matematica e le cosidette Scienze Sperimentali esigono,sopratutto nel loro aspetto divulgativo, lo spiattelamento di tutti gli oggetti della propria trattazione nella loro forma più "nuda" e priva di compromessi, e forse è per questo che in questo Stivale son pochi i fisici dei quali si parla a livello mediatico ed ancor meno i matematici!


Concordo. Il cinema crea miti più o meno romantici che incarnano caratteristiche pure, estreme e senza “contaminazioni”, figure ideali. Esiste un immaginario analogo sugli artisti, creato dalla letteratura o da tendenze sociali. Mi sembra che addirittura la tubercolosi fu idealizzata come malattia del poeta decadente!

"theras":
la mia sensazione che questo thread possa generare, anche se l'argomento è spesso stato trattato in passato, considerazioni interessantissime


Mi sta divertendo l'argomento non per l'immagine già vista del matematico svampito col maglione a rombi, ma per il risvolto razionale/irrazionale. OT: Magari una volta pongo un thread su "matematica ed emozioni", o "matematica e soggettività".

fab_mar9093
Leggo solo ora il tuo Edit :-)

"theras":

la Matematica e le cosidette Scienze Sperimentali esigono,sopratutto nel loro aspetto divulgativo,
lo spiattelamento di tutti gli oggetti della propria trattazione nella loro forma più "nuda" e priva di compromessi,
e forse è per questo che in questo Stivale son pochi i fisici dei quali si parla a livello mediatico
ed ancor meno i matematici!


Anche questo è vero, l'ho pensato più volte anch'io
(stavolta, similmente a come hai fatto tu;
le tue parole non mi danno un modo differente di vedere
le cose come la femminuccia [ amichevolmente si intende ] di cui sopra :P )
Ed ho anche capito che questo è il motivo per il quale molti matematici, fisici, etc.,
vengono estromessi dalle cose "zozze" della vita, un pò perchè le pulirebbero troppo,
un pò perchè si zozzerebbero troppo.
Non perchè non possano avere o acquisire le competenze adatte.

Edit:

(penso a Morricone in Mission, al ritorno del protagonista alla Vita "civile",....

l'ho appena sentita... mi verrebbe da mandarti [ot]scherzosamente! :D[/ot] a quel paese :-D

theras
[OT ma non troppo]
E sullo sfondo di quest'idillio sul nascere,oltre una colonna sonora da riposo del guerriero
(penso a Morricone in Mission, al ritorno del protagonista alla Vita "civile",
che così si realizza una sintesi tra i maschietti,provenienti da Marte e desiderosi di lotta e razionalità,e le femminuccie,
che provengono da Venere ed adorano tesser tele indispensabili che ogni tanto disfano irrazionalmente..),
la Matematica:
sostantivo singolare femminile..
[/softly OT].
Ragazzi scherzo,naturalmente,
ma torno serio e ribadisco la mia sensazione che questo thread possa generare,
anche se l'argomento è spesso stato trattato in passato,
considerazioni interessantissime:
già l'ha fatto,e si direbbe non solo per i suoi partecipanti di sesso maschile..
Saluti dal web.

fab_mar9093
"jitter":


E' verissimo. Beh, è per questo che la matematica ha una componente poetica. Ma no, non poetica: artistica. No, non artistica: estetica. O forse emozionale...? Difficile da afferrare, comunque è proprio quella che fa appassionare e per cui solo alcuni prof danno quella sensazione. (Femminile anche qui, eh? :wink: ).


Si ...... decisamente :wink:
Io avrei scritto la stessa cosa in modo del tutto differente, più plausibilmente
perchè non avrei saputo dare una motivazione, così naturale come la dai tu...
Sarà perchè di femminile ho veramente poco :-)

jitter1
Ebbene sì, sono una donna, Seven. :)

"seven":
Però per me alcuni matematici di livello, alcuni ricercatori, hanno qualcosa che la sola applicazione a problemi "reali", che siano legati alla vita o non, non può dare. E' una mia sensazione, me la danno solo alcuni professori.


E' verissimo. Beh, è per questo che la matematica ha una componente poetica. Ma no, non poetica: artistica. No, non artistica: estetica. O forse emozionale...? Difficile da afferrare, comunque è proprio quella che fa appassionare e per cui solo alcuni prof danno quella sensazione. (Femminile anche qui, eh? :wink: ).

fab_mar9093
"gio73":
Come sei assennata jitter! Dovresti intervenire qui.


Questa non l'ho capita

"jitter":
La domanda sulle stranezze della psiche di persone per qualche aspetto fuori dell'ordinario (artisti, poeti, scienziati) può avere il suo senso, per carità. Esistono anche degli studi. A chi ha il pallino della matematica piace fantasticare sulle peculiarità del matematico perché, in fondo, il diverso attrae. A tutti piace sentirsi un po' diversi, un po' interessanti. E se la matematica è la nostra materia preferita, ci piace soffermarci a immaginare la vita dei nostri "maestri", a cui noi stessi vorremo somigliare. E' legato a una forma di umana innocua vanità, ed è per questo che la domanda sul temperamento del matematico è così tanto frequente sul forum. Ma, al di là della curiosità che suscita l'argomento, non ci trovo niente di "realistico", se non in casi eccezionali, e in quanto eccezionali... non troppo significativi.
Insomma, io vedo la domanda come una forma di curiosità, una sorta di passatempo per la fantasia. Beh, ben venga, comunque! Fantasticar non nuoce.


Ah jitter, allora sei una donna! non l'avrei mai detto..
In realtà c'è qualcosa di femminile nella tua risposta, sembra scritta con una buona parte di emisfero destro :)
senza però mettere a tacere quello sinistro
Si sono perfettamente d'accordo, ed è raro che lo sia con una donna
Però per me alcuni matematici di livello, alcuni ricercatori, hanno qualcosa che la sola applicazione a problemi "reali", che siano legati alla vita o non, non può dare. E' una mia sensazione, me la danno solo alcuni professori.

gio73
Come sei assennata jitter! Dovresti intervenire qui.

jitter1
La domanda sulle stranezze della psiche di persone per qualche aspetto fuori dell'ordinario (artisti, poeti, scienziati) può avere il suo senso, per carità. Esistono anche degli studi. A chi ha il pallino della matematica piace fantasticare sulle peculiarità del matematico perché, in fondo, il diverso attrae. A tutti piace sentirsi un po' diversi, un po' interessanti. E se la matematica è la nostra materia preferita, ci piace soffermarci a immaginare la vita dei nostri "maestri", a cui noi stessi vorremo somigliare. E' legato a una forma di umana innocua vanità, ed è per questo che la domanda sul temperamento del matematico è così tanto frequente sul forum. Ma, al di là della curiosità che suscita l'argomento, non ci trovo niente di "realistico", se non in casi eccezionali, e in quanto eccezionali... non troppo significativi.
Insomma, io vedo la domanda come una forma di curiosità, una sorta di passatempo per la fantasia. Beh, ben venga, comunque! Fantasticar non nuoce.

theras
E' l'equilibrio tra il proprio ego e l'approccio alla Matematica
(che ha una natura instabile, per trattare la quale occorre cercare in continuazione una sintesi tra l'estrema razionalità ed i voli pindarici più arditi che convivono dentro ogni psiche umana..),
che può evitare di confermare i luoghi comuni,ad onor del vero spesso non privi di fondamento,
riassumibili in due tipiche visioni dall'esterno del matematico:
quello "un pò matto" di Sergio,e quello "di polso " di F. Guccini in "Quattro stracci"
("D'Amore,di Morte e d'altre sciocchezze",1996)..
Magari se ne riparlerà,che questo thread mi sembra possa fornire spunti di riflessione molto interessanti
(personalmente lo ha fatto :wink: ..):
saluti dal web.
Edit.
A mio modo di vedere ha molte ragioni Seven,
quando afferma che una "deformazione professionale" dei matematici è la coerenza
(ma mica è una malattia..o almeno non fuori dagli italici confini :wink: );
ma ancor più,lo aggiungo per un completamento che ritengo dovuto,lo è la sincerità:
la Matematica e le cosidette Scienze Sperimentali esigono,sopratutto nel loro aspetto divulgativo,
lo spiattelamento di tutti gli oggetti della propria trattazione nella loro forma più "nuda" e priva di compromessi,
e forse è per questo che in questo Stivale son pochi i fisici dei quali si parla a livello mediatico
(almeno che non scrivano bei romanzi che hanno sullo sfondo proprio l'oggetto dei loro studi o di quelli cui son contigui quasi fino alla fusione,
o che non siano Nobel,
effettivi o scomparsi ancor ragazzi da un battello,
prima che gli venisse conferito e prima che l'uomo usasse il loro genio per insultar se stesso come mai fino a quel punto della sua già nefanda storia..)
ed ancor meno i matematici!

fab_mar9093
"Sergio":

L'astronomo: Toh! In Scozia le pecore sono nere!
Il fisico: le vostre solite generalizzazioni arbitrarie. In Scozia c'è almeno una pecora nera. Tutto qui.
Il matematico: E no! In Scozia c'è almeno una pecora almeno un lato della quale è nero!

Seven, non mi fare l'astronomo!


Ho letto un libro in cui era riportata una versione simile, ma l'ultima battuta spettava al
logico: molto più d'impatto :)

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