Gestione manageriale delle università anche in Italia si può
ciao a tutti
Quando si parla di gestione manageriale delle università, si fa subito riferimento alle migliori università
americane che riescono a gestire "budget" di MILIARDI DI DOLLARI.
La classifica per asset (patrimoni) gestiti:
1) Harward 29,2 miliardi di dollari
2) Yale 18,0
3) Standford 15,2
4) Princeton 13,0
5) MIT 8,4
IMPRESSIONANTE !!! NON E' VERO !!!
Logico pensare e auspicare che un giorno anche le nostre università
possano essere gestite con spirito manageriale.
In America il rettore dell'università, prima che un accademico è un buon amministratore: di uomini e di denari.
Tant'è che occupa buona parte del suo tempo a caccia di finanziamenti, che servono per assumere i professori migliori, costruire biblioteche, laboratori e dormitori, creare nuovi corsi, distribuire borse di studio ai meritevoli senza mezzi finanziari.
Inoltre in questo modo si liberebbero risorse per la scuola pubblica dalle elementari alle scuole medie superiori, carenti di risorse, e sinceramente da come sono messe ...di risorse ne hanno veramente bisogno. In più il proliferare di nuove università e facoltà dagli argomenti più disparati dilapidano le risorse perchè il budget statale non può aumentare e la cifra va divisa in sempre più enti e filiali universitarie. In America dove sono private, le università si crescono in numero ma molte se non sono in grado di avere iscritti, ...chiudono. Quelle pubbliche italiane no !!. Tempo fa è uscito un articolo sul corriere della sera che evidenziava appunto l'esistenza in Italia di corsi universitari con una sola persona iscritta !!Sono centinaia questi corsi di laurea con pochi iscritti, si fanno ugualmente e si pagano i professori. L'Università la Sapienza di Roma ha 200 sedi o filiali in tutto il centro-sud Italia!!. Con migliaia di docenti che prendono uno stipendio, ma sono tutti preparati e abili ad insegnare ? . Ecco queste cose con una gestione manageriale o privatizzazione difficilmente si verificano perchè sarebbero costi improduttivi e sprechi non possibili.
Ma nonostante il nostro sistema pubblico esistono della realtà come Università di Ferrara dove il nuovo rettore è riuscito con una buona amministrazione (quindi tagli di corsi superflui e inserimento professori qualificati e sinergia operativa) a creare un piccolo Mit italiano ( per chi vuole articolo in sezione Formazione-Scuola-Università). Quindi anche in un sistema pubblico, attivando una buona amministrazione e buone idee, come quella di ricercare fondi privati ( FUND RAISING)
si può fare molte cose positive.
a voi la parola.
Http://www.alagoas.it
Quando si parla di gestione manageriale delle università, si fa subito riferimento alle migliori università
americane che riescono a gestire "budget" di MILIARDI DI DOLLARI.
La classifica per asset (patrimoni) gestiti:
1) Harward 29,2 miliardi di dollari
2) Yale 18,0
3) Standford 15,2
4) Princeton 13,0
5) MIT 8,4
IMPRESSIONANTE !!! NON E' VERO !!!
Logico pensare e auspicare che un giorno anche le nostre università
possano essere gestite con spirito manageriale.
In America il rettore dell'università, prima che un accademico è un buon amministratore: di uomini e di denari.
Tant'è che occupa buona parte del suo tempo a caccia di finanziamenti, che servono per assumere i professori migliori, costruire biblioteche, laboratori e dormitori, creare nuovi corsi, distribuire borse di studio ai meritevoli senza mezzi finanziari.
Inoltre in questo modo si liberebbero risorse per la scuola pubblica dalle elementari alle scuole medie superiori, carenti di risorse, e sinceramente da come sono messe ...di risorse ne hanno veramente bisogno. In più il proliferare di nuove università e facoltà dagli argomenti più disparati dilapidano le risorse perchè il budget statale non può aumentare e la cifra va divisa in sempre più enti e filiali universitarie. In America dove sono private, le università si crescono in numero ma molte se non sono in grado di avere iscritti, ...chiudono. Quelle pubbliche italiane no !!. Tempo fa è uscito un articolo sul corriere della sera che evidenziava appunto l'esistenza in Italia di corsi universitari con una sola persona iscritta !!Sono centinaia questi corsi di laurea con pochi iscritti, si fanno ugualmente e si pagano i professori. L'Università la Sapienza di Roma ha 200 sedi o filiali in tutto il centro-sud Italia!!. Con migliaia di docenti che prendono uno stipendio, ma sono tutti preparati e abili ad insegnare ? . Ecco queste cose con una gestione manageriale o privatizzazione difficilmente si verificano perchè sarebbero costi improduttivi e sprechi non possibili.
Ma nonostante il nostro sistema pubblico esistono della realtà come Università di Ferrara dove il nuovo rettore è riuscito con una buona amministrazione (quindi tagli di corsi superflui e inserimento professori qualificati e sinergia operativa) a creare un piccolo Mit italiano ( per chi vuole articolo in sezione Formazione-Scuola-Università). Quindi anche in un sistema pubblico, attivando una buona amministrazione e buone idee, come quella di ricercare fondi privati ( FUND RAISING)
si può fare molte cose positive.
a voi la parola.
Http://www.alagoas.it
Risposte
si perchè il sistema pubblico attuale che da soldi a pioggia senza tener conto dei risultati acquisiti e degli sprechi assurdi
di rettori che moltiplicano i corsi di laurea è un sistema ottimale secondo te ?
In America il sistema privato permette di raccogliere fondi e questi fondi sono determinati dall'efficienza delle università.
Chi non è capace non dura a lungo e non si sogna di creare corsi nuovi senza copertura finanziaria o senza che ci siano iscritti.
Meno male che comunque in Italia ci sono università virtuose che sanno come operare bene: istituti come Politecnico di Torino, Università di Padova, Trieste, Trento, Ferrara, Pisa stanno creando fondazioni e sistema del FUND RAISING per reperire queste RISORSE PRIVATE.
Ciòè si sono ORGANIZZATE !!
di rettori che moltiplicano i corsi di laurea è un sistema ottimale secondo te ?
In America il sistema privato permette di raccogliere fondi e questi fondi sono determinati dall'efficienza delle università.
Chi non è capace non dura a lungo e non si sogna di creare corsi nuovi senza copertura finanziaria o senza che ci siano iscritti.
Meno male che comunque in Italia ci sono università virtuose che sanno come operare bene: istituti come Politecnico di Torino, Università di Padova, Trieste, Trento, Ferrara, Pisa stanno creando fondazioni e sistema del FUND RAISING per reperire queste RISORSE PRIVATE.
Ciòè si sono ORGANIZZATE !!
Attento metodico, non è tutto oro quel che luccica.
Non credere che l'amministrazione privata sia sufficiente a risolvere tutti i problemi.
Il sistema deve essere rivoluzionato in toto.
Ora come ora, se si passasse ad un'amministrazione privata delle università la cosa non potrebbe che peggiorare, per diversi motivi.
È sufficiente guardare alle scuole private in Italia: nel 99% dei casi si tratta di diplomifici che non producono assolutamente qualità, che invece dovrebbe essere l'obiettivo del sistema formativo.
Ricordiamoci sempre che Stato e privato hanno obiettivi diversi nella gestione di un'attività.
Non credere che l'amministrazione privata sia sufficiente a risolvere tutti i problemi.
Il sistema deve essere rivoluzionato in toto.
Ora come ora, se si passasse ad un'amministrazione privata delle università la cosa non potrebbe che peggiorare, per diversi motivi.
È sufficiente guardare alle scuole private in Italia: nel 99% dei casi si tratta di diplomifici che non producono assolutamente qualità, che invece dovrebbe essere l'obiettivo del sistema formativo.
Ricordiamoci sempre che Stato e privato hanno obiettivi diversi nella gestione di un'attività.