Film e Matematica

Sk_Anonymous
Salve a tutti!
Da parecchio tempo sto cercando uno streaming del film "L'uomo che vide l'infinito" uscito nelle sale a giugno, in particolare uno streaming che non richieda registrazione (e in italiano!). Qualcuno di voi è riuscito a trovarne qualcuno? Mi piacerebbe tantissimo vederlo! Spero di non aver violato nessuna norma del forum con questo mio intervento. Se l'ho fatto, chiedo scusa in anticipo.

Risposte
dan952
Nel senso che ci sono persone a cui la natura matrigna dà tanto e persone a cui dà pò che niente.

Sk_Anonymous
In che senso "troppo vario"?

dan952
"Annarella87":
perchè è vario...

Troppo vario

Sk_Anonymous
E la cultura non denigra i gusti degli altri, li accetta e li rispetta. Perchè non siamo tutti uguali, il mondo è bello perchè è vario...

Sk_Anonymous
Scusate, non mi arrivano notifiche dei messaggi e mi connetto poco in questo periodo causa studio. Quando si decide di fare un film, credo lo si faccia con l'idea di attrarre pubblico e guadagnarci (non sono del settore,ma credo che questi fattori abbiano il loro peso). Nessuno, se non gli addetti, andrebbe a vedere il film su un laureato in matematica che non abbia delle "particolarità":si cercano delle persone che abbiano meriti e talenti superiori (e questo credo che sia appurato per i personaggi che sono stati citati nei vari commenti) )ma che al tempo stesso vivano delle esperienze particolari. Parliamoci chiaro:in cosa consisterebbe un film su un matematico senza eventi particolari da sottolineare? Il film sarebbe incentrato sui suoi risultati e tratterebbe di matematica. Bellissimo per gli appassionati, senza dubbio. Chi andrebbe a vederlo? Solo studenti e laureati in grado di seguirlo. Bisogna tenere a mente che il grande pubblico, quando va al cinema, va a vedere un film non a seguire una lezione di matematica. Se il film coinvolge anche emotivamente può solleticare la curiosità dello spettatore, che eventualmente approfondisce. Vi assicuro che è successo e in persone che mai mi sarei immaginata! :-) Talvolta ci si lascia prendere troppo dallo snobismo...ma la cultura va oltre certe cose! E a me i film nominati prima sono piaciuti molto, soprattutto quello su S.H. e A.T. . De gustibus...

Intermat
"Delirium":
cosa vuole dire "è troppo romanzato"?

Chiarisco solo il concetto di troppo romanzato: semplicemente per rendere attraente la storia alcuni aspetti vanno omessi, altri accentuati e altri ancora inventati di sana pianta, esattamente quello che avviene in un romanzo (in particolare quelli che diventeranno best seller) nei quali, mediamente, vengono enfatizzati alcuni aspetti per creare empatia o repulsione per il personaggio e non ne vengono menzionati altri che magari avrebbero un effetto diverso da quello voluto. "Troppo romanzato" vuol dire, nella mia accezione, che si esagera con questa (dal mio punto di vista) necessaria forzatura.

PS: Non ho ben capito questo pezzo:
"Delirium":
E io odio questa retorica tipicamente occidentale (anzi, tipicamente americana o filo-americana) della storia che soffoca il dramma e gli impedisce di librarsi; sono drammi controllati, automatici.

Sk_Anonymous
"Intermat":
[...] Secondo la tua logica quasi ogni film recente di tipo "biografico" soffre dello stesso problema perché evidentemente in quasi ogni film spunta un qualche cliché. [...]

Beh... ni. Sicuramente in ogni film di quelli che passano al multisala. Intanto trovo assurdo che si debbano per forza raccontare delle storie; il Cinema porge (anzi, dovrebbe porre, ma questa è forse un'illazione) un'immagine. La storia è eventualmente consequenziale (poi cosa vuole dire "è troppo romanzato"?). Ma apparte questo. Il problema di tutti questi film (non ho visto quello su Hawking, e non ho intenzione di farlo) è che sono disonesti; e per scrivere un plot non bisogna essere per forza disonesti. Invece per fare botteghino sì, che bisogna essere disonesti, perché il pubblico vuole piagnucolare, vuole mangiare la merda, ma comunque infine pensare che in qualche modo tutto andrà bene (ok il caso di Turing forse esula, visto che lo fanno morire come uno sfigato). E io odio questa retorica tipicamente occidentale (anzi, tipicamente americana o filo-americana) della storia che soffoca il dramma e gli impedisce di librarsi; sono drammi controllati, automatici. Il primo controesempio che mi viene in mente (ma ce ne sono a pacchi) è Amore tossico di Caligari (ma credo che qualsiasi film di Herzog si possa prestare come esempio), anche se non è propriamente una biografia.

Luca.Lussardi
Concordo con Delirium, io li ho visti tutti, devo dire che la vita di Nash e' stata forse troppo romanzata, se leggete il libro della Nasar, il genio dei numeri, che e' l'autentica biografia di Nash, vi renderete conto che col film ha poco a che fare (per esempio, Nash non e' mai stato sottoposto a elettroshock, cosa che invece nel film ha il suo peso). Invece, il film su Ramanujan l'ho trovato molto poco romanzato, e di questo mi compiaccio.

Una nota a margine infine, personale. C'e' una profonda differenza tra i film su Nash, Turing e Ramanujan: i primi due hanno cambiato la storia della matematica, l'ultimo no. La vita di Ramanujan si presta comunque ad una storia cinematografica.

@melia
Dai, è bello anche "I ragazzi di via Panisperna".

Intermat
Come dicevo prima, sicuramente sono molto romanzati e ideati per fare tanto pubblico però da lì alle tue conclusioni ce ne passa. Purtroppo in quei due casi, ma anche nel caso di Steven Hawking (non l'ho visto il film), ci sono effettivamente storie di malattie o comunque, come nel caso di Turing, situazioni difficili. Non è che se lo è inventato qualcuno, semplicemente se erano geni dalla vita normale difficilmente ci avrebbero fatto un film perché non se lo sarebbe andato a vedere nessuno! Secondo la tua logica quasi ogni film recente di tipo "biografico" soffre dello stesso problema perché evidentemente in quasi ogni film spunta un qualche cliché.

PS: per il discorso "diversità-genio", è un dato di fatto che rispetto a ciò che normalmente è considerato "normale" gli studenti di facoltà come scienze (specialmente matematica e fisica) e ingegneria appaiano, a volte, come strani e dunque diversi. Ovviamente non si parla di schizofrenia ma se ti fai un giro in facoltà tipo lettere o economia vedi persone dall'aspetto diverso e, dato che frequentemente si "giudica" a prima vista qualcuno in base all'aspetto, è ovvio che quest'ultimi appaiano come "più normali" agli occhi di molti.

Sk_Anonymous
@Intermat: mah, trovo insopportabile questo continuo accostamento tra il genio e la diversità (volevo scrivere 'deficienza', ma sarei stato villano e omofobico nei confronti di Turing); finisce per essere un pessimo esempio di divulgazione, che potrebbe spingere i non addetti a postulare dubbi legami, per esempio, tra la malattia mentale e la bravura in Matematica. Nonostante sia ben lungi dall'essere brillante, ci son persone che mi hanno domandato, con toni piuttosto dissimili da quelli tipici dell'ischerzo, cose tipo "ma non diventi schizofrenico a studiare quella roba lì?"; dubito che tali persone conoscessero il significato del termine 'schizofrenia' (e del suo vacuo legame con la scienza) prima della ribalta del film su Nash. I biopic holliwoodiani (o simil tali) degli ultimi anni sono (quasi) tutti fatti in serie, poco importa se il protagonista è uno scienziato storpio o una malato di cancro a caso; se ci ripenso fatico pure a definirli film... mi sembrano semplicementi degli ammassi di cliché (tra i quali emerge, per una strana necessità, la storia d'amore con uno sviluppo talmente inusuale da risultare patetico, per quanto più o meno fedele alla realtà delle cose) ideati per il pubblico femminile dal pianto facile... tanti mezzi, ma poche idee.

Poi io parlo da vecchio trombone cinefilo che si è stufato della divulgazione fatta male e dell'intrattenimento cinematografico. Il titolo segnalato da FE, invece, dev'essere un ottimo lavoro. Lo conoscevo, e ora me lo reperisco pure.

Intermat
"Delirium":
Io ho visto quelli su Nash e Turing, e mi han fatto cagare entrambi.

Nessuno dei due mi è sembrato così brutto, il film su Nash l'ho trovato decisamente esagerato mentre quello su Turing mi è piaciuto molto. Ovviamente anche questo sarà parecchio romanzato però mi è piaciuto molto soprattutto per il ritmo che gli ha dato il regista. Perché dici che non ti sono piaciuti affatto?

FE7
Per chi non lo avesse mai visto consiglio " Morte di un matematico napoletano" di Mario Martone. Secondo me è uno splendido film. Il matematico in questione è Renato Caccioppoli.

Sk_Anonymous
A me sono piaciuti, però ognuno ha i suoi gusti e tutte le opinioni sono da accettare. Quello che ho detto nel mio messaggio precedente è che i "non addetti" tramite i film posson conoscere dei personaggi che hanno fatto storia. Il film può piacere o no, però le assicuro che grazie a quei film che a lei non piacciono, ci sono persone che sono venute a conoscenza dell'esistenza di questi personaggi... per me non è da sottovalutare tutto quello che contribuisce a divulgare e anzi, andrebbe potenziato.
A parte questo discorso, ora spero di poter vedere "L'uomo che vide l'infinito". Trovo solo streaming che richiedono la registrazione :-(

Sk_Anonymous
Io ho visto quelli su Nash e Turing, e mi han fatto cagare entrambi.

Sk_Anonymous
Concordo!Il cinema può contribuire a far conoscere queste menti eccezionali al grande pubblico, come successo con J.Nash, S.Hawking, A.Turing...molte persone li hanno conosciuti attraverso i film...e secondo me anche quella è una buona opportunità di acculturarsi (sempre se i film sono ben fatti, sia chiaro!)! Ovviamente per gli appassionati di scienza (e nel caso specifico di matematica) il tutto ha un sapore diverso :-)

dan952
Eh...pure a me farebbe piacere vederlo.
Ramanujan è stato uno dei matematici più geniali di tutti i tempi e grazie a questo film qualcuno è venuto a sapere della sua esistenza...

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