Genialità?

MementoMori2
Salve ragazzi, vi propongo un tema interessante, ovvero la genialità. Io studio Fisica, quindi il mio discorso riguarderà le materie scientifiche e non avrà alcun riferimento ad altri mondi, quali quello artistico, letterario o filosofico. Per quanto mi riguarda, durante la mia carriera scolastica (ancora in corso) sono stato considerato a volte un genio e a volte uno che si ammazzasse di studio per 25 h alla settimana. Non credo a nessuna delle due, la seconda per un diretto riscontro empirico. Per quanto riguarda la prima il discorso si fa più interessante, secondo voi esistono veramente persone dotate di una grande predisposizione nei confronti di una materia? Secondo me no, vi è forse una predisposizione innata, ma è minima. La capacità di gestire una materia scientifica è da ricollegarsi all'impegno costante, all'immersione in ciò che si studia e alla volontà e determinazione per capire ciò che si studia (ciò non è comune a tutti, anzi ...) , anche nelle stesse olimpiadi (di matematica, in quanto quelle di fisica sono più legate alla conoscenza della materia rispetto all'intuizione) coloro che vincono sono persone che dedicano parecchio tempo giornaliero alla risoluzione di quella tipologia di esercizio, raggiungendo livelli molto alti. Lo stesso Einstein affermava di essere appassionatamente curioso e non un genio.( E il caso di Srinivasa Ramanujan, passando a un'altra sfera, quale la matematica? Non saprei) . Cosa ne pensate?

Risposte
Black Magic
"MementoMori":
Per quanto riguarda la prima il discorso si fa più interessante, secondo voi esistono veramente persone dotate di una grande predisposizione nei confronti di una materia? Secondo me no, vi è forse una predisposizione innata, ma è minima.


Penso che questa predisposizione sia innata un po' in tutti gli individui, ma in chi sin da bambino viene stimolata può cominciare ad "allenarsi" a tal punto da divenire naturale. Lessi tempo fa che i bambini effettuano un processo di scarto e scelta di determinate abilità entro una certa fascia di età; ergo che se la logica e il ragionamento sono delle facoltà che non vengono stimolate o addirittura vietate al bambino, questi tenderà a non approfondirle/usarle in futuro.


Io per esempio potrei dirti che avevo/(ho?) una spiccata predisposizione alla logica sin da quando ho memoria e mi "scontravo", spesso e volentieri, con tutti i miei coetanei di allora perché li trovavo "incomprensibili" nelle loro scelte. Non a caso durante le ricreazioni, alle elementari, parlavo solo con i/le maestri/e.

Ma questo potrebbe anche rientrare, secondo i canoni aggiornati sulle psicopatologie dal DSM-V, in qualche forma di disturbo psicologico, dunque anche qui non mi addentrerei in qualcosa che vada oltre una semplice opinione personale.


"MementoMori":
La capacità di gestire una materia scientifica è da ricollegarsi all'impegno costante, all'immersione in ciò che si studia e alla volontà e determinazione per capire ciò che si studia (ciò non è comune a tutti, anzi ...) ...

Lo stesso Einstein affermava di essere appassionatamente curioso e non un genio.( E il caso di Srinivasa Ramanujan, passando a un'altra sfera, quale la matematica? Non saprei) . Cosa ne pensate?


Questo è necessario per poter comprendere nel profondo la conoscenza oggetto del nostro studio: un lavoro costante e ben fatto, prima o poi, ci ripaga sempre con quella profondità che ci illumina.
Non penso sia fondamentale avere una media da 30 all'università, anche se certamente è un vantaggio - perché probabilmente chi ha la media del 30 ha anche una visione più organica e profonda di uno con la media del 22 - per raggiungere risultati innovativi, questi ultimi i quali reputo, comunque, un tratto non essenziale della genialità.

Penso che la capacità creativa, innovativa, dunque in qualche modo "artistica" (perché il genio è sempre un artista, qualunque sia il campo dove egli opera) debba comunque essere debitrice dei lavori che hanno permesso, a colui che si è fregiato degli allori della scoperta, di guardare il mondo dall'alto sulle spalle dei giganti (il lavoro sommerso che ha consentito di conquistare la "vetta" di quel determinato campo del sapere).

Half95
"dan95":
@half
Si è una citazione...mia :-D

ahahha lol XD

Vikhr
"LeonardoP9":
Adesso ho capito. Si condivido, la determinaione vince. Tuttavia ci sono cose che ci escono meglio e altri peggio. Perciò vale la pena esagerare oltre i limiti per fare un piccolo passo? Dipende, dipende da ciò che crediamo!

Se il non credere in quello in cui crediamo finisse per farci vivere giorno per giorno, senza alcun obiettivo secondo me allora sarebbe meglio vivere di illusioni. Illusioni, non perdizioni. L'avere un obiettivo, per quanto irrealistico possa essere in rapporto alla propria persona, consente di tenersi alla larga dai vizi e dalle perdizioni, elementi dai quali è facile farsi attrarre se ci si sente smarriti. Mi dispiace essere scaduto nella filosofia :oops:

dan952
@half
Si è una citazione...mia :-D

Leonardo9P
Adesso ho capito. Si condivido, la determinaione vince. Tuttavia ci sono cose che ci escono meglio e altri peggio. Perciò vale la pena esagerare oltre i limiti per fare un piccolo passo? Dipende, dipende da ciò che crediamo!

Vikhr
Al fatto che la determinazione può battere tutto, ma che ignorare i propri limiti può essere dannoso a lungo andare.

Leonardo9P
dove vuoi arrivare Vikhr?

Half95
"dan95":
L'umanità ha avuto molte persone di spicco in diverse materie ma solo una di queste può definirsi geniale, Archimede e forse io, se riesco a dimostrare l'ipotesi di Riemann.

è una citazione di qualcuno o è sano egocentrismo?XD

dan952
L'umanità ha avuto molte persone di spicco in diverse materie ma solo una di queste può definirsi geniale, Archimede e forse io, se riesco a dimostrare l'ipotesi di Riemann.

Vikhr
Puoi anche fare sì che Fabio e Luca, si sentano obbligati a fare del loro meglio anche in quello in cui non riescono (la Matematica per il primo e il disegno per il secondo). Potranno perfino arrivare a 10, ovviamente gli richiederà tantissimo di quell'impegno (praticamente, dovranno fare solo quello...) che la fatica li sfinirà e cominceranno a mostrare i sintomi dell'esaurimento nervoso.

Leonardo9P
Il genio è colui che immagina e poi ragiona. La risposta arriva prima nella testa e poi la tira fuori ragionando. Questo dipende fondamentalmente dall'attitudine verso una certa materia, dalla passione, dalla costanza e dall'impegno che noi mettiamo giorno per giorno studiandola. Ci vuole anche un certo carattere nel credere in quello che si sta facendo. Conta molto di più questo che altro. Ogni persona ha le sue qualità. Ci sono persone che seguono lezioni attentamente, studiano molto fanno eser eppure hanno problemi quando devo affrontare situazioni diverse oppure hanno bisogno sempre di una spiegazione quindi faticano a ragionare. Poi ci sono quelli che mentre seguono una spiegazione sanno già dove si sta andando a parare e quindi oltre ad aver compreso e anticipato sanno già applicare quanto imparato. Tuttavia questa cosa vale per ogni materia. Se prendessimo Luca (tipo bravo in mate) e gli chiedessimo di disegnare magari prenderebbe due e tutti diremmo che non è un genio. Mentre Fabio (che non è portato per la matematica) prenderà un 9. Quindi se giudicassimo una persona solo per ciò che non sa fare saremmo tutti scemi. Ma in realtà ognuno è un genio, deve solo capire in cosa.

DavideGenova1

MementoMori2
Indipendentemente dai singoli casi che andavano bene o male, la scuola non abbraccia tutti i settore e le modalità con cui si può manifestare le tua abilità o capacità. Quindi non credo sia un parametro usare "l'andare bene a scuola/università"

axpgn
In effetti, ha iniziato a giocare col Barcellona a tredici anni ...

dan952
Perché? Messi andava a scuola? ...

axpgn
Messi come andava a scuola? ... e CR7 ? ... :-D

dan952
Comunque apparte alcune eccezioni, la maggior parte dei geni andava bene a scuola.

Del resto si è geni per un istante il resto del tempo si è persone più o meno intelligenti...era una citazione ma non ricordo bene come facesse esattamente e di chi fosse.

MementoMori2
Si era proprio lui :-D , e giocava pure a calcio pensa

donald_zeka
Il nonno materno di Gates, JW Maxwell, era banchiere
Ed aveva pure unificato elettricità e magnetismo :-D

axpgn
Naaaa ...
Suo padre voleva che finisse l'università ma lui se ne andò ad Albuquerque (con Allen) perché voleva guadagnare un milione di dollari prima dei $25$ anni ... a $30$ era miliardario ... :-D

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